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Nelle mani del Magistrato


pietroancona
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2649
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Nelle mani del Magistrato

Perchè il Magistrato dovrebbe optare per la reintegrazione del lavoratore piuttosto che per l'indennizzo quanto sa che la riforma Fornero è il punto di elaborazione e di intesa raggiunto in Italia da partiti, confindustria, ministero del lavoro e sindacati confederali?
Perchè si dovrebbe esporre al pericolo di essere individuato come "rosso" o "toga rossa" facendo il bastian contrario e schierandosi a favore del lavoratore che è figura sociale perdente dopo venti anni di bastonate ricevute da tutti, compresi i sindacati?
La "cultura" delle organizzazioni ed istituzioni che contano è per l'indennizzo ed alla dottrina giuslavoristica è stata imposta la versione ferocemente classista ed utilitaristica che va da D'Antoni a Biagi ad Ichino..

Non dimentichiamo che la Giustizia sta subendo un processo di "normalizzazione" classista, una restaurazione dei principi in cui quello che conta è sopratutto chi è socialmente forte. Se i lavoratori non contano più niente per i loro sindacati e per i partiti governativi perchè dovrebbero ancora contare per il Magistrato?


Citazione
dana74
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 14351
 

Il governo vuole eliminare gli indenizzi per processi troppo lunghi (Legge Pinto)

La Legge Pinto nasce come ricorso straordinario in appello qualora un procedimento giudiziario ecceda i termine di durata ragionevole di un processo secondo la Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU).
L'articolo 6, paragrafo 1, della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, riconosce ad ogni persona il diritto a vedere la sua causa esaminata e decisa entro un lasso di tempo ragionevole, come componente del diritto ad un equo processo.

La CEDU ha stabilito che il procedimento si considera di durata irragionevole in ogni caso quando si superano i tre anni per grado di giudizio. (da Wikipedia)

Come è facile intuire sono molti in Italia i processi che superano tale termine. La lungaggine dei processi in Italia più che un "inconveniente" da rimediare appare come una precisa SCELTA POLITICA, per garantire impunità, grazie alla "prescrizione". Negli ultimi dieci anni sono stati cancellati per questo motivo due milioni di procedimenti penali: solo nel 2009 sono stati quasi 150 mila, mentre nel 2010 la stima è di 170 mila. La casta vuole che la macchina della giustizia sia lenta. Un po' di numeri sulla prescrizione li trovate in questo articolo.

Tra l'altro più volte abbiamo assistito a leggi insulse, create ad hoc per paralizzare la giustizia: un esempio su tutti, quello dei clandestini che sbarcano sul suolo italiano: per ognuno di loro è stato aperto un fascicolo per indagare per "immigrazione clandestina", nei periodi di maggiore afflusso, come l'ondata di migranti provenienti dalla Libia l'anno scorso, la procura è costretta ad aprire decine di migliaia di fascicoli senza alcuna utilità e/o risultato se non quella di far lavorare inutilmente e intasare la giustizia.

ORA LA CASTA VUOLE ABROGARE LA LEGGE PINTO, convertendo in legge gli articoli 53 e 54 del "decreto sviluppo" mediante l'uso della "fiducia". Anziché intervenire per snellire la macchina della giustizia e rendere più veloci i processi, vogliono negare per legge ai cittadini il DIRITTO di un processo di durata ragionevole.

Per approfondire la questione leggi il documento redatto dall'Avv. Alfonso Luigi Marra sulla "Legge Pinto" http://marra.it/contenuti/pdf/2525.pdf

Staff nocensura.com
http://www.nocensura.com/2012/06/il-governo-vuole-eliminare-gli.html


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