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Nigel Farage, è lui il nuovo Winston Churchill?


Servus
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
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Un nuovo Winston Churchill si affaccia sulla scena europea? Può darsi. Proprio mentre l’Europa tecno-nazista a guida Merkel aumenta il suo grado di ferocia pianificando la morte per stenti dei ceti più deboli intrappolati dentro la gabbia dell’euro, l’estroso europarlamentare britannico Nigel Farage ottiene un risultato elettorale strabiliante. Il leder dell’Ukip, forza politica nata all’inizio degli anni ‘90 da una costola del partito conservatore Tory per reazione al trattato di Maastricht, ha appena stravinto le elezioni locali inglesi conquistando circa il 25% dei consensi (clicca per leggere). Si tratta di una vera rivoluzione. In un Paese di consolidata e lunga tradizione bipolare, già in verità incrinata dall’entrata in scena del partito centrista di Nick Clegg (una specie di Pierferdinando Casini solo un tantino meno untuoso), l’irruzione prepotente di Farage equivale ad un vero e proprio terremoto politico destinato ad avere riflessi ben al di là dello stretto della manica. Alcuni interventi di Farage al Parlamento europeo sono semplicemente leggendari. Nonostante il tentativo dei media di regime di oscurare la voce forte e chiara di un uomo che non ha paura di guardare in faccia la verità, la popolarità di Farage è cresciuta dappertutto grazie alla vitalità curiosa e democratica del web. Memorabili le sciabolate dialettiche inferte dal brillante oratore inglese contro alcuni grigi burocrati continentali che incarnano fisicamente la fine del sistema democratico. “Lei”, disse Farage con humour tipicamente british al cospetto di un impietrito Van Rompuy, “possiede il carisma di uno straccio umido e la presenza scenica di un impiegato di banca di basso livello”. Per poi affondare sapientemente il colpo: “Me lei chi è? Chi la conosce? Chi l’ha mai votata? Lei assolve solo il compito di uccidere le democrazie nazionali a vantaggio di alcuni burocrati non eletti…” (clicca per guardare). Chiaro, forte e preciso. Non andò meglio al capogruppo socialista tedesco Schultz, già in passato gratificato del titolo di kapò nazista da parte di Berlusconi, sbertucciato pubblicamente dai componenti dell’Ukip al grido di “Ein Volk, ein Reich, ein Fuhrer!” (un popolo, uno Stato, un Fuhrer, ndm,). Il paragone iniziale tra Churchill e Farage, benché possa di primo acchito apparire esorbitante, presenta alcune analogie che non è possibile ignorare. Anche oggi come ieri, la Germania nazista occupa l’intera Europa spargendo sangue utilizzando la moneta al posto dei cingolati; anche oggi in Italia è insediato una specie di governo di Salò (il governo Letta in perfetta continuità con quello Monti) etero-diretto dalla potenza teutonica; anche oggi alcuni paesi più deboli come la Grecia pagano il prezzo più alto subendo impotenti e supini una nuova sostanziale e violenta invasione e, infine, anche oggi la Francia si scopre debole e arrendevole al cospetto della protervia dell’ingombrante vicino. Di fronte a questo scenario terrificante, tolti i politici direttamente corrotti dalla burocrazia sovranazionale giustamente definita di “impostazione sovietica” dall’ispirato Farage, molti leader europei democraticamente eletti si comportano ancora come lo sventurato Chamberlain negli anni ‘30, primo ministro inglese convinto di ingabbiare Hitler scegliendo di blandirlo (appeasement, ndm) nella speranza vana di ammorbidirne la furia. La storia lo insegna: i tedeschi non si possono ammorbidire, si possono solo mettere con la forza nella condizione di non nuocere. Sbagliano quelli che pensano che Farage sia una specie di Beppe Grillo anglosassone. Farage non è un improvvisato, non è suggestionato da santoni alla Casaleggio che predicano improbabili sincretismi e parla di cose che conosce con piglio lucido e pragmatico. E poi Farage è inglese, figlio di un grande nazione che conserva un legittimo orgoglio per la propria storia e le proprie istituzioni. Un britannico non vive di complessi di inferiorità nei confronti dei tedeschi e, ne sono certo, se mai la Merkel utilizzasse con loro gli stessi toni imperiosi che usa con gli schiavi italiani, greci o spagnoli, i sudditi di Sua Maestà invierebbero immediatamente la Royal Navy al largo del Mar Baltico per rimetterla in riga. Ancora una volta tocca agli inglesi difendere pure la nostra libertà. Mentre noi italiani, miserabili, celebravamo l’arrivo in pompa magna del maggiordomo Monti, Farage spiegava con larghissimo anticipo le vere finalità di una manovra oscura realizzatasi grazie al consenso del Presidente Napolitano (clicca per leggere). Farage, quando i nostri indegni politici si vantavano di non aver fatto fare al Paese la fine della Grecia, difendeva la dignità dell’Ellade denunciando con veemenza il sostanziale commissariamento di una democrazia sovrana ad opera dei criminali della Troika. Last but not least, Farage ha definito il responsabile Ue per l’Economia Olli Rehn “un criminale comune” a causa della scellerata e banditesca operazione che ha consigliato alle istituzioni comunitarie di rapinare le banche di Cipro alla stregua della banda Bassotti. In conclusione, è vero che dittatura tecno-nazista continua a far paura, ma si comincia ad intravedere il sedimentarsi di un fronte di Resistenza al tiranno che induce un cauto ottimismo.

Francesco Maria Toscano

http://www.ilmoralista.it/2013/05/04/nigel-farage-e-lui-il-nuovo-winston-churchill/


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No_Fear87
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Post: 415
 

E lo invoca come se fosse il nostro salvatore della patria...

Ma stiamo scherzando?....Almeno negli anni '40, il Regno Unito doveva far fronte anch'esso alle bombe di Hitler....Adesso al posto delle bombe abbiamo l'Euro, e guarda caso, l'Inghilterra ne è fuori...


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dana74
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 14379
 

La storia lo insegna: i tedeschi non si possono ammorbidire, si possono solo mettere con la forza nella condizione di non nuocere."

complimenti. Consigli un'altra guerra contro la germania?
Perché i tedeschi si arricchiscono alle spalle di italiani spagnoli etc?

I politici che negli ultimi 20 anni hanno firmato trattati, trattati DEL RIGORE, non c'entra nulla?
Tutti santi e vittime inconsapevoli dei tedeschi che deliberatamente (è stato loro per caso concesso un referendum?!?!?!) han deciso di farsi accreditare sui propri conti correnti quanto veniva tolto a portoghesi, ciprioti etc etc?

O piuttosto, c'entrano le banche?
L'Ocse? Il FMI? Draghi? La BM? Tutte in mano alla Germania ed ai tedeschi che con assemblea condominiale decidono di volta in volta chi saccheggiare?

Mammamia e certa roba dovrebbe essere controinformazione, ma quant'è facile ingannare certi allocchi, soprattutto gli scaricabarile italioti.

E' colpa della Germania. Ok, assolti tutti quanti, dal Prodi a Mario Monti e Draghi.
La scusa ufficiale, mai chiedersi cosa stia facendo la Germania che urta l'élite finanziaria anglosassone. Per carità. Il povero capitale di Wall Street e della City sottomessi dai bruti tedeschi....dovrebbero chiedere aiuto all'onu per tale brutalità.

A proposito di Winston Churchill, in un suo libro degli anni 50 postulava che la comunità internazionale doveva essere a guida inglese, comunità internazionale preposta alla sottomissione di tutto il mondo.
Servono i capri espiatori ufficiali per dare in pasto al popolo bue.
Tanto funziona e si vede.

Il postulato di Churchill è un tantino razzista, ma quanto amiamo noi i nostri padroni banchieri soprattutto se inglesi (c'è chi ci vede differenza tra banche francesi o tedesche, se hanno una nazionalità gradita diventano improvvisamente apprezzate, se son tedesche....apriti cielo come se alle banche fregasse qualcosa della nazionalità ma così al popolo bue piace credere).
Se davvero la Germania voleva dominare sulla zona euro, come mai c'è entrata? Come mai la quota maggioritaria alla BCE è inglese nonostante il regno unito non aderisca all'euro?
Domande troppo difficili per chi ha già emesso il verdetto del colpevole di turno, direttamente offerto dal mainstream

Churchill con Farage non ha niente in comune.


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Zret
 Zret
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Registrato: 2 anni fa
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Winston Churchill era un criminale.


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ilmoralista
Eminent Member
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Post: 23
 

Sei assolutamente fuori strada. E' chiaro che la responsabilità dell'Olocausto in atto non è esclusiva responsabilità dei tedeschi. Questa è una semplificazione infantile del mio pensiero. La massoneria reazionaria che ha elaborato la costruzione di un nuovo sistema sociale di tipo neofeudale ha però affidato alla Germania della Merkel il ruolo di kapò in grado di tenere a bada i prigionieri più riottosi. Questo diminuisce forse la responsabilità dei personaggi, da Monti a Draghi, che hai citato? Niente affatto. Non c'è vera contraddizione fra i due elementi. Saluti


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mincuo
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 6059
 

Questa è una semplificazione infantile del mio pensiero.

Scusa, per sapere, qual'era il tuo pensiero?
Io non ho visto post sopra con il tuo pensiero.
O hai un pensiero ma con svariati nick?


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ilmoralista
Eminent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 23
 

Questa è una semplificazione infantile del mio pensiero.

Scusa, per sapere, qual'era il tuo pensiero?
Io non ho visto post sopra con il tuo pensiero.
O hai un pensiero ma con svariati nick?

Sono Francesco Toscano, autore dell'articolo rilanciato da "Servus" su questo forum.

Saluti


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mincuo
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 6059
 

Questa è una semplificazione infantile del mio pensiero.

Scusa, per sapere, qual'era il tuo pensiero?
Io non ho visto post sopra con il tuo pensiero.
O hai un pensiero ma con svariati nick?

Sono Francesco Toscano, autore dell'articolo rilanciato da "Servus" su questo forum.

Saluti

Grazie della precisazione.
Non deve essere ferratissimo in storia diplomatica.
Saluti.


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ilmoralista
Eminent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 23
 

Questa è una semplificazione infantile del mio pensiero.

Scusa, per sapere, qual'era il tuo pensiero?
Io non ho visto post sopra con il tuo pensiero.
O hai un pensiero ma con svariati nick?

Sono Francesco Toscano, autore dell'articolo rilanciato da "Servus" su questo forum.

Saluti

Grazie della precisazione.
Non deve essere ferratissimo in storia diplomatica.
Saluti.

Chi (Io? Servus? Farage?)"non deve essere ferratissimo in storia diplomatica?" Se mettesse anche il soggetto non sarebbe male (ma questo non significa che lei non è ferratissimo in lingua italiana. E' solo distratto). Chiunque dovesse poi risultare in via autentica il bersaglio della sua grossolana critica, egregio sig. Mincuo, sarebbe comunque corretto provare ad argomentare uno straccio di ragionamento a supporto dell' inflessibile sentenza emessa (basterebbero anche poche frasi, magari pure logicamente tra loro scollegate). Aspetto fiducioso. Ricordo che Paolo Barnard decise di non pubblicare più su questo sito a causa della sua "inadeguata" presenza. Un comportamento altamente censurabile, considerato che l'alta profondità del suo pensiero è brillante almeno quanto quella del famoso giornalista felsineo. Un caro saluto

Francesco Toscano


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