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No al licenziamento dei "furbetti"!

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Rasna
Honorable Member
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, ci si rende conto che i lavoratori pubblici godono di diritti incredibili a fronte di doveri solo teorici... e questo fa incazzare non poco.

Ma sei ubriaco? I loro diritti sono meno del minimo di quelli che dovrebbero avere tutti. Privati compresi.
I diritti dei parlamentari e di tutti i loro assistenti li hai guardati?
I diritti dei manager?
I dipendenti pubblici hanno lo stipendio miserabile e bloccato dal 2009 e per me se timbrano e vanno a fare la spesa FANNO SOLO BENE. Intanto amato si becca 90.000 EURO AL MESE di pensione. Eh ma quello è giusto...

Coilli, è tutto il sistema del lavoro che è sbagliato e Amato per me dovrebbe essere in galera, non a casa a percepire una lauta pensione.
Comunque se per te avere l'orario ridotto rispetto al privato (intendo l'orario reale, non quello teorico da contratto), uno stipendio più alto della media degli impiegati del privato, la tranquillità del proprio posto che neanche in caso di cazzate gravissime è messo a rischio... beh, fai un po' tu.
Da noi (privato) il licenziamento facile esiste da sempre, basta scorporare un ramo d'azienda e creare una piccola srl che fallisce dopo 6 mesi dallo scorporo ed il gioco è fatto (incluso il tfr che va a puttane). Oppure basta mettere un regolamento interno assurdo, con obblighi al limite del reale e bastano 3 lettere di richiamo e sei fuori.
Per non parlare dei mutui agevolati (inesistenti), del diritto di sciopero (inesistente), della mobilità tra aziende dello stato (inesistente), buono pasto sufficiente se si fa la "lunga" (fino alle 16:30). Noi abbiamo 5,20 di buono pasto e in quasi tutta Roma ci mangi un tramezzino e mezzo litro d'acqua... e deve bastarti fino almeno alle 18, se ti va bene.
Ci sono amici (dipendenti pubblici) che mi dicono che non sono loro ad avere troppi diritti ma noi (privati) ad averne pochi. Ma il punto è che il nostro mondo è capitalistico, cioè il lavoratore non conta un cazzo, conta solo il profitto delle aziende. E come è possibile allora avere più diritti quando questi riducono il reddito del datore di lavoro? E' utopia.
Allora forse fuori da Roma dove il pubblico è una minima parte delle attività non avete visibilità, ma noi che a Roma lavoriamo e spessissimo proprio con la pubblica amministrazione, dobbiamo vedere gente pagata benissimo (inps, roba da 1800 al mese netti e statali) che non lavora perchè tanto ci sono i consulenti (noi, 1200-1300), stanno ore e ore al supermercato interno (riservato a loro) o alle macchinette del caffé e alle 16:30 se ne vanno guardandoti come fossi un idiota (alle 16:30 perché nonostante la flessibilità gli conviene superare una certa ora per avere il diritto al buono pasto).
Insomma, nella teoria potresti anche avere ragione ma nella pratica proprio no.


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spadaccinonero
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@Ras

quoto il tuo ragionamento

cito

"Ma il punto è che il nostro mondo è capitalistico, cioè il lavoratore non conta un cazzo, conta solo il profitto delle aziende. E come è possibile allora avere più diritti quando questi riducono il reddito del datore di lavoro? E' utopia. "

non sarebbe utopia se ci fosse la volontà di migliorare le cose anche nell'immediato ne sono certo...

basterebbe riprendersi le sovranità e le aziende perdute, grazie ai nostri "internazionalisti" che tanto amano il concetto di mondializzare ogni cosa


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Rasna
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 634
 

Non sarebbe utopia se il mondo fosse un posto giusto. Sfortunatamente non lo è e noi lo dobbiamo accettare.
La strategia mondialista è evidente e l'europa deve accettare che chi comanda è solo il profitto. Dunque sperare in un cambiamento equivale a crogiolarsi in un'illusione.
Ci avviamo verso il peggio del mondo occidentale: il licenziamento come in america dove non serve giustificazione né motivi reali ed un sistema pensionistico assurdo come e peggio di quello della fornero. Potremo essere licenziati a discrezione delle aziende e non saremo in grado di andare in pensione se non quella minima di vecchiaia, sempre messo che avremo lavorato almeno 20 anni (ad oggi) e che ci si arrivi, malattie permettendo, con buona pace dell'innalzamento dell'età media e cazzate varie che tanto piacciono alla propaganda.
Non che il lavoro pubblico non sarà sottoposto allo steso trattamento ma ci vorrà molto poco per il privato e parecchio per gli statali che, in fin dei conti, loro si che possono fare sciopero e creare problemi.


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spadaccinonero
Illustrious Member Guest
Registrato: 2 anni fa
Post: 10314
 

Non sarebbe utopia se il mondo fosse un posto giusto. Sfortunatamente non lo è e noi lo dobbiamo accettare.
La strategia mondialista è evidente e l'europa deve accettare che chi comanda è solo il profitto. Dunque sperare in un cambiamento equivale a crogiolarsi in un'illusione.
Ci avviamo verso il peggio del mondo occidentale: il licenziamento come in america dove non serve giustificazione né motivi reali ed un sistema pensionistico assurdo come e peggio di quello della fornero. Potremo essere licenziati a discrezione delle aziende e non saremo in grado di andare in pensione se non quella minima di vecchiaia, sempre messo che avremo lavorato almeno 20 anni (ad oggi) e che ci si arrivi, malattie permettendo, con buona pace dell'innalzamento dell'età media e cazzate varie che tanto piacciono alla propaganda.
Non che il lavoro pubblico non sarà sottoposto allo steso trattamento ma ci vorrà molto poco per il privato e parecchio per gli statali che, in fin dei conti, loro si che possono fare sciopero e creare problemi.

se solo guardassero meno tv le cose andrebbero diversamente Ras...


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Anonymous
Illustrious Member
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Esistono già tutte le leggi per licenziare comportamenti scorretti dei lavoratori, questo anche senza la nuova legge che abolisce la necessità della giusta causa per licenziare, legge che non è stata ancora normata per i pubblici dipendenti.
Quindi l'operazione che si sta facendo è quella di (con la scusa di colpire i fannulloni) indurre gli ignoranti a supportare l'estensione del licenziamento senza giusta causa anche nel pubblico impiego.
Anche prima con tre lettere di contestazione si poteva essere licenziati, se poi il giudice reintegrava non è colpa della legge ma della sua interpretazione nel caso specifico .
Inoltre la sparata del pupo fiorentino di 48 ore per il licenziamento posso capirla in bocca ad uno di opposizione usata per demagogia (ovvero attrarre l'attenzione degli elettori), ma in bocca ad un primo ministro no, è squalificante per lui, nemmeno il tribunale speciale fascista aveva tempi così brevi per appurare i fatti.


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