Per una volta, il presidente Obama ha parlato chiaro ed ha dichiarato quello che è il vero progetto degli USA per l’Europa e per il Mondo: “Gli USA devono definire le regole e devono prendere le decisioni (….) gli altri paesi devono seguire le regole stabilite dagli USA e dai suoi soci, e non al contrario”.
Queste affermazioni Obama le ha messe nero su bianco in un articolo scritto di suo pugno per il “The Washington Post”, in cui ha ribadito che gli altri paesi devono seguire le regole stabilite dagli Stati Uniti e dai suoi soci.
In questo contesto Obama ha chiesto al Congresso di approvare quanto prima sia possibile, l’accordo che si denomina TTP e che prevede la creazione di una zona di libero commercio fra i 12 paesi dell’Asia e del Pacifico perchè siano soltanto gli USA a stabilire le regole dei contratti di interscambio mondiale e siano esclusi (dalle decisioni sulle regole) altri paesi come la Cina o l’Europa , quest’ultima nel caso dell’altro accordo previsto, il TTIP, per l’area di libero commercio Trans Atlantico.
Rispetto all’utilità di questi accordi Obama segnala che questi rafforzano la sicurezza degli Stati Uniti : “…..Quando si riduce il numero delle persone che soffrono della povertà, quando i nostri soci commerciali prosperano e quando la nostra economia stabilisce vincoli più stretti in zone di maggiore importanza strategica, gli USA diventano più forti e rafforzano la propria sicurezza”.
Allo stesso tempo il presidente. ha richiesto al Congresso di prendere una decisione con. più celerità , visto che anche la Cina sta discutendo di regole del commercio con altri paesi dell’area del Pacifico e dell’Asia.
Obama si preoccupa del fatto che la Cina, principale competitor degli USA, sta stringendo accordi economici con alcuni grandi paesi dell’area asiatica e del Pacifico e questo metterebbe a rischio la supremazia economica degli USA in questa area che vale circa il 40% del commercio mondiale. Il dinamismo della Cina determina la fretta del Presidente di voler far approvare, prima della fine del suo mandato, sia questo che l’altro accordo economico, quello del TTIP, del commercio transatlantico che riguarda l’Europa, in modo da stabilire l’egemonia USA sul commercio mondiale ed imporre tutte le regole favorevoli alle grandi corporations USA che obbligherebbero gli Stati nazionali ad adeguarsi a tali regole ( quando in contrasto con le proprie) e metterebbero fuori mercato le produzioni nazionali e locali, schiacciate dalla concorrenza delle grandi multinazionali. Senza menzionare i gravi effetti che si avrebbero sull’ambiente e sulla salute per l’introduzione delle regole stabilite negli USA.
In realtà’ vari analisti mettono in rilievo che Obama subisce le pressioni delle grandi lobby che fanno riferimento alle mega corporations ed ai cartelli monopolistici che gli hanno richiesto di far approvare rapidamente i due accordi.
Risulta evidente che Obama si assicurerebbe la “gratitudine’ di queste lobby che gli garantirebbero poi lauti compensi per la sua carriera post presidenza, con possibilità’ di avere ricchi sponsor per le sue future attività’ in progetto.
Le altre questioni come la salute, la salvaguardia dell’ambiente e delle culture locali non sono tenute in alcuna considerazione quando devono prevalere gli interessi delle concentrazioni economiche e del grande capitale.
L.Lago
Fonti: RT Actualidad
Washington Post
Risposta sotto
La frase dell'articolo è:
But building walls to isolate ourselves from the global economy would only isolate us from the incredible opportunities it provides. Instead, America should write the rules. America should call the shots. Other countries should play by the rules that America and our partners set, and not the other way around.
L'originale si trova a questo indirizzo: https://www.washingtonpost.com/opinions/president-obama-the-tpp-would-let-america-not-china-lead-the-way-on-global-trade/2016/05/02/680540e4-0fd0-11e6-93ae-50921721165d_story.html
In particolare si riferisce alla contrapposizione tra TPP e Regional Comprehensive Economic Partnership che la Cina sta spingendo come trattato commerciale nella regione del Pacifico.
Dal tono dell'articolo, chiaramente rivolto ai lettori USA, sembra che Obama stia spiegando l'importanza di fare passare al Congresso la legge sul trattato commerciale TPP, sul quale chiaramente vi è opposizione negli USA per paura che porti maggiore concorrenza nel mercato del lavoro da parte di partners commerciali più competitivi.
Il richiamo ad un'America che 'scrive le regole' mi sembra un artificio retorico per vincere le resistenze interne al trattato: dato che gli USA si considerano più liberi ed aperti alla competizione, le regole scritte da loro dovrebbero essere migliori (nell'articolo vi è per esempio una menzione alla libertà di Internet, alla protezione dei copyrights, ed alla protezione dei diritti dei lavoratori e dell'ambiente).
La frase
gli altri paesi devono seguire le regole stabilite dagli USA e dai suoi soci
riportata dall'articolo di controinformazione.info senza contesto, è fuorviante, soprattutto se intesa nel contesto USA/UE. In realtà si tratta di un avvertimento ai propri concittadini, affinché, perdendo il treno dell'accordo commerciale, non rinuncino al ruolo centrale degli USA nella regione commerciale del Pacifico.
neutrino :
dato che gli USA si considerano più liberi ed aperti alla competizione, le regole scritte da loro dovrebbero essere migliori (nell'articolo vi è per esempio una menzione alla libertà di Internet, alla protezione dei copyrights, ed alla protezione dei diritti dei lavoratori e dell'ambiente).
Eh si', infatti Obama ha già affermato che LORO sono "i migliori". Sono un gradino sopra agli altri abitanti di questa terra. Loro sono gli eccezionali.
E per tornare alla citazione, gli americani sono i più liberi? con 3 milioni di carcerati e con i poliziotti che sparano ai negri e mettono le manette ai bambini di 7 anni, certamente sono liberi.
Certo la protezione dei copyrights è alta, i ricchi negli USA sono i più protetti, tanto che lo stato canaglia che protegge meglio i capitali ombra sono proprio gli USA.
E quanto ai diritti dei lavoratori negli USA, mettiamo qualche emoticon 😀 😆 🙄 👿
il confronto è con la Cina, come diventa chiaro leggendo l'articolo originale, e non con la UE.