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Pillola abortiva: il Vaticano chiede al governo il ritiro

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Anonymous
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un esempio di quello che dico è attestato da sur-sum, che per suscitare indignazione nel lettore posta questo articolo:

“L’ho fatto in casa e non mi sono accorta quasi di nulla”.

A parlare è Lorenza. Il senso del racconto, e della sintesi del titolo, è che l’aborto minimizzato, banalizzato e quasi cancellato dalla pillola Ru486 è una benedizione per le donne e per l’umanità capace di compassione nei confronti del loro dramma, il rifiuto della maternità, la soppressione di un bambino, l’omicidio perfetto. Invece l’aborto chimico è una maledizione.

Cosa significa "aborto minimizzato e banalizzato" che secondo queste parole è provocato dalla "catastrofe" della ru 486?

semplice: che nelle loro fantasie malate la donna soffre di meno, quando abortisce QUINDI la loro psiche è insoddisfatta e si sfoga in questi interventi virtuali da Apollinaire,versione-undicimila-verghe.

Manca loro Torquemada, gli scantinati spagnoli dove scannavano la gente, l'odore, nell'aria, della pelle bruciata delle streghe .

Sono solo dei disadattati. Non c'è niente sotto.

speriamo che le famiglie non smettano di portare i bimbi piccoli in chiesa, altrimenti le attività ricreative dei preti ne risentirebbero ancora di più 😛


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Anonymous
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un esempio di quello che dico è attestato da sur-sum, che per suscitare indignazione nel lettore posta questo articolo:

“L’ho fatto in casa e non mi sono accorta quasi di nulla”.

A parlare è Lorenza. Il senso del racconto, e della sintesi del titolo, è che l’aborto minimizzato, banalizzato e quasi cancellato dalla pillola Ru486 è una benedizione per le donne e per l’umanità capace di compassione nei confronti del loro dramma, il rifiuto della maternità, la soppressione di un bambino, l’omicidio perfetto. Invece l’aborto chimico è una maledizione.

Cosa significa "aborto minimizzato e banalizzato" che secondo queste parole è provocato dalla "catastrofe" della ru 486?

semplice: che nelle loro fantasie malate la donna soffre di meno, quando abortisce QUINDI la loro psiche è insoddisfatta e si sfoga in questi interventi virtuali da Apollinaire,versione-undicimila-verghe.

Manca loro Torquemada, gli scantinati spagnoli dove scannavano la gente, l'odore, nell'aria, della pelle bruciata delle streghe .

Sono solo dei disadattati. Non c'è niente sotto.

Sursum wrote
Fonte.
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&p=31078&highlight=#31078
Per quanto riguarda Ulisse avevo specificato... "niente di personale" infatti mi avevi già detto che la scelta del tuo nik non era legata all"eroe di Itaca", è semplicemente un modo di dire che uso spesso.... per quanto riguarda il resto cercherò di essere più chiaro.
Il punto è che non siamo più ai tempi in cui il popolo c’era ancora e strappava dalle radici gli “alberi della libertà”, che piazzisti giacobini di paté filosofico-morali con l’erre moscia (e non solo l’erre) piantavano in nome del sedicente riscatto dell’individuo (cfr. l’inquieto Settecento nostrano).
C’era una volta il popolo, ma oggi non c’è più.
Non c’è nella suburra multirazziale delle grandi e piccole città.
Non c’è in campagna, dove gli africani hanno scalzato gli indigeni fiacchi nella raccolta dei pomodori.
Non c’è nelle fabbriche. Il popolo è andato scuola, ha dimenticato i bovi e l’aratro, il taglio e il cucito, ed è diventato borghese, moderno.
Più o meno agiato – e anche con il mutuo da pagare, anche sfrattato, anche preso a pesci in faccia dalla vita, resta borghese, con il feticcio dell’innocenza e dell’onestà civile, con la tremarella ai ginocchi al solo sentir parlare di efferatezza, di opere decidenti.
Il ‘popolo’ di oggi ama i funerali, ma non chi li provoca.
Ama i pretini laici, anche se non va più in chiesa.
Ama le moralette, non la vita, che sa di terra e sole e sangue. Il ‘popolo’ di oggi, salvo alcuni eccentrici che confermano la regola, non è razzista: è tollerante, pacifico, ama il belato corale e multicolore.
E se non ha razza, non è popolo. Che cosa, altrimenti, lo individuerebbe per tale? La bandiera molle del 25 aprile? I patri confini? La storia, tumultuosa ed equivoca: storia di tradimenti, rivolgimenti, infamie (che il popolo conosceva senza battere ciglio, inerte, correo)? Il popolo che, alla provocazione del Duce: “Volete pane o cannoni?”, esultava: “cannoni”, poi ha cambiato il padrone, ha mutato il campo bellico nella stalla democratica, e ha cominciato a belare “pane” con Togliatti e Berlinguer. E ancora “pane” con Moro e Rumor. E “pane” con Craxi e Andreotti.
E ora, dei “cannoni” non gliene si può neanche parlare. E ora, al posto del “pane”, vuole solo i croissant.


Non credo che un personaggio che scrive cose del genere meriti attenzione


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NerOscuro
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. Se si proibiscono gli ormoni per lo sport, allora vanno proibiti anche per l'aborto.

Bubba, non è che le donne competono per chi arriva prima all'aborto e prendere il primo ricco premio! Gli ormoni si usano anche per combattere il nanismo, per la contraccezione, per cure di complemento ai tumori, per alleviare gli effetti della menopausa, come antinfiammatori, come antidolorifici, per aumentare la fertilità. Dovremmo rinunciare a tutto questo perché è anti-sportivo? Rispetto a cosa? Evitiamo i paragoni, che come vedi portano molto fuori strada.


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NerOscuro
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Nn so cosa significa allora questa frase, per me tu vuoi dire che i ginecologi obbiettori dovrebbero essere licenziati dagli ospedali se nn accettano di praticare l'aborto, se è così siamo messi peggio che in una dittatura orwelliana.!

Sì, perché sono al servizio pubblico e per tale ragione hanno degli obblighi di legge. L'obiezione di coscienza si fa prima. Così come chi veniva chiamato alla leva e poneva l'obiezione, a quel punto poteva svolgere il servizio civile. I medici e i ginecologi sanno cosa affronteranno se decideranno di svolgere il loro lavoro nel servizio pubblico: o non fai il concorso o lo svolgi completamente.


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Fonte: http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=68024&sez=HOME_INITALIA

Pillola abortiva, Bagnasco invita i medici all'obiezione di coscienza

Nencini: le donne sanno decidere. Pdci: visione oscurantista
Roccella: no imposizione ricovero ma questioni di sicurezza
va
ROMA (2 agosto) - Continuano le polemiche sulla pillola abortiva Ru486. Il cardinale Angelo Bagnasco auspica l'obiezione di coscienza dei medici alla somministrazione del prodotto e bolla la decisione dell'Aifa come «una crepa nella nostra civiltà». Continua il dibattito anche sull'ipotesi del ricovero obbligatorio. Per il sottosegretario al Welfare Eugenia Roccella bisogna considerare la sicurezza per la salute delle donne. L'Udc è d'accordo, mentre Ferrero (Prc) parla di ipotesi «anticristiana».

La posizione di Bagnasco. Dalle pagine dell'Avvenire il presidente della Cei sottolinea che il dato dell'obiezione di coscienza al 70 per cento «dovrebbe far riflettere sulla sensibilità ancora fortemente radicata nel cuore degli italiani».

«Vince il diritto del più forte». «Dove non c'è rispetto integrale della vita umana nel suo concepimento, nella sua fragilità e poi nel suo tramonto - spiega - la società è meno umana. È amaro che così prevalga il diritto del più forte». Dietro questa scelta, rileva, «c'è una cultura individualista, nascosta sotto il rispetto della libertà della donna», che «in realtà è consegnata a se stessa anzichè essere presa in carico». E la responsabilità è anche della politica, che non ha fatto tutto il possibile per arginare questa «deriva». Definisce «pretestuoso» invocare l'allineamento all'Europa per giustificare la scelta della pillola abortiva: gli «obiettivi» indicati dagli organi sovranazionali, vanno considerati «solo quando sono orientati al bene, all'ordine morale. Diversamente, un Paese membro deve discostarsi, dando il buon esempio agli altri e diventando capofila di una inversione di marcia».

Il ministro per l'Attuazione del Programma di governo, Gianfranco Rotondi commenta le parole di Bagnasco spiegando che «politici cattolici e laici devono impegnarsi per il nuovo obiettivo di progresso di una civiltà senza aborto».

Nencini (Ps): le donne sanno decidere. «Non mettere in discussione la legge 194 e assoluta fiducia nella capacità delle donne di tutelare e decidere sulla loro gravidanza». Sono i due aspetti da sottolineare, secondo il segretario del Partito socialista Riccardo Nencini, presidente del Consiglio Regionale della Toscana. Anche «il rischio di una banalizzazione del trauma dell'aborto, fino alla banalizzazione della vita», è visto da Nencini come «inesistente». E fa l'esempio della Toscana, regione che già applica l'uso della pillola e «dove non si è registrato alcun aumento di aborti».

Anche Mercedes Bresso, presidente della Regione Piemonte, è dell'idea che «le donne devono poter scegliere in libertà ed essere messe in condizioni di farlo».

Pdci: visione oscurantista. Paola Pellegrini dell'ufficio politico del PdCI parla di «visione oscurantista della realtà» da parte di Bagnasco. Le sue posizioni e quelle del Pdl, spiega, dimostrano che «l'Italia corre pericoli enormi. Chi vuole tornare al Medioevo dei diritti delle donne fa male alla civiltà».

Cesana: sono contrario ma applicherò la legge. L'ex leader di Cl Giancarlo Cesana, ora ai vertici del polo ospedaliero milanese spiega che «non spetta» a lui «invitare i medici all'obiezione di coscienza, perché la coscienza è loro». E' invece sua responsabilità «garantire che un ospedale pubblico come la fondazione Policlinico e la Mangiagalli obbedisca alla legge dello Stato». «Nel comunicato con cui l'Aifa approva la pillola abortiva - osserva Cesana intervistato dal Corriere della Sera - afferma anche che "deve essere garantito il ricovero in una struttura sanitaria, dal momento della assunzione del farmaco fino alla certezza dell'avvenuta interruzione della gravidanza". La Mangiagalli propone una degenza di tre giorni».

Ampio il dibattito anche sull'ipotesi del ricovero obbligatorio. Il sottosegretario al Welfare Eugenia Roccella sottolinea che «nessuno vuole trattenere le donne con la forza, ma certamente si pone un problema di sicurezza per la loro salute se tornano a casa, e si pone anche un problema di rispetto della legge 194 sull'interruzione volontaria di gravidanza». Rocella spiega che non si è mai parlato di ricoveri coatti e «la donna che vuole firmare le dimissioni può farlo» ma la questione è proprio questa: «si pone un problema di responsabilità, poiché due pareri del Consiglio superiore di sanità affermano che l'aborto farmacologico non è sicuro allo stesso modo di quello chirurgico se avviene fuori dall'ospedale». Sull'invito di Bagnasco all'obiezione di coscienza Roccella ha sottolineato che si tratta di «un atteggiamento di tipo personale, ma non ha una relazione diretta con l'aumento o la diminuzione della pratica abortiva».

Il giudice Amedeo Santosuosso, della Corte di appello di Milano, spiega che «non ci sono motivi per non far valere il regime di trattamento in day hospital, già testato con varie sperimentazioni regionali, per l'aborto farmacologico con la pillola Ru486». E precisa che il ricovero della donna in trattamento, così come ipotizzato, «non potrebbe in alcun caso essere obbligatorio» aggiungendo che «se la donna decide di non accettare l'ospedalizzazione nel corso del trattamento con la Ru486, non la si può costringere».

Ferrero: il ricovero obbligatorio è anticristiano. «Prevedere il ricovero obbligatorio di almeno tre giorni per la somministrazione della pillola abortiva - afferma Paolo Ferrero, segretario del Prc - come prospettato dal governo attraverso il sottosegretario Roccella, è un'assurda e ingiustificata forma di accanimento punitivo nei confronti della donna». E conclude: «Non può esserci niente di più anticristiano».

Luca Volontè dell'Udc, dopo aver giudicato positiva la visione del mondo cattolico sulla pillola, entra nel tema del ricovero obbligatorio e afferma che «i tre giorni sono per la salute della donna e per il rispetto della 194. Per il Ferrero comunista valdese, invece, la salute della donna sarebbe un inutile premura patriarcale cristiana... Penoso». Volontè apprezza «i paletti» indicati dal sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella. «La pillola - aggiunge - banalizza l'aborto, urge una radicale riforma dei consultori».

Condanna della decisione dell'Aifa sulla pillola anche da parte del vescovo di San Marino-Montefeltro, mons.Luigi Negri, secondo il quale in questo modo la società si abbassa «sotto il livello della giungla» mostrando la «moralità pubblicà della mentalità laicista, anticattolica e consumista, che caratterizza le elites ideologiche e politiche che pretendono di dominare il nostro paese».


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vimana2
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Nn so cosa significa allora questa frase, per me tu vuoi dire che i ginecologi obbiettori dovrebbero essere licenziati dagli ospedali se nn accettano di praticare l'aborto, se è così siamo messi peggio che in una dittatura orwelliana.!

Sì, perché sono al servizio pubblico e per tale ragione hanno degli obblighi di legge. L'obiezione di coscienza si fa prima. Così come chi veniva chiamato alla leva e poneva l'obiezione, a quel punto poteva svolgere il servizio civile. I medici e i ginecologi sanno cosa affronteranno se decideranno di svolgere il loro lavoro nel servizio pubblico: o non fai il concorso o lo svolgi completamente.

Allora anche il pagano ( nonchè iniziato ) ippocrate, considerato il padre della medicina moderna, era un medico poco serio...oppure sono sono poco seri quelli nn seguono il suo esempio e tiranni quelli che vogliono imporre agli obbiettori di praticare l'aborto?


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NerOscuro
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Allora anche il pagano ( nonchè iniziato ) ippocrate, considerato il padre della medicina moderna, era un medico poco serio...oppure sono sono poco seri quelli nn seguono il suo esempio e tiranni quelli che vogliono imporre agli obbiettori di praticare l'aborto?

Qui non c'entra niente il paganesimo o la religione, lo Stato Italiano assume dei medici all'interno del SSN e li paga per svolgere un determinato lavoro, così come assume volontari dell'esercito per svolgere un altro determinato lavoro, così come assume impiegati pubblici per svolgere un altro tipo di lavoro. Secondo te, il militare in caso di guerra può rifiutarsi di sparare per improvviso scrupolo di coscienza senza affrontare una corte marziale? Può il funzionario pubblico sostenere che una certa pratica burocratica è contro la sua logica e rifiutarsi di farla senza essere sospeso e magari licenziato? Può allora il medico che esercita in un ospedale pubblico, rifiutarsi di svolgere il lavoro per il quale è pagato?
Lo Stato deve garantire dei servizi a tutti i cittadini nel rispetto delle proprie leggi e per questo assume personale che deve svolgerlo: il contratto è chiaro, sai cosa devi fare e per quello sei pagato. Se non ti piace, non accetti. Se non ti piace più, ne esci.

P.S.: come può Ippocrate essere considerato il padre della medicina moderna, quando questo è vissuto 2400 anni fa?


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vimana2
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Qui non c'entra niente il paganesimo o la religione, lo Stato Italiano assume dei medici all'interno del SSN e li paga per svolgere un determinato lavoro, così come assume volontari dell'esercito per svolgere un altro determinato lavoro, così come assume impiegati pubblici per svolgere un altro tipo di lavoro. Secondo te, il militare in caso di guerra può rifiutarsi di sparare per improvviso scrupolo di coscienza senza affrontare una corte marziale? Può il funzionario pubblico sostenere che una certa pratica burocratica è contro la sua logica e rifiutarsi di farla senza essere sospeso e magari licenziato? Può allora il medico che esercita in un ospedale pubblico, rifiutarsi di svolgere il lavoro per il quale è pagato?
Lo Stato deve garantire dei servizi a tutti i cittadini nel rispetto delle proprie leggi e per questo assume personale che deve svolgerlo: il contratto è chiaro, sai cosa devi fare e per quello sei pagato. Se non ti piace, non accetti. Se non ti piace più, ne esci.

P.S.: come può Ippocrate essere considerato il padre della medicina moderna, quando questo è vissuto 2400 anni fa?

P.S chiediglielo ai medici!

Può? Certo che può!
Se una persona segue una religione o una discipilna spirituale può! E' una legge dello stato e devi rispettarla! Come per la legge dell'aborto è stata presa a maggioranza.
Il militare deve difendere uno stato e poi sa cosa gli aspetta, un medico, in teoria, svolge il suo lavoro per dignosticare e curare! Nn c'entra con l'aborto!


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cloroalclero
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Non ci siamo, Vilmana.
Il giuramento di Ippocrate dice che il medico deve "salvaguardare" la salute del paziente. La 194, che s'imperna su una morale laica dice che l'IdV viene praticata per salvaguardare la salute psicofisica delle donne. Cosa poi vera: chiunque di noi, se obbligata a partorire non volendolo, non se la vive bene e ha scompensi anche fisici. Quindi: allo stesso modo che oggi chi è obiettore non va a fare il soldato, visto che mò è volontario, cosi il ginecologo obiettore non deve trovare lavoro in un reparto dove fanno aborti, se lui è contrario e lì l'aborto è previsto.

Tra le esigenze pubbliche e le paturnie private, devono prevalere le esigenze pubbliche: io metterei in galera gli obiettori che interrompono servizio pubblico. Non ci vai. stai in sala parto, apri un ambulatorio tuo, vai al centro diagnostico o in qualche clinica di preti. Non in un ospedale pubblico dove l'aborto è previsto per legge. Sennò tu, col tuo comportamento, violi la legge. Se hai motivazioni di coscienza NON fai quel lavoro, come io non potrei mai fare esperimenti sugli anmali o fare la guardia carceraria, perchè sennò, per come sono io, violerei la legge.

La morale di base è laica, sono i religiosi che si devono adattare (tutti eh, anche i muslim). La 194 dà una chiara, anche se non condivisa, definizione di "salute della donna" e questa va rispettata. ALtrimenti raus.


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Anonymous
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Non ci siamo, Vilmana.
Il giuramento di Ippocrate dice che il medico deve "salvaguardare" la salute del paziente. La 194, che s'imperna su una morale laica dice che l'IdV viene praticata per salvaguardare la salute psicofisica delle donne. Cosa poi vera: chiunque di noi, se obbligata a partorire non volendolo, non se la vive bene e ha scompensi anche fisici. Quindi: allo stesso modo che oggi chi è obiettore non va a fare il soldato, visto che mò è volontario, cosi il ginecologo obiettore non deve trovare lavoro in un reparto dove fanno aborti, se lui è contrario e lì l'aborto è previsto.

Tra le esigenze pubbliche e le paturnie private, devono prevalere le esigenze pubbliche: io metterei in galera gli obiettori che interrompono servizio pubblico. Non ci vai. stai in sala parto, apri un ambulatorio tuo, vai al centro diagnostico o in qualche clinica di preti. Non in un ospedale pubblico dove l'aborto è previsto per legge. Sennò tu, col tuo comportamento, violi la legge. Se hai motivazioni di coscienza NON fai quel lavoro, come io non potrei mai fare esperimenti sugli anmali o fare la guardia carceraria, perchè sennò, per come sono io, violerei la legge.

La morale di base è laica, sono i religiosi che si devono adattare (tutti eh, anche i muslim). La 194 dà una chiara, anche se non condivisa, definizione di "salute della donna" e questa va rispettata. ALtrimenti raus.


Da quotare in pieno.

Sto cercando un articolo , letto in rete da una testata giornalistica,su un ex convento di clausura nei cui fondi hanno trovato decine di cadaveri di neonati è una notizia vecchia ma sbatterla in faccia ai cristianuzzi mi piacerebbe proprio.

Loro l'aborto non lo praticano perchè difendono la vita salvo poi ammazzarlo appena nato

Intanto leggetevi questo

http://mstatus.splinder.com/tag/suore

Che schifo


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vimana2
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Non ci siamo, Vilmana.
Il giuramento di Ippocrate dice che il medico deve "salvaguardare" la salute del paziente. La 194, che s'imperna su una morale laica dice che l'IdV viene praticata per salvaguardare la salute psicofisica delle donne. Cosa poi vera: chiunque di noi, se obbligata a partorire non volendolo, non se la vive bene e ha scompensi anche fisici. Quindi: allo stesso modo che oggi chi è obiettore non va a fare il soldato, visto che mò è volontario, cosi il ginecologo obiettore non deve trovare lavoro in un reparto dove fanno aborti, se lui è contrario e lì l'aborto è previsto.

Tra le esigenze pubbliche e le paturnie private, devono prevalere le esigenze pubbliche: io metterei in galera gli obiettori che interrompono servizio pubblico. Non ci vai. stai in sala parto, apri un ambulatorio tuo, vai al centro diagnostico o in qualche clinica di preti. Non in un ospedale pubblico dove l'aborto è previsto per legge. Sennò tu, col tuo comportamento, violi la legge. Se hai motivazioni di coscienza NON fai quel lavoro, come io non potrei mai fare esperimenti sugli anmali o fare la guardia carceraria, perchè sennò, per come sono io, violerei la legge.

La morale di base è laica, sono i religiosi che si devono adattare (tutti eh, anche i muslim). La 194 dà una chiara, anche se non condivisa, definizione di "salute della donna" e questa va rispettata. ALtrimenti raus.

Nel giuramento di ippocrate c'è anche l'impegno a nn dare a nessuna donna gravida sostanze che permettano loro di abortire.
Ah cmq ippocrate è considerato il padre della medicina perchè fu il primo medico dell'epoca ad abbandonare i rituali magici.
Sai cosa ti dico? In linea di max sbagli completamente ma con i tempi che corrono condivido completamente, in senso ironico-sarcastico, la tua linea. Infatti sono contrario agli ospedali come già detto ( apparte per alcuni servizi) in quanto li ritengo invenzioni delle lobbies per imporre una certa medicina farmacologica, quindi il dovere di ogni persona in questo periodo è quello di staccarsi il + possibile da tutto ciò che è economia e stato e lasciare queste cose ai macellai che hanno il potere in mano.
Avete trasformato una cosa giusta, cioè la laicità dello stato, in una religione tirannica secondo la quale tutti dovrebbero assoggettarsi perfino nel praticare azioni contro la propria morale, un pò come obbligare un testimone di geova a votare, infatti la neo-dittatura-orwelliana ricorda sempre che "votare è si un diritto ma anche un dovere".

Ancora un pò è questa società salterà in aria e poi nella nuova era ( nn new age) la scienza combacierà con le conoscenze esoterico-spirituali in cui il feto sarà riconosciuto a tutti gli effetti vita umana e quindi dotato di spirito.
Per me quindi potete fare quello che volete se nn volete prendere in considerazione la minoranza, cioè quella che porta sempre avanti il mondo.

Nn vedo cosa ci sia di male proporre l'aborto fuori dagli ospedali pubblici e soprattuto un sussidio che garantisca a tutti gli adulti e ai neonati i bisogni vitali ( tetto, vestiario e alimenti)......questo si che darebbe a tutte le donne l'effettiva libertà di scelta di cui parlate...... ma fra un pò voi obbligherete all'aborto chiunque abbia un 2° o 3° bambino invece di costringere alla sterilizzazione......nn ci credete? Informatevi......


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cloroalclero
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uh! mi sono accorta che nell'intervento precedente ho scritto idv anziche ivg, che lapsus del menga.

Vilmana: è inutile mettersi a fare previsioni millenaristiche, la palla di vetro non ce l'ha nessuno. Anche a me sta sul culo big pharma e anche a me sto stato di cose fa schifo.
Ma c'è un principio inderogabile, da difendere sempre ed è la liberta' individuale. Per questa ragione lo stato è laico: se prevalesse una concezione spirituale su un'altra poco ci vorrebbe a bruciare le persone, secondo me.
Poi sai, con 7 miliardi di persone sul pianeta non è che si possa parlare di complotto per l'autoestinzione della specie. Io ti diro' sarei anche per la sterilizzazione di massa, purchè essa sia sempre volontaria e MAI imposta.

Soldi a chi vuole tenersi i bambini: chiaro che sarei d'accordo. I pretaioli accampano questa cosa sempre, quando non hanno piu argomenti, ma mai si danno da fare per ottenerla (come non si danno da fare per far chiudere le guerre) in ogni caso anche i soldi dovrebbero essere un'alternativa, mai un obbligo.


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lino-rossi
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ti sei iscritta anche tu, cloroalclero, al partito del dimezzamento della popolazione mondiale in compagnia di gore e gate?

posso capire che uno/a sia anticlericale per natura, ma da qui a mettersi a portare acqua a quei delinquenti, ai rockefeller, a fulco pratesi ...

complimenti per il tuo fegato.
spera che duri.


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vimana2
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uh! mi sono accorta che nell'intervento precedente ho scritto idv anziche ivg, che lapsus del menga.

Vilmana: è inutile mettersi a fare previsioni millenaristiche, la palla di vetro non ce l'ha nessuno. Anche a me sta sul culo big pharma e anche a me sto stato di cose fa schifo.
Ma c'è un principio inderogabile, da difendere sempre ed è la liberta' individuale. Per questa ragione lo stato è laico: se prevalesse una concezione spirituale su un'altra poco ci vorrebbe a bruciare le persone, secondo me.
Poi sai, con 7 miliardi di persone sul pianeta non è che si possa parlare di complotto per l'autoestinzione della specie. Io ti diro' sarei anche per la sterilizzazione di massa, purchè essa sia sempre volontaria e MAI imposta.

Soldi a chi vuole tenersi i bambini: chiaro che sarei d'accordo. I pretaioli accampano questa cosa sempre, quando non hanno piu argomenti, ma mai si danno da fare per ottenerla (come non si danno da fare per far chiudere le guerre) in ogni caso anche i soldi dovrebbero essere un'alternativa, mai un obbligo.

Cloroalcaspita è l'ennesima volta che mi date, specie te, del pretaiolo, del cristiano, del cattolico.....etc.....l'unica cosa che avete azzeccato è che sono cristiano ma credo in tutte le religioni, del cattolicesimo in se nn me ne frega un tube se per il fatto che ritengo cmq affascinante la storia di tutte le civiltà compresa quella cattolica, sia da un punto di vista exoterico che esoterico.
Il bello è che l'ho anche specificato che nn mi interessa il cattolicesimo, l'importante nella vita è giudicare per luoghi comuni, per esempio se ghandi era contro l'aborto, giudicarlo un cattolico pretaiolo come altri, anche il dalai lama....per esempio......oppure un iman.....etc....
Il mio NICK E' VI-MA-NA.....che in sanscrito indiano sono astronavi.....la sfera di vetro nn ce l'hanno gli umani ma qualcuno + in alto si e le profezie a cui credo, di tutte le religioni, parlano chiaro.

Io nn ho parlato di sussidio per chi tiene i bambini, io parlo di REDDITO DI CITTADINANZA.......se devo ulteriormente parlare di economia sono contro l'attuale signoraggio delle banche private, penso che tutte le risorse naturali, dal petrolio all'oro fino ai terreni dovrebbero essere di proprietà pubblica sempre, nn che uno che nn ha una casa nn può nemmeno andare in un bosco e costruirsi 4 mura....sarei poi favorevole a dei dormitori pubblici.....etc.....vedrai che scomparirebbe si il fenomeno dei barboni.

Poi ripeto, la 194 in italia e le altre leggi sull'aborto nel mondo, così come sono fatte oggi sono solo un favore allo stato, anzi alle lobbies che si tolgono dalle palle bambini indesiderati, handicappati etc......visto che lo stato appartiene alle banche.....se volete aiutare queste associazioni filantropiche e nn spaccare tutto per nn dare un sussidio alle famiglie disagiate che magari vorrebbero un bambino/a......continuate così!

PER FAVORE LEGGI TUTTO PERCHè SECONDO ME NN LEGGI MAI UN CAVOLO DI QUELLO CHE SCRIVO!


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NerOscuro
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Soldi a chi vuole tenersi i bambini: chiaro che sarei d'accordo. I pretaioli accampano questa cosa sempre, quando non hanno piu argomenti, ma mai si danno da fare per ottenerla (come non si danno da fare per far chiudere le guerre) in ogni caso anche i soldi dovrebbero essere un'alternativa, mai un obbligo.

Starei attento a questa idea, perché in Gran Bretagna è stata praticata con il risultato di ottenere un esplosione di nascite tra le 15-16enni in su al solo scopo di ottenere gli aiuti statali.


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