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Ponte su stretto,comuntà scientifica non vuole fermare opera


helios
Illustrious Member
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Ponte sullo Stretto, la comunità scientifica chiede di non fermare l’opera
Dopo la decisione del governo di non realizzare il progetto, l'appello di 39 tra architetti, ingegneri e docenti universitari italiani e stranieri affinché "non vadano perdute per l'Italia le preziose conoscenze acquisite, riconosciute e ricercate in tutto il mondo"
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 27 febbraio 2013

Il Ponte sullo Stretto di Messina “non è una storia di sprechi”, ma “un’impresa che ha portato all’Italia e alla comunità scientifica internazionale uno straordinario bagaglio di conoscenze oggi riconosciute in tutto il mondo”. Hanno comprato mezza pagina sul Corriere della Sera per comunicarlo. Sono i 39 firmatari dell’appello per non bloccare il progetto di costruzione del ponte. Architetti, ingegneri, docenti universitari, importanti esponenti della comunità scientifica nazionale e internazionale. Tra di loro, l’architetto Daniel Libeskind, che ha progettato l’avveniristico centro direzionale alla base del ponte, il professore Giulio Ballio, ex rettore del Politecnico di Milano, Niels J. Gimsing, emerito della Technical University of Denmark riconosciuto tra i massimi progettisti europei di ponti sospesi, e Yasutsugu Yamasaki che ha progettato l’attuale ponte sospeso più lungo al mondo, l’Akashi Bridge in Giappone.

L’appello arriva dopo la decisione del governo di non realizzare l’opera. In seguito alle proteste degli ambientalisti, infatti, dal consiglio dei ministri non c’è stata nessuna proroga al decreto che dal primo marzo farà perdere efficacia giuridica ai contratti con il consorzio capitanato da Impregilo. “Siamo consapevoli – si legge nel testo sul quotidiano milanese – che non spetta alla Scienza e all’Ingegneria stabilire se costruire un ponte o meno, ma compete loro difendere un progetto se infondatamente bistrattato con conseguenze che potrebbero determinare la dissipazione di un grande patrimonio ingegneristico, scientifico e socioeconomico”. ”Lo straordinario lavoro svolto - sottolineano i firmatari – rischia oggi di essere definitivamente perso trascinando con sé tutte le importanti ricadute in termini di sviluppo e coesione territoriale italiani”.

I più autorevoli ambienti scientifici internazionali, ricordano gli studiosi, “hanno riconosciuto che il progetto del Ponte ha saputo conseguire tutti gli obiettivi prefissati, in particolare quelli relativi a sicurezza, efficienza e continuità di servizio, durabilità e ricadute socio-economiche”. E concludono: “Il Ponte è pronto a essere costruito, il progetto è stato sviluppato in dettaglio, controllato e verificato. Decidere sulla sua realizzazione spetta ora alle Autorità del governo italiano. Da studiosi esprimiamo l’auspicio che non vadano perdute per l’Italia le preziose conoscenze acquisite”.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/02/27/ponte-sullo-stretto-comunita-scientifica-chiede-di-non-fermare-lopera/514601/


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marzian
Honorable Member
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Post: 521
 

39 individui sono la "comunità scientifica"?


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MM
 MM
Noble Member
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Post: 1555
 

Dipende dagli interessi in gioco. Prendi un Veronesi nella medicina e vedrai che spesso questo individuo, da solo, rappresenta l'intera comunità scientifica.


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qasiqasi
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 333
 

39 firme su un tale documento mi confortano.mi fanno tornare fiducia nella comunità scientifica di cui questi 39 rappresentano una parte infima (inteso in ogni accezione).


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AlbertoConti
Membro
Registrato: 2 anni fa
Post: 1539
 

39 individui sono la "comunità scientifica"?

No, sono semplicemente un'associazione a scopo di lucro.

La ricerca di base non ha mai arricchito nessuno. Quella è scienza pura. Questo è il mercato delle vacche, incipriato di tecnologia (altrui).


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Matt-e-Tatty
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2484
 

Nel 2005, parlando con colleghi molto più anziani e molto più titolati (membri della Commissione grandi rischi e progettisti strutturali "di livello") del Ponte sullo stretto, mi spiegavano che il ponte Sicilia Calabria a campata unica non si poteva fare, o meglio, non esiste un materiale tanto resistente, leggero e sufficientemente economico per i cavi, la struttura portante di un ponte di quella tipologia, poi un'infinità di altri problemi.
Non è che tra questi 39 scienziati c'era anche il D.L. dell'ospedale dell'Aquila?


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