REGOLAMENTO DI CONTI

Quando negli anni ’70 la cultura di destra affermava l’equazione capitalismo=comunismo sembrava esprimesse un paradosso (vds il libro Vodka-Cola di Charles Levinson che “vuol dimostrare che grazie a un ristretto numero di persone appartenenti sia al mondo capitalista sia a quello dell’Est europeo oggi esiste un’analoga complicità tra L’Usa e l’URSS”, 1978).
In quegli anni la corrispondenza sembrava fosse impossibile e irreale a causa della guerra fredda e della contrapposizione dei blocchi: USA da una parte contro l’URSS dall’altra.
Ma già con il PCI di Berlinguer in Italia si lavorava ad una sorta di compromesso storico che mettesse d’accordo il mondo cattolico della DC tutto intriso di capitalismo globalista e filo americano col mondo comunista ancora imbevuto di lotta di classe e di socialismo proletario.
L’evoluzione infine c’è stata ed è nata la sinistra moderna che ha perso tutti gli ideali del socialismo classico e della “via italiana al socialismo” e si è immersa nel letamaio mondialista etero diretto dall’alta finanza senza patria e senza valori che accoglie nel suo seno le peggiori espressioni di una società vile e decadente.
Ecco come si spiega il ritorno in grande stile della destra con tutti i valori tradizionali che essa esprima e che vedremo per i prossimi anni alla guida dei popoli e della politica delle nazioni.
E’ un vento di rinnovamento che non interessa solo l’Italia ma che percorre il cielo di tutti i popoli di cultura occidentale.
Ed è inutile che i sinistri si oppongano usando anche toni violenti da guerra civile. Se cercano la guerra civile sicuramente l’avranno e sarà un bel regolamento di conti.
Ma attenzione: questa volta non ci sarà mamma America che verrà in loro aiuto con armi e dollari o papà URSS che li imbottisce di rubli. Si dovranno accontentare di Soros.
Sarà l’opportunità che la destra cercava e che finora non ha avuto per fare piazza pulita di tutto il ciarpame che ha infestato il paese e che lo ha portato sull’orlo della bancarotta economica e morale.
Consigliamo i sinistri di non tirare molto la corda se non vogliono finire nella gogna della storia ma di accontentarsi di uno scranno in parlamento da dove poter fare un’opposizione onesta e civile.
Se cominceranno a rumoreggiare talora violentemente e incivilmente per le vie d’Italia a dar fuoco alle piazze avranno la risposta che meritano e finiranno con lo scomparire del tutto con le loro fradice idee che nessuno più condivide e accetta.