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Restituire l'Imu? Ecco perché è impossibile

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helios
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errato invio


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30 ore settimanali di lavoro sono sufficienti, un essere umano deve avere tempo a sua disposizione, per la sua vita, i suoi interessi, la famiglia, gli amici, le relazioni, le sue ricerche interiori, il suo proprio vissuto autonomo e indipendente e, se vuole, anche il suo vagabondare.
Deve avere tempo e modo di vivere la vita nel mondo, di conoscere la vita e il mondo, di farne esperienza e di trarne esperienza.
Certo, servono anche un altro tipo di cultura, di educazione, di formazione.


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Matt-e-Tatty
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30 ore settimanali di lavoro sono sufficienti, un essere umano deve avere tempo a sua disposizione, per la sua vita, i suoi interessi, la famiglia, gli amici, le relazioni, le sue ricerche interiori, il suo proprio vissuto autonomo e indipendente e, se vuole, anche il suo vagabondare.
Deve avere tempo e modo di vivere la vita nel mondo, di conoscere la vita e il mondo, di farne esperienza e di trarne esperienza.
Certo, servono anche un altro tipo di cultura, di educazione, di formazione.

Appunto, il tempo per vivere. Sottovalutiamo il trascorrere del tempo e nessuno di noi ne ha all'infinito.


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antanar
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Concordo in pieno con la riduzione dell'orario lavorativo. Certamente però bisogna comprendere che per quanto riguarda le multinazionali e le grandi aziende d'accordo, si può fare, perché ci sono degli utili milionari e spesso si va in sovraproduzione, ma per quanto riguarda ad esempio un bar, o una piccola impresa edile, comunque il mondo di PMI, artigiani e commercianti, una riduzione dell'orario di lavoro a carico del datore di lavoro sarebbe insostenibile quindi penso, che sicuramente è una cosa da fare perché l'automazione diventa una cosa sempre più presente e lo sarà sempre di più, ma penso che debba essere una cosa fatto non a spese del già massacrato tessuto economico sopra detto, ma debba essere una cosa fatta a spese dello stato, che tral'altro con la piena occupazione che darebbe questa riforma si troverebbe che l'eventuale riduzione delle tasse necessaria per le aziende sarebbe compensata dall'eliminazione quasi totale dei grandi costi odierni degli ammortizzatori sociali e da maggiori introiti dovuti al rilancio dell'economia e dell'ampliamento della base contributiva. Cosa ne pensi?

30 ore settimanali di lavoro sono sufficienti, un essere umano deve avere tempo a sua disposizione, per la sua vita, i suoi interessi, la famiglia, gli amici, le relazioni, le sue ricerche interiori, il suo proprio vissuto autonomo e indipendente e, se vuole, anche il suo vagabondare.
Deve avere tempo e modo di vivere la vita nel mondo, di conoscere la vita e il mondo, di farne esperienza e di trarne esperienza.
Certo, servono anche un altro tipo di cultura, di educazione, di formazione.


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Matt-e-Tatty
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Concordo in pieno con la riduzione dell'orario lavorativo. Certamente però bisogna comprendere che per quanto riguarda le multinazionali e le grandi aziende d'accordo, si può fare, perché ci sono degli utili milionari e spesso si va in sovraproduzione, ma per quanto riguarda ad esempio un bar, o una piccola impresa edile, comunque il mondo di PMI, artigiani e commercianti, una riduzione dell'orario di lavoro a carico del datore di lavoro sarebbe insostenibile quindi penso, che sicuramente è una cosa da fare perché l'automazione diventa una cosa sempre più presente e lo sarà sempre di più, ma penso che debba essere una cosa fatto non a spese del già massacrato tessuto economico sopra detto, ma debba essere una cosa fatta a spese dello stato, che tral'altro con la piena occupazione che darebbe questa riforma si troverebbe che l'eventuale riduzione delle tasse necessaria per le aziende sarebbe compensata dall'eliminazione quasi totale dei grandi costi odierni degli ammortizzatori sociali e da maggiori introiti dovuti al rilancio dell'economia e dell'ampliamento della base contributiva. Cosa ne pensi?

30 ore settimanali di lavoro sono sufficienti, un essere umano deve avere tempo a sua disposizione, per la sua vita, i suoi interessi, la famiglia, gli amici, le relazioni, le sue ricerche interiori, il suo proprio vissuto autonomo e indipendente e, se vuole, anche il suo vagabondare.
Deve avere tempo e modo di vivere la vita nel mondo, di conoscere la vita e il mondo, di farne esperienza e di trarne esperienza.
Certo, servono anche un altro tipo di cultura, di educazione, di formazione.

Multinazionali? Datore di lavoro? 😆 Lascia perdere....


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helios
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30 ore settimanali di lavoro sono sufficienti, un essere umano deve avere tempo a sua disposizione, per la sua vita, i suoi interessi, la famiglia, gli amici, le relazioni, le sue ricerche interiori, il suo proprio vissuto autonomo e indipendente e, se vuole, anche il suo vagabondare.
Deve avere tempo e modo di vivere la vita nel mondo, di conoscere la vita e il mondo, di farne esperienza e di trarne esperienza.
Certo, servono anche un altro tipo di cultura, di educazione, di formazione.

Appunto, il tempo per vivere. Sottovalutiamo il trascorrere del tempo e nessuno di noi ne ha all'infinito.

oltretutto del tempo limitato nessuno decide da solo che cosa farne, che arriva sempre qualcuno che decide per lui.
E pensare che gli esseri umani hanno il libero arbitrio.Forse appunto perchè non hanno la capacità di gestirlo si trovano costretti da decisioni di altri. Da quanto il tempo di vivere si è trasformato (o lo hanno trasformato) in tempo speso solo a sopravvivere il senso e il valore della vita si è perso.


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Matt-e-Tatty
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Si è sfiorato l'argomento in altra discussione... si parlava di lettura e di tempo e Mincuo ha tirato fuori la televisione.
Sai che è helios? Siamo dei professionisti quando si tratta di stringerci da soli i ceppi alle caviglie, lo facciamo senza rendercene conto... per esempio quando andiamo a comprare la scatola parlante da 30/40" per sottrarci quel poco tempo per vivere, quel poco che rimane tra un turno al remo e l'altro.
http://www.youtube.com/watch?v=ASrnmvozU0A


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antanar
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Spiegami tu cosa intendi, che io sappia di norma c'è una datore di lavoro, che può essere una ditta individuale, una srl, snc, spa, e il lavoratore dipendente. La riduzione dell'orario di lavoro comporta un costo per il datore di lavoro ed io ho argomentato che dovrebbe essere a spese dello stato, perché oggi come oggi ucciderebbe il già malandato tessuto industriale e commerciale. Tu invece cosa intendi, non capisco perché mi dici lascia perdere..

Concordo in pieno con la riduzione dell'orario lavorativo. Certamente però bisogna comprendere che per quanto riguarda le multinazionali e le grandi aziende d'accordo, si può fare, perché ci sono degli utili milionari e spesso si va in sovraproduzione, ma per quanto riguarda ad esempio un bar, o una piccola impresa edile, comunque il mondo di PMI, artigiani e commercianti, una riduzione dell'orario di lavoro a carico del datore di lavoro sarebbe insostenibile quindi penso, che sicuramente è una cosa da fare perché l'automazione diventa una cosa sempre più presente e lo sarà sempre di più, ma penso che debba essere una cosa fatto non a spese del già massacrato tessuto economico sopra detto, ma debba essere una cosa fatta a spese dello stato, che tral'altro con la piena occupazione che darebbe questa riforma si troverebbe che l'eventuale riduzione delle tasse necessaria per le aziende sarebbe compensata dall'eliminazione quasi totale dei grandi costi odierni degli ammortizzatori sociali e da maggiori introiti dovuti al rilancio dell'economia e dell'ampliamento della base contributiva. Cosa ne pensi?

30 ore settimanali di lavoro sono sufficienti, un essere umano deve avere tempo a sua disposizione, per la sua vita, i suoi interessi, la famiglia, gli amici, le relazioni, le sue ricerche interiori, il suo proprio vissuto autonomo e indipendente e, se vuole, anche il suo vagabondare.
Deve avere tempo e modo di vivere la vita nel mondo, di conoscere la vita e il mondo, di farne esperienza e di trarne esperienza.
Certo, servono anche un altro tipo di cultura, di educazione, di formazione.

Multinazionali? Datore di lavoro? 😆 Lascia perdere....


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MM
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Noble Member
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E' vero antanar che la riduzione dell'orario di lavoro, soprattutto compensato da adeguata retribuzione, la quale è fondamentale - deve essere garantito diciamo il minimo indispensabile per vivere davvero dignitosamente e con ciò potrei intendere allo stato attuale delle cose 1400-1600 euro al mese, così, a occhio, diciamo, ma può essere un pò di meno o un pò di più - è vero che questo non deve ricadere sul piccolo datore di lavoro in termini di oppressione fiscale o di dispendio economico, anche perchè non si può raggiungere una condizione vera, reale, di maggior equità e giustizia se si esercitano iniquità e ingiustizia su altri, siano pure datori di lavoro, non è così che si può raggiungere un obiettivo onesto. Deve poter esservi una sorta di equilibrio.


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antanar
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infatti è quello che intendevo, per me infatti per far girare bene l'economia sarà quindi necessario abbassare l'orario di lavoro così da avere piena occupazione e anche stipendi più elevati come il modello scandinavo insegna e al tempo stesso difendere il settore delle PMI che alla fine che uno sia artigiano o piccolo imprenditore o che sia operaio o impiegato sempre popolo si è, diciamo che questo miglioramento socio-economico dovrebbe essere fatto a spese delle banche, delle vere oligarchie economiche e tagliando l'enorme spreco e la grande corruzione che purtroppo almeno in italia incide per 50-100 miliardi.

E' vero antanar che la riduzione dell'orario di lavoro, soprattutto compensato da adeguata retribuzione, la quale è fondamentale - deve essere garantito diciamo il minimo indispensabile per vivere davvero dignitosamente e con ciò potrei intendere allo stato attuale delle cose 1400-1600 euro al mese, così, a occhio, diciamo, ma può essere un pò di meno o un pò di più - è vero che questo non deve ricadere sul piccolo datore di lavoro in termini di oppressione fiscale o di dispendio economico, anche perchè non si può raggiungere una condizione vera, reale, di maggior equità e giustizia se si esercitano iniquità e ingiustizia su altri, siano pure datori di lavoro, non è così che si può raggiungere un obiettivo onesto. Deve poter esservi una sorta di equilibrio.


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Giancarlo54
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@MM
Tuttituttituttitutti i movimenti e partiti?? E quali sono le tue "riserve pressoché totali e comunque marcate, gravi" sul movimento PER IL BENE COMUNE
e sulla Lista si, siamo Italia della Musu?
Più che per ironica polemica te lo chiedo per conoscere cose che non so, ovviamente. Anche se, in fondo, le cose da importanti da sapere su Fernando Rossi e il PBC ad esempio, credo di conoscerle bene (il programma, l'episodio che vide come protagonisti Fernando Rossi e Turigliatto nel 2006, le battaglie di Stefano Montanari contro gli inceneritori ecc ecc. Grazie

Sono liste che non si presentano alle elezioni. Il Movimento Per il Bene Comune lo votai nel 2008 e se avesse potuto presentarsi anche quest'anno lo avrei rivotato senza alcun dubbio


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Matt-e-Tatty
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Te lo rispiego antanar, questo è il nocciolo:

http://www.youtube.com/watch?v=CGQh2_RZvhU

Questa invece è la multinazionale, ci sono tutti... lavoratori che sono anche i consumatori, i signori politici che obbediscono alla multinazionale e persino il padrone (o datore di lavoro se ti piace di più)

http://www.youtube.com/watch?v=ASrnmvozU0A

ma se ancora non hai capito puoi provare con questi:

http://www.youtube.com/watch?v=N2cDFoZvA2Q

http://www.youtube.com/watch?v=oRJFyHRasOU

Se te li riesci a guardare senza metterti a ridere forse ci sei arrivato.


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antanar
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Ma si questo lo ho capito, non mi fare vedere tutti i video, è una cosa che odio. In sostanza praticamente tu concretamente come la applicheresti questa riduzione dell'orario di lavoro? A scapito di chi o modificando cosa..spiegamelo ti prego, voglio capire

Te lo rispiego antanar, questo è il nocciolo:

http://www.youtube.com/watch?v=CGQh2_RZvhU

Questa invece è la multinazionale, ci sono tutti... lavoratori che sono anche i consumatori, i signori politici che obbediscono alla multinazionale e persino il padrone (o datore di lavoro se ti piace di più)

http://www.youtube.com/watch?v=ASrnmvozU0A

ma se ancora non hai capito puoi provare con questi:

http://www.youtube.com/watch?v=N2cDFoZvA2Q

http://www.youtube.com/watch?v=oRJFyHRasOU

Se te li riesci a guardare senza metterti a ridere forse ci sei arrivato.


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Matt-e-Tatty
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Questo è il discorso di un tale che si chiamava Alexandre Marius Jacob, è un ladro molto famoso, a lui si ispirava il personaggio di Arsenio Lupin, è un discorso che fece davanti ai giudici durante il propcesso che lo vide imputato nel 1905.

« Signori,
adesso sapete chi sono: un ribelle che vive del ricavato dei suoi furti. Di più. Ho incendiato diversi alberghi e difeso la mia libertà contro l'aggressione degli agenti del potere. Ho messo a nudo tutta la mia esistenza di lotta e la sottometto come un problema alle vostre intelligenze. Non riconoscendo a nessuno il diritto di giudicarmi, non imploro né perdono né indulgenza. Non sollecito ciò che odio e che disprezzo. Siete i più forti, disponete di me come meglio credete. Ma prima di separarci, lasciatemi dire l'ultima parola...
Avete chiamato un uomo: ladro e bandito, applicate contro di lui i rigori della legge e vi domandate se poteva essere differentemente. Avete mai visto un ricco farsi rapinatore? Non ne ho mai conosciuti. Io, che non sono né ricco né proprietario, non avevo che queste braccia e un cervello per assicurare la mia conservazione, per cui ho dovuto comportarmi diversamente. La società non mi accordava che tre mezzi di esistenza: il lavoro, mendicità e il furto. Il lavoro, al contrario di ripugnarmi, mi piace. L'uomo non può fare a meno di lavorare: i suoi muscoli, il suo cervello, possiede un insieme di energie che deve smaltire. Ciò che mi ripugnava era di sudare sangue e acqua per un salario, cioè di creare ricchezze dalle quali sarei stato sfruttato. In una parola mi ripugnava di consegnarmi alla prostituzione del lavoro. La mendicità è l'avvilimento, la negazione di ogni dignità. Ogni uomo ha il diritto di godere della vita. "Il diritto a vivere non si mendica, si prende".

Il furto è la restituzione, la ripresa di possesso. Piuttosto di essere chiuso in un'officina come in una prigione, piuttosto di mendicare ciò a cui avevo diritto, ho preferito insorgere e combattere faccia a faccia i miei nemici, facendo la guerra ai ricchi e attaccando i loro beni. Comprendo che avreste preferito che fossi sottomesso alle vostre leggi, che operaio docile avessi creato ricchezze in cambio di un salario miserabile. E che, il corpo sfruttato e il cervello abbrutito, mi fossi lasciato crepare all'angolo di una strada. In quel caso non mi avreste chiamato "bandito cinico" ma "onesto operaio". Adulandomi mi avreste dato la medaglia al lavoro. I preti promettono un paradiso ai loro fedeli, voi siete meno astratti, promettete loro un pezzo di carta.

Vi ringrazio molto di tanta bontà, di tanta gratitudine. Signori! Preferisco essere un cinico cosciente dei suoi diritti che un automa, una cariatide.

Dal momento in cui ebbi possesso della mia coscienza mi sono dato al furto senza alcuno scrupolo. Non accetto la vostra pretesa morale che impone il rispetto della proprietà come una virtù, quando i peggiori ladri sono i proprietari stessi.

Ritenetevi fortunati che questo pregiudizio ha preso forza nel popolo, in quanto è proprio esso il vostro miglior gendarme. Conoscendo l'impotenza della legge, o per meglio dire, della forza, ne avete fatto il più solido dei vostri protettori. Ma state accorti, ogni cosa finisce. Tutto ciò che è costruito dalla forza e dall'astuzia, l'astuzia e la forza possono demolirlo.

Il popolo si evolve continuamente. Istruiti in queste verità, coscienti dei loro diritti, tutti i morti di fame, in una parola tutte le vostre vittime, si armeranno di un "piede di porco" assalendo le vostre case per riprendere le ricchezze che hanno creato e che voi avete rubato. Riflettendo bene, preferiranno correre ogni rischio invece di ingrassarvi gemendo nella miseria. La prigione... i lavori forzati, la prigione... non sono prospettive troppo paurose di fronte ad un'intera vita di abbruttimento, piena di ogni tipo di sofferenze. Il ragazzo che lotta per un pezzo di pane nelle viscere della terra senza mai vedere brillare il sole, può morire da un momento all'altro vittima di un'esplosione di grisou. Il lavoratore che lavora sui tetti, può cadere e ridursi in briciole. Il marinaio conosce il giorno della sua partenza, ignora quando farà ritorno. Numerosi altri operai contraggono malattie fatali nell'esercizio del loro mestiere, si sfibrano, s'avvelenano, s'uccidono nel creare tutto per voi. Fino ai gendarmi, ai poliziotti, alle guardie del corpo, trovano spesso la morte nella lotta ai vostri nemici.

Chiusi nel vostro egoismo, restate scettici davanti a questa visione, non è vero? Il popolo ha paura, voi dite. Noi lo governiamo con il terrore della repressione; se grida, lo gettiamo in prigione; se brontola, lo deportiamo, se si agita lo ghigliottiniamo. Cattivo calcolo, Signori credetemi. Le pene che infliggete non sono un rimedio contro gli atti della rivolta. La repressione invece di essere un rimedio, un palliativo, non fa altro che aggravare il male.

Le misure coercitive non possono che seminare l'odio e la vendetta. È un ciclo fatale. Del resto, fin da quando avete cominciato a tagliare teste, a popolare le prigioni e i penitenziari, avete forse impedito all'odio di manifestarsi? Rispondete! I fatti dimostrano la vostra impotenza. Per quanto mi riguarda sapevo esattamente che la mia condotta non poteva avere altra conclusione che il penitenziario o la ghigliottina, eppure, come vedete, non è questo che
mi ha impedito di agire. Se mi sono dato al furto non è per guadagno o per amore del denaro, ma per una questione di principio, di diritto. Preferisco conservare la mia libertà, la mia indipendenza, la mia dignità di uomo, invece di farmi l'artefice della fortuna del mio padrone. In termini più crudi, senza eufemismi, preferisco essere ladro che essere derubato.

Certo anch'io condanno il fatto che un uomo s'impadronisca violentemente e con l'astuzia del frutto dell'altrui lavoro. Ma è proprio per questo che ho fatto la guerra ai ricchi, ladri dei beni dei poveri. Anch'io sarei felice di vivere in una società dove ogni furto fosse impossibile. Non approvo il furto, e l'ho impiegato soltanto come mezzo di rivolta per combattere il più iniquo di tutti i furti: la proprietà individuale. O Per eliminare un effetto, bisogna, preventivamente, distruggere la causa. Se esiste il furto è perché "tutto" appartiene solamente a "qualcuno". La lotta scomparirà solo quando gli uomini metteranno in comune gioie e pene, lavori e ricchezze, quando tutto apparterrà a tutti. »


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Matt-e-Tatty
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però adesso basta, ery86ita ha aperto la discussione e siamo molto fuori tema.


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