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Ridotta a una polpetta sanguinolenta


Tao
 Tao
Illustrious Member
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Trebaseleghe. Diciasettenne partorisce nel bagno di casa una bimba di sette mesi. Ha ingurgitato dei farmaci anti ulcera per anticipare la nascita della figlia. La prende tra le mani, ne avverte il palpito – la carne viva – e la uccide. A coltellate. Sono colpi malfermi alla testa e all’addome. La bimba – ridotta a una polpetta sanguinolenta – viene seppellita in un campo. Forse è il fidanzatino, dunque il padre, a far da becchino. Di certo lui ha procurato il medicinale per far sputare l’esserino fuori dal ventre e comunque l’efferato progetto va in porto fino a quando un’emorragia costringe la ragazza ad andare in ospedale, a Camposampiero, nei pressi di Padova. Dice lei: “Ho avuto un aborto, il feto ha tre mesi, l’ho lascito a casa perché lo voglio seppellire”. Il ginecologo si accorge della menzogna: la placenta è compatibile con una gravidanza avanzata. Nulla può la giustizia, urge Tertulliano: “Solo Dio può far sì che ciò che è stato non sia mai stato”.

Pietrangelo Buttafuoco
Fonte: www.ilfoglio.it
5.12.2015


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annibale51
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Non che voglia condividere o meno ma mi piacerebbe che lo Stato italiano fosse un po' meno bigotto. Se la ragazza madre o la giovane coppia avesse avuto consapevolezza di vivere in uno stato che la avrebbe aiutata con il diritto ad una sussistenza DI 1000 EURO/MESE può darsi...può darsi...che avrebbe partorito il bimbo. Come succede in Francia, Germania, Inghilterra, Svezia, ecc. ecc. Qui da noi invece soldi a sbafo ai pensionati con 21 anni di contributi versati, falsi invalidi, aiuti alle banche a gogo, mancette agli amici mentre alle ragazze madri il pubblico ludibrio.........VERGOGNA!!!


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MarioG
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Non che voglia condividere o meno ma mi piacerebbe che lo Stato italiano fosse un po' meno bigotto. Se la ragazza madre o la giovane coppia avesse avuto consapevolezza di vivere in uno stato che la avrebbe aiutata con il diritto ad una sussistenza DI 1000 EURO/MESE può darsi...può darsi...che avrebbe partorito il bimbo.

Non vedo come questo discorso, che puo' essere valido in se', sia pertinente con questo caso. I nenonati partoriti si possono abbandonare in anonimato negli ospedali.
I due delinquentelli invece hanno optato per l'infanticidio.
Certo, poi, come dice lei, magari ..."puo' darsi", chissa'...


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thepatriot87
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scusate ma non si chiama selezione naturale?


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annibale51
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x Mariog: Certo, un grande aiuto quello di prendere i figli a coloro che non li possono mantenere. Tipico degli stati civili... In quanto alla giovane ragazza madre, ha fatto semplicemente quello che fanno in ogni clinica per gli aborti. Ammazzalo a 3 mesi o a 6, quando è dentro o quando è fuori cambia poco.


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makkia
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x Mariog: Certo, un grande aiuto quello di prendere i figli a coloro che non li possono mantenere.

Non hai capito niente.
E' ammesso abbandonare il figlio alle cure dell'ospedale, senza intervento di autorità di polizia e in vincolo di anonimato, ricevendone assistenza al parto e nessuna domanda.
Nessuno toglie il bambino a nessuno: è disconoscimento di genitorialità, diritto riconosciuto anche alla madre invece che solo al padre, come da tradizione.
Quindi uccidere il neonato è un infanticidio inutile e gratuito (oltre che stupido). A maggior ragione se, come in questo caso, non si è perseguitati da genitori e fidanzati (che comunque sarebbe al massimo un'attenuante e non certo un'inammissibilità del reato).

L'aborto è legge e prescrive dei limiti oltre i quali scatta l'infanticidio. Questo è il funzionamento di uno stato di diritto (ovvero civile, nozione che mi pare non ti sia del tutto chiara): c'è una legge e quella determina la legalità.
Finché non cambia la legge puoi farti tutti i deliri travestiti da opinioni che vuoi, rimane il fatto che qui non si parla di aborto ma di infanticidio.


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annibale51
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x makkia: Sono soddisfatto di avere un concetto diverso di civiltà dal tuo. Probabilmente hai studiato troppo, esprimi troppi diritti, qualcuno estrapolato dal contesto e qualcosa in testa ti è andata in corto. Io mi sto mettendo nei panni di una ragazza madre probabilmente povera. Ripeto, in mia personalissima opinione la ragazza ha abortito, purtroppo ci ha pensato 3 mesi di troppo. Legge o non legge, codice o non codice, non è un' assassina. Uno stato civile, laico e non bigotto dovrebbe cercare di prevenire simili casi offrendo alle ragazze tutti gli aiuti economici possibili...se non altro per tutelare i futuri nascituri, poi questi aiuti non saranno certo totalmente risolutivi ma se questo bastasse a ridurre della metà i casi di questo genere sarebbe, imho, un successo grande. Invece si preferisce aiutare i parassiti...


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MarioG
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Post: 3055
 

x makkia: Sono soddisfatto di avere un concetto diverso di civiltà dal tuo. Probabilmente hai studiato troppo, esprimi troppi diritti, qualcuno estrapolato dal contesto e qualcosa in testa ti è andata in corto. Io mi sto mettendo nei panni di una ragazza madre probabilmente povera. Ripeto, in mia personalissima opinione la ragazza ha abortito, purtroppo ci ha pensato 3 mesi di troppo. Legge o non legge, codice o non codice, non è un' assassina. Uno stato civile, laico e non bigotto dovrebbe cercare di prevenire simili casi offrendo alle ragazze tutti gli aiuti economici possibili...se non altro per tutelare i futuri nascituri, poi questi aiuti non saranno certo totalmente risolutivi ma se questo bastasse a ridurre della metà i casi di questo genere sarebbe, imho, un successo grande. Invece si preferisce aiutare i parassiti...

Io non metto in discussione l'opportunita' degli aiuti economici di cui parla, a tutela dei nascituri.
Resta il fatto che, in assenza di tali aiuti e in seguito alla decisione di non tenere il neonato (di cui non sappiamo con certezza le ragioni, solo "probabilmente"), la ragazza-non-piu-madre, invece di avvalersi del non riconoscimento di maternita' ha scelto il misfatto. E questo e' indiscutibile (e secondo me condannabile).


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makkia
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x makkia: Sono soddisfatto di avere un concetto diverso di civiltà dal tuo.

Ce n'è uno solo: civiltà da "cives", città.
Le regole di convivenza che dobbiamo adottare quando non siamo più in campagna, dove fare il ca##o che ci pare non impatta su nessuno, perché l'umano più prossimo è ad almeno due campi di grano di distanza.
In città siamo ammucchiati gli uni accanto agli altri e se facessimo ognuno il proprio porco comodo finiremmo per scannarci a vicenda.
Esistono pertanto delle convenzioni che limitano un po' della mia libertà e un po' della tua, al fine di permetterci una qualche convivenza basata appunto su quelle convenzioni (invece che su muscoli e colpi di roncola).
Le convenzioni sono dette "leggi" e sono LIMITAZIONI equitative della libertà, dove "equitativo" non vuol dire "equo" ma "livellatorio": che scontenta sia me che te in nome di qualcosa di superiore.
Questo qualcosa di superiore è la civiltà, o meglio la convivenza "civile" (= troppo vicini fra noi) come obiettivo auspicato.

Non ci sono "concetti diversi" di civiltà: ci sono quelli che capiscono la necessità di un sistema giuridico e quelli che non la capiscono.
E tu non sembri appartenere alla prima delle due categorie.

Probabilmente hai studiato troppo, esprimi troppi diritti, qualcuno estrapolato dal contesto e qualcosa in testa ti è andata in corto.

Non sapevo che studiare fosse un difetto, e ho sentito e visto gli esiti dello studiare troppo poco.
Quanto allo "studiare troppo" non vorrei scioccarti ma è una locuzione scherzosa, iperbolica: una BATTUTA.
Se ti sei fatto l'idea che studiare molto faccia VERAMENTE male, beh: qualcuno te l'ha raccontata sbagliata (o, più probabilmente, ha tentato di raccontartela giusta e hai capito fischi per fiaschi)

Per il resto ti ha risposto Mario.


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