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Roma No Tav - Bombe-carta a Ferrovie ed Atac


radisol
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Bombe carta e lancio di pietre, No Tav in corteo

La manifestazione è partita da piazzale Tiburtino. Cori contro il premier Renzi e il ministro Lupi, azione dimostrativa davanti alla sede delle Ferrovie dello Stato

Lancio di bombe carta contro i cancelli della sede del Gruppo Ferrovie dello Stato italiane su viale dello Scalo di San Lorenzo, durante il corteo No Tav partito da piazzale Tiburtino. Uomini e mezzi delle forze dell'ordine sono schierati all'interno dell'edificio, oltre i cancelli. Esposto durante l'azione anche lo striscione "La valle non si arresta", tra lo sventolio di diversi fumogeni rossi, mentre alcuni manifestanti percuotevano con sassi i cancelli. La marcia del corteo è poi ripresa in direzione di piazzale di Porta Maggiore.

I manifestanti sono partiti da piazzale Tiburtino poco dopo le 15 dietro lo striscione "Fermarli è possibile". Durante il corteo, indetto contro "Tav, grandi opere, sfratti, devastazioni ambientali e sgomberi". Esposte dai partecipanti bandiere "No Tav", sono stati urlati più volte slogan contro il premier Matteo Renzi Rivolti e il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi. Il corteo si snoda lungo le vie di San Lorenzo, toccando Porta Maggiore e percorrendo via Prenestina, fino a via della Venezia Giulia, all'altezza di viale della Serenissima.

"Siamo in duemila" hanno detto gli organizzatori dal megafono. "Abbiamo scelto di fare un corteo non al centro di Roma- hanno detto i manifestanti- ma nei quartieri popolari, per parlare ai palazzi dove c'è la gente e non a quelli del potere". Esposto su una rampa della Tangenziale sopra via Prenestina lo striscione "Val di Susa e 15 ottobre 2011: Al cuor non si comanda".

Momenti di tensione davanti alla sede dell'Atac, in via Prenestina, dove i manifestanti hanno lanciato pietre e bombe carta.

"Non potevamo non essere qui - ha spiegato Claudio, un militante dalla Val di Susa - siamo circa 20 e rappresentiamo solo una delegazione simbolica. Il nostro movimento è trasversale e contiamo sull'appoggio di tutti. Mai come adesso - ha aggiunto - è possibile fermare il Tav. Sono fiducioso per la sentenza prevista il 27 gennaio contro gli imputati per il sabotaggio in Val di Susa - ha proseguito - e ritengo che anche il processo contro Erri De Luca (scrittore che ha difeso i sabotaggi, ndr) si trasformerà in un grosso autogol per la Procura. Ormai è chiaro che il tanto sbandierato diritto di espressione non esiste e la gente se ne sta rendendo conto".

Tra gli obiettivi presi 'di mira' durante il corteo anche una sede della Croce Rossa in via Prenestina. Un gruppo di manifestanti, a volto coperto, si è staccato dalla manifestazione e ha lanciato uova e imbrattato il cancello con vernice nera. "La Croce Rossa è complice delle torture nei Cie", i centri di identificazione ed espulsione dei migranti, hanno urlato subito dopo l'azione.

http://roma.repubblica.it/cronaca/2015/01/17/news/corteo_no_tav_a_roma-105156241/

FOTO :

http://roma.repubblica.it/cronaca/2015/01/17/foto/i_no_tav_sfilano_per_le_vie_di_roma-105162273/1/#1


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