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Roma. Subito occupata la nuova residenza universitaria


radisol
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Questa mattina, alle ore 11:00, è stata aperta, in Via Cesare De Lollis 20, l'ala nuova della residenza A. Ruberti.

I 110 posti della suddetta ala dovevano essere assegnati agli aventi diritto entro il primo trimestre del 2013. In luogo della mancata esecuzione del bando Laziodisu, studentesse e studenti, trovandosi in condizioni di indigenza hanno maturato la decisione di riappropriarsi dei loro diritti a partire da quei posti alloggio chiusi, non sfruttati e promessi ormai da tempo. In base ai dati raccolti sulla situazione del diritto allo studio nella Regione Lazio è emerso che ad oggi ancora 906 studenti meritevoli e privi di mezzi si trovano nell'impossibilità di accedere ai benefici costituzionalmente previsti per sostenere il proprio percorso di studi. In particolar modo nel Lazio, regione che conta decine di migliaia di iscritti alle università e che ospita l'ateneo più popoloso di Europa, si assiste allo smantellamento del sistema del welfare studentesco; dalla costruzione di residenza universitarie in zone distanti dagli atenei di appartenenza (con il conseguente problema della mobilità), ai ritardi sui pagamenti delle borse di studio fino alla beffa dell'affitto ai privati di alloggi pubblici destinati agli aventi diritto. 554 sono i posti alloggio negati e che la Regione può immediatamente mettere a disposizione degli studenti e che provengono dalle residenze:

-N. Federici, residenza sparita dal bando che conta 88 posti;

-Boccone del Povero 73 posti e Civis 222 inspiegabilmente non ristrutturate a causa della mancata erogazione dei fondi della legge L. 338/2000;

-E. Tarantelli e A. Ruberti che contano rispettivamente 61 posti 110 posti messi al bando e non assegnati.

Nonostante le promesse fatte nell'anno precedente in relazione all'aumento dei benefici per il diritto allo studio da parte della giunta Zingaretti, è evidentemente insufficiente ed iniqua la presenza e l'erogazione di questi servizi ed emerge il persistere di un atteggiamento aziendalista invece che mutualista da parte della Regione e dell'Agenzia Lazidisu nell'ambito del diritto allo studio.

“Riteniamo indegna questa situazione”, dichiara Valerio idoneo non vincitore, “è impensabile che uno studente privo di mezzi e meritevole si ritrovi a non poter programmare il proprio futuro e a vedersi togliere un diritto essenziale come quello dello studio”.

“Come prevedevamo, il debito della Regione nei confronti di Laziodisu ha ormai portato al permanere della sperequazione del diritto allo studio”, afferma Grazia e continua: “Non abbiamo intenzione di fermarci, vogliamo che sia rimesso al centro del dibattito pubblico il tema mobilità sociale e ci impegneremo a protestare contro questa situazione con tutte le nostre forze”.

Gli studenti resteranno nell'ala fino a quando la Regione non prenderà atto e darà risoluzioni concrete alla grave emergenza abitativa che gli studenti di questa città vive ormai da anni.

I ragazzi hanno convocato per questa sera alle 18.30 un'assemblea pubblica invitando tutti gli studenti idonei e non a partecipare.

13 Novembre

http://www.contropiano.org/in-breve/italia/item/20275-roma-subito-occupata-la-nuova-residenza-universitaria


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Black_Jack
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È interessante perché sei l'unico (l'unico) che parla di "cose da fare" con la gente. Le disquisizioni alte non le disprezzi ma te ne tieni a distanza; preferisci sporcarti le mani col popolo. Si vede subito che devi essere un po' vecchiotto, non è nello spirito dei tempi.
Se è lecito chiedere, di quale gruppo fai parte? Di Ross@?

P.S.: Va detto però che mi hai consigliato un libro che era una bella schifezzuola, quello della compagna p38.
Il giovanotto autore scrive come un beduino, ma quello sarebbe il meno; si capiva che aveva fatto lunghe conversazioni con gente dell'ambiente e che ne aveva tratto una ricchissima aneddotica ma trattasi di giovanotto moderno freddo e distaccato che si è limitato a incollare insieme quegli aneddoti con lo sputo, con l'unico intento di offrire una sequela incoerente di immagini forti al lettore. 
Non c'è partecipazione nelle sue pagine, non c'è il reverente rispetto che ci si potrebbe attendere nei confronti dei suoi predecessori che certamente avevano potuto studiare meno di lui ma che avevano avuto un coraggio (disordinato ma sempre coraggio) di cui oggi non si vede traccia.

Non c'è una visione nonostante per una buona parte del libro gli si offra l'occasione di dare un senso molto profondo e appassionato alla vicenda del borgataro protagonista; il quale prende la via sbagliata al seguito di capi sbagliati ma così facendo scopre improvvisamente di essere cresciuto, di essere diventato finalmente una "persona" che agisce e pensa da uomo libero.
E l'aspetto altamente tragico, splendido come spunto letterario, è il riconoscimento che al ragazzo di periferia si presentano solo due alternative: fare il ragazzaccio per un po' e poi sottomettersi oppure ribellarsi, crescere, capire ma finendo x trovarsi irrimediabilmente contro, con i ponti tagliati per sempre. Non può più tornare indietro se non diventando traditore e non può più andare avanti perché il prezzo terribile della sua presa di libertà è la morte o l'esclusione sociale del ricercato (x di più in nome di una lotta destinata in partenza alla sconfitta proprio perché portata avanti da reietti senza speranza come lui).
C'era un'aura di grandezza struggente in quella storia e in quei personaggi; c'erano stati evidentemente dei "testimoni" molto addentro a consigliare lo scrittore...ma non è bastato a quel tipico giovanotto addomesticato dei tempi moderni.


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radisol
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Io con la mente e col cuore sono rimasto un "autonomo", nel senso più profondo del termine ...

E, proprio da "autonomo", ho una mentalità da "pratica dell'obiettivo", "sindacale" o più correttamente "anarcosindacalista" ... che appunto mi fa sempre privilegiare le cose concrete, da fare con la "gente in carne ed ossa" ... rispetto a politicismi, ideologismi, esibizionismi da blogger erudito ecc. ecc. ecc ....

Comunque, c'hai preso, ora aderisco a Ross@ ... anche se un certo tentativo di praticare "egemonia" da parte della Rete dei Comunisti sul nuovo movimento nato nelle giornate del 18 e 19/10 e sulla stessa Ross@, di cui la Rete dei Comunisti è solo una delle tante componenti, comincia francamente a darmi un certo fastidio ...

Non condivido il tuo giudizio sul libro di Dario Morgante ... che indubbiamente si è basato principalmente su "testimoni" dell'epoca ... tra cui anche il sottoscritto ... uno dei personaggi minori del libro sono indubbiamente io ... allora poco più che ventenne ed ora quasi sessantenne ...

Le forzature, a partire dal titolo "a sensazione" ... e compresa anche l'assurdità romanzesca di far succedere a Roma / Primavalle quasi tutto quello che è successo in quegli anni in tutta Italia ... sono, a quanto ne so, imposizioni dell'editore ...

Ma ti assicuro che l'ambientazione d'epoca, in particolare in quel quartiere di Roma dove il sottoscritto ancora vive ... è assolutamente perfetta ...
così come la descrizione sociale, umana e psicologica di alcuni giovani proletari ... che indubbiamente non hanno fatto tutto quello che il libro racconta ... del tutto inventato, ad esempio, l'ammazzamento finale del fratello "pentito", mai avvenuto nulla del genere ... ma che sono esistiti veramente ... proprio così come Morgante li descrive ... ed alcuni stanno ancora "sulla breccia" ... fanno ancora politica antagonista in quel contesto ... dove, tra l'altro, tra dicembre 2012 ed aprile 2013, ben 180 famiglie hanno occupato casa ... divisi tra i locali in disuso di una clinica "tagliata" e chiusa dalla giunta Polverini ed un palazzo abbandonato dall'Enasarco ...

Non tutti certo, ed anch'io tra questi, abbiamo fatto all'epoca scelte così "estreme" ... ma ti assicuro, eravamo proprio così ... e molti lo siamo ancora ....

P.S. I "grandi temi", a partire dall'analisi economica ... tra l'altro, su questi aspetti, sono pure un pò "del mestiere" .... mi interessano e come .... quando però non diventano una astrazione metafisica e /o politicista ... se non addirittura una fuga dalla realtà di tutti i giorni e appunto dalla materialità della "gente in carne ed ossa" ...

In ogni caso, grazie per i complimenti iniziali ...


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