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Rosa nel pugno: D'Alema è il candidato del cavaliere


Truman
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La Rosa fredda su D'Alema: è il candidato del cavaliere

05/05/2006 Il Corriere della Sera

di Livia Michilli
Boselli e Pannella: vogliamo trattative alla luce del sole. La Bonino rilancia Amato e Monti.

ROMA — Per sbrogliare la matassa del Quirinale, prima che con la Casa delle libertà Romano Prodi dovrà fare i conti in casa sua. Alla Rosa nel Pugno non piace il modo poco “trasparente” con cui l’Unione ha cominciato a giocare la partita. E non è solo un problema di metodo, ma pure di merito: tra i 18 deputati che lunedì saranno chiamati a eleggere il Capo dello Stato, la candidatura di D’Alema suscita sentimenti che spaziano dallo scarso entusiasmo alla netta contrarieta. Tant’è che se si votasse oggi, più d’uno farebbe mancare il sostegno al presidente ds.
Proprio D’Alema ieri ha spiegato che non ci saranno rose di nomi da sottoporre pubblicamente al centrodestra, ma che bisognerà procedere attraverso conversazioni private.
Una versione del cosiddetto “metodo Ciampi” che non combacia con quella di Enrico Boselli: “Macché colloqui riservati, le discussioni vanno fatte alla luce del sole, nella massima trasparenza, prima nell’Unione e poi con l’opposizione”, sottolinea il segretario dello Sdi, ricordando che la Rosa aveva lanciato la proposta delle primarie proprio per evitare i segreti conversari di Palazzo. “Vorrei chiarezza e non prese per il culo”, dice con la consueta schiettezza Marco Pannella, che, sull’incontro tra Prodi e Berlusconi, vede stendersi l’ombra della Prima Repubblica: “Andreotti e Berlinguer litigavano sempre ma poi si spartivano il bottino. Non è che sia cambiato molto...”.
I Radicali non fanno mistero della loro avversione alla corsa verso il Colle del presidente della Quercia, troppo esperto di “oligarchie partitocratiche” e considerato un candidato di Berlusconi. Nel senso che non c’è da credere al fuoco di sbarramento messo su dal Cavaliere: “Le sue strilla servono a far avanzare la candidatura di D’Alema - spiega Pannella - e se nel segreto dell’urna i voti di Forza Italia saranno determinanti, magari a causa di alcune defezioni nel centrosinistra, per Berlusconi sara un grande affare: potrà continuare a gridare al pericolo comunista e farci su tutta la campagna per le Amministrative”. C’è di più: “Se l’operazione va a buon fine, stavolta avremo la Bicamerale col k, un asse di potere che viaggerà sopra la testa del governo”, avverte Daniele Capezzone.
La Rosa deciderà lunedì stesso la linea da tenere in Aula: “Per ora non siamo orientati su D’Alema, pensiamo che debbano essere prese in considerazione altre personalità, come Amato o Monti”, dice Emma Bonino. [...]

http://web.radicalparty.org/pressreview/print_right.php?func=detail&par=13888

Capezzone: no a D'Alema e a sette anni di inciuci

«No a D’ Alema e a sette anni di inciuci fra il centro destra e il centro sinistra». Questa la presa di posizione del segretario dei Radicali italiani, Daniele Capezzone, sulla candidatura del leader Ds Massimo D’ Alema a Capo dello Stato.
«Vedo una strana atmosfera - ha aggiunto Capezzone, parlando a margine della presentazione del programma della Rosa del Pugno per le amministrative di Torino - per cui a sinistra dicono di voler usare il metodo Ciampi, ma in realtà lo hanno trasformato in una clava, mentre a destra si fa finta di urlare contro D’Alema, ma in realtà a Berlusconi il leader Ds va benissimo. Quello cui Berlusconi aspira è che D’Alema sia eletto, in modo che lui possa protestare per due settimane contro i comunisti e poi, passato questo, avere sette anni di inciuci insieme».
«Per questi motivi - ha concluso Capezzone - i radicali ribadiscono il proprio no a D’Alema».
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_interni_NOTIZIA_01.asp?IDNotizia=158621&


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