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Si svegliano?-M5S,mozione su Afghanistan,F-35-commissioni...


marcopa
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”Ragazzi costringiamoli a fare ste cazzo di commissioni, se è il caso anche con una nuova piazza San Giovanni. Ora le vacanze sono finite!” ha scritto Paolo Becchi su Twitter. Secondo il professore vicino al Movimento 5 Stelle “stanno cercando di fermare lo tsunami in pozzanghere e rigagnoli. Il Movimento deve trovare la forza di rispondere”.

Questo è il periodo finale dell' articolo dal sito del fattoquotidiano riportato nel post successivo, mi ha messo di buon umore.

Marcopa

SARA' PRESENTATO NEI PROSSIMI GIORNI

L'annuncio del M5S: «Mozione di ritiro delle nostre truppe dall'Afghanistan»
Il gruppo del Movimento 5 Stelle sta lavorando anche a un documento per sospendere il programma sugli F35

Il Movimento 5 Stelle sta lavorando a una mozione per il ritiro delle truppe dall'Afghanistan. Lo conferma il deputato grillino Alessandro Di Battista, che farà parte della commissione Esteri della Camera. La mozione, spiega, sarà presentata nei prossimi giorni. Il gruppo dei 5 Stelle lavora inoltre a una mozione per la sospensione del programma sugli F35.

LA SITUAZIONE NEL PAESE - Intanto, secondo l'esercito afghano, gli insorti attivi nel Paese hanno intenzione di mettere a ferro e fuoco Kabul. I militari denunciano infatti l'esistenza di piani dell'insorgenza per una serie di attacchi da sferrare nella capitale afghana nei prossimi mesi. L'85% dei piani di attacco - secondo il generale Qadam Shah Shahim, comandante della 111esima unità dell'esercito a Kabul - riguarda proprio la capitale. «Vogliono colpire molte istituzioni della sicurezza - ha proseguito il generale alla tv afghana Tolo -.

Quest'anno i miliziani hanno scelto di attaccare vari obiettivi a Kabul e punteranno ai luoghi più affollati. Lo scorso anno gli obiettivi erano seminare il panico tra la popolazione e attaccare interessi militari. Quest'anno punteranno ad attacchi sia contro obiettivi militari che civili». Nel pomeriggio è arrivata la conferma della strategia dei talebani: c'è stato un attacco con un'autobomba e armi automatiche ad alcuni edifici governativi, fra cui il tribunale, di Farah City. I morti sono almeno più di 50, oltre 100 i feriti.

Redazione Online WWW.CORRIERE.IT
3 aprile 2013 | 16:36


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marcopa
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Il Fatto Quotidiano

Commissioni, asse M5S-Sel per farle partire. Pd e Pdl contrari

Il presidente della Camera Laura Boldrini ha chiesto ai partiti di indicare i componenti degli organismi parlamentari. Bersani e Brunetta contrari, Grillo e Vendola spingono per far partire subito i lavori

di Redazione 3 aprile 2013

L’avvio delle attività delle commissioni permanenti spacca la coalizione di centrosinistra e crea convergenze di interessi prima d’ora inimmaginabili, con M5S e Sel dallo stesso lato della barricata per chiedere che gli organismi parlamentari inizino subito a lavorare, anche prima che venga data la fiducia a un governo.

E mentre Beppe Grillo “pretende” la istituzione “immediata”, Pier Luigi Bersani replica che la richiesta è “fuori dalla logica”, perché “ci vuole un governo”. Sulla stessa linea d’onda il Pdl, assolutamente contrario alla mozione Sel-M5S. Il partito di Vendola nell’Aula della Camera, infatti, è convinto che, al contrario di quanto detto dai democratici, le commissioni possano partire regolarmente. In virtù di queste distanze, sarebbe dovuto toccare ai capigruppo dirimere una volta per tutte la questione.

Non è stato così, nonostante il tentativo del presidente di Montecitorio Laura Boldrini di sbloccare la situazione con la richiesta ai partiti di procedere alla designazione dei componenti, visto che solo il M5S, Sel e la Lega avevano rispettato la scadenza.

Nulla da fare. Nella Conferenza dei capigruppo della Camera il conflitto è continuato, come se nulla fosse. Il Movimento 5 Stelle ha spinto sulla possibilità di avviare i lavori delle commissioni anche in assenza di un nuovo governo. Richiesta ribadita anche da Sel. Contro tutti gli altri partiti.

“E’ un pungolo, uno stimolo perché si proceda alla formazione del nuovo governo – è stata la spiegazione del capogruppo Pdl Renato Brunetta – Il rischio è quello di adagiarsi su una posizione assembleare con l’attuale governo supplente. Il dato aberrante è che questo governo non è stato sfiduciato perché non è stato fiduciato. Ad oggi non è possibile il sindacato ispettivo che si può fare solo se c’è un rapporto di fiducia tra governo e Parlamento”.

Diametralmente opposta la presa di posizione di M5S, con alcuni deputati che hanno raccontato ‘in diretta’ quanto accaduto nella riunione. ”Siamo in conferenza dei capigruppo, si parla della partenza delle commissioni permanenti – ha scritto su Facebook il vicecapogruppo grillino Riccardo Nuti – Sel e M5S ribadiscono l’urgenza di farle partire. Il Parlamento deve iniziare a lavorare e ci sono anche dei precedenti.

Si oppongono Pdl, Scelta Civica e Pd’’. I grillini, tuttavia, vorrebbero procedere alla composizione delle commissioni con tanto di elezione dei presidenti, mentre Sel avrebbe proposto di affidare le presidenze ai deputati più anziani in attesa del nuovo Esecutivo.

”Ragazzi costringiamoli a fare ste cazzo di commissioni, se è il caso anche con una nuova piazza San Giovanni. Ora le vacanze sono finite!” ha scritto Paolo Becchi su Twitter. Secondo il professore vicino al Movimento 5 Stelle “stanno cercando di fermare lo tsunami in pozzanghere e rigagnoli. Il Movimento deve trovare la forza di rispondere”.

www.ilfattoquotidiano.it


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Tashtego
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Eh, se presentano la mozione di ritiro dall'Afganistan e per la rinuncia agli F 35, dopo il blocco del MUOS sono dei bei FATTI (non parole).


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gianni72
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Una "mozione"? Presentano una mozione in parlamento Che verrà subito cassata? Vale a dire ulteriore perdita di tempo e denaro pubblico. E questi vorrebbero fare politica nuova, ma per cortesia. Volete influire in maniera decisiva? Governate con uno dei due partiti maggiori e potrete influenzare e indirizzare le scelte dell'esecutivo. Invece si sceglie di fare gli alternativi per non contare nulla e fare folklore. A quando una mozione sul signoraggio o sugli ufo? Non è Che per caso si sta facendo di tutto per non governare e mandare allo sfascio definitivo il paese?


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helios
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...dopo il blocco del MUOS sono dei bei FATTI (non parole).

il blocco del MUOS?

Tirano dritto gli americani sul Muos (un sistema di comunicazioni satellitari) in costruzione a Niscemi, nel cuore della Sicilia. A metà settimana il governatore Rosario Crocetta ha dato mandato all’assessore regionale all’Ambiente Mariella Lo Bello e al dirigente Giovanni Arnone di revocare le autorizzazioni per l’impianto militare di antenne satellitari. Un successo per tutto il movimento No Muos che da anni si batte per quest’obiettivo. Eppure nel cantiere all’interno della base statunitense si continua a lavorare. “Dal presidio di contrada Ulmo – denuncia l’attivista Peppe Cannella – ci siamo accorti che il Golia americano con la sua arroganza, con il sostegno delle forze dell’ordine italiane, prosegue i lavori”.

E in questi giorni non si è fermato il via vai di mezzi militari, pick up, operai diretti alla base. Puntualmente bloccati dai comitati No Muos che non intendono abbassare la guardia. Neppure dopo il traguardo raggiunto martedì con lo stop dei lavori, annunciato alla fine di una giornata interminabile, durante la quale le commissioni Ambiente e Sanità dell’Assemblea regionale si riunivano a Palermo, alla presenza dei tecnici, dei docenti universitari e degli attivisti, mentre Crocetta, disertando l’audizione, convocava una giunta straordinaria a Catania, nel giorno della festa di Sant’Agata, santa patrona della città.

“L’11 gennaio – spiega l’assessore Lo Bello – abbiamo inviato una lettera agli americani per comunicare l’inizio del procedimento di sospensione dei lavori. Non ci hanno mai risposto. Stavolta, non appena saranno passati trenta giorni, notificheremo la revoca delle autorizzazioni”. La marina militare, dunque, non è stata ancora informata ufficialmente del provvedimento con cui la Regione fa marcia indietro rispetto alle due autorizzazioni concesse nel 2011 per la realizzazione del Muos all’interno dell’area protetta della Sughereta di Niscemi, dichiarata sito d’interesse comunitario. E’ su questo punto, sulle autorizzazioni ambientali rilasciate senza le dovute certificazioni, che fa leva la giunta Crocetta. “Ma quello che andava messo all’interno della riserva – aggiunge l’assessore Lo Bello – non è, ad esempio, un carro armato, è un Muos, per il quale serve anche il parere dell’assessorato alla Salute, mai richiesto”.

Nell’audizione di lunedì all’Assemblea regionale siciliana, si è assistito ad uno scontro scientifico ai massimi livelli. Da una parte Luigi Zanforlin e Patrizia Livreri, i docenti dell’università di Palermo che due anni fa diedero parere favorevole al Muos. Le loro rassicuranti conclusioni sono alla base del protocollo d’intesa siglato nel 2011 tra l’allora ministro della Difesa italiano Ignazio La Russa e il governatore siciliano Raffaele Lombardo per la realizzazione del Muos. Dall’altra parte i professori del Politecnico di Torino, Massimo Zucchetti e Massimo Coraddu.

Quest’ultimi, consulenti del comune di Niscemi, hanno denunciato i rischi del nuovo sistema satellitare: maggiore rischio di leucemie, anche e soprattutto infantili, infertilità, interferenze con strumenti salvavita come i peacemaker, ma anche aeree, soprattutto in vista dell’apertura del vicino aeroporto di Comiso. “Il Muos è un sistema migliorativo – ha confermato invece Livreri – ma a noi è stato chiesto un parere solo sul Muos e non sulle altre 40 antenne attualmente presenti nella base. Anzi, gli americani ci avevano promesso che sarebbero state spente”. Il tutto sotto lo sguardo a tratti attonito – attraverso la videoconferenza – del professore dell’università di Padova Angelo Gino Levis, pioniere degli studi sull’elettromagnetismo e le sue ricadute sulla salute.

Adesso gli scenari che si aprono sono molteplici e complessi. Le strade possibili per la marina militare statunitense sono tre: smantellare l’impianto, ricominciare dal principio l’iter autorizzativo, o ricorrere alla garanzia del Governo italiano. Se le prime due opzioni sembrano meno probabili visto l’enorme investimento economico, lo stato avanzato dei lavori, e un clima politico che a Palermo è radicalmente cambiato, resta valida l’ultima ipotesi. Un potenziale scontro di competenze tra il governo regionale e quello nazionale, che, appena un mese fa, ha dichiarato la base americana di Niscemi “sito d’interesse strategico per la difesa militare”. Che sia questa la strada più plausibile lo conferma l’assessore all’Ambiente, che spiega: “Siamo pronti a un’impugnativa da parte dello Stato”. In questo caso sarebbe la Corte Costituzionale a dire l’ultima parola sulla vicenda. Tempi lunghi, quindi, che la marina militare statunitense non sembra intenzionata a rispettare. La battaglia a Niscemi continua.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/02/08/muos-di-niscemi-crocetta-blocca-lavori-ma-americani-vanno-avanti-come-se-nulla-fosse/493431/


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Tashtego
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gneeek!!!!
fanno le unghie sugli specchi....


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Tashtego
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Mi scrive un giornalista sulla presenza militare americana in Italia e sulla disinformazione fatta dai media. Il sito del Pentagono riporta che sono presenti 89 installazioni americane. Quelle segrete non ci sono, ma quelle pubbliche sono sufficienti per definire l'Italia un Paese semi libero. A Ghedi Torre e a Aviano ci sono 90 (NOVANTA) testate nucleari pronte all'uso. Gli americani sono gente simpatica, ma dubito che gradirebbero a Miami, New York e a San Francisco bombe atomiche, sommergibili nucleari e basi militari made in Italy. Testa d'Asfalto metterà il segreto militare anche sul sito del Pentagono oltre che sui siti della spazzatura? Aspettiamo il prossimo esilarante Consiglio dei ministri

"Caro Beppe,
mi chiamo Carlo Gubitosa, sono scrittore e giornalista freelance. Ci siamo incontrati in passato durante la "Carovana della Pace" organizzata nel 2004 dai missionari comboniani. Oltre a realizzare varie iniziative per una informazione pulita, collaboro da anni con l'associazione PeaceLink che fa volontariato dell'informazione sulle questioni dell'ecopacifismo. Quindi la questione delle strutture militari straniere presenti sul territorio italiano ci sta molto a cuore.
A tale proposito, ti scrivo per segnalarti che il 6 maggio, durante la trasmissione Matrix, ti hanno fatto passare per un mentitore sul numero delle basi USA in Italia.
Ho fatto due conti, e dimostrato dati alla mano e con fonti del Pentagono che se tu hai sbagliato del 27% rispetto al dato ufficiale, Mentana ha sparato nell'etere numeri che distano del 92% dai dati ufficiali del Pentagono.
Mentana avrebbe potuto facilmente scoprire il giochetto delle installazioni e delle strutture che tecnicamente non sono definite "basi" e quindi per il Ministero non esistono, ma per gli italiani che se le trovano sotto casa esistono eccome.
Di seguito ti invio un mio articolo sulla vicenda. I contenuti sono verificabili da un documento del Pentagono.
Al suo interno, i dati sull'Italia sono alle pagine:
- 128: Strutture dell'esercito (army)
- 153: Strutture della marina (navy)
- 178: Strutture dell'aviazione (air force)"
Carlo Gubitosa, [email protected], www.peacelink.it, www.giornalismi.info

Le bufale di Mentana smentite dal Pentagono

"Sui media italiani la "Caccia al Grillo" e' lo sport venatorio piu' in voga, ed e' cosi' che il 6 maggio scorso Mentana su Matrix si e' affrettato a smentire le dichiarazioni fatte dal comico genovese il 25 aprile sul numero delle basi militari USA in Italia. Grillo dice che sono 113, mentre Chiara Cazzaniga, sguinzagliata da Mentana per pizzicare il comico con le mani nella marmellata, rivela che le basi statunitensi sarebbero sette, riportando testualmente e senza ulteriori verifiche i dispacci del ministero della Difesa e consultando come esperto "super partes" il generale in congedo Giovanni Bernardi.
Molti giornalisti festeggiano: visto che anche lui racconta bufale come noi? Durante uno dei soliti convegni in cui i giornalisti se la cantano e se la suonano tra loro, Edmondo Rho di Panorama applaude ai colleghi di Matrix spiegando che "ci vuole qualche inchiesta, un po' di memoria, e non solo un Grillo parlante, per capire come si è trasformata la società italiana e quali problemi sono rimasti irrisolti".
E allora provo a farla io una di queste inchieste, e scopro che per verificare quanto sia limitata la sovranità italiana in tema di installazioni militari si può chiedere direttamente al Pentagono. A dirmelo è Francesco Iannuzzelli, un amico esperto di questioni relative al disarmo, a dimostrazione che anche nell'era delle tecnologie la vera forza di un giornalista è la sua agenda, la sua rete di contatti e la capacità di ascoltare.
Francesco mi spiega che "il Pentagono rilascia ogni anno l'elenco di tutte le basi militari nel mondo, dal quale è facile ricavare quali e quante sono in Italia". Il documento si chiama "Base Structure Report" e si trova sul sito del Dipartimento della Difesa USA - www.defenselink.mil - con la parola chiave "bsr". I dati dell'edizione 2007 di questo rapporto, aggiornati al 30 settembre 2006, rivelano che nel nostro paese sono presenti 12 strutture militari USA per l'esercito, 21 per la marina e 16 per l'aviazione, per un totale di 49 installazioni, piu' altri 40 definiti come "insediamenti minori". Totale: 89 installazioni, alle quali vanno aggiunte le strutture NATO ed eventuali strutture non menzionate nei rapporti ufficiali.
Queste informazioni, confrontate con i numeri forniti da Matrix e Grillo, ci danno uno scostamento rispetto ai dati del Pentagono che raggiunge il 92% per i numeri sparati nell'etere da Chicco Mentana su imbeccata del ministero, e si ferma al 27% per i dati forniti dal comico Grillo.
Chi fa informazione con l'elmetto ha poco da festeggiare per le pagliuzze dei giullari, quando e' accecato dalla sua trave di giornalista fazioso o quanto meno poco professionale nel verificare cio' che manda in onda. A me è bastato spedire un'email per raggiungere le fonti dirette, possibile che a Mediaset non ci fosse nessuno capace di fare altrettanto?
Ancora una volta, la fonte migliore di informazioni di cui dispongo si rivela la mia testa capace di ragionamento insieme alla mia casella di posta elettronica e qualunque altro strumento mi permetta di entrare in relazione con altri."

http://www.beppegrillo.it/2008/05/caro_beppe_mi_c.html


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