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stragi naziste impunite per preservare relazioni italo/tedes


helios
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Nazifascismo, quelle le stragi impunite per preservare le relazioni italo-tedesche
In uno studio di prossima pubblicazione la studiosa Isabella Insolvibile mostra come molti eccidi In Italia e all'estero, rivelati dal giornalista dell'Espresso Franco Giustolisi, non siano stati oggetto di alcuna indagine. I casi furono archiviati per non danneggiare le relazioni italo-tedesche. E aspettano ancora giustizia
di Pier Vittorio Buffa
04 agosto 2015

Nazifascismo, quelle le stragi impunite per preservare le relazioni italo-tedesche
La verità sui crimini nazifascisti ha fatto e fa ancora paura. Non si può spiegare altrimenti quello che è successo al tribunale militare di Roma tra la fine degli Novanta e l’inizio del nuovo secolo e che è raccontato in uno studio, che sta per essere pubblicato, della storica Isabella Insolvibile .

Stiamo parlando delle decine di migliaia di italiani (civili e militari) trucidati dai tedeschi e dai fascisti in Italia e all’estero e delle centinaia di processi chiusi per decenni nell’archivio segreto scoperto nel 1994 nelle stanze della procura generale militare. Franco Giustolisi, che per primo ne parlò sull’Espresso, lo definì l’ “Armadio della vergogna” e in un libro con questo titolo ne descrisse nel dettaglio il contenuto.

Nell’armadio della vergogna vi erano 695 fascicoli “archiviati provvisoriamente” nel 1960 e dalle intestazioni capaci di evocare, al solo leggerle, terrore, sangue, morte: Cefalonia, Sant’Anna di Stazzema, Marzabotto, Fosse Ardeatine… Sono le stragi impunite, nascoste per decenni perché la ricerca dei responsabili non interferisse nella costruzione dei nuovi rapporti italo-tedeschi.

La firma storica dell'Espresso fu il primo a scrivere dell'Armadio della Vergogna e a impegnarsi affinché la giustizia scovasse e punisse i responsabili delle rappresaglie nazifasciste durante la Seconda guerra mondiale. Ecco come lo rievoca un collega che lo conosceva bene e che ha condiviso l'impegno su questo tema

L’armadio venne aperto, molti processi celebrati, decine di condanne all’ergastolo comminate. Sembrava, insomma, che la giustizia avesse fatto qualche passo. Anche se con decenni di ritardo, anche se nessun criminale ha fatto poi un solo giorno di prigione.

Lo scrupoloso lavoro della Insolvibile (Archiviazione “definitiva”, la sorte dei fascicoli esteri dopo il rinvenimento dell’armadio della vergogna, in Giornale di storia contemporanea, XVIII, 1,. 2015) dimostra invece che quell’armadio, in realtà, è rimasto in parte chiuso perché molti fascicoli sono stati aperti solo formalmente per poi essere richiusi frettolosamente, senza reali indagini.

Tra il 1994 e il 1995, dopo la scoperta dell’armadio, le carte vennero mandate alle procure militari competenti ma i processi “sono stati istruiti e si sono svolti perlopiù solo dal 2003 a oggi: su 695 fascicoli rinvenuti, infatti, le più di 300 indagini istruite e portate a compimento sono state effettuate quasi tutte dalla procura militare di La Spezia tra il 2002 e il 2008, da quella di Verona dal 2008 al 2010 e da quella di Roma dal 2010 a oggi. Limitandosi a un computo banale, c’è evidentemente un buco lungo almeno 8 anni, che va dal 1994 al 2002-2003”.

CEFALONIA ARCHIVIATA

La Insolvibile ha concentrato il proprio studio sui cosiddetti “casi esteri”. Sono gli eccidi di militari italiani compiuti dalle truppe tedesche subito dopo l’8 settembre, soprattutto nelle isole greche, nei Balcani, nei campi di prigionia. Il caso più famoso è quello dell’ isola di Cefalonia dove i soldati della divisione Acqui, che si rifiutarono di arrendersi, vennero sterminati. Ed è da Cefalonia, per capire concretamente quello che è successo negli uffici giudiziari militari romani, che parte la Insolvibile. “La documentazione relativa alla strage avvenuta nell’isola ionica”, scrive, “spettava, per competenza, alla procura militare di Roma. A capo di tale procura c’era, fino al 2010, colui che è unanimemente considerato lo “scopritore” dell’archivio segreto, Antonino Intelisano, che rinvenne i fascicoli durante le indagini del 1994 relative al caso Priebke.

L’indagine di Intelisano su Cefalonia partì però solo nel 2007, dopo le sollecitazioni provenienti dalla stampa, da un’assai opinabile decisione della corte di Monaco di Baviera (nel 2006 aveva archiviato l’inchiesta su Cefalonia per prescrizione, ndr) e da un’istanza presentata da alcuni parenti delle vittime”. L’unico indagato, l’allora sottotenente Otmar Mühlhauser, venne rinviato a giudizio nel 2009, ma poco tempo dopo morì e l’indagine condotta dalla procura romana si concluse. “Sarebbe stato solo il successore di Intelisano, Marco De Paolis, a riprendere in mano il caso, includendo sottufficiali e truppa tra i possibili responsabili, e portando finalmente Cefalonia in aula, con la condanna all’ergastolo (in contumacia) del caporale Störk nell’ottobre 2013”.

NOMI SBAGLIATI

Ma Cefalonia, scrive Isabella Insolvibile, non è l’unico caso “a ricevere un’attenzione quanto meno frettolosa e inadeguata”. Ha contato 41 episodi riconducibili ai “casi esteri” e sui quali “era ancora necessaria un’indagine e possibile un processo” in 26 dei quali vi erano “i nomi di alcuni dei presunti responsabili”. Solo per 18 di questi si è tentato un “qualche tipo di indagine” che non ha portato a nulla. Come nel caso delle stragi di Kos (vennero uccisi almeno 89 ufficiali italiani, ndr) e Leros (almeno 12 morti) il cui percorso giudiziario dopo il 1994 è ricostruito dettagliatamente nel saggio. L’allora pubblico ministero militare Intelisano chiede l’archiviazione del fascicolo quasi subito, nel 1995, per prescrizione. Ma il giudice respinge la richiesta ricordando che si tratta di reati imprescrittibili. Dopo otto mesi parte la prima lettera per la Germania con la richiesta, tra l’altro, di individuare un generale, Friedrich Wilhelm Muller , di cui si fornisce un nome errato e di cui era nota l’esecuzione ad Atene nel 1947. Le ricerche, ovviamente, non ebbero esito, e così il 12 ottobre 1999 Intelisano chiede nuovamente l’archiviazione del fascicolo intestato a “Muller Franz Ferdinando” che questa volta venne concessa.

Sorte simile a quella di Kos-Leros anche per gli altri fascicoli sui casi esteri dell’armadio della vergogna di competenza della procura romana e analizzati da Isabella Insolvibile. Le statistiche che si ricavano dalla dettagliata appendice, che analizza i procedimenti uno per uno, dimostrano a sufficienza la “frettolosa e inadeguata attenzione” riservata alle indagini sui massacri dei soldati italiani. I procedimenti per i quali non è stata svolta alcuna attività di indagine (in tutto 22) sono stati archiviati entro il 1996 (ad eccezione di un fascicolo archiviato nel 1999). Gli altri 18, per i quali qualche indagine, del tipo di quelle fatte per Kos e Leros, sono state svolte, sono stati archiviati nel 1999. Ma con una singolare concentrazione dei provvedimenti in pochi giorni. La procura della Repubblica militare chiede l’archiviazione dei 18 procedimenti in 11 giorni: per cinque l’8 ottobre 1999, per otto il 12 e per gli ultimi cinque il 19 ottobre. Il giudice per le indagini preliminari risponde con grande velocità. Archivia 11 procedimenti il 5 novembre, sei il 9 novembre e solo per uno la decisione slitterà al 28 luglio del 2000. Insomma tra l’8 ottobre e il 9 novembre 1999 è come se un’anta dell’armadio della vergogna si fosse richiusa, negando ancora una volta giustizia a migliaia di morti.

AUTORIZZAZIONE NEGATA
Alla procura militare di Roma, dopo l’assegnazione, tra il 1994 e il 1995, dei processi alle procure competenti, non restarono solo i fascicoli sui casi esteri ma anche quelli sulle stragi di centinaia e centinaia di civili massacrati dai nazifascisti nel centro It
alia durante il periodo dell’occupazione. Per tentare di capirne la sorte avevo chiesto personalmente e formalmente, al Gip militare di Roma, il permesso di visionare i fascicoli archiviati da anni. La procura militare, guidata adesso da Marco De Paolis, aveva dato parere positivo spiegando che non sussiste “alcun impedimento”. Il gip Isacco Giorgio Giustiniani ha invece rigettato la richiesta perché “generica, relativa alla totalità degli atti, di una serie sostanzialmente indeterminata di procedimenti”. Eppure la richiesta non era per nulla generica, era accompagnata dall’elenco dettagliato dei processi fornito ufficialmente dalla procura. Processi su stragi famose e sanguinose su cui segreti e riservatezza dovrebbero essere spariti da tempo.

Ma cosa è successo alle indagini su queste stragi? Incrociando l’elenco fornito dalla procura e gli atti della commissione parlamentare che indagò sull’occultamento dei fascicoli si capisce facilmente come anche i fascicoli sui “casi italiani” abbiano subito la sorte dei quelli studiati da Isabella Insolvibile. Ricorrono, ad esempio, le stesse date. Il 5 novembre 1999, il giorno in cui il gip firma l’archiviazione di 11 “casi esteri” viene archiviato anche il fascicolo 536 relativo a fatti avvenuti a Capistrello e lo stesso giorno cade il silenzio anche su omicidi commessi a Tagliacozzo, sempre nell’aquilano. Tre anni prima ci fu un altro giorno di grande attività per il gip militare di Roma. Il 18 aprile 1996 archivia senza nessuna attività investigativa, come documenta la Insolvibile, quattro “casi esteri”. Lo stesso giorno, verosimilmente anche in questi casi senza nessuna attività investigativa, torna la pietra tombale sulla strage di Calvi, in Umbria (12 morti), di Tolfa, in provincia di Roma (quattro morti), dell’Aquila (nove morti).

NESSUNA VERITA'

Tutto questo dimostra che l’archivio segreto scoperto nel 1994, l’armadio della vergogna, alla fine non è mai stato aperto del tutto. In poco più di un lustro quasi un terzo dei fascicoli che vi erano contenuti sono tornati a chiudersi dopo nessuna indagine o dopo indagini come quelle descritte. Proprio come se, davvero, la verità su quei crimini facesse ancora paura e rischiasse di creare tensioni nei rapporti tra Italia e Germania.

Conclude il suo saggio Isabella Insolvibile: “Il lavoro giudiziario che avrebbe dovuto essere fatto sulle stragi riscoperte, avrebbe potuto creare problemi, oltre a rappresentare un onere notevole per uno Stato, il nostro, da sempre a corto di risorse. Si scelse, quindi, di dichiarare la prescrizione e in ogni caso di archiviare, trasformando così una decisione illegale quale quella dell’archiviazione provvisoria in una sentenza storica definitiva, chiusa dal sigillo di una formale legalità”.

http://espresso.repubblica.it/attualita/2015/08/04/news/stragi-nazifasciste-quei-fascicoli-archiviati-dell-armadio-della-vergogna-1.223928?ref=huffpo&refresh_ce


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Anonymous
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Queste stragi sono figlie del tradimento. Furono la risposta agli atti criminali dei partigiANI. Ed è per questo che non si indaga.

I tedeschi si sono ritrovati in un Italia che dall' oggi al domani si è trasformata da alleata a nemica. Badoglio, e gli altri massoni al soldo della perfida albione, sono i veri colpevoli per le stragi nazifasciste e pure per le stragi fatte dai partigiani.

Non si indaga sulle stragi nazifasciste per evitare indagini sui partigiani.


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helios
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Non si indaga sulle stragi nazifasciste per evitare indagini sui partigiani.

deve essere stato un ordine anglo-americano considerato quanti partigiani poi andarono a formare il cosiddetto governo repubblicano.
E si capisce come tale governo sia finito male come adesso vediamo visto tutti i presupposti di un governo repubblicano non voluto nemmeno dagli italiani.

Si continua invede ad odiare i tedeschi per tutte le stragi che nemmeno hanno fatto mentre si tengono nascoste le stragi anglo americane e di quelle nessuno ne vuole parlare.
Se si temevano le ralazioni italo/tedesche si temono ancora le relazioni italo/americane dopo che gli hanno dato dato gran parte del territorio?
Non sarà che allora bisognerà capire come mai malgrado tutte le stragi americane qualcuno gli ha dato anche il territorio e soprattutto capire chi mai sarà stato?


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Kovacs
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Queste stragi sono figlie del tradimento. Furono la risposta agli atti criminali dei partigiANI. Ed è per questo che non si indaga.

I tedeschi si sono ritrovati in un Italia che dall' oggi al domani si è trasformata da alleata a nemica. Badoglio, e gli altri massoni al soldo della perfida albione, sono i veri colpevoli per le stragi nazifasciste e pure per le stragi fatte dai partigiani.

Non si indaga sulle stragi nazifasciste per evitare indagini sui partigiani.

STANDING OVATION!!!!!!!


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annibale51
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In effetti anch' io trovo tutto questo odio verso i tedeschi fuori luogo. Se i numeri sono solo numeri e non ideologia mi piacerebbe sapere per fare un raffronto quanti italiani sono morti per i bombardamenti angloamericani e per la "liberazione" di terra delle truppe alleate (marocchine) e quanti come vittime delle "ritorsioni" di varia natura tedesche. A memoria di chi ha vissuto quei tempi di occupazione 1943-45 riportata da mio padre, il quale affermava di nessuna scorrettezza delle truppe tedesche verso di lui ne verso altri, casomai il contrario!.. a parte la reazione all' azione di qualche sprovveduto italiano che si mise a sparare alla fine della guerra ai tedeschi in piena ritirata. Dopo 70 anni da quella guerra sono convinto che Mussolini difronte ad una alleanza con Hitler ne coltivava un altra con Churchill. Non si spiegherebbe Malta la quale "stranamente" non fù invasa....nemmeno Taranto,... Sono altresì convinto che la Germania senza Italia se la sarebbe cavata meglio! Quanto ai partigiani...


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spadaccinonero
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Queste stragi sono figlie del tradimento. Furono la risposta agli atti criminali dei partigiANI. Ed è per questo che non si indaga.

I tedeschi si sono ritrovati in un Italia che dall' oggi al domani si è trasformata da alleata a nemica. Badoglio, e gli altri massoni al soldo della perfida albione, sono i veri colpevoli per le stragi nazifasciste e pure per le stragi fatte dai partigiani.

Non si indaga sulle stragi nazifasciste per evitare indagini sui partigiani.

STANDING OVATION!!!!!!!

https://www.youtube.com/watch?v=z212DKIdQOU

XD


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haward
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Sono passati 70 anni dalla fine della Guerra e si rimane ancora, ossessivamente, maniacalmente, fermi lì. Il lavaggio del cervello non può e non deve conoscere alcuna attenuazione.
Su Cefalonia, una voce fuori dal coro.
http://www.cefalonia.it/


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oriundo2006
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Cito: ‘’..eccidi di militari italiani compiuti dalle truppe tedesche subito dopo l’8 settembre, soprattutto nelle isole greche, nei Balcani, NEI CAMPI DI PRIGIONIA ..’’ ( il maiuscolo è mio ): bene, facciamo luce su tutto senza dimenticare gli ALMENO 1.800.000 soldati dell’Asse, principalmente tedeschi ma non solo, morti ( in realtà deliberatamente assassinati ) nei campi di concentramento alleati inglesi, americani e francesi DOPO che si erano arresi a seguito della caduta del regime. Tralascio quelli sovietici perché di questi campi poco o nulla si sa ( ma accetto smentite naturalmente ) almeno circa i ‘prigionieri’ tedeschi ed italiani separatamente a quanti, cosacchi ad esempio, in odio al regime comunista avevano aderito almeno alle prime fasi dell’Operazione Barbarossa ed a guerra finita erano stati consegnati a Stalin perchè ne facesse quello che voleva: uomini, donne e bambini: e così fu. Quando si parla delle vittime russe della seconda guerra mondiale a mio avviso si computano anche questi milioni di infelici mandati allo sterminio deliberato per la ‘realpolitik’ dell’epoca. Capisco che rammentare tutto ciò possa sembrare revisionismo e revanscismo su fatti di un ‘passato che non passa’. Ma è la memoria che governa il pensiero. Senza questa siamo solo animali semivocalis: come certuni vorrebbero.


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Anonymous
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Dietro una patina leggerissima di linguaggio " contemporaneo" si sentono gli "Eia Eia Alalà", i "Sieg Heil" e poco manca di veder aprire i post con "Heil Hitler". Qualche post più avanti o indietro s'incontrano lefevriani preconciliari che recitano il padre nostro in latino e, tra non molto, scriveranno pure i post in latino. Più su o più giù trovi biblisti convinti che gli spartani siano una delle dodici tribù d'Israele, complottisti che non si arrestano nemmeno di fronte ad un maremoto.
Che sta succedendo a don Chisciotte? che sta succedendo ai tanti Sancio?


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spadaccinonero
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Dietro una patina leggerissima di linguaggio " contemporaneo" si sentono gli "Eia Eia Alalà", i "Sieg Heil" e poco manca di veder aprire i post con "Heil Hitler". Qualche post più avanti o indietro s'incontrano lefevriani preconciliari che recitano il padre nostro in latino e, tra non molto, scriveranno pure i post in latino. Più su o più giù trovi biblisti convinti che gli spartani siano una delle dodici tribù d'Israele, complottisti che non si arrestano nemmeno di fronte ad un maremoto.
Che sta succedendo a don Chisciotte? che sta succedendo ai tanti Sancio?

non hai mai pensato che si possa generare un'onda anomala artificialmente?
nulla accade per caso adri, soprattutto quando queste cose accadono in determinati momenti

(basti pensare al tornado sull'ilva)

sono abituato a passare per pazzo, tu probabilmente sei uno di quelli che nei primi anni 2000 mi avrebbe offeso pesantemente mentre parlavo male sia di mortadella sia della sua moneta

saluti oh superiore comunista indignato della mia presenza


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helios
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Dietro una patina leggerissima di linguaggio " contemporaneo" si sentono gli "Eia Eia Alalà", i "Sieg Heil" e poco manca di veder aprire i post con "Heil Hitler". Qualche post più avanti o indietro s'incontrano lefevriani preconciliari che recitano il padre nostro in latino e, tra non molto, scriveranno pure i post in latino. Più su o più giù trovi biblisti convinti che gli spartani siano una delle dodici tribù d'Israele, complottisti che non si arrestano nemmeno di fronte ad un maremoto.
Che sta succedendo a don Chisciotte? che sta succedendo ai tanti Sancio?

sta succedendo che qualcuno dimentica in tutta questa filippica anche i Grandi Economisti di Cdc con tante tabelle e previsioni che se si fossero avverate il mago Otelma si sarebbe nascosto, per non parlare del tanto agognato ritorno alla lira dopo che l'euro da anni ormai deve essere affossato non si sa ancora da chi.

Forse c'è un po di amnesia ogni tanto, si guarda quello che si vuole ma si vede solo una parte ❗
I vari sancio forse hanno messo su troppa ....panza


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spadaccinonero
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Dietro una patina leggerissima di linguaggio " contemporaneo" si sentono gli "Eia Eia Alalà", i "Sieg Heil" e poco manca di veder aprire i post con "Heil Hitler". Qualche post più avanti o indietro s'incontrano lefevriani preconciliari che recitano il padre nostro in latino e, tra non molto, scriveranno pure i post in latino. Più su o più giù trovi biblisti convinti che gli spartani siano una delle dodici tribù d'Israele, complottisti che non si arrestano nemmeno di fronte ad un maremoto.
Che sta succedendo a don Chisciotte? che sta succedendo ai tanti Sancio?

sta succedendo che qualcuno dimentica in tutta questa filippica anche i Grandi Economisti di Cdc con tante tabelle e previsioni che se si fossero avverate il mago Otelma si sarebbe nascosto, per non parlare del tanto agognato ritorno alla lira dopo che l'euro da anni ormai deve essere affossato non si sa ancora da chi.

Forse c'è un po di amnesia ogni tanto, si guarda quello che si vuole ma si vede solo una parte ❗
I vari sancio forse hanno messo su troppa ....panza

dobbiamo parlare degli ultras di sfigas che ancora attendono eventuali sorprese da parte di farfullakis che in sella alla sua yamaha fjr1300 porterà in Grecia il socialismo reale ?(ovviamente rimanendo nell'euro)


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