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Tav a un bivio. Blitz di Maroni a Torino


dana74
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Tav a un bivio. Blitz di Maroni a Torino
Pubblicato Martedì 07 Giugno 2011, ore 18,10
Il ministro dell’Interno domani in Prefettura per decidere come intervenire a Chiomonte. E dirimere le divergenze tra le istituzioni su tempi e modi dell’intervento. Si temono contestazioni
TAV Roberto Maroni

Il ministro degli Interni Roberto Maroni parteciperà domani a Torino al Comitato provinciale per la Sicurezza e l’ordine pubblico nella sede della Prefettura, in piazza Castello. La riunione è stata fissata per le 11. L’obiettivo è quello di sciogliere i nodi che hanno nuovamente fatto slittare l'apertura del cantiere per il trunnel geognostico della Maddalena a Chiomonte. Non ultimo, spetterà al titolare del Viminale dirimere anche le divergenze che si sono manifestate nelle ultime settimane tra il questore Aldo Faraoni e il prefetto Alberto Di Pace, su modalità e tempistiche di intervento. Sono oltre 500 oggi gli attivisti No Tav che non mollano il presidio di Chiomonte, intenzionati a impedire la posa dl'avvio dei lavori.

A testimonianza del livello di tensione raggiunto nei giorni scorsi due buste contenti proiettili indirizzate al parlamentare del Partito democratico Stefano Esposito (con riferimenti al collega e Giorgio Merlo): un grave atto stigmatizzato da tutte le forze politiche. «Domani ribadirò al ministro che la Torino-Lione è un’opera strategica, cui Torino e il Piemonte non possono rinunciare – spiega il sindaco Piero Fassino, che sarà presente all'incontro - Si tratta di garantire che nei tempi previsti si dia corso all’avvio dei lavori per la realizzazione».
http://www.lospiffero.com/article.php?id_sezione=2&id=1620

ma guarda un pò dopo i proiettili ad Esposito ( che su FB a Pelanda - notav- risponde "ti vengo a prendere a casa") hanno colto la palla al balzo per sbolognare tutto al Governo (intendiamoci non mi fa pena eh), che caso fortuito ....


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dana74
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puntate precedenti riassunte dal quotidiano sionista degli Elkann La Stampa:

07/06/2011 - il caso
L'esercito per il Tav?
Crosetto: "Basta che ce lo chiedano"
A Chiomonte si temono gli scontri di Venaus nel 2005

A Chiomonte si temono gli scontri di Venaus nel 2005
+ Pd: "Servono i militari per difendere i cantieri della Tav" MAURIZIO TROPEANO
+ Bossoli e minacce ai parlamentari pro-Tav. Il mondo politico: «Atto vile»

La procura apre un'inchiesta
sulla sassaiola a Chiomonte
ALESSANDRO MONDO
torino

Tav: sale la tensione sul fronte giudiziario e su quello politico. La Procura di Torino ha aperto un fascicolo in merito alla sassaiola scatenata dai No Tav la notte fra il 23 e il 24 maggio per impedire l’apertura del cantiere di Chiomonte: gli indagati sono una mezza dozzina, i magistrati procedono per resistenza a pubblico ufficiale, violenza privata e danneggiamento aggravato (con riferimento all’abbattimento di alberi e alla demolizione dei guard-rail per costruire le barricate).

Non solo: è ancora in corso il procedimento per la costruzione della baita-presidio dei No Tav costruita alla Maddalena l’anno scorso. Nelle prossime ore i pm decideranno quali iniziative adottare a carico delle 25 persone iscritte nel registro degli indagati: fra i denunciati dai carabinieri compare anche il nome di Beppe Grillo, che il 6 dicembre aveva partecipato alla costruzione della struttura.

La politica, al solito, ci mette del suo. Fa discutere l’opportunità o meno di dare al cantiere di Chiomonte la giurisdizione di «sito di interesse strategico nazionale» per garantire l’avvio e la prosecuzione dei lavori in sicurezza. Detto in soldoni, significherebbe mobilitare l’esercito in aggiunta a polizia e carabinieri. «L’esercito è uno strumento del Paese - rassicura Guido Crosetto, sottosegretario alla Difesa in quota Pdl -. Se qualcuno chiede alle forze armate di intervenire, loro interverranno».

Il punto è proprio questo: mobilitarle o meno? Dopo la presa di posizione favorevole da parte del Pd, fatta salva la contrarietà espressa da Roberto Della Seta, il dibattito è aperto. Ieri Roberto Cota, interpellato al riguardo, ha risposto implicitamente: «Sul Tav siamo arrivati alla fase operativa, il che presuppone la gestione del cantiere. Valuteremo con la Prefettura, ma bisogna fare tutto il possibile per mettere in sicurezza il cantiere e i lavoratori». Filo diretto con il ministro Maroni: «Lo ragguaglio giornalmente sull’evolversi della situazione».

Ancora più esplicito Antonio Saitta. «Qualificare l’area come sito strategico permetterebbe maggiore flessibilità alle forze dell'ordine per garantire la legalità - rilancia il presidente della Provincia in vista del Comitato per l’ordine e la sicurezza convocato domani-. Bisogna attrezzarsi per un'azione preventiva contro quelle militari poste in atto dai No Tav: i primi a radicalizzare la situazione sono stati loro. In ogni caso, una cosa dev’essere chiara: forze dell’ordine e forze armate sono espressione dello stato italiano». No comment di Piero Fassino: il neo-sindaco non vuole intervenire prima della riunione del Comitato.

Prudente Barbara Bonino: secondo l’assessore regionale ai Trasporti ormai spetta a prefetto e questore decidere come muoversi. Altrettanto prudente il presidente dell’Osservatorio Mario Virano: «La posizione legalitaria e coerente di tutti i sindaci su un progetto che ha già superato i passaggi necessari basterebbe da sola per fare la differenza». «Mentre Agostino Ghiglia, sorpassato a destra dal Pd, spiazza tutti avvertendo che «la militarizzazione dev’essere l’estrema ratio»: «Prima bisogna fare tutti i tentativi ordinari, evitando allarmismi. Morgando e i suoi pensino piuttosto a sfiduciare Plano». Nettamente contrari all’intervento dell’esercito, ca va sans dire, Rifondazione comunista (Petrini, Patrito) e Sel (Lavagno, Bonardo). Partita aperta.
http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/405870/

(ANSA) - TORINO, 6 GIU - La procura di Torino ha aperto un fascicolo sulla sassaiola con cui, nella notte fra il 23 e il 24 maggio, militanti No Tav hanno impedito l'apertura dei cantieri per la nuova ferrovia Torino Torino-Lione, alla Maddalena di Chiomonte. Gli indagati sono una mezza dozzina. Le accuse sono di resistenza a pubblico ufficiale, violenza privata e danneggiamento aggravato: quest'ipotesi si riferisce ai blocchi stradali e, in particolare, essendo l'interruzione del traffico una violazione amministrativa, al fatto che per creare barricate sono stati tagliati alberi e divelti guardrail. (ANSA).


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dana74
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l'on DemocraticoEsposito

http://www.piemonteinformato.it/archives/4996

Esposito perde le staffe sul web

Riceviamo una lettera di un cittadino esponente del Movimento 5 Stelle di Collegno, Domenico Monardo. Nella sua lettera cerca di raccontarci di una discussione che ha avuto con l’Onorevole del Partito Democratico Stefano Esposito. La discussione nasce su un post pubblicato sul social network dallo stesso Monardo relativo alle minacce ricevute dal deputato in merito alla questione Tav. Riceviamo e pubblichiamo:

Ciao è uscito un articolo che riporta la conversazione su FB dove Esposito istiga me a prenderlo a schiaffi, commenta sul fatto che Boeti avrebbe dovuto dare un paio di schiaffi a Biolè in occasione del lancio delle banconote no-tav (30-12-2010 recepimento Calderoli senza considerare Pdl del MoVimento5stelle per tagliare costi della politica, vedi video), e praticamente mi minaccia dopo che gli chiedo se fosse pacifista: non sono pacifista, adesso che lo sai regolati!Come non ricordare che egli è un parlamentare eletto da una segreteria e non dalle preferenze dei cittadini. Infatti la legge elettorale ”porcellum” non è democratica e non rispetta la Costituzione.Egli in barba ai cittadini, mentre era consigliere provinciale era allo stesso tempo un capoccia di Seta (rifiuti) prendendo per il doppio incarico circa 30.000 l’annuo cada-incarico. E’ fiero di essere stato promotore dell’inceneritore TRM (cancrovalorizzatore rifiuti) e non vede l’ora di vedere il camino fumare (provocazione lanciata sempre in una discussione con i cittadini)…è un SITAV e giorni fa ha caldamente consigliato con un paio di comunicati stampa di ”militarizzare la zona Maddalena” a Maroni o chi per esso…senza dimenticare i vari comunicati stampa usciti con la sua firma su fatti dove non era nemmeno presente: schiaffo di Foietta a cittadino a Rivoli, sassaiola presunta a Chiomonte. Disinformato che disinforma.Si sà anche del amore verso i rimborsi elettorali (finanziamenti ai partiti) giustificato con il fatto che altrimenti le lobbies la farebbero da padrona…(come se i cittadini fossero imbecilli).Si ricordano le assenze in Parlamento per l’approvazione del Lodo Alfano e Scudo Fiscale, l’astensione sul decreto Salvabanche, e il voto favorevole su missioni internazionali militari (guerre) e tutto ciò che è spendere/sperperare soldi pubblici. Non dimentichiamo il suo indice di produttività che è tra i più bassi per un parlamentare attivo e che si occupa dei cittadini (dice lui).Relativamente alle conversazioni con lui è impossibile ottenere una risposta ad una domanda o le giustificazioni dei suoi voti o delle sue azioni pubbliche o comunicati e posizioni. E’ più facile ottenere insulti, minacce, prese in giro, non-risposte o schernimenti.In teoria dovrebbe essere ”democratico” visto il partito che rappresenta e, per il ruolo che ricopre, dovrebbe ascoltare i cittadini e prendere spunto per migliorare sè stesso e la vita politica italiana. Purtroppo non è così, anzi…I cittadini sono i suoi datori di lavoro…ma essendo stato eletto da una segreteria, probabilmente per mantenere la poltrona, preferisce dipendere e dare conto solo ad essa. Povera Italia e povera democrazia.

Domenico Monardo

Ovviamente il comportamento dell’onorevole, facilmente verificabile sulla pagina di facebook di chi ci ha scritto, è sorprendente. In genere da chi ci rappresenta perché parlamentare, anche se da noi non eletto, ci si attende un comportamento rispettoso dell’istituzione che a sua volta rappresenta. Avremmo voluto pubblicare la pagina facebook con la discussione completa, ma per motivi di privacy abbiamo deciso di evitare.
Rimaniamo a disposizione dell’onorevole Esposito se vorrà fornire la sua versione.

Simonetta Zandiri
Resistenza Viola Piemonte
http://www.violapiemonte.org

Facebook:
http://www.facebook.com/resistenzaviola.piemonte

http://www.facebook.com/popoloviola.gruppi


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marcopa
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"L’invito a tutti è di venire al Presidio della Maddalena di Chiomonte, per difendere insieme un bene comune: il nostro futuro, il futuro di tutti."

IL PREFETTO E I NO-TAV
di Ezio Bertok

“Che l’opera si debba fare è fuori discussione, così come è fuori discussione che ci sia una finestra che consente l’inizio nel mese di Giugno. E’ un problema di ordine pubblico e di sicurezza. Sarà il Questore a decidere i tempi e i modi”
Così ha sentenziato il Prefetto di Torino alla riunione con i sindaci della Valsusa. E ha aggiunto: “Andate a manifestare da altre parti, non alla Maddalena“.

La preoccupazione del Prefetto è comprensibile, ha paura che qualcuno si faccia male: con le centinaia di persone, giovani, vecchi, donne e uomini che presidiano quel luogo impervio che è La Maddalena di Chiomonte e le altre migliaia pronte ad accorrere al primo allarme! Ha ragione, il rischio c’è, anche i notav ne sono consapevoli e ne farebbero volentieri a meno. Però il suggerimento di andare a manifestare da un’altra parte il Prefetto poteva risparmiarselo: non si è mai visto che un Prefetto indicasse i luoghi dove protestare. I sindaci hanno replicato che l’unità di crisi che hanno attivato manterrà il distaccamento al presidio, tanto per essere chiari.

E pensare che all’indomani della riconquista di Venaus e la chiusura del primo cantiere appena recintato (quasi 6 anni fa…) prefetti, ministri e commissari vari giuravano e spergiuravano che non avrebbero più usato la forza: si apriva la stagione del dialogo e del confronto. Dialogo e confronto presuppone che gli interlocutori siano disposti ad ascoltare le ragioni dell’altro. Ma le parole oggi non hanno più il significato che ad esse eravamo abituati a dare: coloro che lanciano bombe umanitarie sono detti “volenterosi” e ricevono la benedizione del capo dello stato che parla di missioni di pace e la Costituzione è salva, quelli che si vendono per quattro soldi in parlamento vengono chiamati “responsabili”. Sei anni fa, all’indomani di Venaus, avevano già in mente cosa intendevano per confronto: comperare il consenso di sindaci, amministratori e cittadini. E invece no, c’è ancora qualcuno che non si vende.

Il Prefetto ne ha preso atto e le sue parole oggi sono sincere. “Che l’opera si debba fare è fuori discussione”: intende dire che fino ad ora avevano mentito con la storia del dialogo e del confronto. E quando dice che “è un problema di ordine pubblico” vuol dire che la politica ha fallito, ha fallito l’Osservatorio che fingeva di dialogare, ha fallito la campagna acquisti. Quindi non resta che la forza: “sarà il Questore a decidere i tempi e i modi”

Mentre i prefetto parlava il presidio della Maddalena si ingrandiva. Mentre qualcuno dava un’occhiata per vedere se c’erano movimenti davanti alle caserme di Torino altri preparavano nuove iniziative al presidio e in valle. Nel frattempo al presidio arrivava altra gente, i tendoni nel piazzale si ingrandivano, la cucina lavorava a pieno ritmo, si cantava e si discuteva.

Oggi ad esempio si discuteva di Via Francigena con un professore di storia medievale dell’Università di Torino, Beppe Sergi, domani ci sarà una degustazione di vini locali: quelli delle vigne che rischiavano l’estinzione e recuperate pochi anni fa con i contributi della Comunità Europea, le stesse vigne che verrebbero distrutte dall’improbabile nuovo cantiere. E nei prossimi giorni musica, proiezioni, assemblee, dibattiti. In settimana a Bussoleno, si parlerà di Genova 2001, della scuola Diaz, di Carlo Giuliani e dello scandalo dei processi: l’occasione sarà il nuovo libro di Agnoletto e Guadagnucci “L’eclisse della Democrazia”. Nel fine settimana, ancora al presidio, un’altra lezione di storia, e un grande concerto.

Ma questi notav sono incoscienti? Pochi giorni fa hanno respinto un primo blitz, hanno eretto barricate ed ora cantano, ballano e studiano storia medievale? No, non sono incoscienti, prendono sul serio il prefetto, ma fanno quello che hanno sempre fatto: guardano al futuro cercando di imparare dalla storia. Quella antica e quella più recente. Oggi, ad ascoltare la lezione del Prof. Sergi c’era anche un vecchio partigiano, ottantasei anni suonati e lui, dritto, in piedi sorrideva compiacendosi di tanta gente a fare i conti con la storia.

Le barricate intanto restano al loro posto, eccome se restano. Sì, perché il prefetto non scherzava mica: i prossimi giorni saranno cruciali davvero, forse lasceranno passare ancora qualche giorno, al massimo il prossimo week end in cui si vota per i referendum. Previsioni è difficile farne, certo è che siamo al dunque. Intanto preparano il terreno con le provocazioni: oggi i giornali parlavano di buste con proiettili spedite agli irriducibili istigatori del blitz. E’ storia vecchia, le provano tutte pur di criminalizzare un movimento estraneo a metodi in cui altri sono esperti.

L’invito a tutti è di venire al Presidio della Maddalena di Chiomonte, per difendere insieme un bene comune: il nostro futuro, il futuro di tutti.

Fonte www.democraziakmzero.org


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dana74
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per ora il PD ha preso picche...

Tav, vertice con Maroni
"Un presidio anticriminalità"
Il ministro: sarà istituito un gruppo investigativo specializzato contro le infiltrazioni criminali. "Chiomonte non sarà zona militare". Una lettera di minacce con dentro un proiettile è arrivato alla sede del Pd
di MARIACHIARA GIACOSA

Mentre una nuova lettera anomina con proiettile arrivava stamani alla sede del Pd, nel vertice in prefettura che deve definire la strategia per l'avvio dei lavori della Torino-Lione il ministro Maroni annunciava: "Sarà istituito un gruppo investigativo interforze specializzato per vigilare e prevenire infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti della Tav". Maroni ha anche escluso l'impiego dell'esercito nella gestione della vicenda Tav: "Chiomonte non sara' dichiarata zona strategica e il sito non sara' controllato dai militari. Le forze dell'ordine sono l'istituzione preposta per questo tipo di attivita'. Il cantiere aprira' in tempi brevi per rispondere al calendario europeo: nei prossimi giorni prefetto e questore e polizia di stato studieranno le misure per aprire il cantiere e farlo evitando qualsiasi atto di violenza da parte di chicchessia".

Maroni era accompagnato dal vice capo della Polizia Nicola Izzo. Con loro il presidente della Regione Roberto Cota, della Provincia Antonio Saitta e il sindaco di Torino, Piero Fassino. Sul tavolo c'era, da sciogliere, l'impasse sull'apertura del cantiere di Chiomonte, la prima pietra della Tav, dopo un tentativo sfumato, nella notte tra il 23 e il 24 maggio, quando a Chiomonte i No Tav, che si oppongono all'avvio dell'opera e che da settimane presidiano la zona, hanno lanciato sassi contro i mezzi arrivati per aprire il cantiere.

Dalla notte della sassaiola sono passate più di due settimane e da più parti sono arrivate sollecitazioni al Governo perche' il cantiere di Chiomonte apra al più presto. Mondo politico e industriale ha chiesto determinazione, legittimando, se necessario, anche l'uso della forza per consentire l'avvio dei lavori della Tav. ll Partito democratico, dopo la busta con proiettili e minacce a due suoi parlamentari, si e' anche detto favorevole all'istituzione di una zona sotto controllo militare nell'area dove dovra' essere aperto il cantiere.

L'opera e' ormai in zona Cesarini: entro il 30 giugno l'Europa ha chiesto che Italia e Francia firmino il nuovo accordo internazionale, ma per farlo Parigi vuole vedere il cantiere aperto, come prova della volonta' del Governo italiano di realizzare la nuova ferrovia. Scritte ingiuriose sono comparse sulla casa di Gianfranco Morgando, segretario del Pd, a Borgiallo, nel Canavese.

(08 giugno 2011)
http://torino.repubblica.it/cronaca/2011/06/08/news/tav_spedito_proiettile_al_pd_via_al_vertice_con_maroni-17379290/

prima era maggio ora è entro giugno, intanto il gov ha stanziato 20milioni..
ma non li doveva mettere l'Europa?
Ma è alla Francia che dobbiamo dimostrare "lealtà" o alla COMPAGNIA DI MONTEZEMOLO E DELLA VALLE, LA NTV CHE HA GIà COMPRATO I TRENINI?


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