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Torino. La rabbia contro il vertice dell'ipocrisia


radisol
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Venerdì 17 Ottobre 2014

Inizia oggi il vertice dei ministri del lavoro dell'Unione Europea che vede numerosi rappresentanti politici riunirsi al Teatro Regio di Torino con sorrisi e abbracci per trovare disperati escamotage e imporre nuovi sacrifici per uscire dalla condizione economica attuale. Il tutto avviene in una Torino colpita da una disoccupazione giovanile del 46%, dove Questura e giornali hanno costruito un clima di tensione già nei giorni precedenti, con una militarizzazione annunciata della zona dove si tiene il vertice in queste ore.

Molti lavoratori sono quindi scesi oggi in piazza per contestare l'ennesimo teatrino in atto, circa 10mila secondo alcune stime. Una manifestazione che ha attraversato le strade del centro città e alla quale si sono uniti diverse centinaia di studenti, giovani precari e disoccupati, partiti da piazza Arbarello, ritrovo annunciato nei giorni scorsi dal coordinamento cittadino contro il Vertice. Dopo aver attraversato la strada centrale, il corteo è arrivato nella centralissima piazza Castello, dove la Fiom ha tenuto il suo comizio, mentre la componente di studenti, precari, disoccupati ha cercato di oltrepassare l'ingente schieramento di forze di polizia togliendo le transenne a protezione della zona. Non appena i manifestanti si sono avvicinati, ne è seguito un fitto lancio di lacrimogeni a freddo, per tentare di disperdere le centinaia di persone presenti in piazza.

Nonostante le ripetute cariche effettuate dalla polizia, la piazza ha resistito con determinazione, mentre la polizia cercava invano di sgomberare l'area. Nel corso di una carica sono state fermate 6 persone, di cui due studenti minorenni. Da segnalare l'atteggiamento dei dirigenti della Fiom che durante le cariche hanno continuato con assoluta indifferenza il loro comizio. Così, mentre una componente della piazza cercava di esprimere la propria rabbia, c'era chi dal palco inneggiava all'unità a parole prendendo contemporaneamente le distanze dalla componente più giovane e determinata della piazza . Eppure, se tra le fila del sindacato c'era chi non si scomponeva per l'operato della polizia in piazza, c'era anche chi, tra le fila dei lavoratori e dello stesso servizio d'ordine della Fiom con tanto di pettorine d'ordinanza, ha abbandonato il comizio per restare con chi in piazza Castello voleva dare un segnale forte e determinato.

Per le 17 di questo pomeriggio, in concomitanza con l'apertura del vertice, è previsto un altro presidio, sempre in piazza Castello.

InfoAut Torino

http://www.infoaut.org/index.php/blog/precariato-sociale/item/12987-torino-la-rabbia-contro-il-vertice-dellipocrisia


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radisol
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aggiornamento ore 20.30: nel pomeriggio piazza Castello è tornata a riempirsi in occasione dell'appuntamento lanciato per le 17 per continuare a portare la contestazione alle porte del vertice europeo. Intorno alle 18 il presidio si è trasformato in un corteo di circa 500 persone che si è ripreso le vie della città sfidando la militarizzazione soffocante a cui la città è stata sottoposta dalle prime ore del mattino per blindare il Teatro Regio in cui si svolge il summit.

Nel frattempo in piazza sono arrivati aggiornamenti sulle 6 persone fermate questa mattina durante le cariche della polizia: a quanto pare per 3 di loro (tra cui un ragazzino minorenne) è stato convalidato il fermo. Nelle prossime ore si avranno maggiori informazioni sulla loro situazione ma il corteo del pomeriggio si è subito stretto compatto attorno agli arrestati chiedendone l'immediata liberazione. Sul trattamento ricevuto durante l'arresto rimandiamo inoltre a due video che evidenziano bene l'atteggiamento arrogante e infame di polizia e celerini: qui :

https://www.youtube.com/watch?v=LyojyuBBn_E&feature=youtu.be

e qui :

http://youmedia.fanpage.it/video/aa/VEEUCuSwdzsKlVf3

si vede un ragazzino schiacciato a terra per diversi minuti e ammanettato in mezzo alla via, qui :

https://www.youtube.com/watch?v=xsUIrBManIc&feature=youtu.be

il racconto di una delle manifestanti fermate durante il sequestro del furgone e poi rilasciate.

La manifestazione del pomeriggio si è poi conclusa alla Cavallerizza Occupata, uno dei luoghi vivi delle lotte cittadine, rilanciando con forza sulla giornata di mobilitazione di domani.

Appuntamento sabato alle 14.30 a Palazzo Nuovo per tornare a contestare i ministri europei!


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radisol
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Landini attacca: "Eccesso di reazione voluto dal governo?"

Renzi in serata replica: "C'è chi occupa le fabbriche, io lavoro per aprirle". Gli incidenti scoppiano in piazza Castello mentre parla il leader. Duecento antagonisti contro le forze dell'ordine: lancio di pomodori, bottiglie e grossi petardi, cinque feriti tra gli agenti che rispondono con i razzi. Sei portati in questura. Il segretario: "Bastava isolarne cento, invece hanno lanciato lacrimogeni su migliaia di persone"

l mattino gli scontri e i lacrimogeni che, diretti contro gli antagonisti, finiscono anche tra le migliaia di manifestanti della Fiom in piazza Castello a Torino. Al pomeriggio la polemica del segretario generale Maurizio Landini che accusa le forze dell'ordine di aver ecceduto nella reazione e lancia sospetti sull'ispiratore di una simile condotta. In serata la risposta del premier Matteo Renzi che, agli attacchi rivolti dai metalmeccanici della Cgil contro il governo e il suo Jobs Act, replica: "C'è chi occupa le fabbriche, io voglio aprirle".

E' stata una giornata convulsa quella che ha visto diecimila lavoratori sfilare a Torino nella manifestazione indetta dalla Fiom per protestare contro le politiche governative in materia di lavoro. Una giornata che ha vissuto i suoi momenti più drammatici con gli scontri in piazza Castello, i cinque poliziotti feriti e i sei denunciati per atti di violenza. E che ha lasciato uno strascico di sospetti velenosi.

I sospetti di Landini. "Bisogna capire se questo eccesso di reazione delle forze dell'ordine sia dovuto all'inesperienza di chi era in piazza o se dietro ci sia il governo. Se così è bene che il governo cambi: non si può trasformare un democratico conflitto in una questione di ordine pubblico se non c'è". Parole molto dure quelle pronunciate dal segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, dopo gli scontri accaduti in piazza Castello, a Torino, tra antagonisti e forze dell'ordine durante l'affollata manifestazione del sindacato metalmeccanico che ha finito per essere coinvolta da disordini e lanci di lacrimogeni.

Le accuse del sindacato. Nonostante l'intervento di mediazione del servizio d'ordine del sindacato le tensioni sono continuate anche mentre parlava Landini. Alla fine lo stesso segretario ha criticato sia i dimostranti sia le forze dell'ordine: "Non è accettabile - ha detto al termine della manifestazione - che si tenti di utilizzare, rovinandola, una manifestazione che ha avuto a Torino un successo che non si vedeva da anni. Nello stesso tempo mi pare vi sia stata una gestione non utile della piazza da parte delle forze dell'ordine che hanno lanciato lacrimogeni su migliaia di persone quando ce n'erano cento da isolare". Sull'accaduto il segretario torinese della Fiom, Federico Bellono, ha chiesto un incontro urgente con il questore, mentre il parlamentare di Sel Giorgio Airaudo, presente alla manifestazione, ha annunciato un'interpellanza al ministro Alfano.

La replica di Renzi (che ricorda sempre di più le uscite di Berlusconi di qualche anno fa, NdR)

In serata è arrivata la risposta del premier Matteo Renzi, che in un'intervista al Tg1 ha commentato: "L'unico modo per far crescere l'occupazione non è scendere in piazza, ma creare occasioni. C'è chi vuole occupare le fabbriche. Io vorrei semplicemente aprirle".


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radisol
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Sabato 18 Ottobre 2014

Torino torna in piazza contro il vertice-farsa: 1000 in corteo

Dopo lo sciopero al CAAT di mercoledì notte e il corteo di studenti e precari di ieri, per la terza giornata consecutiva oggi Torino è tornata a mobilitarsi: più di un migliaio di persone ha partecipato all'ultimo appuntamento lanciato dall'assemblea cittadina della scorsa settimana per contestare l'annunciato (anche se un po' sottovoce e solo a pochi giorni dalla sua apertura) vertice dei ministri europei del lavoro.

Nonostante i lavori del Summit si fossero avviati verso la conclusione già nella tarda mattinata, il corteo partito oggi pomeriggio da Palazzo Nuovo, al suo passaggio in piazza Castello (sede del Teatro Regio), ha trovato ancora una militarizzazione impressionante del centro cittadino. Diversi interventi hanno puntato il dito contro l'amministrazione locale e la Questura, che hanno deciso di buttare milioni di soldi pubblici per proteggere l'ennesimo evento-farsa: migliaia di uomini delle fdo pagati a suon di straordinari, che hanno blindato il centro per due giorni per difendere un'inutile vetrina, una manciata di delegati europei chiusi nelle proprie stanze a ripetere aria fritta (a questo proposito abbiamo raccolto l'emblematica testimonianza di un lavoratore che si trovava al Teatro Regio in queste due giornate...). Ancora una volta l'equazione è semplice agli occhi di molti: quegli stessi soldi potrebbero essere impiegati per mettere in sicurezza scuole, università, territori, proprio mentre Genova si ritrova ad affrontare i danni lasciati dall'ennesimo disastro annunciato. Anche per questo la solidarietà col corteo che sfilava nelle stesse ore nel capoluogo ligure è stata forte lungo tutta la manifestazione torinese, e alle forze dell'ordine schierate per le vie del centro è stato ripetutamente rivolto il coro "Andate tutti a spalare!".

Lungo il percorso i manifestanti hanno anche preso parola sulle polemiche createsi ieri mattina in piazza Castello con una parte del servizio d'ordine della Fiom (e fomentate dal palco dal segretario Landini, troppo impegnato a concludere il proprio comizio per rendersi realmente conto di cosa accadeva pochi metri più in là), leggendo il testo di una lettera aperta agli operai e alle operaie del sindacato.

La manifestazione ha attraversato a lungo le strade della città, passando anche per le vie di Porta Palazzo, il più grande mercato torinese, ricordando la lotta dei facchini del CAAT e osservando un minuto di silenzio per l'ambulante che ha perso la vita la scorsa notte al centro agroalimentare di Grugliasco.

Un corteo partecipato e variegato che ha voluto chiudere con un messaggio chiaro le tre giornate di mobilitazione, rilanciando sui prossimi appuntamenti dell'autunno.

InfoAut Torino

http://www.infoaut.org/index.php/blog/metropoli/item/13001-torino-torna-in-piazza-contro-il-vertice-farsa-1000-in-corteo

VIDEO da Nuova Società :

https://www.youtube.com/watch?v=fTpoU2QB5RI


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Il "Der Genosse der Bosse" ( il compagno dei padroni) non apre nessuna fabbrica per il semplice fatto che è l' economia a determinare la linea politica.
L' industria italiana non regge la concorrenza pertanto cosa apre...?

Giovani non è il tempo di "arrabbiarsi"... questo è il tempo di preparare le coscienze e organizzarle nel partito di classe.


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radisol
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Il "Der Genosse der Bosse" ( il compagno dei padroni) non apre nessuna fabbrica per il semplice fatto che è l' economia a determinare la linea politica.
L' industria italiana non regge la concorrenza pertanto cosa apre...?

Giovani non è il tempo di "arrabbiarsi"... questo è il tempo di preparare le coscienze e organizzarle nel partito di classe.

Della serie "campa cavallo ..."

D'accordo sulla necessità di studiare e "preparare le coscienze" ...

Ma questi, nel frattempo, ci ammazzano tutti ....

Credo che avesse ragione Luciano Parlanti, uno dei leaders operai alla Fiat di Torino nel 1969 ...

"E' la lotta che fa l'organizzazione e non il contrario"


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Ecco perché prendono le "botte" mancano di organizzazione.
Premesso che non sono tempi rivoluzionari, per affrontare la forza dello stato ci vuole conoscenza e preparazione militare...


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radisol
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Ecco perché prendono le "botte" mancano di organizzazione.
Premesso che non sono tempi rivoluzionari, per affrontare la forza dello stato ci vuole conoscenza e preparazione militare...

Non volevo fare polemica ma mi ci tiri ...

Sarà per non "prendere le botte" che Lotta Comunista, salvo rarissime eccezioni, tutte pressochè genovesi, legate alla presenza di propri militanti nella Fiom o nella Compagnia Unica del porto del capoluogo ligure, è dal lontanissimo 1975 che non partecipa più ad una lotta sociale che è una ?

E dal 1975 che vi siete di fatto "ritirati a studiare", quale esponenziale crescita organizzativa avete avuto ? Avete solo bruciato intere generazioni di militanti che poi, una volta lasciata "la setta", è quasi impossibile riciclare, scioccati come sono, ad una qualsiasi altra forma di militanza politica e sociale ...

Quanto poi a "prendere le botte" la Lotta Comunista del pre-1975 aveva una particolare propensione .... a Roma per ben due volte l'intero corpo militante romano ( anche allora non propriamente enorme) di Lotta Comunista riuscì a farsi arrestare in blocco ... al corteo contro il congresso del Msi nel gennaio 1973 a Trastevere ... e poi alla contestazione del comizio di Rauti a Donna Olimpia nel maggio 1975 ... poi dopo quest'ultimo episodio, come dicevo, il ritiro definitivo dalle piazze, salvo qualche sceneggiata con grande sventolio di rosse bandiere, sempre a Genova e talvolta a Torino o Milano, il 1 Maggio al corteo dei sindacati "ufficiali" ...

E sono da allora quasi 40 anni che "studiate" e state fermi e buoni in attesa di non si sa cosa ... l'arrivo di un improbabilissimo Messia ? O una guerra mondiale, dalla quale, secondo voi, scaturirà fatalmente una rivoluzione globale che sempre voi, avendo "studiato" per mezzo secolo, altrettanto fatalmente sarete candidati a guidare ? Magari da Genova ... eletta capitale rivoluzionaria del mondo ?

Un caso clinico ... più che politico ...


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radisol
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Martedì 21 Ottobre 2014

Si è svolta ieri mattina a Torino l'udienza di convalida per Federico, Simone e Nour, i tre ragazzi arrestati venerdì scorso in piazza Castello durante la contestazione al vertice europeo. Due di loro erano stati portati al carcere delle Vallette, mentre per il terzo, Nour (ancora minorenne), erano stati decisi gli arresti domiciliari.

Ieri mattina si sono presentati di fronte al giudice, che alcune ore dopo ha reso note le proprie decisioni: obbligo di firma quotidiano per Simone e Federico, mentre per Nour sono cadute tutte le restrizioni ed è ora libero.

Ancora una volta, quindi, nel giro di un paio di giorni sono state ampiamente ridimensionate le smanie della Questura, che venerdì in piazza ha mostrato un atteggiamento particolarmente arrogante durante l'arresto dei tre ragazzi, che anche a fermo avvenuto hanno subìto insulti, provocazioni e vessazioni dai solerti agenti della Digos che in piazza non avevano avuto remore a trascinarli a terra ammanettati buttandosi in 5 contro 1.

Liberi tutti!

http://www.infoaut.org/index.php/blog/varie/item/13033-torino-tornano-liberi-i-3-ragazzi-arrestati-durante-la-contestazione-al-vertice-ue


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Il post è suo...
Brevemente rispondo alla sua polemica:
Nella lunga e dura lotta quotidiana gli operai più coscienti avvertono la necessità dell' organizzazione.
I gruppi spontaneisti fanno presa solo nei momenti più caldi della lotta.
Ma crollano, insieme ai loro portatori, nei momenti della riflessione e al quotidiano contatto con l' oppressione e lo sfruttamento del sistema capitalistico.
Il rifiuto piccolo-borghese, tipico degli intellettuali che non vogliono porsi al servizio permanente della classe operaia, del partito organizzato, diventa localismo, frantumazione delle energie della classe, rifiuto di un piano generale di lavoro rivoluzionario. Gli operai più avanzati invece hanno bisogno di una organizzazione e di un piano di lavoro a lunga scadenza.

A onore dei giovano va la volontà di combattere, l' entusiasmo degli ideali ma senza l' organizzazione sono destinati a subire la repressione.

Le botte sono casi clinici il resto è politico!


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radisol
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A parte che le "botte", vedi Bologna il giorno successivo, si danno pure e non sempre si prendono soltanto ...

E comunque la situazione quotidiana, proprio la possibilità materiale di sopravvivenza, delle "masse popolari" la stanno distruggendo ora ... ed ora bisogna reagire ... e probabilmente è anche tardi ....

D'accordo con la necessità dell' organizzazione ... anche se penso che abbiamo due criteri molto diversi di organizzazione ...

E d'accordo pure sul fatto che, nella storia - anche se non credo possa essere questo uno di quei momenti - a volte è giusto fare anche delle ritirate strategiche ...

Ma una ritirata strategica di 39 anni ?

Somiglia molto di più ad una resa incondizionata ...


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cdcuser
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@babuskin

Vorrei farti una domanda, non é né ironica né tantomeno provocatoria, é una semplice domanda:

tu credi che nei prossimi anni c'é il serio rischio che si scateni un conflitto bellico in europa?


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Anonymous
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La domanda è molto serie e impegna una riflessione strategica, che non è il post adatto.
In breve non Europea ma mondiale... ( entro la metà di questo secolo stante gli attuali ritmi di accumulazione).


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radisol
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Questa previsione di una guerra ... mondiale e non solo europea ... più o meno a metà del secolo ... e con protagonisti principali Usa da un lato e Cina dall'altro ... non è certamente solo una profezia di Lotta Comunista ... ma di molti storici e studiosi ... e non è cosa da improvvisati Nostradamus ma basata su analisi soprattutto di tipo geo-economico e geo-politico tuttaltro che peregrine ....

Lotta Comunista però, oltre la realistica e persino un pò scientifica previsione come dicevo nemmeno tanto originale ed esclusiva, ne fà scaturire un attesa quasi messianica ... perchè loro danno per scontato che, in analogia alla Russia del 1917 durante la prima guerra mondiale, da quella guerra scaturirà una nuova rivoluzione comunista ... che sarà fatalmente guidata da loro che nel frattempo hanno "studiato" e si sono organizzati ...

E qui, più che Marx ci vuole Freud a spiegare ... perchè da una guerra simile non è affatto detto che scatti automaticamente, per analogia col 1917, questa rivoluzione che peraltro dovrebbe essere "globale" e non più "in un solo paese" ... e, ancora di più, non è affatto detto che se questa rivoluzione "globale" avvenisse veramente a guidarla ci sarebbe un gruppetto che, salvo qualche piccola propaggine qui e là, ormai da quasi 40 anni esiste significativamente solo a Genova, con tutto il rispetto per il martoriato capoluogo ligure non propriamente "il culo del mondo" ...

Ma probabilmente, come fu per i Testimoni di Geova che si svilupparono per decenni intorno alla previsione certa della fine del mondo nel 1975 ... a Lotta Comunista hanno trovato un'ottima totalizzante scusa per prolungare di un'altra quarantina d'anni la famosa "ritirata strategica" iniziata 39 anni fa ... nel frattempo "studiano" e diffondono il giornale ...

Mentre intorno la condizione generale della "gente in carne ed ossa" e non solo della mitizzata "classe operaia" diventa una tragedia, senza aspettare la metà del secolo e la prevista nuova guerra mondiale ...

Ma qualcuno di voi è mai seriamente riuscito a cercare di ragionare criticamente con un testimone di Geova e con la sua impostazione appunto "messianica" ? Con gli adepti alle setta di Lotta Comunista è la stessa identica situazione ... com'è evidentissimo anche dagli interventi del buon Babuskin ... i "geovisti" ad ogni contestazione, evidentemente indottrinati in questo senso, ti oppongono il versetto biblico ad hoc ... i "lottacomunisti" invece la frasetta ad hoc di Lenin o di Cervetto ...


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