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Tsipras parte dal Sud - Palermo


marcopa
Illustrious Member
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Tsipras parte dal sud

Chiara Giarrusso, PALERMO,
3.4.2014
Il Manifesto

L’Altra Europa. Il leader di Syriza torna in Italia e lancia la campagna elettorale a Palermo ricordando Falcone e La Torre. Attacco alla socialdemocrazia francese di Hollande «che assomiglia sempre più alla destra», e all’Europa imposta da Angela Merkel: «L’euro non deve ricattare il meridione». La replica a Alfano che vuole blindare le frontiere

È un caso che Ale­xis Tsi­pras abbia scelto Palermo per la sua unica tappa ita­liana? E’ un caso che il luogo che l’ha ospi­tato, la sede di un’associazione cul­tu­rale, si chiami Bio­tos? No, nel capo­luogo sici­liano il lea­der di Syriza ha rico­no­sciuto il posto in cui le peg­giori con­di­zioni per vivere (come nella sua Gre­cia) diven­tano le con­di­zioni migliori per ripor­tare in vita la poli­tica. In una delle città più disam­mi­ni­strate d’Italia, Tsi­pras rilan­cia la «Que­stione meri­dio­nale», parla di quel Sud dell’Europa che la miope poli­tica di Ber­lino e Fran­co­forte intende punire per la sua povertà, ancor più che per i suoi errori.

Il lea­der greco lan­cia la cam­pa­gna elet­to­rale della lista «L’altra Europa» e lo fa pre­sen­tan­dosi non come un «cal­cia­tore acqui­stato per il cam­pio­nato in corso» ma come guida di una sini­stra che vuole ricor­dare all’Europa dei 28 che il pro­cesso di inte­gra­zione non può pie­garsi alle logi­che del pro­fitto e dei ban­chieri, ma deve con­ti­nuare sulla strada dei diritti per un Con­ti­nente dei popoli, non dei popu­li­smi, né dell’austerity.

Alle poli­ti­che dell’area Shen­gen, che garan­ti­scono libertà di cir­co­la­zione a merci e capi­tali, vie­tan­dola agli esseri umani per motivi di cit­ta­di­nanza, Tsi­pras, da uomo del Sud, parla di coe­sione sociale e ugua­glianza, ter­mini ormai desueti nel cir­colo dei governi euro­pei. Infatti, nelle stesse ore, a Palermo, il mini­stro dell’Interno Ange­lino Alfano, anche lui uomo del Sud, torna a par­lare di immi­gra­zione con il piglio del poli­ziotto: i 600 mila migranti che sulle coste afri­cane aspet­tano di attra­ver­sare il Medi­ter­ra­neo (secondo la stima del capo del Vimi­nale) dovranno essere fer­mati dal Fron­tex, e l’Europa, è la linea di Alfano, «deve pro­teg­gere i pro­pri con­fini». Passa qual­che ora e Tsi­pras, che in serata ha incon­trato la comu­nità greca di Palermo al cinema Impe­ria, replica: con buona pace del mini­stro, se tanta gente vuole venire in Europa non sarà lo spau­rac­chio del Fron­tex a fer­marla. Un’ Europa dei popoli non può pre­clu­dere il diritto alla vita, a un domani migliore, a un lavoro, a una casa, se l’unica colpa di chi sce­glie di con­se­gnare il suo futuro a un viag­gio della spe­ranza, è quella di fug­gire da guerre e mise­ria. Piut­to­sto, le poli­ti­che di con­tra­sto hanno tra­sfor­mato il Medi­ter­ra­neo «in un cimi­tero di anime».

Tsi­pras parla ad Alfano, ma soprat­tutto ai delu­denti lea­der euro­pei, come Fran­cois Hol­lande, che a forza di asse­con­dare i con­cetti dei con­ser­va­tori, ha tra­sfor­mato il volto della social­de­mo­cra­zia euro­pea, «facen­dola sem­pre più ras­so­mi­gliare alla destra».

Per Tsi­pras, quella Palermo civile che si batte con­tro la cor­ru­zione, è un esem­pio da seguire. La sua seconda tappa paler­mi­tana è l’Albero Fal­cone, davanti al palazzo di via Notar­bar­tolo dove abi­tava il magi­strato ucciso dalla mafia nel ’92. L’altra tappa è la lapide che ricorda Pio La Torre, il par­la­men­tare del Pci ucciso da Cosa nostra nell’82 insieme al suo col­la­bo­ra­tore Rosa­rio Di Salvo. Un omag­gio, quello di Tsi­pras, agli uomini della resi­stenza, a un magi­strato anti­ma­fia e a un paci­fi­sta, che oltre trent’anni fa si battè con­tro l’installazione dei mis­sili nucleari a Comiso. Ed è la resi­stenza che Tsi­pras chiede agli euro­pei con­tro la «bar­ba­rie» dell’Europa dei tec­no­crati che ha messo in ginoc­chio la Gre­cia e l’Italia. Un segnale forte con­tro le poli­ti­che di Angela Mer­kel e il suo sogno di «un’Europa tede­sca». Alla can­cel­liera dice che respinge «il ricatto dell’uscita dall’Euro delle eco­no­mie: restiamo nell’area comu­ni­ta­ria come mem­bri pari­tari. Dob­biamo essere tutti uguali».

A chi gli parla di divi­sioni nello schie­ra­mento che lo sostiene, Tsi­pras ribatte che l’unità è acqui­sita, ma la sini­stra deve cer­care nuove strade e nuova espres­sione». E la nuova strada che la pal­lida sini­stra ita­liana pensa di aver tro­vato con Renzi, non com­muove per nulla il capo di Syriza. Quando gli chie­dono cosa abbia in comune con il segre­ta­rio del Pd, si lascia andare a una bat­tutta: l’età. Dopo un a pausa aggiunge: lui tifa Fio­ren­tina, io Pana­tha­nai­kos. Nem­meno sul cal­cio potranno mai tro­vare una convergenza.

Infine, men­tre sta per uscire dalla sala della con­fe­renza stampa, incro­cia Nicola Cipolla, l’ex sena­tore del Pci, oggi più che novan­tenne e più che mai bat­ta­gliero. Con lui non divide l’età, ma sui valori della sini­stra l’accordo è totale.

http://ilmanifesto.it/tsipras-parte-dal-sud/


Citazione
marcopa
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 8299
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Se le elezioni europee fossero oggi voterei la Lista Tsipras.

In questa lista ci sono molte ambiguità, e per ora dai media la lista appare guidata Revelli Viale (con i loro amici di ALBA) Spinelli e con SeL e Prc che nei territori hanno svolto immediatamente il lavoro indispensabile, compresa l' impresa non facile di raccogliere in Valle D' Aosta 3.000 firme necessarie per la presentazione della Lista in tutto il Nord Ovest (Liguria, Piemonte, Lombardia...) su meno di 100.000 abitanti aventi diritto al voto e quindi anche alla firma.

Nonostante gli aspetti negativi già emersi nella formazione delle liste

- esclusione del PdCI, anche se il prof Alleva è stato definito in quota PdcI

- auto-esclusione, in polemica con la presenza di SeL, di Antonella Battaglia di Peacelink, dottoressa già iscritta al Pd, se non ricordo male, che ha preparato i ricorsi vincenti contro l' Ilva all' Unione Europea,

(ma anche SeL secondo alcune dichiarazioni della Spinelli all'Unità aveva chiesto l' esclusione della Battaglia dalla lista)

e l' egemonia sulla lista, per ora,delle aree più moderate, dai giornalisti di Repubblica-Il Fatto a SeL e i suoi indipendenti come Marcon, Casarini,

sono presenti molte bravissime persone che portano avanti con competenza ed onestà battaglie importantissime:

ricordo solo
Nicoletta Dosio, No TAV,
Francesco Gesualdi, che scrisse 20 anni fa "Lettera ad un consumatore nel Nord" (e nel Nord intendeva ovviamente anche tutti (o quasi) i paesi dell' Unione Europea),
Antonio Mazzeo, giornalista siciliano che segue la battaglia No Muos,

ma tra i nomi che non conosciamo sono presenti No Triv, operai di fabbriche importanti in crisi, lo stesso prof. Alleva già citato, impegnato contro le nuove leggi che aumenteranno ancora la precarietà,

vedremo quanto queste battaglie saranno presenti nella campagna elettorale,

ma a favore della lista Tsipras dal mio punto di visto c'e' anche che rappresenta la Sinistra Europea, nel complesso più radicale della Lista Tsipras italiana,

e Tsipras in Grecia si oppone alle politiche dell' Unione europee, e in modo per ora netto,

Quindi...

....mi piacerebbe che si discutesse in Italia dei contenuti di questa Lista,

5 o 10 eletti cambierebbero molto poco in Italia

parlare, e bene, dei temi posti della Lista Tsipras cambierebbe molto di più.


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Georgejefferson
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 4401
 

Se dicono di no a Tsipras sull'austerita?Cosa succede?Tarallucci e vino?


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