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Un Tribunale Civile(italiano) può condannarti a morte


Maia
 Maia
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 851
Topic starter  

UN TRIBUNALE CIVILE (ITALIANO) PUO' ANCORA CONDANNARTI A MORTE
La storia della Sig.ra E.B. (relazione sintetica)
La situazione della paziente è identica a quella di tanti ammalati neoplastici per i quali, impossibilitati a lavorare e finiti i risparmi, l’interruzione forzata della cura si rivela una condanna.
Cerchiamo di informare l’opinione pubblica per denunciare quest’abominio e tentare di evitare il ripetersi di simili tragedie e casi pietosi.
Ci sono stati altri due decessi di pazienti (articolo appena pubblicato http://www.lafucina.it/…/11/07/decessi-sottratti-metodo-be…/) che seguivo da tempo e che avevano risposto in maniera ottimale al MDB (iniziato dopo il fallimento delle cure chemio-radioterapiche) la cui sopravvivenza e qualità di vita erano strettamente dipendenti dalla prosecuzione del MDB che in questi casi, dopo la remissione, va continuato per consolidarne il risultato ed evitare recidive, frequenti in pazienti chemio-radiotrattati. Entrambi avevano documentato al magistrato condizioni critiche e progressione grave di malattia con i protocolli oncologici e documentato ugualmente la remissione con MDB.
Per l’impossibilità economica a sostenerne le spese, e continuare la cura, avevano fatto ricorso affinché venisse loro riconosciuta dal Tribunale.
In un tumore cerebrale il ricorso è stato rigettato subito, e l’ammalato è mancato dopo diversi mesi di interruzione forzata della terapia. Nel secondo caso inizialmente era stato concesso il MDB, ma poi , per opposizione della ASL di Bologna, il ricorso era stato rigettato, condannando anche la paziente a restituire quanto aveva ottenuto per curarsi. E’ morta tra gravi sofferenze dopo alcuni mesi. Al momento della sentenza aveva dichiarato ad un giornalista del Quotidiano Nazionale, che lo ha pubblicato, “Per me questa è una condanna a morte. Senza la cura Di Bella la malattia ritornerà e io sarò spacciata”.
Il caso fu ripreso poi da: http://blog.ilgiornale.it/…/04/ciao-flora-e-perdonaci-se-p…/, e altri ancora da giornali on line e siti
http://www.lafucina.it/…/malata-tumore-tribunale-ordina-as…/
http://www.disinformazione.it/MdB_guarigione_indebita.htm
Giuseppe Di Bella

Due decessi sottratti al Metodo Di Bella

Ci sono stati due decessi di pazienti che seguivo da tempo e che avevano risposto in maniera ottimale al MDB iniziato dopo il fallimento delle cure chemio-radioterapiche , la loro sopravvivenza e qualità di vita erano strettamente dipendenti dalla prosecuzione del MDB che in questi casi, dopo la remissione, va continuato per consolidare il risultato ed evitare recidive , frequenti in pazienti chemio-radiotrattati .

Entrambi avevano documentato al magistrato condizioni critiche e progressione grave di malattia con i protocolli oncologici e documentato ugualmente la remissione con MDB .Per l’impossibilità economica a continuare la cura hanno fatto ricorso . In un tumore cerebrale il ricorso è stato rigettato subito ,l’ammalato è mancato dopo diversi mesi di interruzione forzata della terapia .Nel secondo caso inizialmente era stato concesso il MDB , dopo , per opposizione della ASL di Bologna, il ricorso era stato rigettato condannando la paziente a restituire quanto aveva ottenuto per curarsi.

E’ morta tra gravi sofferenze dopo alcuni mesi , al momento della sentenza aveva dichiarato ad un giornalista del Quotidiano Nazionale , che lo ha pubblicato, “Per me questa è una condanna a morte. Senza la cura Di Bella la malattia ritornerà e io sarò spacciata”. Caso ripreso poi da giornali on line e da laFucina.it Malata di tumore, il Tribunale ordina alla Asl di pagare la cura Di BellaLa situazione della paziente segnalate è identica, come tanti ammalati neoplastici impossibilitati a lavorare, finiti i risparmi , l’interruzione forzata della cura è una condanna.

Avevano risposto in maniera ottimale al MDB iniziato dopo il fallimento delle cure chemio-radioterapiche

Ci sono stati due decessi di pazienti che seguivo da tempo e che avevano risposto in maniera ottimale al MDB iniziato dopo il fallimento delle cure chemio-radioterapiche , la loro sopravvivenza e qualità di vita erano strettamente dipendenti dalla prosecuzione del MDB che in questi casi, dopo la remissione, va continuato per consolidare il risultato ed evitare recidive , frequenti in pazienti chemio-radiotrattati .

Entrambi avevano documentato al magistrato condizioni critiche e progressione grave di malattia con i protocolli oncologici e documentato ugualmente la remissione con MDB .Per l’impossibilità economica a continuare la cura hanno fatto ricorso . In un tumore cerebrale il ricorso è stato rigettato subito ,l’ammalato è mancato dopo diversi mesi di interruzione forzata della terapia .Nel secondo caso inizialmente era stato concesso il MDB , dopo , per opposizione della ASL di Bologna, il ricorso era stato rigettato condannando la paziente a restituire quanto aveva ottenuto per curarsi.

E’ morta tra gravi sofferenze dopo alcuni mesi , al momento della sentenza aveva dichiarato ad un giornalista del Quotidiano Nazionale , che lo ha pubblicato, “Per me questa è una condanna a morte. Senza la cura Di Bella la malattia ritornerà e io sarò spacciata”. Caso ripreso poi da giornali on line e da laFucina.it Malata di tumore, il Tribunale ordina alla Asl di pagare la cura Di BellaLa situazione della paziente segnalate è identica, come tanti ammalati neoplastici impossibilitati a lavorare, finiti i risparmi , l’interruzione forzata della cura è una condanna.

http://www.lafucina.it/2016/11/07/decessi-sottratti-metodo-bella/


Citazione
[Utente Cancellato]
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 580
 

@Maia,
come mai non ho letto nessun suo commento ostativo riguardo delle malattie e relative cure?
Eppure ne sono stati pubblicati a biseffe in questo sito.
Chi ammazza non è il tribunale civile, ma il paziente (sic!) stesso. Si suicida! :s


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ignorans
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 305
 

Questo, che sembra un abominio, dovrebbe essere la normalità.
Una società che accetta la morte, dove non circolano ambulanze, che meraviglia!


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