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14 Febbraio 2014 19:57
Una orribile indifferenza
Giorgio Cremaschi è stato spintonato e poi trascinato di peso da alcuni energumeni al servizio della Camusso fuori dalla sala dove erano riuniti gruppi dirigenti del sindacati di categori della CGIL in vista del Congresso.
E' stato per me sc ioccante che centinaia di sindacalisti presenti che conoscono da sempre Giorgio Cremaschi non siano intervenuti per sottrarlo alla violenza dei guardia spalle e per garantirgli il diritto al partecipare alla assemblea ed al dibattito. Giorgio Cremaschi è anche esponente della minoranza di sinistra della CGIL.
Qualcosa è cambiato nel profondo della CGIL che ha perso la sua anima ed è diventata qualcosa di diverso ed anche di inquietante come il PD.
La scena milanese dello strattonamento e della espulsione violenta di Cremaschi avveniva lo stesso giorno della estromissione violenta del presidente del consiglio ad opera di Renzi e di una Direzione di 136 complici.
Forse i due episodi di violenza non sono una coincidenza. Forse c'è qualcosa di brutto e di oscuro che sta emergendo dal profondo del PD e della CGIL.
L'intolleranza e la stupidità di questa Segretaria la peggiore burocrate che la CGIL abbia mai avuto sono incredibili.
14 Febbraio 2014 20:44
Più che "sta emergendo" direi che è gia emerso abbondantemente.
Cremaschi è un'ottima persona, ma forse dovrebbe, una volta per tutte, prendere atto che il sindacato in ambito CGIL CISL UIL è morto e sepolto da un pezzo. E' inutile accanirsi "dall'interno".
Si schierasse con i sindacati di base, gli unici che ancora cercano concretamente di difendere quel poco che resta dei diritti dei lavoratori..
15 Febbraio 2014 0:46
La Camusso è stata dirigente FIOM (pur non avendo mai lavorato in fabbrica) e ha il dente avvelenato perchè, a suo tempo (fine anni 90), fu "sfiduciata". Leggo dal sito "Sollevazione": "Nel 1996 la FIOM di Sabattini la rimosse dalla segreteria perché fu proprio lei ad aver voluto ad ogni costo un accordo integrativo con la FIAT sul lavoro notturno, che gli iscritti alla FIOM contestarono duramente, tra l'altro proprio perché penalizzava fortemente le donne". La recente sua richiesta di poter denunciare Landini agli organismi disciplinari interni e l'episodio indegno di oggi contro Cremaschi indicano senza dubbio una ulteriore svolta autoritaria e che la tradizionale politica del bastone e della carota verso il dissenso interno funziona sempre meno. A mio parere, e lo dico da iscritto USB (ex iscritto CGIL), per quanto riguarda la FIOM, un sindacato di categoria che sorprendentemente riesce a rimanere compatto e abbastanza combattivo, credo che il colpaccio sarebbe quello di far uscire la FIOM tutta intera dalla CGIL. Se questo è il fine allora la lotta interna ha un senso, altrimenti no.
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