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Unicredit: utili record grazie ai licenziamenti


Tao
 Tao
Illustrious Member
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mercati finanziari hanno accolto con perplessità l'annunciato piano di ristrutturazione di Unicredit che porterà, entro il 2018, alla fuoriuscita (termine elegante per indicare pensionamenti “fisiologici”, pre-pensionamenti e licenziamenti) di circa 18 mila dipendenti, dei quali 6.900 in Italia. Perplessità, perché ad un primo rialzo (i licenziamenti, si sa, abbattono i costi fissi e procurano più utili e dividendi agli azionisti), è seguito un brusco calo delle quotazioni. È infatti emersa la consapevolezza che Unicredit, come le altre banche italiane, ha i suoi problemi nonostante i 2 miliardi di profitti stimati per l'esercizio 2015.

Il primo problema è quello relativo alle sofferenze. I crediti inesigibili ad agosto nelle banche italiane hanno toccato infatti i 200 miliardi e Unicredit, che è il primo gruppo italiano del settore, ha fatto la parte del leone. Il rapporto tra sofferenze lorde su impieghi in Italia è attualmente del 10,4%. La crisi ha infatti messo in ginocchio sia le famiglie che le imprese, innescando un circolo vizioso nel quale non è più chiaro se la stretta creditizia sia la causa delle sofferenze o viceversa. Una tendenza che, secondo i dati della Bce, nel primo trimestre dell'anno si sarebbe invertita facendo segnare in Italia il miglioramento più consistente. Sempre insufficiente comunque a recuperare la stretta degli ultimi anni, avviata dopo l'esplodere della crisi finanziaria del 2007-2008 negli Stati Uniti. Una crisi, ricordiamolo sempre, originata dalle speculazioni delle banche Usa alle quali si erano accodate anche quelle europee, italiane comprese. Inevitabile quindi, dal punto di vista della banca, all'insegna del principio “tagliamo i rami secchi”, che la ristrutturazione annunciata, che vedrà la cessione di alcune attività nell'Europa dell'Est e l'accorpamento di altre sotto la holding principale, comporti il ridimensionamento del numero dei dipendenti.

I circa 7 mila che andranno a casa serviranno così a sostenere gli obiettivi dei vertici di Unicredit che puntano a 5,3 miliardi di euro di utile netto nel 2018, dei quali ben il 40% verrà distribuito agli azionisti.

Il ridimensionamento del numero dei dipendenti era comunque annunciato da anni. Le continue fusioni che avevano coinvolto le principali banche italiane non potevano portare sul lungo termine che a questo risultato. E Unicredit che, tra le altre, ha riunito Credito Italiano, Credito Romagnolo, Banca di Roma e Banco di Sicilia, ha registrato un aumento dimensionale sul territorio che alla lunga è stato visto come un peso. Più che troppi sportelli, troppi dipendenti. La solita scusa, insomma.

L'amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, ha messo le mani avanti sostenendo che, pur con tassi di interesse ai minimi storici, il contesto macroeconomico rimane non facile, a fronte di un rallentamento della crescita economica internazionale.

Al di là delle parole di circostanza, resta il fatto che a pagare per i disastri compiuti dai banchieri saranno sempre e comunque i lavoratori.

C'è poi da tenere conto che il governo, per conto delle banche, quindi anche di Unicredit, sta trattando da febbraio scorso con la Commissione europea la creazione di una cosiddetta “bad bank”, dove bad sta per cattiva, nella quale far confluire tutte le sofferenze delle banche in maniera tale da alleggerirne i bilanci. Un espediente già utilizzato con le bad company di Parmalat e Alitalia. Un espediente che conferma ancora una volta, come se ce ne fosse bisogno, che in Italia, così come in Europa e negli Usa, la finanza resti il perno del sistema economico. Ed un Renzi, che ha bisogno dell'appoggio delle banche “amiche” per sopravvivere, non può che tenerne conto.

È comunque sorprendente che nonostante i prestiti triennali all'1% ricevuti dalla Bce (Unicredit avrebbe preso 12,5 miliardi di euro), nonostante i recenti e consistenti aumenti di capitale (tali da ricostruire abbondantemente il patrimonio aziendale) e nonostante gli eclatanti utili annunciati nel 2015, la prima banca italiana si trovi ancora in simili difficoltà. E soprattutto che abbia deciso questo nuovo salasso occupazionale. O meglio, non è poi così strano. Nell'epoca del liberismo trionfante e della morte del sindacato sono sempre i più deboli ad essere penalizzati.

Filippo Ghira
Fonte: www.ilribelle.com
Link: http://www.ilribelle.com/la-voce-del-ribelle/2015/11/18/unicredit-utili-record-grazie-ai-licenziamenti.html
18.11.201


Citazione
mincuo
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 6059
 

C'è da dire alcune cose.
1) Il personale impiegatizio di livello medio basso e medio serve (e soprattutto servirà) sempre meno a una banca perchè sempre più procedure vengono automatizzate e digitalizzate, e sempre più utenti useranno l'on-line e sempre meno lo sportello.
2) In India offrono da anni servizi 24h/24 riguardo al front-office e al disbrigo di procedure di back-office che costano molto meno e sono di qualità e rapidità molto superiore.

In Inghilterra c'è stata un'ecatombe già da parecchi anni. Qui resiste di più per via della struttura capillare fatta da piccole agenzie, specie nei Paesi, che sono più tradizionali, e per la minor penetrazione dell'uso dell'on-line.

E' prevedibile che tutto questo si accentuerà maggiormente portando anche alla chiusura fisica di agenzie. Imprese di un certo livello hanno già una specie di banca digitale in casa con cui colloquiano e fanno operazioni.
Con la fattura elettronica e la ricevuta elettronica sparisce poi molto cartaceo e anche lì molto personale diventa superfluo.

Con l'introduzione di sistemi di riconoscimento biometrici (e la stessa firma sostituita da impronte digitali ecc..) sparirà poi l'ostacolo delle password, dei PIN ecc...che rendono complicato specie agli anziani operare. Inoltre potranno colloquiare via video da casa. Quello su cui lavorano è la tecnologia sempre più friendly, cioè facile per l'utente e inoltre la standardizzazione e/o compatibilità delle procedure per tutte le banche e poi tra queste e altre amministrazioni (fisco ecc..).

Lo stesso sarà per l'impiego pubblico riguardo a uffici centrali / regionali / provinciali / comunali / fiscali e amministrativi in genere (ferrovie / sanità / istruzione / previdenza ecc..) dove la digitalizzazione, la standardizzazione, la tecnologia friendly, il riconoscimento biometrico, e la penetrazione maggiore dell'uso dell'informatica della gente (man mano poi che muoiono i più vecchi) renderà sempre più superfluo molto impiego tradizionale.

Questo poi avrà conseguenze di tipo economico, con progressiva diminuzione di nuove assunzioni e con un'esplosione di prepensionamenti e pensionamenti che però difficilmente per non dire sicuramente saranno sostenibili, per cui sarà rivisto tutto il sistema pensionistico prima o poi.
Inoltre avrà conseguenze di tipo politico specie per quei partiti che si sono retti da sempre su un elettorato di quel tipo. Cioè lavoro dipendente in genere sia privato che Statale.
Considerato che anche nell'industria molte mansioni saranno automatizzate e robotizzate anche i partiti che poggiano su istanze operaie diventeranno semplicemente fuori dal tempo e semplicemente perchè l'operaio sparisce. Quello generico è già abbastanza sparito, quello specializzato c'è, ma le specializzazioni basse e medie spariranno tutte man mano e se non spariscono qui, allora chiuderanno le aziende perchè non reggeranno dove quei costi sono invece già spariti. Infine quello molto specializzato è di fatto già un tecnico da tempo e prende un altro stipendio fuori busta da decenni e quei partiti non li ha mai votati.
Resteranno più a lungo produzioni e competenze tradizionali, impiegatizie e operaie, di microimprese, che però sono a struttura fortemente familiare e solidaristico-parentale-locale ma quegli operai e impiegati quei partiti non solo non li votano ma semmai li odiano da sempre cordialmente.

Naturalmente in un quadro di medio-lungo di questo tipo, che è più certo che non probabile, a far crescere l'occupazione e a pagare le pensioni saranno sicuramente gli immigrati considerato poi che conoscono bene la lingua, sono tutti di ottimo livello culturale, sono tutti molto specializzati e quindi troveranno molti lavori e casomai, in ogni caso, e come è noto, portano capitali, visto che sono una ricchezza.


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Rasna
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Post: 634
 

Mincuo non ha affatto torto in ciò che dice, compreso il sarcasmo finale.
Voglio portare un esempio, una cosa un po' diversa che mi è successa oggi ma che esemplifica la tendenza alla semplificazione tramite sistemi biometrici.
Il tabaccaio dove vado più spesso ha cambiato il distributore automatico che aveva. Ha messo una cosa spaziale tutta elettronica con un maxi display lcd. All'interno del negozio ha esposto un lettore di impronte che, nel caso di acquisto all'automatico, permette di verificare la propria età senza inserire la tessera sanitaria (comunque possibile). Ovviamente non chiedevano il nome della persona, solo l'età (e nel mio caso, se avessi accettato, purtroppo neanche quella). Inoltre, nel caso il distributore non abbia resto, il sistema biometrico salva il credito residuo in un proprio database legato all'impronta, in modo da poterlo scalare sul prossimo acquisto.
Insomma, una cosa facilissima, vai al distributore, poggi il dito, infili la banconota e prendi ciò che vuoi, non solo sigarette ma anche lattine, condom e quat'altro.
Questo, grazie al fatto che non c'è bisogno di dati personali, ha fatto si che c'era la fila di persone per farsi prendere l'impronta, anche vecchiette e gente che se gli chiedi cos'è internet di rispondono che è una diavoleria moderna che non usano.
E stiamo parlando di una frazione di 4000 anime di un paese di 35000 (inclusa la frazione).

Intendo dire che esempi di ciò che dice Mincuo li viviamo giornalmente in ogni cosa, dagli acquisti online ai distributori di sigarette.

Le aziende riducono gli organici (anche) perchè non servono più.
In campo informatico, specie sull'hardware, il lavoro che 10 anni or sono facevano 10 persone oggi lo fanno in due o tre: non si ripara più nulla, si cambia una parte et voila che il server funziona di nuovo.
Ho un collega tecnico che una volta ha fatto una saldatura su una pista di alimentazione di un circuito elettronico di un power supply di un server. Beh, si è beccato una critica perchè nonostante nella sua mente voleva far risparmiare all'azienda il costo della parte sostitutiva, le procedure dicono che non si ripara, si cambia, punto e basta.

Insomma, fortunati quei superpreparati immigrati che troveranno l'eldorado in Italia.....


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Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3719
 

Invece di licenziare gli operai propongo di continuare a fabbricare badili, zappe e quant'altro.
Come ho potuto rilevare il mio post "tasse" non è stato letto da un gran numero di internauti, perché quindi meravigliarsi che ci siano degli idioti che continuino ancora a scrivere di queste stronzate?


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Rasna
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
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Gaia, la decenza, la netiquette e l'educazione mi suggeriscono che sarebbe meglio evitare commenti ulteriori al tuo post.
Ciononostante ti suggerisco di considerare che forse - e ribadisco forse - certi tuoi commenti potrebbero disincentivare gli utenti di questo forum ad intrattenere conversazioni con te.
E' ovvio che si tratti solo di un'ipotesi, tuttavia fossi in te la valuterei.


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Post: 3719
 

Gaia, la decenza, la netiquette e l'educazione mi suggeriscono che sarebbe meglio evitare commenti ulteriori al tuo post.
Ciononostante ti suggerisco di considerare che forse - e ribadisco forse - certi tuoi commenti potrebbero disincentivare gli utenti di questo forum ad intrattenere conversazioni con te.
E' ovvio che si tratti solo di un'ipotesi, tuttavia fossi in te la valuterei.

Le sono riconoscente del consiglio, ma, mediamente, ritengo infimo il livello cognitivo in rete. 😉


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riefelis
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 679
 

Condivido le argomentazione di Mincuo e Rasna. Intravedo un futuro nerissimo se non ci saranno radicali riforme economiche e sociali che difficilmente saranno concesse dalle élite.
Sarà un futuro di povertà diffusa e sommosse?


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Stodler
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Post: 3972
 

Per fortuna con il progresso tecnologico anche i lavori apicali non saranno necessari.

Poi vedremo...


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Simulacres
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Post: 278
 

Chi non ha ancora portato del tutto il suo cervello all’ammasso, si rende facilmente conto che il "postulato" di Mincuo è tutt'altro che infondato ma è già qui davanti alla miopia di pressoché tutti, i quali, mentre si ostinano a parlare di nuovi posti di lavoro, se non addirittura di piena occupazione, non si accorgono, o fingono di non accorgersi che: grazie al progresso della scienza e della tecnica 3.0, (progresso che nessuno può seriamente affermare possa arrestato o addirittura essere invertito) nel XXI secolo la vendita di forza-lavoro umana sarà sempre più ricca di prospettive quanto la vendita di radioline a transistor, giradischi e macchine da scrivere.

Piaccia o no, volenti o nolenti, sul "progresso" che stiamo vivendo aleggia e domina un convitato di pietra che si continua ottusamente a non voler vedere, nel mentre che ci sta inesorabilmente traghettando verso una deriva, o meglio, un regime orwelliano 4.0 dove la forza-lavoro-viva sarà definitivamente soppiantata dalla forza-lavoro-morta, dove la caduta tendenziale del saggio di profitto sarà determinato e moltiplicato da un "nuovo sol dell'avvenir transumano, transgender, trans-trans…tutto"; governato da computer quantistici e… eserciti di immigrati - superdotati e cibernetici - che lavorano, ci mandano bacini, ci pagano le tasse, la mutua e anche la pensione! 🙂


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spadaccinonero
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Post: 10314
 

Condivido le argomentazione di Mincuo e Rasna. Intravedo un futuro nerissimo se non ci saranno radicali riforme economiche e sociali che difficilmente saranno concesse dalle élite.
Sarà un futuro di povertà diffusa e sommosse?

basta una nuova edizione di uomini e donne, coppa dei campioni e ...

tutti a nanna

😉


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Rasna
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 634
 

Per fortuna con il progresso tecnologico anche i lavori apicali non saranno necessari.

Poi vedremo...

Certo, arriverà la singolarità: lavorerà infatti un singolo individuo su 1000.


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Stodler
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3972
 

Per fortuna con il progresso tecnologico anche i lavori apicali non saranno necessari.

Poi vedremo...

Certo, arriverà la singolarità: lavorerà infatti un singolo individuo su 1000.

Qullo che dici tu arriverà un minuto prima, un minuto dopo arriverà la singolarità.

Ehi a proposito anche Kurzweil è ebreo.


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[Utente Cancellato]
Famed Member
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Ehi a proposito anche Kurzweil è ebreo.

No, è di religione ebraica.


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cdcuser
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solo per aggiungere al discorso un esempio che collega immigrati e nuove tecnologie:
http://giraffplus.eu/index.php?option=com_content&view=article&id=70&Itemid=53

neanche le badanti servono più.

Volendo molte più mansioni potrebbero già oggi essere svolte da "macchine", solo che si tende a mantenere, seppur minimo, un po' di equilibrio, altrimenti sarebbe un disastro "sociale" molto peggiore di quello che c'è ... ci faranno arrivare piano, piano allo scenario indicato da riefelis, necessitano di un'altra generazione (forse appena 1) di ritardati peggio di quella odierna


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