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Vogliono ridurre anche la PAUSA PRANZO...

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Ogopogo
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Pausa pranzo, si perde troppo tempo Polillo: "30 minuti bastano"
Il sottosegretario all'Economia vorrebbe più austerity sul posto di lavoro.
Un'ora per mangiare? Davvero troppo...

In quella che si presuppone essere una delle sue ultime esternazioni da
sottosegretario all'Economia, Gianfranco Polillo spiega a KlausCondicio, il
programma di Klaus Davi, il suo pensiero in tema di pausa pranzo.

Nel tempo che i lavori impiegano ogni giorno per mangiare c'è poca
austerità. "Un'ora di pausa pranzo - spiega - soprattutto nel terziario, è
eccessiva". Il tempo concesso per pranzare andrebbe ridotto, soprattutto per
i lavori "non faticosi fisicamente". Per Polillo mezz'ora di tempo è più che
sufficiente.

Va detto che il discorso del sottosegretario non è campato per aria. A
motivarlo ci sono dati raccolti all'estero, che mostrano come negli Stati
Uniti si dedichi alla pausa pranzo solo trenta minuti ogni giorno, così come
in Germania, mentre addirittura si scende a venti minuti - lo dicono gli
statuti dei lavoratori - in Inghilterra e in Francia.

È forse condivisibile l'idea che c'è "un grande squilibrio fra una
percentuale di persone che lavora sodo, dalla mattina alla sera, e poi
un'altra percentuale, molto elevata, che se la prende un po' comoda", così
come la proposta di calibrare incentivi e premi di produzione anche sulla
base delle produttività.

Il sottosegretario esagera forse un po' invece, quando spiega che "per me la
pausa pranzo dura un quarto d'ora, al massimo 20 minuti", quanto basta "per
mangiare un panino. Non è che mi siedo a tavola, prendo del vino e altre
cose di questo genere, perché poi torno subito a lavorare". Pur senza
difendere i perditempo, un quarto d'ora è oggettivamente poco.

"Ecco perché siamo così in crisi", conclude Polillo. Nella Silicon Valley
anni '80 "c'era una definizione di obiettivi molto precisi, per cui uno
sapeva che, se il compito lo svolgeva in un tempo più limitato, aveva di
conseguenza più tempo libero a sua diposizione".

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/pausa-pranzo-si-perde-troppo-tempo-polillo-30-minuti-che-897333.html


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MM
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Ottimo per favorire lo stress, i problemi di occlusione dentaria, le problematiche digestive e le malattie derivanti e per sfavorire i rapporti e le relazioni interpersonali tra colleghi.
Forse però finalmente qualcuno riuscirà a dimagrire.

A questo punto, una dieta dell'astronauta, in pillole, bastano pochi minuti, sarebbe l'ideale.

4 ore di lavoro al giorno sono più che sufficienti per dare ai parassiti quel che necessita, dopo le 4 ore di lavoro tutti a casa a pranzare, cenare e vivere un pò la vita, se possibile, e ognuno dedica il tempo che più ritiene opportuno ai suoi pranzi e alle sue cene, che mi sembra il minimo.


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Ogopogo
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A questo punto credo che manchi soltanto il catetere... sai, se si potessero evitare anche le "pause-cesso", credo che la crisi economica terminerebbe all'istante, e torneremmo ad una nuova età dell'oro!


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MM
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Piritera, catetere e magari sacchetto per le feci mentre si avvitano bulloni e si piallano assi o si sbriga la procedura burocratica e via tutti andare.


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Ogopogo
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Piritera, catetere e magari sacchetto per le feci mentre si avvitano bulloni e si piallano assi o si sbriga la procedura burocratica e via tutti andare.

Bravo, sei una persona davvero propositiva e perspicace, e meriteresti quasi di essere dichiarato "Inchino ad honorem", se non fosse per una tua piccola (ma grave) dimenticanza.
Hai omesso, infatti, di citare quello che costituirebbe il "provvedimento principe" in termini di incentivazione della produttività: l'istituzione della figura professionale del "MOTIVATORE".
Di che si tratta? Semplice: ogni 50 dipendenti, si dovrebbe assumere un addetto addestrato all'uso di un fascio di lunghe fruste, da "passarsi" a cadenza regolare sulle schiene di tutti i lavoratori all'opera. Una frustata ogni 3 minuti sarebbe l'ideale, ma - volendo - il ritmo potrebbe anche essere intensificato.
Hai idea di quale balzo potrebbe spiccare, in tal modo, la produttività pro capite del nostro Paese?


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eresiarca
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Propongo al provocatore di turno di dare lui, l'esempio per primo: si faccia ingozzare, nella sua "pausa pranzo", come un'oca per il foie gras.


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MM
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Ah, ecco, quella cosa lì della frusta la dimenticavo proprio.

Anziché una lunga frusta proporrei un gatto a nove code.


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Ogopogo
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Ah, ecco, quella cosa lì della frusta la dimenticavo proprio.
Anziché una lunga frusta proporrei un gatto a nove code.

Ottimo! E ancor meglio sarebbe il "flagello" tanto caro ai Ciellini.
Hai mai pensato di proporti a Confindustria per uno Stage?


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In realtà no, dici che mi prendono?


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radisol
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Oltretutto, l'entità della "pausa pranzo" non incide minimamente su quella dell'orario di lavoro ... e quindi sulla produttività ...

Per intenderci, se la pausa pranzo durasse mezz'ora invece di un ora, a fine turno di lavoro si uscirebbe mezz'ora prima ... lo stesso se fosse invece la pausa di un'ora e mezza, si uscirebbe in quel caso mezz'ora dopo ...

La verità è che il buon Polillo, con l'aggravante di essere pure un "comunista pentito" ( ex dirigente romano del Pci ed ex sindacalista Cgil, prima di passare anni fa ai berluscones al seguito del ministro Brunetta, pure lui ex Cgil anche se mai comunista ), ha proprio in odio il lavoro dipendente ...

Caratteristica, del resto, comune pressochè all'intero governo Monti ... in gran parte gente che non ha mai lavorato ... o che comunque non è mai stato tenuto a nessun preciso orario di lavoro ... figuriamoci di "pausa mensa" ....


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Ogopogo
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In realtà no, dici che mi prendono?

Certamente! Però non ti aspettare una retribuzione, eh: lo stage sarebbe a titolo gratuito.


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MM
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Ricordo che un tempo, studente lavoratore in Emilia Romagna, a livello edile ed artigianale, gli orari rientravano nella fascia 8-12/14-18, più o meno, c'era il tempo necessario per mangiare con calma, scambiare 4 chiacchiere pur spesso poco utili e anche fare un riposino.


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Ogopogo
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Oltretutto, l'entità della "pausa pranzo" non incide minimamente su quella dell'orario di lavoro ...

Ma appunto! La pausa pranzo non fa parte dell'orario di lavoro, ergo NON E' RETRIBUITA. Eppure, noto come parecchi idioti (mi si consenta il termine) non vogliano capire questo piccolo, grande, particolare. Ciò che viene retribuito sono le ore *precedenti* e *successive* alla pausa pranzo, ragion per cui la stessa potrebbe anche durare 1,2, 3 ore o quant'altro (e nei negozi, generalmente, sono proprio 3 ore). Lunga o meno che sia, al datore di lavoro NON costa nulla!
Accorciarla ha il semplice significato di sputare (moralmente) in faccia ai lavoratori, sport particolarmente in voga tra i membri dell'ultimo governo.


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MM
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Va bene Ogopogo, se mi lasciano usare il gatto a nove code accetto gratuitamente, via, anche togliersi la soddisfazione è come essere pagati, in fondo.


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Stopgun
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Oltretutto, l'entità della "pausa pranzo" non incide minimamente su quella dell'orario di lavoro ...

Ma appunto! La pausa pranzo non fa parte dell'orario di lavoro, ergo NON E' RETRIBUITA. Eppure, noto come parecchi idioti (mi si consenta il termine) non vogliano capire questo piccolo, grande, particolare. Ciò che viene retribuito sono le ore *precedenti* e *successive* alla pausa pranzo, ragion per cui la stessa potrebbe anche durare 1,2, 3 ore o quant'altro (e nei negozi, generalmente, sono proprio 3 ore). Lunga o meno che sia, al datore di lavoro NON costa nulla!
Accorciarla ha il semplice significato di sputare (moralmente) in faccia ai lavoratori, sport particolarmente in voga tra i membri dell'ultimo governo.

Ma quel signore, che ha proposto questo risparmio idiota , ha mai lavorato?


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