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Vuoi vedere che Lega e M5S zitti zitti...

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Tibidabo
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Topic starter  

L'uomo non è né buono né cattivo.
E proprio l'idea che si debba essere qualcosa di natura l'errore, secondo me.
Noi siamo ciò che in quanto gruppo decidiamo di essere e essere significa interpretare il nostro rapporto con la necessità o, in greco, ananche.
Se si va a vedere le diverse culture hanno affrontato la questione in maniere molto diverse fino a che si è scoperto che la solidarietà perde di fronte alla competitività individualistica.
Ma attenzione, è tutto da dimostrare che la competitività riesca a creare una società che sia in grado di sostenersi e riprodursi perché fino adesso si è visto che la competitività e l'individualismo si reggono solo “sbranando” le comunità non competitive.
Siamo arrivati al punto in cui vedremo con i nostri occhi se si tratta della creazione di un nuovo sistema e di un nuovo paradigma sociale o se questo sistema competitivo a un certo stadio inizia a divorare se stesso.

La mia idea è che l'uomo è sia violento che solidale e infatti come tutti dovrebbero sapere le più intense emozioni affettive sono composte proprio da un mélange indistinguibile delle due spinte contrapposte.
Quindi se é assurda la società buonista lo è altrettanto quella cattivista che postula un uomo avido e stronxo “di natura”.

La chiave è che “l'uomo” non esiste, il soggetto della storia non è “l'uomo” ma il gruppo e se questo è vero gli sviluppi della storia sono quasi infiniti, non sono determinati da rigidi “vincoli esterni” ma da direzioni o campi entro i quali il range delle possibilità è vastissimo e lascia lo spazio alle piu diverse interpretazioni creative di quella che chiamiamo “realtà” (che, se è valida la premessa, siamo noi a creare dandogli “un senso” in funzione del fondamento su cui abbiamo creato il gruppo sociale).


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Georgejefferson
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Questa non e' difficile, ed e' anche molto bella...Cit. Tania.

...Il legame sociale per la sinistra è un dato storico-dialettico ( il contesto ) che va superato e trasformato in un atto di libera volontà : la solidarietà , la relazionalità coltivata e aperta ; il Bene Comune non trascende i singoli , ma è voluto da ciascuno come condizione del fiorire di tutti . Invece per la destra il legame sociale ( il Bene Comune ) è un dato da accettare come naturale ( la Nazione in questo caso , oppure il Mercato , la Razza , la Tradizione eccetera ) e che quindi rende i singoli passivi , esposti ad ogni manipolazione e all’isolamento , pur con l’enfasi e la retorica poste sulla Comunità , sulla Patria ...

Mostra la fragilità degli artifici retorici delle destre con la classica accusa, cosi sintetizzata :"la solidarietà imposta per decreto". In verità e' proprio la destra a voler imporre in modo autoritario una specie di solidarietà, che e' anche omologazione (l' altro classico artificio retorico di accusa al contrario) facendo credere alle masse che l' unica solidarietà possibile e' quella "parziale" ed escludente, dentro il discorso elitario di un presunto "noi" contrapposto al "voi", la logica amico/nemico come fosse un dato di natura e non frutto dei rapporti umani nella loro evoluzione storica.
Escludendo il tema degli opportunisti, che esistono in ogni colorazione filosofico/politica, ed in ogni epoca storica..e' vero che anche a sinistra si definisce il noi, e il voi (ovviamente con tutte le mille varianti all' interno dei perimetri, anche spesso ferocemente in lotta tra loro) ma trattasi fondamentalmente di distinzione di idee, di principi, e il "noi" e "voi", immanente appunto e relativo ai valori, e' endogeno all' intera società come sistema mondo. A destra viceversa si nega la possibile esistenza di principi universali umani di base (tranne l' universalismo del suo principio cardine, quello dell' esclusione "per natura", che stabilisce muri ideologici tra il presunto bene "dentro" (gruppo /razza ecc..), e il presunto male "fuori" (trascendente/esogeno/altro) e si propaga, con proselitismo che si perde nella notte dei tempi, lo stato di natura umana come fisso, ontologico e statico, da li la diatriba storica sulla natura umana se "buona" o "cattiva" costruendo gerarchie autoreferenziali, facendo caricatura emotiva e leva sui sentimenti semplici, e che, in verità, e' questione di poco senso a sinistra, che riconosce di principio il dinamismo, la realtà come tendenzialmente dinamica e non statica e posta a priori.
A sinistra si pone l' accento sulle condizioni esistenziali, l' ambiente (l' esterno alla nostra interiorità) quale fattore molto determinante posto a base dei possibili cambiamenti in meglio, in parole povere se l' ambiente e' malsano, violento (in senso lato) escludente...come costruzione derivante dai rapporti umani nel loro sviluppo storico ( la famosa corrotta civiltà di rousseau) e' ovvio e capibile che le persone in soggezione reagiscano sulla difensiva "cercando solo i propri interessi" in forma egoistica, fondamentalmente per paura. Questo non significa elevare l' ambiente a massimo e unico determinante, ma porlo come condizione necessaria (si può utilizzare la metafora "un terreno fertile") perchè il soggetto, l' individuo si senta libero di aprirsi all' altro, condizione per ognuno, che permette a lui stesso di vivere questa libertà con meno paura. Di li la solidarietà diventa spontanea, senza concedere all' opportunismo, come e' ovvio, ma come condizione che realmente si possano valorizzare "i propri interessi" perchè il dare/avere (in senso lato, non necessariamente materiale) e' a doppio senso, non a senso unico.

Continua...


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Georgejefferson
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Allora, sintetizzando all' osso il concetto che definisce la visione mondo di destra (che trae sviluppo storico in tempi lontanissimi, ed e' tuttora ancora largamente dominante) e cioè la divisione in "essenze" statiche a priori riguardo alla natura umana, vediamo il susseguirsi ininterrotto di retoriche atte a giustificare gli ostacoli alla diffusione delle pari opportunità, della mobilità sociale, della parità nei diritti e nei doveri di base... vuoi in ragione di censo (oggi meno, in teoria, in occidente ma di fatto ancora presente) di etnia, di "reputazione familiare" (come se le supposte colpe degli avi siano trasmissibili ai posteri) di sesso, religione ecc...Come se le persone stesse fossero "oggetti" statici senza loro proprio possibile sviluppo spontaneo.
Questo non significa che le tradizioni belle, usi e costumi sani e innoqui non esistano e non siano importanti, lo diventano e si valorizzano appunto quando vissute in libera, privata e individuale scelta personale, senza imposizione dogmatica.

Allora c'e' la destra religiosa, che attribuisce l' unico vero dinamismo ad una o più entità metafisiche (Dio come altro da noi, trascendente) non dimostrate e poggianti su antichi usi e costumi che e' ragionevole pensare derivino anche dalle condizioni pratiche di vita dei tempi passati, ma non si smuove da suo dogma per ragioni di conservazione del potere e controllo. (esiste una feroce lotta interna alle religioni istituzionalizzate, riconducibili alla radice alle diversità di vedute, di destra, e di sinistra)

C'e' la destra "economica" che ragiona in termine di essenze statiche quando presuppone il sistema capitalista come unico orizzonte umano, naturalizzandolo. Un estremista della scuola austriaca, coerentissimo con la sua visione mondo escludente, usa spesso formule retoriche atte a dimostrare che l' orizzonte più "naturale" e' il proprio interesse egoistico, teorizzando la mano invisibile che nel perseguimento di esso (col corollario delle diseguaglianze) forma il "bene comune". Qui il "voi" esterno sono quelli che intralciano questa dinamica "naturale"

C'e' la destra razzista, che oggi si nasconde nei termini di identità, patria, sovranismo. Che e' la prima a voler imporre una forma di solidarietà tra gruppi umani, minimizzando il conflitto interno e massimizzando quello con altri presupposti gruppi umani con tante formule retoriche buone per indottrinare le masse, omologarle appunto, ad una razionalità estremamente escludente e gerachizzata a priori in modo molto rigido e violento.

Ecc.. ecc..

Poi una valanga di ingenui con la bava alla bocca, che, oramai introiettato inconsciamente la mentalità, si illudono (e vengono illusi) a credere che non sia l' egoismo generalizzato a frenare il miglioramento della società, che il primo passo deve farlo l' altro sempre, che eleva a civiltà usi e costumi barbari e violenti pensati come "vincenti" in ragione della legge del più forte, vista come stato di natura fissa statica e non possibile di cambiamento ecc..

Eppure la civiltà, e non le barbarie, nascono proprio dallo scontro e messa in discussione di questi dogmi, lo sviluppo positivo c'e', anche se più o meno siamo ancora nella fase dell' infanzia. Gli esempi possono essere innumerevoli, ma a seconda della propria visione mondo, si vedono o meno.


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olmo
 olmo
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Tania è una grande costruttrice di gabbie; si vede che le piace guardarle dall'esterno ( con gli altri dentro!)


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Georgejefferson
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Capisco che sono temi complessi, le semplificazioni sono più facili, più seducenti. Il discorso di Tania e' appunto una critica "alle gabbie", non in quanto critica delle costruzioni di pensiero in sè, ma all' imposizione autoritaria delle strutture , e di nascosto, cosi da riuscire a spacciare le moderne strutture "come le uniche" costruzioni, a fronte del campo libero si altre strutture spacciate per natura che in verità sono antichissime, finalizzate al controllo e ancora forti proprio per il loro perseguimento nel tempo. Anche il grande inquisitore si spacciava per il "nuovo" eppure cosa diceva? In sintesi "incapaci per natura"

Poi si può anche dissentire parzialmente dal punto di vista di un' altro, che sia Tania o altri ci mancherebbe e meno male.

Comunque, volendo speculare riguardo alla "natura umana", a titolo dilettevole, e' probabile che si tramandi un nucleo di base primitivo , fatto di positivo, costruito dall' amore vissuto insieme alla comunità protettiva.. e negativo, costruito sulla paura, odio e sofferenza, a sua volta derivato dalle ingiustizie ed egoismi. Ma il punto di vista di sinistra non può essenzializzarli, cioè considerarli statici, gia fatti per natura e sempre uguali a se stessi, proprio per la natura invece dinamica della realtà, fatta di determinazioni e combinazioni infinite, derivanti dai caratteri ereditati sicuramente, in parte (ogni persona presa singolarmente e' diversa da un'altra) ma anche dall' ambiente intorno, amorevole, inclusivo e positivo, o sofferente, svilente e autoritario, nel mezzo ci sta la persona e sua libertà, libero arbitrio che può avere la sua parte come fondamento della dignità umana.

Inutile dire che e' proprio quella parte interiore, intima e personale, potenzialmente libera che si cerca di ingabbiare, perchè...sembrera strano a dirsi, ma..tra i caratteri ereditati, e l' ambiente, e' quella più facile da manipolare.

La presunta "magia" del misticismo reazionario, e' quella li.


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Filosofi trompe l'oeil, double portrait: "critica delle costruzioni di pensiero in sè"
(Stesso metodo).

Capisco che sono temi complessi, le semplificazioni sono più facili, più seducenti. Il discorso di Tania e' appunto una critica "alle gabbie", non in quanto critica delle costruzioni di pensiero in sè, ma all' imposizione autoritaria delle strutture , e di nascosto, cosi da riuscire a spacciare le moderne strutture "come le uniche" costruzioni, a fronte del campo libero si altre strutture spacciate per natura che in verità sono antichissime, finalizzate al controllo e ancora forti proprio per il loro perseguimento nel tempo.”

La gabbia. La gabbia. La gabbia. La gabbia. La gabbia. La gabbia. La gabbia.
La gabbia. La gabbia. La gabbia. La gabbia. La gabbia. La gabbia. La gabbia.
La gabbia. La gabbia. La gabbia. La gabbia. La gabbia. La gabbia. La gabbia.
La gabbia. La gabbia. La gabbia. La gabbia. La gabbia. La gabbia. La gabbia.
La gabbia. La gabbia. La gabbia. La gabbia. La gabbia. La gabbia. La gabbia.
La gabbia. La gabbia. La gabbia. La gabbia. La gabbia. La gabbia. La gabbia.
La gabbia. La gabbia. La gabbia. La gabbia. La gabbia. La gabbia. La gabbia.

La sinistra. La sinistra. La sinistra. La sinistra. La sinistra. La sinistra.
La sinistra. La sinistra. La sinistra. La sinistra. La sinistra. La sinistra.
La sinistra. La sinistra. La sinistra. La sinistra. La sinistra. La sinistra.
La sinistra. La sinistra. La sinistra. La sinistra. La sinistra. La sinistra.
La sinistra. La sinistra. La sinistra. La sinistra. La sinistra. La sinistra.
La sinistra. La sinistra. La sinistra. La sinistra. La sinistra. La sinistra.
La sinistra. La sinistra. La sinistra. La sinistra è una gabbia.

Il punto di vista di sinistra. Il punto di vista di sinistra. Il punto di vista di sinistra.
Il punto di vista di sinistra. Il punto di vista di sinistra. Il punto di vista di sinistra.
Il punto di vista di sinistra. Il punto di vista di sinistra. Il punto di vista di sinistra.
Il punto di vista di sinistra. Il punto di vista di sinistra. Il punto di vista di sinistra.
Il punto di vista di sinistra. Il punto di vista di sinistra. Il punto di vista di sinistra.
Il punto di vista di sinistra. Il punto di vista di sinistra. Il punto di vista di sinistra.
Il punto di vista di sinistra è una gabbia.

Comunque, volendo speculare riguardo alla "natura umana", a titolo dilettevole, e' probabile che si tramandi un nucleo di base primitivo , fatto di positivo, costruito dall' amore vissuto insieme alla comunità protettiva.. e negativo, costruito sulla paura, odio e sofferenza, a sua volta derivato dalle ingiustizie ed egoismi. Ma il punto di vista di destra non può essenzializzarli, cioè considerarli statici, gia fatti per natura e sempre uguali a se stessi, proprio per la natura invece dinamica della realtà, fatta di determinazioni e combinazioni infinite, derivanti dai caratteri ereditati sicuramente, in parte (ogni persona presa singolarmente e' diversa da un'altra) ma anche dall' ambiente intorno, amorevole, inclusivo e positivo, o sofferente, svilente e autoritario, nel mezzo ci sta la persona e sua libertà, libero arbitrio che può avere la sua parte come fondamento della dignità umana.
Inutile dire che e' proprio quella parte interiore, intima e personale, potenzialmente libera che si cerca di ingabbiare, perchè...sembrera strano a dirsi, ma..tra i caratteri ereditati, e l' ambiente, e' quella più facile da manipolare.

La presunta "magia" del misticismo progressista, e' quella li.

https://www.youtube.com/watch?v=MwonID0nd2E

https://www.youtube.com/watch?v=GaXuMC_GHEE

https://www.youtube.com/watch?v=a9tf49drPKY


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Georgejefferson
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Si parla di valori e principi, non delle persone. Sono temi complessi ma non diffici


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Georgejefferson;236141 wrote: Si parla di valori e principi, non delle persone. Sono temi complessi ma non diffici

Appunto 🙂 Quindi, pippe a parte, che dice Tania circa i Minibot? E’ roba da sciovinisti o possono andare? Anche voi di sinistra fate la spesa no? Lo accetteresti un salario in Minibot? Sì? No? Forse?


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Georgejefferson
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Carini i video, la terza canzone ha una musica anche molto bella ed energica.


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Dopo la terza scrollata è da considerarsi ... 😀


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olmo
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Per capire quante sono strette le gabbie basta ascoltare quello che hanno da dire sulla "natura dell'uomo" culture non occidentali (che piacciono agli intellettuali di sinistra colta solo per le vacanze o per uno "spunto di riflessione," come direbbero su radio 3, tra uno spritz e l'altro, non certo per quel che pensano veramente del mondo ) per vedere le cose in maniera diversa.


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Hito
 Hito
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Georgejefferson;236141 wrote: Si parla di valori e principi, non delle persone. Sono temi complessi ma non diffici

I valori ed i principi sono delle favolette per bimbiminchia che non trovano nessun riscontro nella realtà eo nella storia.
Il principio é solo uno: i capitalisti sono quelli che ti fanno tenere i frutti del tuo lavoro (più lavori, più guadagni); i comunisti sono quelli che guadagnano sul tuo sfruttamento e sul tuo lavoro. Hai ragione, non e difficile da capire, ma i comunisti sono bravi a mischiare le carte... Fin che c'é un datore di lavoro che tira la carretta come e più dei dipendenti: e un padrone da abbattere. gli metti davanti una multinazionale che paga le tasse alle Cayman e delocalizza la produzione nel sud-est asiatico, un CDA e non capiscono più una sega, sembra abbiano a che fare con dei fratelli più fortunati... Senz'altro qualcuno a cui non si può chiedere la benché minima solidarietà pena l'aumento dei prezzi, insostenibili per i lavoratori... O la sparizione della multinazionale con tutti i suoi capitali in luoghi dove non si fanno troppe domande (la FIAT ricorda qualcosa?) Forse perché c'è qualche legge "naturale" a stabilire che uno possa andare a cercare la manodopera dove costa meno (o meglio nulla, magari si trova un governo accondiscendente pronto a legiferare a proposito e a definirla non schiavitù, ma alternanza svuolalavoro) e a pagare le tasse in qualche paradiso fiscale ben "nascosto" in mezzo alla UE... Mah... -.-


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Georgejefferson
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Il discorso sopra non tratta di persone specifiche in questo contesto storico, e nemmeno di me (avrei una lista di lacune personali, ma interessano alla mia coscenza, non ho responsabilita pubbliche), ma di principi e valori. E' spiegato anche in modo semplice. Hito magari mi verra' voglia in futuro di prenderti sul serio e dedicarti del tempo per un dialogo, entrando nel merito, anche se penso che non sara costruttivo perche attualmente sei troppo arrabbiato, e diverrebe teatro di sfogo verso gli opportunisti con lo spritz.

La rabbia puo divenire costruttiva, anche la sofferenza, quando rinforza i principi e valori positivi, non nel negarli. Negarli porta a replicare i contenuti criticati. I principi e valori positivi non sono presunte sostanze in cui cercare consistenza fuori da noi stessi, ma prese di posizione personali. L'unica autorita' in questo senso e' la nostra coscienza, se si affronta con coraggio. Il positivo e negativo non riguardano una sostanza naturale esterna a noi, fissa statica e sempre uguale a se stessa, di cui cercarne prova, ma derivano dal sentimento, per sua natura dinamico, e potenzialmemte capace di tornare alla sua importanza e valorizzazione se con un buon bagaglio della ragione ed esperienza.


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Hito
 Hito
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Georgejefferson;236155 wrote: Hito magari mi verra' voglia in futuro di prenderti sul serio e dedicarti del tempo per un dialogo, entrando nel merito, anche se penso che non sara costruttivo perche attualmente sei troppo arrabbiato, e diverrebe teatro di sfogo verso gli opportunisti con...........

Guarda che a me non interessa che tu mi prenda sul serio nè tantomeno della tua considerazione... Sarebbe utile se invece imparassi a leggere e a rimanere sull'argomento anziché andare OT pur di fare un po' di propaganda da centro sociale. Sarebbe anche utile, per te, imparare un po' dalla storia, al posto di pensare "Il mio comunismo è differente...".


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