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75 anni NATO, Mattarella saluta "il Nunzio Apostolico" Tscherrig- Ma da marzo il Nunzio Apostolico è monsignor Rajic
Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla Conferenza “I 75 anni della Nato: plasmando una nuova Agenda Transatlantica per la sicurezza e la pace in un tempo di trasformazione globale del futuro”
Roma, 15/04/2024 (II mandato)
Rivolgo un saluto al Cardinale Tscherrig, Nunzio apostolico, al Presidente dell’Assemblea parlamentare della NATO, ai parlamentari presenti, al Capo di Stato maggiore della Difesa, al Segretario generale del Ministero degli Esteri, ai Capi di Forza armata presenti, particolarmente al Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri che ci ospita, ringraziandolo per l’accoglienza.
Naturalmente, un saluto molto cordiale a tutti i presenti.
Vorrei iniziare esprimendo apprezzamento per l’iniziativa della SIOI di promuovere questo Convegno, che invita a riflettere - in occasione del 75° anniversario del Trattato - sul valore della scelta atlantica, così piena di conseguenze per il nostro Paese.
Il trattato del 4 aprile del 1949 - come ricordava poc’anzi l’Ambasciatore Sessa, che ringrazio - avrebbe contribuito, infatti, alla identità politica della Repubblica quale è ancora oggi.
Quando si conclude una guerra e, per di più con le caratteristiche sanguinose del Secondo conflitto mondiale, il tema che si pone è “fare la pace” e, subito dopo, dar vita a un sistema di sicurezza collettiva efficace.
Era avvenuto così nel 1918 quando, sulla spinta del Presidente degli Stati Uniti, Wilson, e dei suoi 14 punti, si diede vita alla Società delle Nazioni, nell’aspirazione di superare il principio secondo il quale l’espressione di sovranità all’estero di uno Stato si esprimeva con l’uso della forza nei rapporti internazionali. Si giunse sino al tentativo del “Trattato di rinuncia alla guerra”, patrocinato dal Segretario di Stato degli Stati Uniti, Frank Kellog e dal Ministro degli Esteri francese, Aristide Briand, per un accordo bilaterale di non aggressione.
Stipulato nel 1928, vi aderirono sessantatré Stati, fra essi, accanto naturalmente a Stati Uniti e Francia, tra gli altri, la Germania, l’Italia, il Giappone, Paesi che pochi anni dopo furono all’origine del Secondo conflitto.
Nel 1945 la preoccupazione, dunque, era come assicurare la sicurezza di popoli e Paesi che erano stati travolti. Per non ripetere le vicende che seguirono la Prima guerra mondiale.
Che ci faceva il cardinal Tscherrig alla celebrazione dei 75 anni della NATO ?
Era a titolo personale ? Per dare lustro ad una iniziativa privata di propaganda militare ?
Il Nunzio apostolico in Italia è da marzo monsignor Rajic,
il Nunzio apostolico precedente è sempre in carica ?
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