L' episodio è avvenuto il 10 aprile scorso.
Repubblica ne da notizia oggi.
Al momento ha ripreso la news solo Open alle 7.00 di questa mattina.
Omettendo però che il papa quel giorno ha fatto il giro della piazza sulla "papamobile", come Giovanni Paolo I il giorno che subì l' attentato nel 1981.
Marcopa
di seguito da Open
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La piazza era affollatissima per l’udienza generale di Papa Francesco.
Lo statunitense Moises Tejada, 54 anni, è uno dei più pericolosi ricercati dello stato di New York. È stato fermato a Roma il 10 aprile scorso. Arrivava dall’Ucraina e si trovava in piazza San Pietro. In tasca aveva tre coltelli da venti centimetri. Di cui uno con doppia lama. Tejada ha detto ai magistrati di essere arrivato in Italia dal fronte di Kiev. Gli investigatori hanno verificato che ha transitato dalla Moldavia. Quel giorno la piazza era affollatissima per l’udienza generale di Papa Francesco. Negli Stati Uniti Tejada è accusato di aver sequestrato agenti immobiliari. Si faceva portare a visitare appartamenti lussuosi, li picchiava e li lasciava in mutande dentro le case.
L’edizione romana di Repubblica spiega che Tejada a febbraio del 2022 ha abbandonato gli Usa e si è diretto in Ucraina. Ai magistrati ha detto di aver combattuto contro i russi e dalla parte di Kiev. Ha mostrato foto in mimetica con pistole e fucili. Poi all’improvviso ha deciso di lasciare il fronte e di dirigersi verso Roma. Era a piazza San Pietro con tre coltelli nella felpa. Adesso è in carcere in Italia. In attesa della richiesta di estradizione da parte degli Usa.
Ricercato negli USA parte con il passaporto per l' Ucraina nel Febbraio 2022, l' invasione da parte della Russia è avvenuta il 24 febbraio 2022.
Sempre con lo stesso passaporto entra in Italia.
Chissà. Un fatto bizzarro, anche questo. Qualcuno si è interrogato proprio sul "ruolo" di questo particolare tipo di criminali: persone quasi artificialmente spinte a perpetrare una violenza estrema e insensata, spesso ripetuta più e più volte in modo, come si dice, seriale. Ci si è chiesto appunto se figure come queste non possano giocare una parte importante proprio in quei conflitti "sporchi" dove gli attori esterni non entrano direttamente in armi ma fomentano e organizzano bande di criminali a scopo di destabilizzazione. Spesso queste bande si dimostrano capaci di livelli inauditi di violenza, difficili persino da collocare in una logica di guerra. Si è notato anche che il numero di crimini ascrivibili a questo tipo di personaggi ha visto dei curiosi aumenti, negli Stati Uniti, proprio in corrispondenza di guerre come il Vietnam o l'Iraq. Così come i famosi e tanto temuti "serial killer" degli anni 80 e 90 sono poi spariti dalle cronache, persino dai film. Che ci faceva questo a piazza s.piero ( scusate non si sa mai )? I rapporti tra il soglio e l'ucraina sono stati un mezzo disastro dopo lo zelo bellicista iniziale ed hanno persino esposto la diplomazia vaticana al ridicolo. Come dire... Se vogliamo ve li mandiamo da voi? Fantasie, mah...