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Bitcoin consuma meno del porno


Sirius
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by Marco Cavicchioli

Secondo recenti stime, il consumo annuale della rete Bitcoin sarebbe inferiore a quello della fruizione di video porno online.

Infatti, le stime che riguardano il consumo totale della rete Bitcoin nel mondo dicono che nel 2019 questo sarà di poco inferiore ai 75 TWh.

Nel rapporto Lean ICT di The Shift Project sono invece riportati alcuni dati che consentono di stimare il consumo derivante dalla fruizione online di video per adulti.

Il rapporto stima un consumo complessivo di energia dell’intero settore digitale compreso tra i 2.312 TWh del 2015 ed i 2.878 TWh del 2020. Pertanto la stima per il 2019 sarebbe di circa 2.750 TWh.

In totale, questo consumo produce emissioni di CO2 per una quantità compresa tra gli 1,4 Gt (Giga tonnellate) del 2015 ed 1,7 Gt nel 2020: insomma, la stima per il 2019 sarebbe di circa 1,64 Gt.

Quanto consuma il porno?

Il rapporto analizza però anche nel dettaglio questi consumi, isolando e calcolando quelli di alcuni sottosettori dell’insieme di tutte le attività digitali nel mondo. Uno di questi sottoinsiemi analizzati è quello della fruizione di video online, per il quale nel 2018 viene stimata una produzione di CO2 superiore alle 300 Mt (Mega tonnellate).

Il 27% di questa produzione si deve ai video pornografici, che da soli hanno generato emissioni superiori alle 80 Mt di CO2. Grazie a questi dati è possibile stimare che il consumo di energia generato dalla visione online di video per adulti è stato di circa 134 TWh.

Presupponendo che il consumo di energia relativo al 2019 non sia inferiore a quello del 2018, possiamo affermare che la fruizione di video porno online consumi quasi il doppio di energia rispetto al mining di Bitcoin.

A questo punto sorge spontanea una domanda: coloro che sostengono che il consumo energetico di Bitcoin andrebbe ridotto, come giustificano il fatto che invece accettano che il consumo energetico della fruizione dei video pornografici sia così tanto più elevato? Ovvero, perché il porno sì, ma Bitcoin no?

Probabilmente la causa è che non sono a conoscenza della quantità complessiva e della distribuzione dei consumi energetici generati dalla fruizione dei servizi offerti via Internet, non riuscendo quindi a confrontare i consumi energetici di Bitcoin con quelli di altri servizi online.

Infatti, se analizzato a sé, Bitcoin risulta effettivamente molto energivoro, ma se confrontato con altri servizi, magari molto meno utili ed interessanti per l’umanità, non risulta particolarmente dispendioso: i suoi consumi sono elevati in valori assoluti, ma non molto elevati in proporzione agli altri.

Questo significa, ad esempio, che l’impatto concreto sull’ambiente di una eventuale riduzione dei consumi di Bitcoin sarebbe davvero poco significativo, visto che rappresenta una percentuale minima dei consumi energetici complessivi e che sono altri i settori in cui si potrebbe davvero fare la differenza in questo senso.

Fonte QUI


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GioCo
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Interessante confronto e da tenere in considerazione ma non per il sotto-inteso che mira ad allentare il cordone della diffidenza verso il Bitcoin.
Interessante perché confronta il consumo con il porno, considerando implicitamente il porno come un "consumo" e saltando adeguatamente il legame stretto tra Bitcoin e porno nel deepweb cioè senza sottolineare che le transazioni che potremmo considerare più immorali (tra queste non c'è tanto "il porno" ma tutta la produzione più illegale di attività umana concepibile di cui il porno rimane certamente un sottoprodotto ma "più neutro" e accettabile oltre che in certa misura "legale") sono effettuate in Bitcoin e quindi che vi sia uno stretto legame tra lo sfruttamento di una tecnologia digitale in senso economico e la produzione più ributtante che si può concepire oggi umanamente "sotto copertura". 😐 :*

Chi fa affari con il Bitcoin deve tenerne conto "moralmente parlando" a meno che ovviamente non sia guidato dall'avidità, dal menefreghismo e dall'indifferenza che è il vero motore dell'economa moderna. In quel caso potrà fare i suoi conti e considerare l'articolo per quello che può suggerire a un investitore sufficientemente cinico, cioè che ci sono enormi quote di mercato che sono ancora da conquistare.


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Sirius
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GioCo;c-241336 wrote: Interessante confronto e da tenere in considerazione ma non per il sotto-inteso che mira ad allentare il cordone della diffidenza verso il Bitcoin.
Interessante perché confronta il consumo con il porno, considerando implicitamente il porno come un "consumo" e saltando adeguatamente il legame stretto tra Bitcoin e porno nel deepweb cioè senza sottolineare che le transazioni che potremmo considerare più immorali (tra queste non c'è tanto "il porno" ma tutta la produzione più illegale di attività umana concepibile di cui il porno rimane certamente un sottoprodotto ma "più neutro" e accettabile oltre che in certa misura "legale") sono effettuate in Bitcoin e quindi che vi sia uno stretto legame tra lo sfruttamento di una tecnologia digitale in senso economico e la produzione più ributtante che si può concepire oggi umanamente "sotto copertura". 😐 :*

Beh, chiaramente è un articolo provocatorio, proprio per provocare le persone che solitamente (avviene spesso) usano l'arma del consumo energetico come argomento contro Bitcoin, dato che il 90% di queste persone è certamente un frequentatore assiduo o meno di uno dei tanti siti xxx.

La preoccupazione però che Bitcoin venga usato per le peggiori transazioni, oltre a non essere del tutto reale (parliamo di percentuali irrisorie sul totale, ancor più ridicole se paragonate all'utilizzo del contante) è una fallacia logica.

Infatti il denaro (di questo si tratta) non può ne deve essere soggetto a condizionamenti esterni, quali che possano essere limitazioni di utilizzo o altro, basate su leggi o peggio ancora sulla moralità.
Deve essere e rimanere uno strumento libero, accessibile a tutti e per qualsiasi cosa, sia questa un sacchetto di mirtilli o della metanfetamina.
Poi ovviamente siamo tutti d'accordo che la droga è uno schifo, ma il problema rimane la droga (e la cultura circostante) non lo strumento con cui l'acquisti.
E dato che ogni singola attività criminale si è sempre svolta nei secoli con il normale denaro, tipo il dollaro, è forse il dollaro il problema? Certo, di motivi per eliminare il dollaro ce ne sono tanti, ma questo non è fra quelli.

GioCo;c-241336 wrote: Chi fa affari con il Bitcoin deve tenerne conto "moralmente parlando" a meno che ovviamente non sia guidato dall'avidità, dal menefreghismo e dall'indifferenza che è il vero motore dell'economa moderna. In quel caso potrà fare i suoi conti e considerare l'articolo per quello che può suggerire a un investitore sufficientemente cinico, cioè che ci sono enormi quote di mercato che sono ancora da conquistare.

Venendo meno il fatto che i bitcoin siano in qualche modo più sporchi rispetto ad altri denari, viene meno anche questa considerazione che però può ben applicarsi al sistema bancario, dove la maggioranza di persone lascia i propri soldi nei loro conti, garantendo la sopravvivenza a queste strutture parassitiche, e non preoccupandosi affatto di dove e come andranno a usare i loro soldi depositati. Questo con Bitcoin non esiste, non esiste.
Suffragata anche dalla realtà della "comunità" Bitcoin che è composta da ogni possibile tipologia di persona, certamente ci sarà anche lo speculatore aggressivo, senza dubbio, (anch'io un pò anarco-capitalista sono..) ma ci sono anche persone meravigliose accomunate da ideali reali di libertà che tirano fuori il meglio di se. Chiamala fede, se vuoi, o che sia una "spinta" verso qualcosa di meglio (come ho letto poco fa nel tuo scritto Dai preti agli scienziati, riflessioni immense complimenti) e non solo di ricchezze si parla ma di migliorare la società, le vite, in uno sforzo collettivo e volontario che mira (condivisibile o meno) all'espropriazione della moneta (strumento) dal controllo, sia esso statale, bancario, imperiale o spaziale.
D'altronde, infine, se ci si ferma in superficie si notano solo onde (la speculazione), è immergendosi che si scopre qualcosa di nuovo e, magari, piacevole.
La chiamano anche tana del bianconiglio.


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GioCo
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Sirius90;c-241337 wrote:
[...]
La preoccupazione però che Bitcoin venga usato per le peggiori transazioni, oltre a non essere del tutto reale (parliamo di percentuali irrisorie sul totale, ancor più ridicole se paragonate all'utilizzo del contante) è una fallacia logica.

Beh, non tocco il resto ma sulla fallacia logica non posso sorvolare. La logica che oppongo non è fatta di astrazioni che si adattano alle necessità (tipo arrabbiarsi perché "il computer non fa quel che voglio ma solo quello che gli dico") ma di passaggi che partono da evidenze non confutabili. I dati statistici a mio avviso non fanno parte della categoria "evidenze non confutabili". Di tutt'altro respiro invece è il rapporto emotivo che conserviamo con la realtà che ci circonda, ad esempio se abbiamo interessi legati al Bitcoin di qualunque natura tenderemo certamente ad avere ragioni emotive più che lecite per parlarne più o meno bene. Per ciò a meno che non preferisci vivere in favolette tipo "Greta simbolo ambientalista", ciò che segue non dovrebbe essere tempo sprecato.
Ora, a parte i numeri che sono tutti da valutare, starei veramente molto, ma molto attento a interpretare il fenomeno tramite i numeri spesso provenienti da agenzie di spin, dato gli interessi in gioco e le persone coinvolte nello spingere questo tipo di transazione (a meno che non stiamo ancora qui a discutere su robe da asilo nido tipo "la piattaforma Rousseau esempio di democrazia partecipativa") e quindi bisogna andarci con i piedi di piombo. Sono certo ad esempio che sarai convinto che il Bitcoin è una moneta (tecnicamente una "criptovaluta"). Sbagliato, è una tecnologia e la differenza non è proprio minuscola. Qualunque denaro è un equivalente quantitativo emesso di "qualcosa", slegato dalla tecnologia con cui è prodotto per un motivo molto semplice: è un mediatore libero indipendente dall'infrastruttura. Il Bitcoin non esiste fuori dalla rete e se vuoi un aggiunta, non esiste nemmeno dentro la rete e per un motivo semplice. La realtà elettronica non può garantire l'informazione (cioè che i bit di un Bitcoin non diventino quelli di un porno) ma solo la sua permanenza "immaginaria". Mia nonna che era avanti a noi un paio di milioni di anni in queste faccende l'avrebbe riassunto così: “un bel nigutin d'or fa su con la carta d'argenta”. Vedi però @Sirius90, prima che ti lanci in spiegoni tecnici di cui veramente non mi frega niente (non credo proprio di avere bisogno di lezioni su questi argomenti) la domanda (che rimane aperta) dovrebbe essere "cos'è il denaro"? L'unica risposa seria che possiamo darci è "non lo sappiamo" e se me ne dai una diversa, fatti un esame. Perché il denaro è un mediatore di valore esattamente come l'emozione, non meglio definibile. Per questo con l'azzardo (o le schedine totocalcio) si possono fare soldi. Allora cos'è il Bitcoin? Una montagna di stronzate galattiche ripetute finché non diventano vere, come le operazioni di marketing, ma non ti preoccupare che questa mia "opinione" come per la piattaforma Rousseau 1 non fermerà milioni di persone dall'investirci tempo e denaro (vero) con passione e fede sconsiderata esattamente come chi investe sugli incendi in amazonia anche se non è meno devastante, 2 non potrà diventare evidente che è una puttanata finché non succederà qualcosa di ecclatante che ne "svelerà l'arcano", svegliando la coscienza di chi "ci spiegherà tutto ciò che non ci è stato detto", 3 non impedirà il dominio di questa "moneta" per le transazioni più sporche. Perché? Ma beh ovvio, garantisce l'anonimato, non il possessore (che dipende dall'infrastuttura) ed è quindi la moneta perfetta per le agenzie di intelligence. Siccome parto dal principio che viviamo in una plutocrazia totalitaristica a me pare evidentissimo a cosa serve il Bitcoin e perché è la moneta più in voga nel deepweb: le due cose infatti sono strettamente legate tra loro. Soprattutto dal momento che queste agenzie di intelligence (tipo "darpa") si sono garantite "le chiavi" dell'infrastuttura. Che poi è la stessa della moneta elettronica che però non essendo criptata rimane tracciata e convertibile, ad esempio in oro. Se ti guardi in giro, vedrai che ogni singola parola che ho detto corrisponde esattamente alla realtà che ti circonda. Poi che non mi faccia piacere (preferirei credere alle favole del "Bitcoin" moneta del futuro che ci fa volare su Marte in compagnia di Batman/Elon) è tutt'altro discorso.


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Sirius
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GioCo;c-241339 wrote:

Beh, non tocco il resto ma sulla fallacia logica non posso sorvolare. La logica che oppongo non è fatta di astrazioni che si adattano alle necessità (tipo arrabbiarsi perché "il computer non fa quel che voglio ma solo quello che gli dico") ma di passaggi che partono da evidenze non confutabili. I dati statistici a mio avviso non fanno parte della categoria "evidenze non confutabili". Di tutt'altro respiro invece è il rapporto emotivo che conserviamo con la realtà che ci circonda, ad esempio se abbiamo interessi legati al Bitcoin di qualunque natura tenderemo certamente ad avere ragioni emotive più che lecite per parlarne più o meno bene. Per ciò a meno che non preferisci vivere in favolette tipo "Greta simbolo ambientalista", ciò che segue non dovrebbe essere tempo sprecato.
Ora, a parte i numeri che sono tutti da valutare, starei veramente molto, ma molto attento a interpretare il fenomeno tramite i numeri spesso provenienti da agenzie di spin, dato gli interessi in gioco e le persone coinvolte nello spingere questo tipo di transazione (a meno che non stiamo ancora qui a discutere su robe da asilo nido tipo "la piattaforma Rousseau esempio di democrazia partecipativa") e quindi bisogna andarci con i piedi di piombo. Sono certo ad esempio che sarai convinto che il Bitcoin è una moneta (tecnicamente una "criptovaluta"). Sbagliato, è una tecnologia e la differenza non è proprio minuscola. Qualunque denaro è un equivalente quantitativo emesso di "qualcosa", slegato dalla tecnologia con cui è prodotto per un motivo molto semplice: è un mediatore libero indipendente dall'infrastruttura. Il Bitcoin non esiste fuori dalla rete e se vuoi un aggiunta, non esiste nemmeno dentro la rete e per un motivo semplice. La realtà elettronica non può garantire l'informazione (cioè che i bit di un Bitcoin non diventino quelli di un porno) ma solo la sua permanenza "immaginaria". Mia nonna che era avanti a noi un paio di milioni di anni in queste faccende l'avrebbe riassunto così: “un bel nigutin d'or fa su con la carta d'argenta”. Vedi però @Sirius90, prima che ti lanci in spiegoni tecnici di cui veramente non mi frega niente (non credo proprio di avere bisogno di lezioni su questi argomenti) la domanda (che rimane aperta) dovrebbe essere "cos'è il denaro"? L'unica risposa seria che possiamo darci è "non lo sappiamo" e se me ne dai una diversa, fatti un esame. Perché il denaro è un mediatore di valore esattamente come l'emozione, non meglio definibile.

Inizio col dire che non credo alle favolette tipo Greta l'ambientalista o Elon il marziano, ne a scempi tipo piattaforma rousseau, e che leggere le tue considerazioni (pur non condividendole in questo caso) non è mai tempo sprecato.
Venendo ai numeri su cui non c'è certezza, obbiettivamente credi che si siano compiute più azioni criminali con le valute tradizionali o con bitcoin?

Come saprai, bitcoin non è un azienda, non ha nessuno dietro, è solo un software open source che gira su decine di migliaia di pc, di conseguenza il livello di manipolazione dell'informazione è piuttosto limitato. Chi ricerca, chi ci lavora o chi ne parla a favore, lo fa con le sue forze e a proprie spese per il proprio interesse, perchè si capisce che nuovi utenti apportano robustezza e nuovo valore al sistema. Infatti ben si può vedere come i media tutti trattano l'argomento, con inimmaginabile superficialità e menzogna, spalando fango continuamente o parlandone (male) come nel 2017 (o nel 2014, ho letto articoli nel 2017 che sono copia incolla di articoli del 2014, con tema la bolla è scoppiata bitcoin è morto statene alla larga) quando il mercato spinge verso nuovi assurdi livelli di prezzo.

Bitcoin è denaro e una tecnologia, così come vedo il denaro una tecnologia, un invenzione fantastica che consente non solo di essere usato come mezzo di scambio, ma anche come riserva di valore. Riserva di energia se vogliamo, la capacità di stoccare il nostro tempo limitato in uno strumento che chiamiamo denaro, per poterlo usare nel futuro. Che sia di carta, che sia d'oro, o digitale poco importa, importa che sia il più possibile libero dal controllo altrui e di proprietà esclusiva di chi lo detiene, così come il tempo.

Non mi spertico in tecnicismi ok, lungi da me spartirti lezioni, ma bitcoin è esattamente il capovolgimento di quella realtà informatica dove un informazione poteva essere replicata all'infinito o modificata. La sua struttura rende immutabile il dato, e l'informazione/denaro inaccessibile a chi non abbia la chiave per muoverlo (ti rimando così tanto per a dei pensieri buttati giù su questo tema qualche tempo fa qui sul forum Piramidi, Bitcoin ed energia)

GioCo;c-241339 wrote: Qualunque denaro è un equivalente quantitativo emesso di "qualcosa", slegato dalla tecnologia con cui è prodotto per un motivo molto semplice: è un mediatore libero indipendente dall'infrastruttura.

Secondo questo assunto la maggioranza degli euro esistenti non sono denaro, esistendo solo sotto forma di numeri su uno schermo, nati nel virtuale e rimasti nel virtuale, totalmente dipendenti dall'infrastruttura.
Bitcoin è dipendente dall'infrastruttura elettrica e internet, si potrebbe dire che internet non è libero (decentralizzato) come un tempo, ma è riparabile.
Non dico che bitcoin sia perfetto, tutt'altro, ma se c'è un blackout elettrico o internet sia bitcoin che i soldi bancari sono inutilizzabili (anzi per assurdo ha più chance bitcoin, dato che se per dire in Italia c'è un blackout, bitcoin funziona lo stesso, le banche no.)

Il discorso è: come si poteva creare una moneta utilizzabile ovunque da tutti, non sequestrabile, resistente agli attacchi e alla censura, di proprietà delle persone? Di certo non con la carta moneta, ne altro di "fisico", saremmo stati già arrestati tutti. Poi si può credere alla "sovranità monetaria nazionale" ma non credo che l'interesse nazionale sia il mio interesse, ne che "lo stato siamo noi", per cui la sovranità monetaria di stato è appunto, sovranità dello stato (che nella mia testa equivale a dire sovranità della camorra), non mia.
Il digitale ci consente questo salto evolutivo e ci porta gli strumenti necessari al cambio di paradigma. Come il passaggio da moneta merce tipo sale o cacao a moneta di metallo e poi di carta.

GioCo;c-241339 wrote: Allora cos'è il Bitcoin? Una montagna di stronzate galattiche ripetute finché non diventano vere, come le operazioni di marketing, ma non ti preoccupare che questa mia "opinione" come per la piattaforma Rousseau 1 non fermerà milioni di persone dall'investirci tempo e denaro (vero) con passione e fede sconsiderata esattamente come chi investe sugli incendi in amazonia anche se non è meno devastante, 2 non potrà diventare evidente che è una puttanata finché non succederà qualcosa di ecclatante che ne "svelerà l'arcano", svegliando la coscienza di chi "ci spiegherà tutto ciò che non ci è stato detto", 3 non impedirà il dominio di questa "moneta" per le transazioni più sporche. Perché? Ma beh ovvio, garantisce l'anonimato, non il possessore (che dipende dall'infrastuttura) ed è quindi la moneta perfetta per le agenzie di intelligence. Siccome parto dal principio che viviamo in una plutocrazia totalitaristica a me pare evidentissimo a cosa serve il Bitcoin e perché è la moneta più in voga nel deepweb: le due cose infatti sono strettamente legate tra loro. Soprattutto dal momento che queste agenzie di intelligence (tipo "darpa") si sono garantite "le chiavi" dell'infrastuttura. Che poi è la stessa della moneta elettronica che però non essendo criptata rimane tracciata e convertibile, ad esempio in oro. Se ti guardi in giro, vedrai che ogni singola parola che ho detto corrisponde esattamente alla realtà che ti circonda. Poi che non mi faccia piacere (preferirei credere alle favole del "Bitcoin" moneta del futuro che ci fa volare su Marte in compagnia di Batman/Elon) è tutt'altro discorso

Il punto 2 vale per il sistema drogato attuale, finché non scoppia nessuno si rende conto che è tutta una mega montagna di puttanate.
Le agenzie di intelligence come hanno fatto fino al 2009?
Credo che non abbiano alcun bisogno di Bitcoin per fare i loro affari, hanno il sistema bancario sotto di loro quindi non saprei.
Bitcoin oltretutto NON è anonimo! Ogni singola transazione viene registrata ed è consultabile a chiunque nel mondo.
Non è certo il miglior sistema per chi ha da nascondere qualcosa, è tutto tracciabile e anche se non ci sono nomi, ma indirizzi alfanumerici, se uno vuole incassare in fiat deve passare da un exchange, e questi richiedono verifiche di KYC e AML cioè la verifica dell'identità ai fini della legge.
Difatti tutti quelli che non hanno capito sta cosa e si ostinano (ripeto in pochi) a transare in btc nel deep web vengono sistematicamente beccati.
Non so bene come intendere la parte sull'intelligence che avrebbe le "chiavi" dell'infrastruttura, ne sulla moneta elettronica convertibile in oro. Se vuoi spiegamelo perchè non ci arrivo.

Concludo dicendo che la realtà che ci circonda mi fa schifo, ma tanto schifo, non so quanti anni hai tu @GioCo ma io sono sotto i 30 e ho vissuto e vedo situazioni così idiote, senza senso ne giustizia, demoniache quasi, che spesso mi chiedo ancora a che serva continuare.
Difendo e "propagando" bitcoin con le unghie anche perchè mi tirò fuori da un buco nero di disperazione, dove non vedevo luce ma solo il totale declino, nella mia vita così come nel mondo (infine son due mondi connessi fra loro), dandomi un motivo, uno solo, un idea di futuro che non mi dia il voltastomaco.
Poi magari sarà pura illusione (cosa non lo è?) ma io ci son dentro con l'emozione, con il cuore o l'anima, e sono convinto delle mie motivazioni che in fin dei conti da una qualche parte mi porteranno.
Comunque sono andato avanti troppo, mi sono accorto che è troppo tempo che sto qua a scrivere e mi fa mal la testa :# scusa la lunghezza interminabile


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GioCo
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Sirius90;c-241343 wrote:
[...]
Concludo dicendo che la realtà che ci circonda mi fa schifo, ma tanto schifo, non so quanti anni hai tu @GioCo ma io sono sotto i 30 e ho vissuto e vedo situazioni così idiote, senza senso ne giustizia, demoniache quasi, che spesso mi chiedo ancora a che serva continuare.
[...]

Ho raggiunto il mezzo secolo questa estate e faccio parte di quella generazione che ha visto arrivare l'elettronica in un epoca (gli anni '70 e '80) in cui il computer era esclusivo dominio della fantascienza e in genere fatto con bobine (le famose "pizze" di nastro elettromagnetico) e carta forata. Se guardi spazio 1999 ritrovi questa "idea futuristica". Il 2000 nel 1970 era un futuro lontano in cui avremmo avuto autostrate nel cielo, ferrovie a levitazione anche sotto gli oceani e macchine private volanti. Internet non esisteva e il Neuromante (uno tra i primissimi romanzi scritti che inizierà a immaginare una tecnologia simile a internet e che anticipa il film "matrix") uscirà solo nel 1984, data in cui Orwell ci fa il titolo del suo famoso romanzo distopico sociale, ma ci metterà almeno 10 anni per diventare "noto" al pubblico. Nessuno aveva la percezione di quello che poi è accaduto con la rivoluzione digitale, avevo professori alle superiori che erano irremovibilmente convinti che il computer fosse una moda passeggera anche se gli Olivetti 286 "of-line" facevano bella mostra nella "sala dei computer", perché praticamente nessuno (a parte i nerd come me, visti da tutti con sospetto e interessati più che altro a giocare) sapeva nemmeno come accenderli. I PC erano giocattoli o semplici soprammobili costosi da mettere in mostra se avevi soldi. Stop. Negli anni '90 ho conosciuto poi appassionati che gestivano BBS, una specie di antesignano di internet e poi conosciuto un amico che mise su una tra le prime ISP private in provincia di Milano.

Il mondo è cambiato e non lo dico con lo stesso animo dei miei genitori che erano della generazione che fece il '68. Anche i miei nonni dicevano che il mondo era cambiato, tuttavia penso che loro avessero torto. Il mondo che credevano o indicavano "cambiato" è sempre lo stesso. La gente è sempre la stessa. Ciò che è cambiato e continua a cambiare a ritmi crescenti è l'accesso alle risorse. Tutte le risorse, umane comprese. E' cambiato nei modi (di intenere l'accesso) ma anche nei tempi e questo ha avuto un impatto devastante e diretto su tutte le nostre relazioni più intime, scardinando alla radice impalcature e schemi di riferimento che reggevano dall'inizio della storia umana. Ho vissuto questo sradicamento con crescente angoscia e siccome amavo (e amo tutt'ora) la tecnologia, vedere come veniva impietata (orribilmente) e come stava alterando significati e stili di vita "dall'interno" acriticamente, senza poterci fare niente è stato ancora più devastante.

Vedere non è bello @Sirius90 ed è anche pericoloso. Mantenere l'equilibrio e continuare su questa strada è una responsabilità che chiede un impegno senza garanzie. Per ciò fai così quando senti che stai cedendo, fai qualsiasi cosa anche piccolissima, che sia bella, appagante e che ti allontana dall'orrore. Occupati d'altro, qualcosa che ami e ti diverta. Prendi tempo (e fiato). Tanto qualsiasi fiume di liquami ti stesse interessando non sparirà per questo e se dovesse anche sparire non sarà certo una cattiva notizia. Al massimo sarà per il sopravvento di un altra merda simile. Poi mettiti bene in testa che non siamo niente, perché il delirio di onnipotenza è ciò che fotte più e meglio della chiesa cattolica, per ciò saremo sempre spinti in quella direzione, vestiti e armati per qualunque battaglia (non importa quale, importa solo che sovrastimi l'autostima tipo "lei non sa chi sono io"). Si lo sappiamo, un cretino senza speranza (mi rispondo da solo di solito quando m'accorgo d'essere posseduto da uno dei miei deliri di onnipotenza).

Detto questo riprendo solo questa frase: "Bitcoin oltretutto NON è anonimo! Ogni singola transazione viene registrata ed è consultabile a chiunque nel mondo".
Già, "registrato" con quale profilo? Quello digitale.
Quando dico che il problema è strutturale dico che ciò che finisce in internet non ti appartiene, appartiene al tuo profilo che appartiene a internet che appartiene a chi ha le sue chiavi. Allora se un giorno Mr. X vorrà caricare sul tuo profilo una transazione di Bitcoin per acquistare materiale illegale, nella più nota versione digitale del pacco di droga messo dalle agenzie nel bagagliaio della tua macchina, quale ca%%o di santo chiamerai per provare la tua discolpa? La tracciatura?
Ma tu hai un idea almeno di quanta gente inesistente o morta fa operazioni e si "fa tracciare"? Non vedi che è solo "fumo negli occhi"?
Se non reggi la risposta (che tutto ciò che affermi è solo "fumo negli occhi") qui mi fermo e non aggiungerò altro.


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GioCo
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Accidenti alla dislessia. Ho saltato il pezzo "Secondo questo assunto la maggioranza degli euro esistenti non sono denaro, esistendo solo sotto forma di numeri su uno schermo, nati nel virtuale e rimasti nel virtuale, totalmente dipendenti dall'infrastruttura."

Già e ti pare così strano? Ti pare strano che un dato binario qualsiasi rappresentato in modo labile sopra un supporto (il calcolatore) che non sa contare ne sommare, ma fa "finta" di fare entrambe le cose e tramite trucchi fa finta di fare tutte le altre operazioni, come di rappresentare "valori" in virgola mobile che non possono fisicamente essere rappresentati (la maggioranza dei valori finanziari è in virgola mobile) che non distingue tra dati e istruzioni, non sa mai dove iniziare a leggere e basta 1 bit di differenza che sballa tutto, insomma che "questo" sia il posto coerente dove conservare "denaro"?! O sei tonto o ti hanno fatto il lavaggio del cervello per convincerti che questo abbia un senso. Infatti 3 fondi più importanti del mondo usano la transazione elettronica per convertire quel denaro in beni materiali. Di fatto quindi l'EDI è tecnicamente un aspirapolvere molto efficiente per drenare valore concentrandolo nelle mani di pochi. Valore che per quei pochi non deve permanere elettronico, infatti le banche mondiali non accetteranno mai il bitcoin che rimarrà marginale e ad uso esclusivo di transazioni che devono rimanere oscurate.

Tu insisti che la moneta classica è usata per traffici illegali non meno del Bitcoin e non vedi che non ho mai confutato questa evidenza. Il denaro esiste anche per corrompere l'animo ma insistendo su questo cosa vorresti dimostrare, che l'acqua è bagnata? Perché ti focalizzi su cose che non sto nemmeno mettendo in discussione? Secondo me perché non vuoi vedere.
Non vuoi vedere che come il Peer-to-Peer è servito per lo scambio illegale di software, musica, film e pornografia, allo stesso modo il Bitcoin è sembrato il giusto metro di pagamento che poteva circolare sullo stesso circuito e rendere così fruibile a un pubblico speciale i servizi deebweb. Quindi il Bitcoin (fuori dalle favolette, tipo "internet che nasce per vendere pizze on-line", o Bill Gates che fa nascere la Microsoft in un garage) è oltre ogni evidenza evidente una moneta nata con quello scopo perché è perfetta per quello scopo. Tant'è che se vuoi usufruire di servizi "speciali" (tipo pedopornografia in diretta) entri nei club virtuali pagando in Bitcoin. Poi è evidente che anche prima i traffici illeciti c'erano lo stesso e si usava la moneta corrente. La tratta delle bianche c'è da secoli! Ma vedi, un conto è il denaro a corso legale che nasce per agevolare lo scambio, un altra è il prestito bancario (di fatto una frode legale) un altra ancora è il denaro virtuale che non esiste e basta se non per "rubare soldi ai meno ricchi per darli ai più ricchi" e un altro ancora la tecnologia peer-to-peer criptografata che finge di essere denaro solo perché maschera la virtualità.

Se non vuoi vedere la differenza però @Sirius90 guarda che forse non ci siamo proprio capiti. Io non sto cercando di convicerti di nulla, non me ne frega proprio niente. Men che meno mi puoi convincere. Se vedi bene, se no pace, amen, amici come prima. Non ho problemi a volerti bene lo stesso, perché non coltivo davvero nessun desiderio di farti del male per forza.


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Sirius
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Anzitutto grazie per la finestra che mi hai aperto sulla tua vita, davvero, e per i tuoi preziosi consigli.
Ammetto sicuramente di non avere abbastanza esperienze e nozioni generali per poter essere sicuro al 100% di ciò che faccio e che si, a volte mi sento come uno che deve andare in battaglia e che ha un obbiettivo, e il resto non importa. Ripetermi da solo che sono un cretino senza speranza potrebbe sanare i vari deliri e le false certezze 😀

Parentesi agenzie e "fascicoli digitali", la mia utopia è quella di una moneta senza stati per una società senza stati. Di conseguenza immagino anche il venir meno degli spionaggi, del controllo che viene esclusivamente usato per i fini dello stato, che può farlo perchè concentra troppo potere nelle sue mani che in una società libera nessuno avrebbe naturalmente. Potrei sbagliare.

Sul conservare euro in numeri su uno schermo quello che mi stupisce è il fatto che chi ce li lascia, è convinto siano "reali" non virtuali.
Ma quei "soldi" non esistono al pari dei bitcoin.
Ovviamente non dico di tenere tutta la propria ricchezza in valuta elettronica, ne sul conto bancario ne in bitcoin, perchè anch'io ho "materializzato" della virtualità avendo conosciuto bitcoin nel 2013..troppo tardi per minare ma non per entrarci.
Infatti è bene avere una casa, della terra fertile, alberi da frutto, un pollaio, dei risparmi in oro e (anche e non solo) bitcoin.
Queste (a mio fallibile giudizio) sono assicurazioni contro l'inflazione, le catastrofi, i fallimenti (prossimi venturi) delle banche centrali, le crisi nere.

Nel mio caso comunque, e forse è anche per questo che non riesco/voglio cogliere tutte le criticità, il sistema di bitcoin mi ha aiutato molto, sia materialmente che a livello emotivo.
Lo stato, il sistema attuale no, tutt'altro, allora la mia mente piccina fa le seguenti semplici considerazioni:
sistema economico/statale attuale = cattivo
sistema bitcoin/privato = buono

Detto ciò @GioCo neanche io voglio convincerti di niente, quello che faccio riportando articoli come questo è come lanciare un sasso e divertirmi a vederlo saltellare.
Se qualcuno lo prende al volo bene, se a qualcuno può tornare utile benissimo, solo mi piacerebbe l'idea che altri trovino la fortuna che ho avuto io (pur essendo io sempre un cretino senza speranza).
Mi fa piacere che qualcuno senta il dovere/piacere di dire la sua e che possa fornire un punto di vista nuovo che altrimenti non avrei avuto.

Ti ringrazio ancora per i tuoi interventi, che seppur non condivido in toto e che non mi faranno spaccare il pc in due e regalare i miei bitcoin in beneficenza, mi sono molto più utili di quanto sia in grado esprimere a parole.


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