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Dobbiamo aggiustare l'immagine distorta che abbiamo di Hamas


Detrollatore II
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Spinto da un sentimento di repulsione verso questa unanimità nel condannare Hamas, con una controinformazione al massimo indifferente alla questione, ho rivangato alcuni post di comedonchisciotte pubblicati in occasione dell'ultima gravissima operazione terroristica dei sionisti contro Gaza nel 2008 ("Piombo Fuso") e ho ritrovato un articolo alquanto interessante (che consiglio di leggere tutto), sia perché sembra di leggerlo oggi, sia perché offre un punto di vista in netta controtendenza rispetto a tutte le fonti. Nessuno sembra sostenere queste posizioni su Hamas, nemmeno nella controinformazione più avveduta:

La leadership politica di Hamas è probabilmente la più qualificata nel mondo. Può vantare nelle sue file più di 500 laureati col titolo di dottorato, la maggioranza fatta di professionisti della classe media (dottori, dentisti, scienziati, e ingegneri).

La maggior parte della leadership di Hamas si è formata nelle nostre università è non ha maturato nessun odio ideologico contro l’Occidente. E’ un movimento basato sul malcontento, dedicato ad affrontare l’ingiustizia compiuta sul suo popolo. Ha coerentemente offerto una tregua di dieci anni per fornire uno spazio di respiro per poter risolvere un conflitto che continua ormai da pià di 60 anni.

La reazione di Bush e Blair alla vittoria di Hamas nel 2006 è la chiave dell’orrore di oggi. Invece di accettare il governo democraticamente eletto, hanno finanziato un tentativo di rimuoverlo con la forza; addestrando e armando i gruppi di combattenti di Fatah per rovesciare militarmente Hamas e imporre ai Palestinesi un governo nuovo e non eletto da loro. Come se non bastasse, 45 membri del Parlamento di Hamas sono ancora detenuti nelle prigioni israeliane.

https://comedonchisciotte.org/dobbiamo-aggiustare-limmagine-distorta-che-abbiamo-di-hamas/


oriundo2006 e sarah hanno apprezzato
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oriundo2006
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Interessante. Hamas o non Hamas, israele VUOLE QUELLE TERRE, comprese quelle della Cisgiordania, oggetto di attacchi continui dei coloni verso i palestinesi residenti ancora là, con uccisioni, deportazioni, arresti senza giustificazione e tutta una serie di violenze determinate da sadismo pricopatico in chiave di politica 'messianica', non denunciato dal 'mainstream' se non occasionalmente ed in 'punta di piedi'.

Una serie di crimini da 'rogue state' permessi nell' impunità garantita dal mostro sionista da Uncle Shmuel.

Ma cosa si attende precisamente quel grosso rogue state che si chiama USA da quello infinitamente più piccolo chiamato 'israele' ? Qual'è il 'do ut des' ?

Qui si entra nella nebulosa, etremamente difficile da interpretare razionalmente, delle strategie ultime in chiave religiosa, nonchè dei ricatti in chiave 'economica'.

Senza voler entrare nel merito ancora una volta, potremmo interpretare i rapporti tra i due stati con la famosa formula ( era un concetto di Moro ) delle 'convergenze parallele'. 

Entrambi gli stati perseguono 'in parallelo' una propria visione politica del futuro dell' Umanità, una propria attività militare volta all' egemonia unilaterale, una mancanza assoluta di scrupoli nel finalizzarla ed infine una propria visione della realtà presente e futura che li vedrebbe in radiosa veste 'uber alles'.

In questo non sono uguali: gli USA hanno come obiettivo chiarissimo la propria egemonia 'materiale', anche se limitano questo discorso con vaghe asserzioni sulla democraticità del loro sistema o sulle favole del liberismo economico: ma in quanto 'infiltrati' da elementi sionisti per ogni dove non possono ufficialmente spingersi oltre.

Nel contempo sono 'convergenti' su determinati obiettivi 'limitati', sulle considerazioni tattiche e su quelle strategiche limitate al 'dopo' immediatamente successivo: ma anche qui cosa davvero si aspettano gli USA da tale 'convergenza' ?

Sono gli USA fagocitati da israele tanto da dimenticarsi del proprio 'piano', che sostanzialmente è dominato dal vettore 'liberista' applicato per ogni dove sopratutto in chiave distruttiva delle altrui configurazioni statuali per assicurarsi il dominio incontrastato del 'mondo' in quanto UNICI E SOLI ?

E tale 'piano' non è forse in contraddizione aperta con quello sionista, anch'esso determinato da identica necessità di dominio globale sul mondo goy, compresi evidentemente anche gli USA e i botoli 'atlantici', in quanto UNICO popolo 'scelto' da 'dio' ( il loro...ma non solo il loro a sentire i neofondamentalisti americani ) ed il SOLO che gode dell'approvazione divina qualunque cosa faccia, specie se criminale ?

Ieri l' incontro tra Blinken e il ministro degli esteri turco è stato incentrato su questo tema: come possono pensare gli USA di continuare ad esercitare una egemonia 'quale-che-sia' in un contesto come l'attuale che li vede complici ATTIVI della vergona sionista, con l'immensa esecrazione del 'sud del mondo' circa la loro immagine pubblica ?

In effetti la convergenza fra i due piani, con il parallelismo dei metodi impiegati e degli obiettivi simili sovrastanti, sta mostrando tutti i suoi limiti. Gli USA stanno perdendo clamorosamente il LORO piano almeno in chiave di immagine pubblica ( sovradeterminata dai benefici economici e tecnici del mondo moderno di cui si sono acapparrati ), mentre l'adesione alle mostruosità sioniste li fa precipitare in una confusione strategica deleteria circa il loro piano finale.

Dunque: o gli USA perseguiranno il loro piano anche contro israele, assicurandosi un ruolo 'staccato' dal sionismo, oppure questo finirà per inglobarlo completamente: vincerà israele, sotto questo aspetto, e gli USA finiranno al luna park dei sistemi politici che hanno esaurito la loro 'spinta propulsiva' perchè non sono più stati in condizione di determinare il futuro proprio o quello altrui in modo autonomo.

Conclusione.

Stiamo assistendo agli ultimi conati del dominio USA in chiave politica. Rimane loro solo un pugno di decisioni.

La prima: aiutare Hamas ( lo so, è contraddittorio ma gli americani lo hanno fatto con l' Isis e altrimenti tante altre volte ) anche solo al limite imponendo a israele un cessate-il-fuoco ( che non accetterà mai ).

La seconda: rendersi conto che sono finiti nel senso dell' egemonia globale e accordarsi con gli altri attori internazionali ( non ci sono gli europei ovviamente ).

La terza: tentare un 'colpo di mano' militare. Ma contro chi se farlo equivale oggi a realizzare il piano sionista e non quello loro specifico ? Le parallele si stanno incontrando in un punto di scontro inevitabile.

 

 

 

 


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Detrollatore II
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Oriundo2006, non mi sembrano così distinte le due "entità" (USA e Israele) e in USA l'opinione pubblica è vergognosamente sionista, sanguinaria e razzista nei confronti dei palestinesi. Ahimé, anche i sostenitori di Trump, cosa che secondo me pesa nel silenzio di Trump sui bambini ammazzati dall'esercito israeliano e sui civili in genere. Sappiamo bene infatti che Trump (e moglie) si è spesso pronunciato a difesa dell'infanzia e contro il traffico di esseri umani e in particolare dei bambini...


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