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Eurocorrotti & Co. Gli 'intoccabili'


PietroGE
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Eurocorrotti & Co. Gli 'intoccabili'
Valige e sacchi pieni di bigliettoni, cosiddetti 'rappresentanti' dei popoli europei in vendita come noccioline, media che non sanno che pesci pigliare, chi cerca di nascondere, chi dice che sono solo mele marce, chi elogia la magistratura belga per denunciare la riforma della giustizia in Italia. Insomma il solito circo equestre mediatico. Manca però un attore, anzi l'attore principale di questa tragicommedia, uno degli 'intoccabili', colui che si compra da decenni partitini e eurodeputati e mai è stato accusato di corruzione, anzi chi osa accusarlo viene subito criminalizzato. Chi sarà mai??? Fate il confronto con le indagini sulla presunta corruzione internazionale della Lega da parte dei russi che va avanti da 5 anni senza cavare un ragno dal buco visto che i soldi non ci sono per stessa ammissione dei magistrati e il 'do ut des' neanche visto che la Lega ha sempre votato le sanzioni contro la Russia. Aspettando che qualcuno tra i giornalisti (meglio : scribacchini di regime) si decida a sputtanarlo insieme ai suoi lustrascarpe vediamo cosa dice il mainstream :

https://www.liberoquotidiano.it/news/politica/34205167/qatargate-repubblica-fa-sparire-parole-pd-sinistra.html

Qatargate? Repubblica da non credere: toh, cosa fanno sparire

Mettiamola così: è già un mezzo miracolo che a Repubblica mettano in dubbio le "sante" Ong. Il quotidiano diretto da Maurizio Molinari titola sul Qatargate annunciando in prima pagina "le carte". Uno si aspetterebbe tutta, ma proprio tutta la verità sulla maxi-inchiesta per corruzione che sta scuotendo Bruxelles e l'Europarlamento. Perlomeno, qualche riferimento ai protagonisti e alla loro appartenenza politica, non proprio irrilevante ai fini della discussione.
Invece, capolavoro: né in prima pagina né nelle due seguenti si nominano Pd o sinistra, se non in un catenaccio a pagina 2 in cui la parola Pd c'è, sì, ma per introdurre il lunare virgolettato: "Siamo parte lesa". Lunare, perché per come ha presentato tutta questa storia Repubblica il Qatargate non sembra riguardare, appunto, né i dem né l'immacolato mondo progressista.
Eppure, qualche nome imbarazzante sta spuntando: Antonio Panzeri, ex potentissimo del Pd milanese e lombardo, eurodeputato per 12 anni, passato poi ad Articolo 1 e finito in arresto perché trovato con 600mila euro in contanti in casa. E che il Pd c'entri qualcosa lo dimostra l'autosospensione dell'eurodeputato Cozzolino. Oppure le perquisizioni nell'ufficio di Davide Zoggia, ex fedelissimo di Bersani ed ex pezzo grosso al Nazareno.
Repubblica però si limita a riportare le parole di Francesco Giorgi, compagno (italiano) della ex vicepresidente dell'Europarlamento Eva Kaili e già collaboratore di Panzeri, secondo cui le Ong (tra cui la Fight impunity dello stesso Panzeri) "servono a far girare soldi". Sebastiano Messina parla della "mazzetta dello sceicco", Lorenzo Vidino si concentra sul "potere qatarino tra hotel e moschee". A pagina 2, ecco le carte: "Una montagna di denaro per allargare la rete degli amici". Quindi parla l'ex segretaria di Panzeri, "sconvolta e nauseata". Il suo capo, rivela, "stava per arruolare anche il superburocrate Ue". Al più, nelle didascalie, spunta la sigla S&D, l'eurogruppo di cui fa parte anche il Pd. Uno potrà pensare: magari a pagina 4 la magagna della sinistra verrà fuori, in qualche modo. Sbagliato: focus sui "mattoni italiani del potere qatarino".


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