David Petraeus ha recentemente fornito una panoramica di come ciò potrebbe accadere . Tra l'altro, è stato comandante in capo delle forze armate statunitensi in Iraq e in seguito anche direttore del servizio di intelligence estero statunitense CIA.
L'obiettivo è tagliare la rotta terrestre della Russia verso la Crimea. Ciò dovrebbe mostrare a Putin che gli ucraini sono pronti a infliggere lunghi tormenti ai russi.
"Quello che dobbiamo veramente guardare non è ciò che sta accadendo sul campo di battaglia ora, ma ciò che sta accadendo nei centri di addestramento che gli stessi Stati Uniti gestiscono in Germania (Grafenwoehr, Hohenfels), Gran Bretagna, Polonia e Ucraina", ha detto Petraeus.
Secondo l'ex capo della CIA, nei centri di addestramento si stanno attualmente costituendo nuove brigate – “per lo più con nuove reclute dall'Ucraina, ma anche con alcuni ufficiali esperti”.
Le brigate sarebbero dotate di "una gamma di sistemi molto insolita". Tra l'altro, con veicoli corazzati occidentali e carri armati su ruote, nonché con armi provenienti dagli "avanzi" dell'ex Unione Sovietica.
Secondo Petraeus, una "grande offensiva" è prevista per la fine di maggio o l'inizio di giugno. L'attenzione si concentrerebbe sull'area di Melitopol. Lì è necessario tagliare la linea che collega la Russia lungo la costa sud-orientale dell'Ucraina con la Crimea. L'ex generale è entusiasta dell'offensiva.
A differenza dell'offensiva di Kharkiv, questa volta gli ucraini si troveranno in una posizione molto migliore, ritiene l'ex capo della CIA: "Avranno una logistica che fornirà loro ulteriori armi, munizioni, armamenti, carburante, acqua, cibo e supporto medico ."
"Crede che i russi prevarranno nel tempo perché hanno più forza, proprio come hanno fatto con l'esercito di Napoleone e i nazisti". Tuttavia, Putin "non è in grado" di superare ucraini, europei e americani.
Certamente: Petraeus è un guerrafondaio entusiasta , senza dubbio. Tuttavia, le sue dichiarazioni dovrebbero essere prese sul serio. I piani degli Stati Uniti per riconquistare la Crimea non sono nuovi. Mostrano fino a che punto il governo degli Stati Uniti è disposto a spingersi.
Proprio come Petraeus, Ben Hodges, ad esempio, vuole fare di tutto per riconquistare la Crimea. "Iniziamo a isolare la penisola con attacchi di precisione a lungo raggio", consiglia l'ex comandante in capo delle forze di terra statunitensi in Europa. Hodges sogna un quartier generale della NATO sul Mar Nero.
ttps://www.jungewelt.de/artikel/449321.kriegskartell-banderas-generäle.html
"Dobbiamo far sentire il comandante della flotta russa del Mar Nero molto, molto a disagio nel suo quartier generale illegale", ha detto Hodges tre anni fa.
Ma torniamo a Petraeus: le sue dichiarazioni coincidono anche con l'ultima ricerca del giornalista Usa Seymour Hersh: ha scritto che Biden di recente "ha autorizzato il dispiegamento nella regione di due brigate con migliaia delle migliori unità combattenti dell'esercito americano".
È una brigata dell'82a divisione aviotrasportata, che si è addestrata e si è esercitata intensamente in Polonia. Alla fine dello scorso anno, la divisione è stata ulteriormente rafforzata da una brigata della 101a divisione aviotrasportata, che era di stanza in Romania.
Aspre critiche a Petraeus sono state espresse da Robert F. Kennedy Jr., che era stato nominato candidato alla presidenza degli Stati Uniti per i Democratici. Kennedy ha scritto su Twitter :
"Questo suona come un promemoria del Dr. Stranamore. L'entusiasmo prepotente del generale Petraeus, per il sacrificio di ogni singolo ucraino al fine di raggiungere l'obiettivo geopolitico dei neocon (...) rasenta la sociopatia. Mio padre citava Tacito: "Hanno fatto un deserto e l'hanno chiamato pace".
YouTube: International Conflicts and U.S. National Security Challenges with General David Petraeus - 30. März 2023
È un pò difficile prendere sul serio quello che scrive Petraeus. Anzitutto le offensive si fanno, non si annunciano. Lui invece indica anche il periodo (fine maggio/inizio giugno), il tipo di unità coinvolte, e persino la direttrice principale dell'offensiva stessa, che si concentrerebbe su Melitopol. Tutto questo non ha senso, perciò va inquadrato a mio avviso nell'ambito della guerra mediatica ad uso più che altro interno.
Poi, la costituzione di nuove brigate "perlopiù con nuove reclute dall'Ucraina, ma anche con alcuni ufficiali esperti" è un eufemismo neanche troppo abile per dire che si propongono semplicemente di gettare allo sbaraglio dell'altra carne da cannone. Solo il dispiegamento di unità americane d'elite come quelle indicate nell'articolo potrebbe costituire un problema, ma a quel punto il conflitto diventerebbe globale. Infine, si sta parlando di qualche brigata: unità minori che non sarebbero sufficienti per condurre un'offensiva strategica su un fronte che in passato ha visto impegnate intere armate, con decine di divisioni. Ma forse su questo punto sono io a pensare in maniera antiquata.
Comunque sia, le esternazioni di Petraeus ed altri avrebbero senso solo se fossero certi che l'esercito russo è un'armata brancaleone inservibile, incapace persino di difendere la Crimea, e che sul fronte interno esistono forti tensioni, e forse addirittura una fazione propensa a capitolare. Ma questo significherebbe che Putin e soci sono dei criminali incompetenti che in vent'anni non sono stati in grado di organizzare un esercito decente, e hanno messo a repentaglio il destino della nazione, essendo incapaci di battere persino l'Ucraina, figuriamoci la NATO.
Tutto è possibile, per il poco che ne sappiamo, ma le esternazioni occidentali hanno quell'inconfondibile sapore propagandistico che le priva di ogni credibilità.
Non si capisce come con 500 carri armati possano battere i russi che ne hanno al fronte almeno 1500-2000 , tutti aggiornati o nuovi, piu' le migliaia in riserva che via via aggiornano. Per non parlare dei missili e dell'aviazione. Potrebbero sfondare di qualche chilometro in un punto, con gravi perdite, e li' trincerarsi, facendo passare la cosa come una grande vittoria dai media. Mentre i russi su tutta la linea del fronte, continuano tranquillamente a fare a pezzi la nato.
Il ministro Russo Shoigu adesso si sta facendo un sacco di risate in merito alla poderosa offensiva Ucraina chiedendosi con quali armi la faranno. Probabilmente vanghe e zappe. I Baidili no perché sono un'esclusiva russa. E' ovvio che siano chiacchiere per sedare l'opinione pubblica USA che inizia a vedere che ad un anno e 2 mesi dall'inizio della "gloriosa resistenza Ucraina all'ignobile invasore Russo" l'Ucraina sta cadendo a pezzi oltre, ed è l'unica cosa che conta per l'elettore medio americano, al fatto che sta pagando la benzina un pacco di dollari al gallone cosa che lo rende, per tacere del resto, tutt'altro che felice e solidale con l'Ucraina di cui, tra l'altro ignora pure, almeno nella media USA, la esatta posizione geografica.