In poco più di una settimana Fratelli d’Italia ha perso 1,8 punti percentuali, passando dal 29,2% al 27,4%: è il risultato dell’ultimo sondaggio realizzato da Euromedia Research per La Stampa. Una flessione che la direttrice Alessandra Ghisleri attribuisce agli scandali che hanno toccato il governo e in particolare il partito di Giorgia Meloni nelle ultime settimane. Un primo effetto, dovuto principalmente al caso che riguarda la ministra del Turismo Daniela Santanchè: la rilevazione infatti è stata eseguita il 7 luglio, quindi lo stesso giorno in cui è emersa la notizia dell’indagine per violenza sessuale a carico del figlio di Ignazio La Russa, con le successive dichiarazioni del presidente del Senato. Anche l’imputazione coatta del sottosegretario Andrea Delmastro è del giorno precedente, il 6 luglio

Ghisleri sottolinea come la frenata di FdI, che comunque resta ampiamente il primo partito nelle intenzioni di voto, non abbia per ora intaccato la figura della premier Meloni, il cui indice di fiducia resta stabile al 40,6% (-0,1 rispetto al 27 giugno). Il 44,1% degli intervistati ritiene d’altronde che il governo sia stabile, anche se sono un 5,4% in meno rispetto alla fine di giungo. Secondo il 39,2%, le vicende che riguardano Santanchè, La Russa e Delmastro stanno indebolendo l’esecutivo, mentre un 47,9% è contrario a questa lettura. Una convinzione forte soprattutto tra gli elettori di centrodestra: ben il 45,9% di loro ritiene d’altronde che questi scandali siano frutto del solito ” attacco politico ad orologeria da parte della magistratura“.

Tornando alle intenzioni di voto, infatti, a beneficiare della flessione di Fratelli d’Italia sembra essere soprattutto la Lega. Il partito di Matteo Salvini guadagna 1,4 punti percentuali e sale al 9,8%, vicino alla soglia delle due cifre. Cresce leggermente il Partito democratico: un +0,6% lo porta al 20,8% dei consensi. Sostanzialmente stabili le intenzioni di voto riguardo agli altri principali partiti: il Movimento 5 stelle resta la terza forza con il 16,3%, mentre Forza Italia non si muove dal 7. Guardando alle formazioni minori, c’è da registrare una flessione di Azione di Carlo Calenda, che perdendo lo 0,4% arriva al 4,2, nelle zone dove si trova già Italia Viva con il 3,9%.