L' immagine è stata scattata da un cellulare di un attivista di Extinction Rebellion e pubblicata da Repubblica, cronaca di Torino.
Nel corso di alcune proteste di Extinction Rebellion a Torino contro le sedi Repubblica, la Stampa, RAI,
una guardia giurata in servizio alla sede Rai di Torino ha bloccato un manifestante dopo aver estratto una pistola.
L' attivista avrebbe dichiarato che non intende sporgere denunce.
Io credo invece che l' episodio non debba passare sotto silenzio.
In un momento di grande crisi, in cui la protesta sociale invece di esplodere, latita in tutto il nostro paese, non possiamo permettere che chi protesta pacificamente sia minacciato con una pistola.
Altri ambientalisti, Ultima generazione, hanno subìto pesanti conseguenze giudiziarie per loro manifestazioni nonviolente ed anche eccessive critiche da attivisti di altre associazioni ambientaliste o di altri movimenti.
Ed è presente nel paese un clima di violenza, e di giustizia sommaria, al di fuori di ogni legge, salvo poi piangere quando arriva l' ennesimo femminicidio, l' ennesimo incidente automobilistico mortale, un suicidio, in carcere o fuori, una violenza sessuale.
No, dobbiamo essere contro ogni violenza, individuale, di stato, o della NATO.
L' Ucraina non vincerà mai una guerra contro la Russia, un pestaggio non riuscirà mai a fermare i furti.
La paura non fermerà mai la violenza, anche se innesca una violenza contraria.
Occorre il coraggio della nonviolenza,
il coraggio di essere fuori dal coro, di rischiare una denuncia o uno schiaffo. E' necessario contrastare come possiamo, con il corpo, senza armi o violenza, con la mente, l' esempio, la denuncia e la compassione, ogni tipo di violenza.
Marco.
Momenti di tensione alla Rai: attivista di Extinction Rebellion minacciato con una pistola
sabato 18 febbraio 2023
da Infoaut.it
Riceviamo e pubblichiamo…
Durante l’occupazione pacifica della sede RAI di via Cavalli di ieri mattina, una delle guardie giurate ha atterrato e minacciato con una pistola un attivista di Extinction Rebellion.“Nessuna denuncia verso la guardia. Il problema è il clima di allarme che è stato creato in questi mesi”.
Questa mattina, tre gruppi di attiviste di Extinction Rebellion hanno occupato le sedi delle principali aziende mediatiche di Torino, dalla RAI a La Stampa e La Repubblica. Sedute in silenzio, con dei cartelli in mano, hanno voluto portare una richiesta di aiuto al mondo mediatico. “Crisi climatica. I governi sono responsabili. Aiutateci a raccontare chi sono i criminali”, si leggeva infatti sui loro cartelli.
Nella sede della RAI di via Cavalli, però, non tutto è andato come previsto. Cinque attivisti sono stati bloccati con la forza, uno di essi è stato buttato a terra e minacciato con una pistola.
Un gesto grave, verificatosi nel contesto di una manifestazione pacifica, il cui solo obiettivo era sottolineare la necessità di raccontare le responsabilità dei governi nell’aggravarsi della crisi climatica. Un gesto che non vedrà, però, alcune conseguenze legali.
“Nonostante l’illegittimità e la gravità del gesto, pensiamo che sia necessario dare una lettura più ampia di quello che è successo questa mattina e non procederemo con alcuna denuncia” commenta infatti Roberto, l’attivista coinvolto nell’episodio. “Negli ultimi mesi, molte delle contestazioni politiche di questo paese sono state raccontate come violente o volte a destabilizzare l’ordine costituito. Quello che è successo oggi, anche se totalmente ingiustificabile, è quindi il sintomo di un clima di allarme e di innalzamento consapevole del conflitto sociale”.
Nonostante gli attivisti fossero tutti a volto scoperto e nonostante si siano immediatamente seduti a terra quando fermati dalle guardie, l’essere entrati velocemente ha fatto perdere il controllo della situazione in pochi secondi.
L’episodio di oggi è un sintomo preoccupante, che dovrebbe innescare una profonda riflessione sulle conseguenze di una narrazione che esaspera i toni e alimenta la polarizzazione.
Extinction Rebellion
pressenza ha parlato dell' episodio con questo articolo scritto dopo il mio primo post di un' ora fa