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Israele contro il segretario ONU Guterres, il ministro degli esteri non lo incontra "dopo le sue parole"


marcopa
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Israele - Hamas in guerra, le notizie di oggi | Il segretario generale Onu: «L’attacco di Hamas non nasce dal nulla». Israele: «Si dimetta»

di F. Battistini e L. Cremonesi, inviati; D. Frattini, da Gerusalemme; Redazione Online

Le ultime news di martedì 24 ottobre sulla guerra tra Israele e Hamas, in diretta.

Il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, parlando alla Cnn ha commentato le parole del presidente. Secondo il quale prima devono essere liberati gli ostaggi, poi si può parlare di un cessate il fuoco• È il 18esimo giorno di guerra: sono oltre 5.971 i morti palestinesi , 1.400 gli israeliani, 222 gli ostaggi nella striscia di Gaza. Israele parla di oltre «400 obiettivi di Hamas colpiti», Hamas riporta «almeno 140 morti nella notte in raid israeliani».

 

Ore 19:20 - Abu Mazen a Macron: «Finisca l'aggressione contro Gaza»

Il presidente palestinese Abu Mazen (Mahmoud Abbas) ha esortato oggi il suo omologo francese Emmanuel Macron a lavorare per «fermare l'aggressione» a Gaza, nel 18/esimo giorno della guerra tra Israele e il movimento islamico palestinese Hamas. «La esortiamo, presidente Macron, a far cessare questa aggressione», ha affermato Abu Mazen dopo l'incontro con il presidente francese presso la sede dell'Autorità Palestinese a Ramallah, in Cisgiordania.

 

Ore 19:19 - Biden: «Aiuti a Gaza non arrivano abbastanza rapidamente»

«L'arrivo degli aiuti a Gaza non è abbastanza rapido». Lo ha detto Joe Biden.

Ore 19:13 - Famiglie ostaggi: «Guterres vergognoso, giustifica Hamas»

Le dichiarazioni del Segretario generale dell'Onu Antonio Guterres «sono scandalose»: «ignora vergognosamente il fatto che sabato 7 ottobre è stato perpetrato un genocidio contro il popolo ebraico e ha trovato un modo modo indiretto per giustificare gli orrori che sono stati commessi contro gli ebrei». Lo afferma in un comunicato il Forum delle famiglie dei dispersi e dei rapiti nell'attacco di Hamas.

 

 

Ore 18:39 - Blinken: «Proteggere civili palestinesi e inviare aiuti a Gaza»

«Chiediamo a tutti i paesi» di inviare aiuti umanitari a Gaza. Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken, intervenendo alla riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. «Un civile è un civile», ha aggiunto Blinken, e i civili palestinesi «devono essere protetti». «Ciò significa che Hamas deve smettere di usarli come scudi umani e Israele deve prendere precauzioni. Ciò significa che cibo, acqua e medicine devono poter arrivare a Gaza e alle persone che ne hanno bisogno. I civili devono essere in grado di uscire dal pericolo», ha affermato, aggiungendo che gli Stati Uniti hanno «lavorato incessantemente» per questi obiettivi.

Ore 18:33 - L'Onu: «Senza carburante a Gaza domani sospendiamo attività»

L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi ha annunciato che domani sarà costretta a smettere di lavorare nella Striscia di Gaza a meno che non ci siano consegne di carburante nel territorio devastato dalla guerra. «Se non otteniamo urgentemente carburante, saremo costretti a sospendere le nostre operazioni nella Striscia di Gaza a partire da domani sera», ha dichiarato oggi l'Unrwa su X.

Ore 18:30 - Netanyhau ai soldati: «Siamo vicini al prossimo passo»

«Siamo davanti al prossimo passo, sta arrivando». Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu parlando ai soldati in una base dell'esercito. «Voi lo sapete e voi siete parte di questo. Non ci fermeremo finché - ha aggiunto - non avremo finito, con il vostro aiuto».

Ore 18:18 - Figlio ostaggi uccisi: «I miei genitori erano per la pace»

«I miei genitori hanno sempre operato per la pace. Mia madre aveva un'associazione di donne che includeva israeliani e palestinesi insieme. Mio padre ha dato tanto anche a Gaza». Lo dice Nadav Kipnis figlio di Eviatar e Lilach, la coppia di italo israeliani rapiti nel kibbutz di Be'er e uccisi da Hamas. «Io so che i Palestinesi che stanno a Gaza vogliono la pace. Bisogna fare una distinzione tra Hamas e i palestinesi. Hamas costringere le persone a rimanere dentro le case e non gli permette di allontanarsi e fa in modo di farci odiare», ha aggiunto Nadav Kipnis.

Ore 17:50 - Ministro Esteri Israele: non incontrerò Guterres dopo le sue parole

«Non incontrerò il segretario generale dell'Onu. Dopo il 7 ottobre non c'è spazio per un approccio equilibrato. Hamas deve essere cancellato dal mondo». Lo ha scritto su X il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen - che si trova a New York per il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite - dopo le affermazioni attribuite ad Antonio Guterres.

Questa argomento è stata modificata 6 mesi fa da marcopa

sarah hanno apprezzato
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marcopa
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Guterres: "Nessuno è al di sopra del diritto internazionale"

Gli attacchi di Hamas contro Israele "non sono avvenuti dal nulla", "il popolo palestinese è stato sottoposto a 56 anni di soffocante occupazione", anche se "le sofferenze del popolo palestinese non possono giustificare gli spaventosi attacchi di Hamas", ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres aprendo la riunione speciale del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla crisi in Medio Oriente. "I terribili attacchi" di Hamas "non possono giustificare la punizione collettiva del popolo palestinese", ha aggiunto Guterres, che ha parlato di "chiare violazioni del diritto umanitario" a Gaza e ha chiesto un cessate il fuoco "immediato" per alleviare la "sofferenza epica" della popolazione di Gaza.

"Nessuna parte in conflitto è al di sopra del diritto internazionale umanitario", ha affermato Guterres, chiedendo un "cessate il fuoco umanitario immediato" per alleviare "sofferenze epiche, rendere la consegna degli aiuti più facile e sicura e facilitare il rilascio degli ostaggi".

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oriundo2006 hanno apprezzato
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oriundo2006
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Finalmente un poco di coraggio. Avremmo voluto anche che si dicessero due punti fermi chiari chiari:

Gaza non è israele e dunque non può farne ciò che vuole.

La Cisgiordania non è israele e dunque deve rimuovere le colonie illegali oppure accordarsi con l'Autorità Palestinese.

Punto. Le risoluzioni ONU degli anni scorsi lo hanno detto e ripetuto ( erano epoche più legate alla legittimità dell'azione politica ed assai meno al suo successo militare ) e mi sembra aberrante che la Conferenza del Cairo di qualche giorno fa si sia chiusa senza una dichiarazione congiunta finale che rammentasse il DIRITTO DEI PALESTINESI AL POSSESSO DELLA LORO TERRA: da rivendicarsi anche con la forza, ampiamente permessa dal diritto internazionale in questi casi.

Ma qui si entra nel campo minato dei 'cadaveri negli armadi' da parte di stati grandi e piccini nonchè nel campo minato dei ricatti che lo stato degli innominabili esercita con successo da molti anni a questa parte, specie dopo il possesso di Gerusalemme, possesso che ha dato all'entità sionista poteri e saperi prima impensabili o quasi ( in effetti le pronunce ONU sono precedenti in gran parte ).

La tracotanza degli ebrei di israele ha origine proprio in questi.

 


sarah hanno apprezzato
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BrunoWald
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Le dichiarazioni del Segretario generale dell'Onu Antonio Guterres «sono scandalose»: «ignora vergognosamente il fatto che sabato 7 ottobre è stato perpetrato un genocidio contro il popolo ebraico

Un altro? Mettiamoci subito alla caccia dei negazionisti!

Hamas costringere le persone a rimanere dentro le case e non gli permette di allontanarsi e fa in modo di farci odiare

Ci riuscite benissimo da soli. Non avete davvero bisogno di aiuto.


sarah e oriundo2006 hanno apprezzato
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sarah
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Eh, insomma, una dichiarazione un po' più decisa del solito. Forse in parte inaspettata. Non sarà che questa volta il prezzo richiesto dallo stato eb. raico ai suoi "amici malgrado loro stessi" sia stato troppo alto? In questi anni Venti, ho l'impressione di assistere ad una sorta di processo di "accelerazione degli eventi", con avvenimenti apparentemente casuali che in realtà sembrano convergere verso un fine unico, un esito drammatico e violento che per forza di cose sovvertirà l'ordine del mondo per far sorgere qualcosa di simile a una nuova post-modernità a significati invertiti. Cui prodest? Difficile non pensare che chi spinge ora il corso della storia in una determinata direzione non immagini in questo "nuovo ordine" un'occasione di potere rinnovato e rafforzato. Sullo stesso tema e in un'altra discussione del forum è stato ipotizzato anche che a questa nuova visione del mondo venga attribuito un significato simbolico, forse religioso o più genericamente rituale. Non mi sento di escluderlo perché, se lo escludessi, troppi fatti rimarrebbero senza spiegazione. Allo stesso tempo, però, lo svelamento di questo ipotetico piano sta mostrando sempre più le proprie carte e, inevitabilmente, le difficoltà che esso incontra sul suo cammino nel mondo reale. Forse è giunto il momento di chiedersi se le recenti esperienze traumatiche alle quali è stata volutamente sottoposta la società abbiano davvero sortito tutti, ma proprio tutti, gli effetti sperati. Se la risposta fosse anche solo in parte negativa, allora sarebbe lecito domandarsi quale prezzo sarebbero disposti a pagare i fautori del piano pur di vederlo realizzato. E' stato acceso il fuoco in Ucraina, ora drammaticamente in Palestina, ad un ritmo serrato che tradisce la fretta di raggiungere i propri scopi. Lo stato di is. raele si accinge a chiedere al mondo di armarsi e combattere la "sua" guerra in nome di un'etica e una morale ormai del tutto asservite ad una causa unica, nonché formalmente insindacabile. Ma, c'è un ma, proprio nelle caratteristiche di quel mondo globale che alcuni anni fa pareva del tutto funzionale al progetto. C'è chi è convinto che il ritardo dell'operazione di terra sulla striscia non sia motivato dalle perplessità internazionali ma soltanto dalla necessità di organizzare le forze armate ( anche e soprattutto internazionali ) per affrontare l'inevitabile guerra conseguente. Non so, non sono in grado di valutare questa previsione ma nelle insolite parole del segretario onu mi sembra di scorgere la vera paura della guerra, il timore ( fondato ) di aver tollerato troppi ricatti e di essersi spinti, da complici, troppo in là.


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BrunoWald
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sarebbe lecito domandarsi quale prezzo sarebbero disposti a pagare i fautori del piano pur di vederlo realizzato.

Avendo un'idea di massima circa le caratteristiche dei "fautori del piano" (e devo dire che @oriundo2006 è molto più competente di me al riguardo...) non mi è difficile immaginare che siano disposti a pagare letteralmente qualsiasi prezzo, sempre ovviamente sulla pelle degli altri. All'apice della piramide penso che non freghi nulla neppure degli ebrei comuni, israeliani compresi. Figuriamoci di tutti gli altri miliardi di "animali parlanti"... Tutto dipende dal fatto che siano davvero sicuri di farla franca anche stavolta.

Penso anche che lei abbia intuito la verità, cara @sarah, quando scrive che: "nelle insolite parole del segretario onu mi sembra di scorgere la vera paura della guerra, il timore ( fondato ) di aver tollerato troppi ricatti e di essersi spinti, da complici, troppo in là."

Guterres, Macron e tutti i loro compari sono individui completamente depravati, altrimenti non sarebbero mai arrivati alle posizioni che occupano; immagino che si siano macchiati di delitti orrendi negli esclusivi rituali delle elites, per cui non c'è motivo di credere che le loro esternazioni siano il frutto di qualche soprassalto di coscienza: è probabile invece che siano spaventati dall'abisso verso cui li stanno trascinando i loro padroni, e cercano di "frenare" per evitare il peggio. Dopotutto, una guerra nucleare rischierebbe di modificare imprevedibilmente la temperatura dello champagne.


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sarah
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@BrunoWald. Certo. Escluso del tutto il sussulto di coscienza e preso atto della palese mediocrità dei nostri dirigenti, così a disagio se lontani da hotel di lusso, caviale e champagne, non resta che la spiegazione della paura per il "pasticciaccio brutto" che si compone sotto i loro ( e i nostri ) occhi. Questa volta gli indiscussi padroni del discorso devono aver alzato troppo la posta palesando così non solo le loro vere intenzioni ( sempre meno sottotraccia ) ma anche la manifesta inettitudine dei vari governicchi che hanno sparso per il mondo. Questi omini si rendono forse conto di non essere in grado di seguire i loro "mentori" in un'impresa così grande. Se da un lato questo fatto non ci porta molto lontano, dall'altro però sta rendendo sempre più evidente la "fretta" con la quale il fronte usa-is. raele spera di poter influenzare il corso della storia. Per questo anch'essi sembrano disposti ad investire sempre più risorse nel loro progetto. Questi sviluppi appaiono loro così fondamentali perché molto probabilmente assumono una qualche valenza simbolica, escatologica che "noi" ci ostiniamo a voler ignorare per non dover aprire gli occhi sullo "schifo" inconcepibile che ci apparirebbe davanti. Altro che la loro inversione di significati...

D'altra parte questo nostro misterioso mondo contemporaneo ha seguito, negli ultimi anni, una qualche "guida" che lo ha condotto verso livelli sempre più inesplorati di irrazionalità, brutalità e incoerenza: le folli crisi economiche pilotate, il terrorismo in Europa, la pandemia e la sua spirale di abiezione ed ora lo spettro della guerra, quella vera. Molti affermavano, con ragioni fondate, che nulla e nessuno avrebbe mai potuto fermare questo processo eppure ora sembra che a qualcuno stiano tremando un po' i polsi. Onestamente non so cosa ciò possa significare per gli sviluppi futuri, forse però metterà sempre più a nudo la vera identità di questa "guida" che qualche colpo lo avrà pur sbagliato. Il loro svelamento, se avverrà, rischia di essere un fatto drammatico.


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