Manifestazione pace...
 
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Manifestazione pace 5 marzo, piattaforma senza critiche al governo e altre piattaforme sparse. Come il 15 ottobre 2011......


marcopa
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In alcuni spazi web, anche dei Lavoratori della Conoscenza CGIL, circolava nei giorni scorsi una piattaforma per il 5 marzo che comprendeva il No all' invio di armi italiane in Ucraina e la richiesta che la NATO non si allargasse ad est.

Nella piattaforma ufficiale lanciata ieri sera questi due punti sono scomparsi. Ma tutti potranno partecipare con proprie piattaforme. Cosa che già sta succedendo. Faccio però due osservazioni

1) la piattaforma ufficiale avrà una diffusione mediatica  molto più larga.

2) il 15 ottobre 2011 c'era una manifestazione globale, a Roma sfilarono decine di migliaia di persone ognuno con richieste diverse. la giornata finì con incidenti, macchine bruciate, divieto di manifestare a Roma per mesi. 

E arrivò il governo Monti........

 

Marco

Europe for peace": manifestazione per la pace il 5 marzo a Roma

Corteo con partenza alle ore 13.30 da Piazza della Repubblica con arrivo alle 14.30 a piazza San Giovanni in Laterano. L'iniziativa è promossa dalla Rete Italiana Pace e Disarmo. In questa pagina web trovate il dialogo internazionale fra due rappresentanti pacifisti, in Ucraina e in Russia.
3 marzo 2022

Redazione PeaceLink

 

CESSATE IL FUOCO

 

CONTRO LA GUERRA CAMBIA LA VITA

DAI UNA POSSIBILITA’ ALLA PACE

Bisogna fermare la guerra in Ucraina. 

Bisogna fermare tutte le guerre del mondo.

Condanniamo l’aggressione e la guerra scatenata dalla Russia in Ucraina.

Vogliamo il “cessate il fuoco”, chiediamo il ritiro delle truppe.

Ci vuole l’azione dell’ONU che con autorevolezza e legittimità conduca il negoziato tra le parti. 

Chiediamo  una politica di disarmo e di neutralità attiva.

Dall’Italia e dall’Europa devono arrivare soluzioni politiche e negoziali.  

Protezione, aiuti umanitari, diritti alla popolazione di tutta l’Ucraina, senza distinzione di lingua e cultura.

Diamo segnali concreti di solidarietà.

Ognuno contribuisca all’accoglienza e al soccorso degli Ucraini in fuga. 

Costruiamo ponti e solidarietà tra i popoli con la democrazia, i diritti, la pace. 

Basta armi, basta violenza, basta guerra!


Citazione
LuxIgnis
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Post: 481
 

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-ma_quale_pace_su_un_surreale_comunicato_della_rete_pace_e_disarmo_per_la_manifestazione_del_5_marzo/45289_45427/

Abbiamo dovuto leggerlo e rileggerlo perché sembra veramente surreale, ma il comunicato degli organizzatori di una “manifestazione di pace” indetta per il 5 marzo dalla “rete pace e disarmo” non dedica neanche una riga sui neo-nazisti ucraini che si sono macchiati di migliaia di civili morti dal 2014 nelle regioni a cui, per gli accordi di Minsk, avrebbero dovuto garantire l’autonomia.

Non una riga di condanna al governo italiano che, in ottemperanza ai diktat di Ue e Nato, invierà armi a Kiev, mettendo il nostro paese a serio rischio - come ha confermato con un comunicato chiaro Mosca - di entrare in guerra contro la Russia.

Non una riga contro la Nato e sulle promesse fatte dopo il 1991 alla Russia, l'allargamento a est, le esercitazioni militari e le provocazioni in Lettonia, Lituania, Polonia negli ultimi anni. 

Non una riga, sui mercenari che stanno arrivando a combattere con il regime nato a Kiev dopo il colpo di stato del 2014. 

Non una riga sui crimini della Nato.

Non una riga sui milioni tra morti e profughi prodotti dalla Nato in Libia.

Non una riga sui milioni tra morti e profughi prodotti dalla Nato (e gli amici terroristi) in Siria.

Non una riga sui milioni tra morti e profughi prodotti dalla Nato in Afghanistan.

Non una riga sui crimini in Iraq basati sulla fake news del millennio.

Non una riga sulle barbarie prodotte nell’ex Jugoslavia. 

E la lista potrebbe seguire a lungo...

La pace, il dialogo, il disarmo e la neutralità sono obiettivi che ogni vero amante della pace si deve porre oggi. I 5 punti che pone Mosca per le trattative che la parte ucraina prova a rimandare sono un punto di partenza a cui rispondere con la diplomazia. La manifestazione del 5 marzo va nella direzione opposta: guerra prolungata, armi al regime di Kiev e rischio concreto di entrata in guerra dell’Italia contro la Russia. 

 

Orwell fatto carne: Pace è guerra e guerra è pace.


Maryland hanno apprezzato
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Maryland
Estimable Member
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Post: 246
 
Pubblicato da: @marcopa
 

CONTRO LA GUERRA CAMBIA LA VITA

DAI UNA POSSIBILITA’ ALLA PACE

Bisogna fermare la guerra in Ucraina. 

Bisogna fermare tutte le guerre del mondo.

Condanniamo l’aggressione e la guerra scatenata dalla Russia in Ucraina.

Vogliamo il “cessate il fuoco”, chiediamo il ritiro delle truppe.

Ci vuole l’azione dell’ONU che con autorevolezza e legittimità conduca il negoziato tra le parti. 

Chiediamo  una politica di disarmo e di neutralità attiva.

Dall’Italia e dall’Europa devono arrivare soluzioni politiche e negoziali.  

Protezione, aiuti umanitari, diritti alla popolazione di tutta l’Ucraina, senza distinzione di lingua e cultura.

Diamo segnali concreti di solidarietà.

Ognuno contribuisca all’accoglienza e al soccorso degli Ucraini in fuga. 

Costruiamo ponti e solidarietà tra i popoli con la democrazia, i diritti, la pace. 

Basta armi, basta violenza, basta guerra!

Chi si sveglia oggi e urla contro la guerra (essere pro pace è cosa assolutamente condivisibile, sia chiaro!) si è bevuto la propaganda di regime.

La guerra nel Donbass avviene in Ucraina da anni ma quella non interessa a nessuno, chiediamoci il perché!!

Quella che ci fanno vedere è solo PROPAGANDA. La guerra ce l’abbiamo da due anni: è più evidente da noi, in Australia, in Canada... Ma tutti i paesi sono coinvolti.

Stanno ledendo diritti e libertà, con la scusa di emergenze costruite ad hoc (pseudopandemie, guerre che capitano proprio quando servono, presunti problemi climatici…).

E’ il Grande Reset o Nuovo Ordine Mondiale. Lo scopo ultimo è il controllo totale. Grazie alle fantomatiche emergenze, ci toglieranno TUTTO, compresa la vita. O morti, o schiavi, questo è il futuro. Prima capiamo la realtà, prima possiamo agire.

Le manifestazioni, qualunque siano, non hanno potere contro un nemico di questa portata. Non le ascolteranno mai perché la democrazia non c’è più, anche se non sembra. Fa parte del gioco farci credere che siamo ancora in democrazia.

La lotta non violenta è l’unica possibilità che abbiamo:

https://comedonchisciotte.org/chi-sono-i-vivi-intervista-al-portavoce/

 

 


sarah hanno apprezzato
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sarah
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 522
 

@ marcopa

Infatti, parlando molto semplicemente, lasciamo perdere la flc cgil. Per carità. Oggi sardine, poi no alle armi, sì alle armi. Non meritano il nostro tempo, secondo me. Uno degli ultimi scioperi del comparto, di cui mi duole fare ancora parte e mi duole davvero, ha visto un'adesione imbarazzante, degna di una sagra di quartiere quando piove. Ma a loro che importa, se si comportano " bene", qualcuno dall'alto garantirà loro l'esistenza. E badi bene, la loro esistenza non quella della scuola. Perdoni lo sfogo ma il tasto è dolente.

 


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