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MILIARDARI FINANZIANO LA SINISTRA GLOBALIZZATA


mystes
Noble Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 1513
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Molte persone restano sorprese nello scoprire che gran parte dei finanziamenti per i progetti "progressisti" provengono da fondazioni gestite da miliardari. Ma i miliardari non sono forse grandi capitalisti? Perché finanziano un'ideologia che condanna l'accumulo di ricchezza e lo sfruttamento dei poveri da parte dei ricchi? Alcuni ritengono che i super-ricchi agiscono in questo modo per compensare la loro enorme ricchezza, motivati da una questione morale, nel tentativo di "dormire con la coscienza pulita".

Lo storico Gary Allen ha un'opinione alquanto diversa. Nel libro "Nuovo Ordine Mondiale: storia di una cospirazione", l'autore sostiene che se troviamo strano che un miliardario finanzi progetti di sinistra è a causa di un'idea sbagliata che abbiamo del socialismo. A scuola impariamo e dai media apprendiamo che il socialismo è un progetto di distribuzione di ricchezza e di potere. Allen sostiene invece che, in realtà, il socialismo consiste in un grande sistema di concentrazione del reddito e di potere.

Gary Allen sostiene che il termine Nuovo Ordine Mondiale è utilizzato da un'élite internazionale che si dedica alla distruzione di tutti i governi indipendenti. Per questo autore, il pericolo maggiore cessa di essere la cospirazione cripto-comunista e diventa l'élite globalista che alcuni identificano con l'atlantismo del Gruppo Bilderberg. Molte delle stesse persone - come Soros, ad esempio - occupano ancora un ruolo centrale, come parte di un gruppo plutocratico ed elitario, un gruppo che controlla sia i governi - soprattutto se di sinistra - sia le loro istituzioni, sia gli organismi internazionali.

Nel luglio 2919 si poteva leggere su una rivista una frase che cadeva a pennello sulla definizione di Allen: "Non sostengo la democrazia. È meglio la dittatura. Il dittatore dice: faccio così e basta. In democrazia, le cose si diluiscono". L'autore era Bernie Ecclestone, miliardario ed ex boss della Formula 1. La frase è stata pronunciata nel bel mezzo di un incontro con il Presidente della Commissione Europea. E’ quindi chiaro che per alcune figure che comandano, al vertice della "catena alimentare" internazionale per esempio, mettere le decisioni ai voti è molto noioso. Preferiscono dare ordini ed essere obbediti, senza alcuna obiezione. Per loro è più pratico. E alcuni usano il loro potere economico per raggiungere questi obiettivi.

Credo che sia molto importante affrontare un argomento simile in questo momento. Stiamo migrando da un ordine mondiale globalizzato, allora comandato dagli Stati Uniti e dal dollaro (più specificamente, dal petrodollaro), per passare a un nuovo ordine più chiuso e settoriale, classificato da alcuni come "neofeudale", pilotato dal Grande Reset, (si veda per esempio su CdC:   https://comedonchisciotte.org/il-futuro-dellucraina-e-nel-grande-reset/  ) dove "nessuno avrà nulla, ma sarà felice". In altre parole, uno scenario preoccupante.

Poiché succede spesso che le persone accettino di buon grado cose che poi si rivelano scelte sbagliate, è giunto il momento di capire meglio in che direzione sta andando il mondo.

Come annunciato nel suo libro "Covid-19: The Great Reset", Klaus Schwab invita i dirigenti a livello internazionale a non perdere l'opportunità di cambiamento prodotta dalla crisi sanitaria, vista da lui come l'occasione perfetta per attuare una sorta di "capitalismo sostenibile", un bel nome per un progetto più feudale che capitalista. Tuttavia, il dettaglio è che questo progetto - che alla fine finisce per aumentare il potere dello Stato autoritario a detrimento dello stato sociale - può avere successo solo se viene attuato uno scenario di scarsità e di paura. Ricordiamo che misure pregiudizievoli per il popolo sono ampiamente accettate solo quando le masse sono nella paura e pressate dal bisogno.

Per esempio associare la crisi sanitaria alla guerra in Ucraina, come è stato fatto di recente, ha riportato in auge un discorso che da tempo non prendeva slancio: la scarsità globale di cibo e di energia. A questo punto, vale la pena ricordare che l'abbondanza produce indipendenza, e questa porta alla libertà. Al contrario, la scarsità di prodotti e soprattutto di cibo genera dipendenza e la dipendenza apre la strada al controllo, al governo autoritario mondialista. In altre parole, l'opportunità di aumentare il controllo è proprio nei momenti di privazione.

"Purtroppo, questa è la direzione in cui si sta muovendo il mondo. Ma forse – sostiene il giornalista brasiliano esiliato negli Stati Uniti Daniel Lopez - c'è un solo Paese sul pianeta che ha il potenziale per interrompere questa tendenza alla scarsità globale, riuscendo a garantire la sicurezza energetica e alimentare all’Europa e al mondo intero. Secondo il direttore generale dell'OMC, questa è la nazione che possiede un'agricoltura senza la quale il mondo non può sopravvivere. Sempre che gli avvoltoi non riescano a dominarla e a farne una succursale del potere globalista."

 


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PietroGE
Famed Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 4122
 

Il socualismo reale. diverso da quello utopico, messianico e pseudoreligioso immaginato da Marx, è sempre stato uno strumento di gestione del potere. Il leninismo ne è infatti il vangelo. Nei suoi scritti Lenin si occupa infatti della gestione del potere, l'economia la cita di sfuggita come un mezzo per cementare il dominio della classe che ha conquistato il potere. Gli stessi rivoluzionari bolscevichi erano finanziati da banchieri ebrei, in particolare da Jacob Schiff.


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