25 aprile, ovviamen...
 
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25 aprile, ovviamente


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
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Oggi è il 25 aprile.

[Mi sento moralmente obbligata a dire qualcosa anch’io su questa kermesse necrofila che affligge puntualmente l’Italia ogni anno, da decenni, e me personalmente da tutta la vita.

[Ci sono cresciuta, con la banda e i discorsi in piazza ricalcati sulle croste risorgimental-savoiarde: se mi ricordo l’ormai desueto Inno di Garibaldi è perché vanto anni di «Va’ fuora d’Italia, va’ fuora, ch’è l’ora; / Va’ fuora d’Italia, va’ fuora, o stranier!», che non c’entrava niente con la seconda guerra mondiale ma rendeva bene l’afflato patriottico di un popolo oppresso eccetera eccetera.

[In questi giorni, fra le non molte voci di chi vorrebbe abolire questa festa nazionale, sento qualcuno che indica il 25 aprile 1945 come la data di svendita dell’Italia agli Stati Uniti]

Domani è il 26 aprile.

Alessandra Colla
Fonte: http://www.alessandracolla.net/
Link: http://www.alessandracolla.net/?p=278
25.04.2009


Citazione
Georgius
New Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2
 

Le considerazioni di Alessandra sono condivisibili. Belle e buone. Molto femminili. Sono considerazioni di un'anima ancora in pena. Essa ha, ovviamente, ragione, perché una recita a soggetto di questo tipo fa venire sicuramente un senso di sconforto, proprio per la menzogna che trasuda da tutti i pori e che chiunque nel nostro paese percepisce con grande facilità. Senza entrare nel merito della questione, già analizzata a GIUDICATA da tanti interventi in tutte le Sedi, occorre limitarsi a poche considerazioni concrete. La STORIA non fa sconti alla retorica. I fatti bruti sono tutti lì, evidenti. La Storia non ha particolari ragioni da sostenere, anche perché il comportamento degli umani è sempre lo stesso. NON migliora mai, anzi!! peggiora. NOI possiamo solo giudicare dalle conseguenze. Il fatto che il presidente (!) di questa repubblica sia costretto a dichiarare che occorre smettere di denigrare la resistenza è già indicativo di per sè. Il fatto che uno dica che bisogna smettere di dire che sua madre è una puttana dovrebbe generare qualche sospetto. Il fatto che malgrado uno sbarramento mediatico di tutto rispetto la denigrazione salga spontanea da tanti cuori, è più che indicativo. Ed in ogni caso è roba "LORO!!" Noi sappiamo che questa resistenza è una questione tutta interna all'Italia. All' estero semplicemente NOn esiste. Per l'opinione pubblica mondiale NOn esiste. Esiste un giudizio genericamente negativo per la propensione degli italiani alle pagliacciate. E non sarà certamente il comportamento di Berlusconi o di altri del suo seguito che risolverà, con qualche barzelletta ( di troppo) questo nostro deficit che si aggrava sempre di più. La MENZOGNA insita nella pagliacciata però ha una ripercussione nel subconscio degli italiani, che fingono di NON percepirla, ma c'è e scava nel profondo. E si riflette nella percezione che gli italyoti hanno di se stessi. Che è brutta e triste. Giorgio Vitali


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