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8 Ottobre 2014 8:03
Premesso che sono per l'estensione dei diritti civili, sorge spontanea una considerazione sulla questione della circolare Alfano sulla registrazione delle nozze gay celebrate all'estero. Leggo sugli organi di stampa che molti sindaci proclamano con forza l'intenzione di non obbedire alla disposizioni di tale circolare, tanto che molti definiscono tutto ciò una "rivolta". Tutto bene, ma constato con amarezza che nessuna "rivolta" dei sindaci" e nessuna disobbedienza è mai stata annunciata quando i governi hanno progressivamente tagliato le risorse ai Comuni, quando obbligano alla privatizzazione di servizi, quando addirittura impediscono ai Comuni che hanno qualche soldo disponibile di spendere per migliorare strutture o servizi. In questi casi, da parte dei sindaci, solo timide e occasionali proteste da parte di qualcuno e sostanziale e servile adeguamento generale.
8 Ottobre 2014 9:22
Perché in questa maniera, scambiando l'aria fritta con le cose concrete a beneficio di tutti, pensano di farsi belli davanti ai "progressisti", che ritengono essere la maggioranza in questo Paese, quando invece esiste una consistente "maggioranza silenziosa" che abbiamo visto sfilare in Francia quando volevano imporre queste assurde "nozze gay". Poi subentrano anche altri condizionamenti, d'ordine psicologico, perché oramai, non stare dalla parte di queste cose equivale ad essere "cattivi" ed "immorali".
8 Ottobre 2014 15:27
Solito teatrino, creato su qualcosa di sostanzialmente inutile, utile a sviare l'attenzione della gente comune dalle cose veramente importanti (ad es: Job Act, politica estera autolesionista, ecc...) che potrebbero svegliare qualche coscenza.
🙄
8 Ottobre 2014 20:58
ciò dimostra che sulle stronzate sanno fare "opposizione"
sulle cose serie sono tutti uniti nel far male alla propria Nazione