Alessandro Di Batti...
 
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Alessandro Di Battista si esprime sulle espulsioni

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Georgejefferson
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Non era una critica ,Notturno.Pensa che per me l'Abc della politica e' la realtà politica come "opinione soggettiva".Quindi parlare di "dati di fatto oggettivi"in politica e' come l'omelia del prete con le sue bibbie "che dimostrano"...


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tania
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Se fossi iscritta ad un movimento politico va da sé ovviamente che ne condivida gli ideali : e ( nel mio caso ) troverei quindi sensata l’espulsione di qualcuno che ad un certo punto , ad esempio , iniziasse a fare propaganda mercatista o xenofoba o reazionaria o nazionalista o omofoba eccetera . Secondo me quindi la a-democraticità del M5S non emerge tanto dall’atto dell’espulsione politica in sé ( il M5S non ha contenuti politici , ma ci siamo capiti ) . Ma emerge dal fatto che il M5S è di Beppe Grillo : nel senso proprietario del termine . E’ proprietà privata di Beppe Grillo . Il M5S è un logo commerciale , che sponsorizza un blog commerciale . E Beppe Grillo , quando vuole , con un sms o una email , può privare chiunque dell’uso del logo . L’art. 3 del “non statuto” non a caso recita così : “Il nome del Movimento 5 Stelle viene abbinato ad un contrassegno registrato a nome di Beppe Grillo , unico titolare dei diritti d’uso dello stesso” . E qui siamo anche ad un passo oltre Berlusconi ( certo Silvio è il finanziatore , oltre che il capo carismatico , di Forza Italia . Ma formalmente non è la stessa cosa ) . Poi ( preciso , a scanso di equivoci ) senz’altro la prevalenza del marketing , la tendenziale identificazione tra sfera politica e sfera mediatica , la spettacolarizzazione e personalizzazione della politica , l’assenza di elaborazione e contenuti politici eccetera eccetera riguardano ormai la maggioranza dei partiti . Ma ecco ( forse azzardo un po’ ) ho la sensazione che stiamo assistendo ad un importante passaggio storico : quando , fra 20/30 anni , importanti marchi commerciali entreranno direttamente in politica ( intendo direttamente con il proprio logo… ) gli storici si ricorderanno dell’Italia e del M5S . Insomma un partito azienda non solo nella prassi , ma proprio legalmente .


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Sicuri quindi che una impostazione di un certo tipo sia necessariamente "fascista" ?

Ma infatti io ho definito il M5S un partito stalinista al suo interno.

E indubbiamente lo era anche il PCI, che però era socialdemocratico in proiezione esterna.

Comunque tutto questo discorso è interessante, ma sta diventando noioso, perchè ognuno rimane nelle proprie posizione senza "ascoltare" l'altro. Che è proprio l'immagine della condizione (biopolitica, direbbe Bifo) del nostro paese.


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bvzm1
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anche con la coazione a ripetere. cosa c'entravano i partiti comunisti?


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Anonymous
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Se fossi iscritta ad un movimento politico va da sé ovviamente che ne condivida gli ideali : e ( nel mio caso ) troverei quindi sensata l’espulsione di qualcuno che ad un certo punto , ad esempio , iniziasse a fare propaganda mercatista o xenofoba o reazionaria o nazionalista o omofoba eccetera . Secondo me quindi la a-democraticità del M5S non emerge tanto dall’atto dell’espulsione politica in sé ( il M5S non ha contenuti politici , ma ci siamo capiti ) . Ma emerge dal fatto che il M5S è di Beppe Grillo : nel senso proprietario del termine . E’ proprietà privata di Beppe Grillo . Il M5S è un logo commerciale , che sponsorizza un blog commerciale . E Beppe Grillo , quando vuole , con un sms o una email , può privare chiunque dell’uso del logo . L’art. 3 del “non statuto” non a caso recita così : “Il nome del Movimento 5 Stelle viene abbinato ad un contrassegno registrato a nome di Beppe Grillo , unico titolare dei diritti d’uso dello stesso” . E qui siamo anche ad un passo oltre Berlusconi ( certo Silvio è il finanziatore , oltre che il capo carismatico , di Forza Italia . Ma formalmente non è la stessa cosa ) . Poi ( preciso , a scanso di equivoci ) senz’altro la prevalenza del marketing , la tendenziale identificazione tra sfera politica e sfera mediatica , la spettacolarizzazione e personalizzazione della politica , l’assenza di elaborazione e contenuti politici eccetera eccetera riguardano ormai la maggioranza dei partiti . Ma ecco ( forse azzardo un po’ ) ho la sensazione che stiamo assistendo ad un importante passaggio storico : quando , fra 20/30 anni , importanti marchi commerciali entreranno direttamente in politica ( intendo direttamente con il proprio logo… ) gli storici si ricorderanno dell’Italia e del M5S . Insomma un partito azienda non solo nella prassi , ma proprio legalmente .

Ma c'è sempre un titolare o un proprietario del logo o del simbolo. Sempre!

E questo sarebbe un sintomo di partito-azienda? ??

Allora lo sono tutti!!!

Persino la vecchia DC di don Sturzo. Ve le ricordate le cause prr l'uso del "marchio", si?

Spesso semba che prima vogliate fissare il vostro concetto, quello che più soddisfa la vostra "pancia", che da voce alle (non belle) emozioni che provate e poi cerchiate qualsiasi modo per giustificarlo.

Tutto un corri-corri per cercare di dare dignità alle vostre emozioni.


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bvzm1
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sei impagabile, davvero ti sfugge la differenza tra collettività e individuo? Dai, diccelo che ti stai facendo due risate, nessuno può essere così incapace


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sei impagabile, davvero ti sfugge la differenza tra collettività e individuo? Dai, diccelo che ti stai facendo due risate, nessuno può essere così incapace

sei sicuro di essere davvero bvzm1?

Non hai pronunciato la tua parolina maggggica..... 🙄


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A
 A
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Notturno cazzo anche te ma scusa ma sei incredibile... noi ci siamo fatti un mazzo tanto, abbiamo scandito slogan a profusione per anni urlando "una risata vi seppellirà" e vai e su e giù per le piazze con il Circo Antagonista a tre piste e vota bertinotti pensa te, bertinotti...e vai tutti insieme con quella "risata vi seppellirà" e poi..... davvero davvero arriva un comico vero e a forza di battute e risate ne manda a decine in parlamento e noi? risate? macchè... noi a casa a piangere. e loro ridi pagliaccio. ci vorrai concedere almeno uno sguardo alla pagliuzza visto il trave che ci ritroviamo nel culo? o neanche quello cazzo.. un "fascista" en passant ce lo concedi, o volete proprio tutto? A proposito... che nome è il tuo? Notturno... cioè buio.. cioè nero, ovvero fascio, e banna il fascio!


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Notturno cazzo anche te ma scusa ma sei incredibile... noi ci siamo fatti un mazzo tanto, abbiamo scandito slogan a profusione per anni urlando "una risata vi seppellirà" e vai e su e giù per le piazze con il Circo Antagonista a tre piste e vota bertinotti pensa te, bertinotti...e vai tutti insieme con quella "risata vi seppellirà" e poi..... davvero davvero arriva un comico vero e a forza di battute e risate ne manda a decine in parlamento e noi? risate? macchè... noi a casa a piangere. e loro ridi pagliaccio. ci vorrai concedere almeno uno sguardo alla pagliuzza visto il trave che ci ritroviamo nel culo? o neanche quello cazzo.. un "fascista" en passant ce lo concedi, o volete proprio tutto? A proposito... che nome è il tuo? Notturno... cioè buio.. cioè nero, ovvero fascio, e banna il fascio!

*** scompished *** 😆 😆 😆


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Secondo me quindi la a-democraticità del M5S non emerge tanto dall’atto dell’espulsione politica in sé ( il M5S non ha contenuti politici , ma ci siamo capiti ) . Ma emerge dal fatto che il M5S è di Beppe Grillo : nel senso proprietario del termine . E’ proprietà privata di Beppe Grillo . Il M5S è un logo commerciale , che sponsorizza un blog commerciale . E Beppe Grillo , quando vuole , con un sms o una email , può privare chiunque dell’uso del logo . L’art. 3 del “non statuto” non a caso recita così : “Il nome del Movimento 5 Stelle viene abbinato ad un contrassegno registrato a nome di Beppe Grillo , unico titolare dei diritti d’uso dello stesso” . E qui siamo anche ad un passo oltre Berlusconi ( certo Silvio è il finanziatore , oltre che il capo carismatico , di Forza Italia . Ma formalmente non è la stessa cosa ) . Poi ( preciso , a scanso di equivoci ) senz’altro la prevalenza del marketing , la tendenziale identificazione tra sfera politica e sfera mediatica , la spettacolarizzazione e personalizzazione della politica , l’assenza di elaborazione e contenuti politici eccetera eccetera riguardano ormai la maggioranza dei partiti . Ma ecco ( forse azzardo un po’ ) ho la sensazione che stiamo assistendo ad un importante passaggio storico : quando , fra 20/30 anni , importanti marchi commerciali entreranno direttamente in politica ( intendo direttamente con il proprio logo… ) gli storici si ricorderanno dell’Italia e del M5S . Insomma un partito azienda non solo nella prassi , ma proprio legalmente .

Scusa se ti cito ancora, Tania, ma ho perso tempo a cercare qualche fonte.

Quando un partito nasce dall'iniziativa di un unico soggetto è abbastanza normale che quella persona fisica si preoccupi di registrare il logo.

Lo farebbe chiunque, immagino.

Lo ha fatto Berlusconi sin dal 2007 per il logo di Forza Italia ( http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/08_Agosto/21/brambilla_pdl_logo.shtml)

E' ovvio che il simbolo di un'idea sia sottoposto a tutela. Pensa in quanti si sarebbero appropriati del simbolo M5S per poi agire contro Grillo.

Forse sei più giovane di me, ma io ricordo che persino Renzo Arbore registrò il logo del "Cacao Meravigliao", che nemmeno esisteva nella realtà.

Farne derivare una a-democraticità secondo me è una forzatura evidentissima.

La democraticità, lo ripeto, la trovi nella libertà di aderire a quel movimento oppure no, sei libero di uscirne o anche di avversarlo dall'esterno.

Ma pretendere di entrare in un movimento politico per fare opposizione è veramente una follia che solo gli xyz della politica possono considerare come un "diritto".

E tutto questo senza ancora parlare delle votazioni che si sono susseguite in quel benedetto movimento.

Anche perché ci dicono che le votazioni sono democratiche, ma quelle del M5S no.

Tutto sta a capirsi, giusto?


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Peccato che la discussione sulle espulsioni abbia preso una piega poco vicina ai contenuti e ai fatti concreti che stanno succedendo. Ad es., sarebbe molto interessante ripartire da qui e lasciare perdere ogni altra manfrina:

Ed anche se a me tribunali, probiviri, gerarchie, leaderismi e logiche disciplinari di ogni tipo fanno venire l'orticaria ..... nel caso specifico, però, ho l'impressione pure io che almeno alcuni degli "espulsi" un ruolo di questo tipo col tempo lo avessero assunto veramente ... già stanno uscendo fuori le cene/riunioni con Civati e con Migliore di Sel ... ed altro ancora ... e forse le espulsioni sono anche un modo serio di risolvere la contraddizione senza trascinarla opportunisticamente troppo per le lunghe ...

Cioè, mi stai dicendo che l'espulsione è giusta perchè Orellana andava a cena con Civati? Civati eh, non Cicchitto... ma che razza di discorsi...

A dar manforte a Bdurruti, ricorderete, è arrivato poi Fernesto che, irritato per gli epiteti che ho usato per definire i piddini, ha spostato l'attenzione sul mio lessico "complottista" e la Spectre, tentando miseramente di schernirmi. E invece quello dei grillini che se la intendono col PD è una questione molto importante. Come pure è importante capire che Civati, Bersani, Renzi, Berlusconi, Cicchitto e perfino Migliore sono gente con cui non bisogna avere nulla da spartire (senza distinzioni, sono perfettamente UGUALI nella loro perniciosità sociale). Che dovrebbe fare uno (Grillo) che strilla in continuazione che i partiti (soprattutto PD PDL) devono andare a casa, anzi in galera? SI tiene i pidioti in casa? FUori dalle balle please! Tra l'atro tutti gli espulsi sono dei sudici figuri in odore di PD (lo si vede persino dalle facce).
La democrazia interna al partito, l'indemocraticità delle purghe, il partito azienda ecc vengono moooooooolto dopo dinnanzi a questi lestofanti che vogliono destabilizzare il M5S.

Infine, rinnovo la mia esortazione a parlare dei fatti, perché davvero in questo forum non si posta nulla di nulla: operato del movimento nei comuni, nelle regioni, nelle province, in parlamento e nelle commissioni, non solo Parma, non solo qualche non meglio precisato disegno di legge depositato da qualche sprovveduto...).

P.S.: Bdurruti mi diceva che a Parma gli stellini vanno a braccetto col PD. Ieri ho chiamato Beppe e ho fatto in modo che provvedesse 😆 :
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03/03/grillo-sconfessa-pizzarotti-mai-autorizzato-incontro-candidati-sindaco-m5s/901060/


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Poi ci sarebbe pure il discorso delle espulsioni. Quante sono state nel M5S e quante nel PD ad esempio, il partito democratico per antonomasia. Quanta importanza ne han dato i media e come. Chi di voi fa il gioco di questa propaganda e chi no. Ma soprattutto, fatevi una cultura sui motivi delle espulsioni (vedere fino alla fine):

http://www.youtube.com/watch?v=u218YmSglGY

Vediamo se salta fuori qualche altro pidino....


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Peccato che la discussione sulle espulsioni abbia preso una piega poco vicina ai contenuti e ai fatti concreti che stanno succedendo. Ad es., sarebbe molto interessante ripartire da qui e lasciare perdere ogni altra manfrina:

Ed anche se a me tribunali, probiviri, gerarchie, leaderismi e logiche disciplinari di ogni tipo fanno venire l'orticaria ..... nel caso specifico, però, ho l'impressione pure io che almeno alcuni degli "espulsi" un ruolo di questo tipo col tempo lo avessero assunto veramente ... già stanno uscendo fuori le cene/riunioni con Civati e con Migliore di Sel ... ed altro ancora ... e forse le espulsioni sono anche un modo serio di risolvere la contraddizione senza trascinarla opportunisticamente troppo per le lunghe ...

Cioè, mi stai dicendo che l'espulsione è giusta perchè Orellana andava a cena con Civati? Civati eh, non Cicchitto... ma che razza di discorsi...

A dar manforte a Bdurruti, ricorderete, è arrivato poi Fernesto che, irritato per gli epiteti che ho usato per definire i piddini, ha spostato l'attenzione sul mio lessico "complottista" e la Spectre, tentando miseramente di schernirmi. E invece quello dei grillini che se la intendono col PD è una questione molto importante. Come pure è importante capire che Civati, Bersani, Renzi, Berlusconi, Cicchitto e perfino Migliore sono gente con cui non bisogna avere nulla da spartire (senza distinzioni, sono perfettamente UGUALI nella loro perniciosità sociale). Che dovrebbe fare uno (Grillo) che strilla in continuazione che i partiti (soprattutto PD PDL) devono andare a casa, anzi in galera? SI tiene i pidioti in casa? FUori dalle balle please! Tra l'atro tutti gli espulsi sono dei sudici figuri in odore di PD (lo si vede persino dalle facce).
La democrazia interna al partito, l'indemocraticità delle purghe, il partito azienda ecc vengono moooooooolto dopo dinnanzi a questi lestofanti che vogliono destabilizzare il M5S.

E infatti il problema è proprio quello.

Un movimento nasce con l'intento preciso di NON fare accordi con i partiti, ma di contrapporsi a loro senza margine alcuno per un confronto e soprattutto per un ipotetico compromesso e poi, invece, ecco che alcuni si iscrivono, si fanno eleggere et voilà!, cominciano a parlare dell'elogio del compromesso (in stile PD http://www.pdsardegna.it/articolo.php?id=1589), fino a dire che chi rifiuta il compromesso fa "antipolitica" (ma l'avete notato che secondo certi professori è tutto un gioco di parole "ad excludendum"? Chi non fa compromessi è "antipolitico", chi non accetta questo principio è "a-democratico", ecc... che carini!).

Se un movimento nasce con una idea specifica e su quella specifica idea aggrega consenso, come si fa a tollerare al proprio interno chi agisce proprio CONTRO quella stessa idea?

Ho una domanda: ma se qualcuno volesse fondare un movimento e, a tale scopo, intendesse farlo assieme ad altre persone, come dovrebbe fare per individuare chi coinvolgere?

Gli chiede se è d'accordo su una serie di principi, giusto?

Se trova consenso gli propone di iscriversi, fila bene, si?

Se, invece, ne esclude qualcuno perché non la pensa a quel modo, allora dobbiamo considerarlo un "antidemocratico", in quanto lo ha tenuto fuori "a causa delle sue idee"?

E' questo il vostro concetto di "democrazia"?


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Detrollatore
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Sono d'accordo Notturno, ma, finché non si parla dei soggetti espulsi, delle loro idee politiche, della loro vicinanza al PD e finché si indugia sul metodo (è giusto espellere? E' giusto il compromesso? La democrazia interna a un partito lo può prevedere?) e non sugli effetti che il metodo produce (un piddino in meno o in più nel M5S e le conseguenze relative, ad esempio), si rischia di prestare il fianco a critiche astratte e che depistano dal concreto effetto che un'espulsione produce (in questo caso benefico, perché, appunto si sbatte fuori un SI TAV, per fare un esempio o 4 minkioni che vogliono scendere a patti col PD e che rischiano di vanificare milionate di voti e tonnellate di credibilità).


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Anonymous
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Bdurruti mi diceva che a Parma gli stellini vanno a braccetto col PD

Ma io non ho mai detto niente del genere. Ho detto che a Parma il M5S è sceso a patti con i poteri finanziari ed industriali di quella città.
Se non capite la differenza allora ha ragione bvzm quando dice che vi serve un corso di alfabetizzazione...


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