Argentina: Il fatto...
 
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Argentina: Il fatto è che......

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mincuo
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Il fatto è che ormai si può dire tutto e il contrario di tutto.
E alla gente non interessa che ci sia uno standard minimo.
Interessa la fazione. E in base a quella poi etichetta: amico/nemico, buono/cattivo.

Prendi l'Argentina: gli articoli di Modigliani
Continua a scrivere articoli con cifre false, dati falsi, dipingendo meraviglie.

Ad esempio sull'ultimo ce ne è una serie.
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11434&mode=&order=0&thold=0

Ne prendo uno a caso:

Oggi abbiamo il 14% di debito su un Pil robusto e solo il 10% è in valuta straniera.

Ma basta controllare.
Ci sono siti gratuiti, a decine, e i dati sono quelli e solo quelli ufficiali del Governo Argentino, mica i dati della Sora Lella.
Qui uno a caso.
http://www.tradingeconomics.com/argentina/indicators

-Il PIL (GDP) l'ultimo dato ufficiale è 0,6% "Robusto". Per Modigliani. Vabbè. Fin qui sono opinioni.
Però uno che legge "un PIL robusto" si immaginerebbe mai circa lo zero percento di crescita, cioè stagnazione?
E' una descrizione onesta?

Oggi abbiamo il 14% di debito...
Ma basta guardare: Government debt to GDP 44,20%

E di questo 14% totale, il debito in valuta è solo il 10%?
-Il PIL in valore uno lo vede: 446mld USD
-Il debito estero lo vede: 141,99 mld USD. Ed è solo il Government.
-Solo con quello siamo già al 31,8% Basta fare una modesta divisione.

Il debito estero, il solo Government external debt quindi fa oltre il 30% del PIL.
Se uno clicca sul simbolo del grafico vede pure che cresce da un pezzo.
Lui scriveva 10% per TUTTO quello in valuta.
E dal 31,8% mancano quelli provinciali in valuta, che non pretendo che uno sappia dove andare a guardare. Quindi tralasciamoli.

Il resto dei dati nemmeno da commentare. Uguale o peggio.
E soprattutto resta un imbroglio enorme di fondo.
Ma lasciamo stare anche quello.

Cosa vuol dire?
Per una persona "normale" che non è un giornalista serio come minimo.
E che non ha un grande rispetto per i lettori, per la verità, per nulla.

E invece no.

Se tu osi solo dire "guarda che non è così il debito estero, non è il 10% ma tre volte tanto, ed è solo una parte anche" allora significa che tu sei "un nemico".
"Odi l'Argentina", sei uno "speculatore", un "avvoltoio".

Non interessa niente se una cosa è vera o falsa. Niente.
Scatta subito il: buono/cattivo. Unico metro. Neanche nelle Teocrazie.

E' la quarta volta che metto queste cose. E non importa. Qualunque cosa scriva la volta dopo Modigliani va bene. Che ci sia uno che controlli, sapendo che ha già imbrogliato le tre volte precedenti? Macchè. Fede cieca.
E perchè? Perchè gli va bene che gli dicano così, vuol sentirsi dire così.
E i commenti? "Adesso comincia ad uscire qualche verità..." "Bell'articolo, bravo." "Purtroppo notizie come questa vengono a conoscenza di poche persone..." "Ottimo articolo! Lo diffondo subito..." "bene, bene, nulla da eccepire. Il problema è che, essendo tutti i popoli normalmente una accozzaglia di deficienti...." "Ottimo Modigliani, ottima informazione..."

E' perchè a uno va bene per la MMT, dove la veda lì poi è un mistero, all'altro per la sua ideologia, all'altro ancora per lo Stato Sovrano....
Veri o falsi i dati chissenefrega.

Anzi se uno gli dice che sono falsi si incazza pure.
Ma mica col giornalista, con te.

E poi uno si lamenta dell'informazione mainstream.
E questa?

Se la gente cominciasse a leggere non solo per confermarsi in un pregiudizio, perchè gli vien bene alle sue idee, ma per farsi un giudizio, allora pian piano salirebbe un po' la qualità, perchè non li vorrebbe più i Modigliani, se scrivono dati fasulli.

E sarebbe anche finalmente un po' meno presa in giro. Da tutti.
Perchè mica è solo Modigliani. Sono quasi tutti che la pigliano in giro.


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clack
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A parte il fatto che lo 0.6% di crescita non è stagnazione (se lo fosse dovremmo almeno ammettere che allora tutto l'occidente si trova in tale condizione da decenni) ed è comunque un dato enormemente superiore a quello italiano e di molti altri stati UE e occidentali, trovo che valutare l'economia di uno stato che si sta opponendo all'FMI e a tutto il resto della consorteria finanziario-criminale secondo i parametri preferiti da quest'ultima sia quantomeno fuorviante.
Quello che conta più di tutto è l'elemento politico della questione, che per l'appunto dice che c'è uno stato sovrano che si oppone al progetto di neofeudalizzazione con il quale una banda di criminali vuole conseguire il proprio obiettivo da ipermegalomani.
E' evidente, quindi, che tale banda sta facendo tutto il possibile per screditare quel paese agli occhi del'opinione pubblica mondiale, prima ancora di combattere materialmente la sua deriva sovranista, proprio per evitare che si diffonda un sentimento volto a riconquistare il terreno perduto in termini di sovranità e autodeterminazione dei popoli che l'oligarchia finanziaria ha interesse a sottomettere.
Quindi, ripeto ancora una volta che per avere un quadro minimamente realistico di una qualsiasi situazione, è necessario prestare estrema attenzione ai parametri che si prendono in considerazione, alla loro provenienza e soprattutto in base a quale interessi sono stati prestabiliti..


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Storno
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A parte il fatto che lo 0.6% di crescita non è stagnazione (se lo fosse dovremmo almeno ammettere che allora tutto l'occidente si trova in tale condizione da decenni) ed è comunque un dato enormemente superiore a quello italiano e di molti altri stati UE e occidentali, trovo che valutare l'economia di uno stato che si sta opponendo all'FMI e a tutto il resto della consorteria finanziario-criminale secondo i parametri preferiti da quest'ultima sia quantomeno fuorviante.
Quello che conta più di tutto è l'elemento politico della questione, che per l'appunto dice che c'è uno stato sovrano che si oppone al progetto di neofeudalizzazione con il quale una banda di criminali vuole conseguire il proprio obiettivo da ipermegalomani.
E' evidente, quindi, che tale banda sta facendo tutto il possibile per screditare quel paese agli occhi del'opinione pubblica mondiale, prima ancora di combattere materialmente la sua deriva sovranista, proprio per evitare che si diffonda un sentimento volto a riconquistare il terreno perduto in termini di sovranità e autodeterminazione dei popoli che l'oligarchia finanziaria ha interesse a sottomettere.
Quindi, ripeto ancora una volta che per avere un quadro minimamente realistico di una qualsiasi situazione, è necessario prestare estrema attenzione ai parametri che si prendono in considerazione, alla loro provenienza e soprattutto in base a quale interessi sono stati prestabiliti..

Quale miglior esempio della verità di quanto esposto nell'articolo?


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hal900
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sono d'accordo con Mincuo sul fatto di considerare dati ufficiali... ma allora perchè non spendere due parole sulla querelle che va avanti da mesi circa il tasso di inflazione in Argentina? Il FMI si ostina a dire che è del 25% e che quindi il Paese è sull'orlo del baratro, mentre il governo afferma che è intorno al 10%, come del resto si evince dai siti indicati da Mincuo.
Allora, chi è in malafede: chi vuole a tutti i costi affossare l'Argentina; il governo; un po' gli uni un po' l'altro?


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Truman
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@mincuo: ho cambiato il titolo al tuo post premettendo "Argentina:".
Secondo me migliora la leggibilità da parte dei lettori.

Se non ti piace puoi sempre ripristinare il tuo post.


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istwine
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hal900,

non è l'FMI che dice che l'inflazione è al 25, sono tutti a parte il governo argentino. Il problema qui è, come ha sottolineato mincuo, che se hai una crescita dei salari nominali, poniamo del 25%, e hai un'inflazione come dice il governo, del 10%, significa che hai un tasso di crescita dei salari REALI del 15%, una cosa mai vista, e lì ce l'hai ripetuta, diverse volte. Ora non ricordo i numeri esatti, ma l'esempio calza.

Il fatto è questo. Nessuno pone in discussione lo strapotere del FMI e del settore finanziario, ma cazzo, un criterio di verità bisogna perlomeno mantenerlo, che abbia senso, che stia nei dati. Non è che se i dati sono FMI allora non valgono, bisogna distinguere tra il centro studi e la dirigenza, son due cose diverse. Perché se no tutte le volte che dal FMI esce un dato che ci fa comodo, perché dovrebbe essere veritiero?

Che poi 25% significhi "orlo del baratro" è da dimostrare, ma quello è un altro discorso.


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hal900
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bene, allora è assodato che tutti, governi o qualsivoglia istituzione, se possono, mentono a proprio vantaggio...quindi ad esempio anche i dati italiani istat possono essere falsi (e lo credo) e così via. L'unica è guardare anche alla realtà dei fatti e non ai numeri e ti posso assicurare che in Argentina si sta meglio ora piuttosto che nei '90 del washington consensus di menem (ci ho vissuto), così come in italia ora stiamo peggio che 10-20 anni fa (maiuscole e minuscole sono volute).
questo finchè non si troverà un serio e indipendente strumento globale di misura e valutazione (ma si vorrebbe proprio trovare?)


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Primadellesabbie
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Parto per la tangente.

Qui compare, anzi ricompare il solito problema che riguarda il giornalismo in generale. Come riporta le cose? Se devo controllare i dati ogni volta é inutile avere queste informazioni. Il mainstream é quasi preferibile se si sa di che piede va zoppo. Da ragazzo ero l'unico a leggere il Corriere e lo facevo perché credevo di essermi impadronito del suo linguaggio, del metodo.

Il giornalista é vittima del suo ruolo, della sua personalità (quando esista), della sua "maschera", della cultura prevalente, della linea del giornale per il quale lavora, della smania di fare carriera. Controllare la veridicità delle informazioni: ancora ancora, figuriamoci dei dati, ha ben altro da fare. E poi per quest'ultima cosa ci vuole una preparazione, direi un'attitudine mentale che, se uno ce l'ha probabilmente non gli viene il desiderio di fare il giornalista. Forse é un mestiere tanto diffuso e celebrato quanto, in ultima analisi,... inesistente.

Il lettore copre la gamma che va dal cercatore di informazioni al cercatore di "verità", nel mezzo ci sono quelli che vogliono notizie su uno o alcuni precisi argomenti, quelli che pretendono di essere "aggiornati" sulle ultime novità. Tutti credono, in seguito alla lettura, di poter esprimere subito dei giudizi, anche su fatti o problemi di cui non hanno idea.

Ho sempre riscontrato grande difficoltà a capire una realtà attraverso il giornalismo, quando ho potuto verificare ho scoperto tutt'altro, dalle fantasticherie, all'eclissi o all'esagerazione di una parte del reale e via discorrendo. Ho finito per rinunciarvi completamente da qualche decennio, é inutile e dispersivo imbottirsi di cognizioni errate e costa fatica "resettarle". Da qualche tempo sto provando con la rete e constato qualche possibilità, ma la quantità e la qualità delle "boiate" in mezzo alla quale cercare é sconvolgente. Per chi é sanamente sospettoso esiste una buona possibilità di verifica immediata.

Mi pare indispensabile, in ogni caso, dotarsi preventivamente della capacità di tenersi lontani da morbosità e da tendenza a dipendenze di vario ordine, possedere un poco di cultura non fa male, avere pazienza per farsi un'idea é indispensabile.

Altrimenti é meglio dedicarsi al gioco delle bocce e cercare di farsi un'idea tra un punto e l'altro..


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mincuo
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bene, allora è assodato che tutti, governi o qualsivoglia istituzione, se possono, mentono a proprio vantaggio...quindi ad esempio anche i dati italiani istat possono essere falsi (e lo credo) e così via. L'unica è guardare anche alla realtà dei fatti e non ai numeri e ti posso assicurare che in Argentina si sta meglio ora piuttosto che nei '90 del washington consensus di menem (ci ho vissuto), così come in italia ora stiamo peggio che 10-20 anni fa (maiuscole e minuscole sono volute).
questo finchè non si troverà un serio e indipendente strumento globale di misura e valutazione (ma si vorrebbe proprio trovare?)

Vede non è una logica sempre corretta quella binaria. Anzi.
E' vero che la gente è educata in quel modo. Purtroppo. E quindi bianco/nero 0 o 100 buono/cattivo.
I dati possono essere un po' falsi anche in Italia o in USA. Ma esiste quanto sono falsi. E quante voltelo sono.
Il Governo Argentino ha adottato volontariamente molti anni fa degli standard Internazionali di accountability (contabilità). E' perciò aderente e partner in diverse Associazioni Internazionali.
Gli analisti Internazionali indipendenti poi analizzano per tutti i Paesi i loro dati e scrivono dove le cose non tornano e quanto gravi sono.
Se sono gravi Le Associazioni ammoniscono quel Governo. Se vuoi restare dentro queste Associazioni devi comportarti in un modo. Se no esci. Mica nessuno ti ha obbligato ad aderire, hai chiesto tu di aderire.
Il vantaggio per un Paese è che essere in un Associazione Internazionale fa sì che i dati tuoi per gli investitori siano abbastanza affidabili, analizzati da analisti, e garantiti da uno standard. E l'Associazione non vuole sputtanarsi.
L'Argentina bara dal 2007. E dal 2007 gli dicono di non barare, più e più volte. Informalmente, confidenzialmnte, ufficialmente, almeno 40 volte.
Poi si fa credere che sia solo il cattivo FMI.
Ma non è così.

Non è che brilla per logica nemmeno il suo ragionamento: "non bisogna guardare ai dati ma alla realtà dei fatti".
E così:

1) La realtà dei fatti sarebbe quello che dichiara lei. O Modigliani. O Maga Maghella. Io le assicuro che ...Embè? E io le assicuro di no invece. E mio cuggggino invece di sì. Che vuol dire? Appunto quel che ho scritto sul post. Uno dice e un l'altro deve credere. Qualunque cosa dica. Forse non le dicono iIl Corriere, La Repubblica, la TV tanti "fatti reali" a lei?
Pensa siano tutti buoni?
2) Se i fatti sono quelli che dice lei, allora perchè falsificare i dati.
3) Non c'entra Menem. Chi parla di Menem? C'entra che realtà uno dipinge e qual'è quella reale.
4) E non si tratta solo che i dati Argentini ufficiali sono taroccati.
Si tratta di un giornalista che per dipingere meraviglie nemmeno i taroccati ufficiali gli bastano. Forse lei fa finta di non capire (o forse proprio non capisce) che scrive 14 e quelli ufficiali fanno 44 ecc...
Cioè tarocca lui ulteriormente i già taroccati dati ufficiali.


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istwine
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bene, allora è assodato che tutti, governi o qualsivoglia istituzione, se possono, mentono a proprio vantaggio...quindi ad esempio anche i dati italiani istat possono essere falsi (e lo credo) e così via. L'unica è guardare anche alla realtà dei fatti e non ai numeri e ti posso assicurare che in Argentina si sta meglio ora piuttosto che nei '90 del washington consensus di menem (ci ho vissuto), così come in italia ora stiamo peggio che 10-20 anni fa (maiuscole e minuscole sono volute).
questo finchè non si troverà un serio e indipendente strumento globale di misura e valutazione (ma si vorrebbe proprio trovare?)

Ma questo cosa c'entra? Nessuno dice che non si stia meglio o che non abbiano fatto miglioramenti. Ma cazzo, è mai possibile che se uno dice che 15% di salario reale è molto strano, subito è uno pagato da FMI? Poi leggo anche critiche a mincuo quando ripete che la gente ormai è senza logica.

Il problema non è se si stia meglio o peggio, e io penso (E SOPRATTUTTO SPERO VIVAMENTE) meglio rispetto al periodo della convertibilità, significa semplicemente parlare delle cose seriamente e farsi delle domande e pretendere la verità sempre, possibilmente. Non che ci sta simpatica la Kirchner e allora sparo dati a cazzo come Di Cori Modigliani o Barnard.

Cosa c'è di difficile da comprendere? In più, per inciso, io mi fido molto poco delle sensazioni delle persone perché le stesse che ti dicono che con Berlusconi era una dittatura ora ti dicono che Monti ha salvato il paese. Eppure vivono qui come me, e allora non hanno sensazioni, hanno propaganda ripetuta inconsciamente.


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istwine
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Non avevo visto il commento di mincuo, va da sé che lo condivido.


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Truman
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"La realtà è quella cosa che, anche quando smetti di crederci, non sparisce"
(Philip K. Dick)

"L'illusione più pericolosa è quella che esista soltanto un'unica realtà."
(Paul Watzlawick)

Qui mi sembra che sia lo scontro tra persone, nelle differenti visioni della realtà che hanno le persone.

Aggiungiamo la definizione della situazione, chiamata anche Teorema di Thomas, coniata nel 1928 da William Thomas:
"Se gli uomini definiscono reali le situazioni esse saranno reali nelle loro conseguenze".

Insomma esiste una visione della realtà, quella di Dick, che presuppone una realtà profonda che si ostina ad esistere contro le nostre credenze. Proprio questa ostinazione la rende reale contro le credenze, le mistificazioni, le illusioni.

Eppure in campo sociale la realtà costruita dalle credenze degli uomini è di per se stessa reale, dice Thomas.

Watzlavick chiarisce che di realtà ne esistono innumerevoli. Del resto se la realtà è una costruzione umana (una costruzione sociale, direbbero Berger e Luckmann) allora ne esistono infinite e spesso non è possibile trovarne una più reale delle altre.

Ecco, io sostengo che hanno tutti ragione (anzi dimenticano pure una cosetta non marginale) tutte queste realtà sono vere.

Esiste una realtà fisica del mondo materiale che manifesta aspetti profondi, quella che si rivela negli esperimenti, a volte in modo imprevisto. E' quella che conferma la relatività di Einstein contro le teorie di Newton, mettendo in crisi il concetto di tempo (1905). E' quella che di recente (2012) nell'esperimento di Opera ha riconfermato la teoria quando si è scoperto un errore nella taratura degli strumenti. E' una realtà dura, che resiste alle fantasie.

Esistono infinite realtà sociali, costruite dagli uomini in base alle loro credenze. E sono quelle su cui basiamo la grande maggioranza delle nostre azioni quotidiane. Saranno pure realtà effimere, ma molte persone passano tutta la loro vita all'interno di queste realtà artificiali (nel senso che sono costruite dall'uomo, ma non necessariamente sono fasulle).

Attenzione quando si parla di realtà. Non è un concetto banale. Anzi forse non è un solo concetto.


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mincuo
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Non avevo visto il commento di mincuo, va da sé che lo condivido.

Dai commenti, se avevi un dubbio, te lo sei tolto.
In realtà l'Argentina col post c'entra solo perchè ho fatto un esempio dei mille possibili. E ne ho fatti altri in passato.
Come ho detto la realtà non conta più assolutamente niente.
Anche quando metti uno che falsifica dati l'unica cosa che interessa è difendere una convinzione. Il fatto che falsifichi non interessa perchè è "amico". Se fosse "nemico" allora urlerebbero, anzi nemmeno quelli veri andrebbero bene. Sarebbero "falsi" SEMPRE. Perchè è "nemico"
Questa è la "madrassa" con l'Ayatollah che predica e la gente avanti indietro con la testa a ripetere.
Si può ringraziare il Cielo che ancora ci sono i Monti e Draghi per adesso.
Poi arriverà Gengis Khan e Attila, questo è poco ma sicuro.


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mincuo
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"La realtà è quella cosa che, anche quando smetti di crederci, non sparisce"
(Philip K. Dick)

"L'illusione più pericolosa è quella che esista soltanto un'unica realtà."
(Paul Watzlawick)

Qui mi sembra che sia lo scontro tra persone, nelle differenti visioni della realtà che hanno le persone.

Aggiungiamo la definizione della situazione, chiamata anche Teorema di Thomas, coniata nel 1928 da William Thomas:
"Se gli uomini definiscono reali le situazioni esse saranno reali nelle loro conseguenze".

Insomma esiste una visione della realtà, quella di Dick, che presuppone una realtà profonda che si ostina ad esistere contro le nostre credenze. Proprio questa ostinazione la rende reale contro le credenze, le mistificazioni, le illusioni.

Eppure in campo sociale la realtà costruita dalle credenze degli uomini è di per se stessa reale, dice Thomas.

Watzlavick chiarisce che di realtà ne esistono innumerevoli. Del resto se la realtà è una costruzione umana (una costruzione sociale, direbbero Berger e Luckmann) allora ne esistono infinite e spesso non è possibile trovarne una più reale delle altre.

Ecco, io sostengo che hanno tutti ragione (anzi dimenticano pure una cosetta non marginale) tutte queste realtà sono vere.

Esiste una realtà fisica del mondo materiale che manifesta aspetti profondi, quella che si rivela negli esperimenti, a volte in modo imprevisto. E' quella che conferma la relatività di Einstein contro le teorie di Newton, mettendo in crisi il concetto di tempo (1905). E' quella che di recente (2012) nell'esperimento di Opera ha riconfermato la teoria quando si è scoperto un errore nella taratura degli strumenti. E' una realtà dura, che resiste alle fantasie.

Esistono infinite realtà sociali, costruite dagli uomini in base alle loro credenze. E sono quelle su cui basiamo la grande maggioranza delle nostre azioni quotidiane. Saranno pure realtà effimere, ma molte persone passano tutta la loro vita all'interno di queste realtà artificiali (nel senso che sono costruite dall'uomo, ma non necessariamente sono fasulle).

Attenzione quando si parla di realtà. Non è un concetto banale. Anzi forse non è un solo concetto.

Truman è tutto molto interessante.
Ma io parlo:
A) Di un Governo che falsiifica dati. Ma pazienza. Comunque sia li scrive.
E l'FMI ecc. riporta quelli, non si sognano di non riportarli.
B) Un giormalista che falsifica pure quelli, e per fare la sua visione se ne inventa di propri. Regolarmente.
C) La gente che come previsto non fa una piega, cioè gli va bene che uno la indottrini. Difatti nessun commento su quello, poi in modo più o meno colto, con o senza riflessioni filosofiche, ma niente, anche in quel caso e tornando momentaneamente dall'empireo sulla nuda terra, che uno scriva dati falsi sapendo che sono falsi è ininfluente.

La sostanza è che è "amico" ed è dei "buoni" contro "i cattivi".
Se poi per caso non erano "buoni" un domani, sfiga.
Poi sono "buoni" ed etici che però falsificano come metodo tanto quanto i "cattivi", forse anche di più.
Te li raccomando.

Questa è l'alternativa al mainstream, che falsifica altrettanto.
Ben messi.


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istwine
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Truman,

ogni volta che si discute di qualcosa del genere arriva qualcuno a sottolineare differenze tra percezioni della realtà, sofismi, filosofie, riflessioni. A me sta bene, anche io considero importante la riflessione su concetti come "realtà" ecc. Ma se stiamo discutendo di economia, e ci sono degli standard internazionali a cui tutti si devono rifare, non è che se io dico che ho un tasso d'interesse del 10% arriva poi il tale a dirmi "e ma la realtà è un concetto astratto che...". No, il tasso è al 10. E il tasso d'inflazione, in quel caso misurato secondo standard internazionali, dovrebbe essere 25 e non 10. Cosa c'entra questo con la realtà?

In più, scusatemi se ve lo dico, ma a me fa anche ridere l'idea che se io o mincuo scriviamo che il tasso d'inflazione è 25, mi si venga a dire "e ma lì stanno meglio di prima". Eh, e chi dice che tasso d'inflazione a 25 significhi stare male? La deflazione è talvolta peggio dell'inflazione, quindi non è manco un parametro per la valutazione del benessere per me, proprio non mi passa per la mente.

Si sta sottolineando, per la sessantesima volta che i dati sono dati, per capire se son falsi o meno si fanno ragionamenti come quello sul salario reale o si leggono i dati da varie fonti, e poi si valuta. Ma non è che FMI dice i dati male perché vuol male all'Argentina. FMI deve scrivere i dati, e così qualunque centro studi, perché su quello poi, teoricamente si basano le politiche. Tanto, per inciso, anche se la Kirchner dicesse che l'inflazione sta a 30, il FMI romperebbe i coglioni comunque, se avesse volontà di farlo, per mettarla in parole povere.


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