Austria, Alatri, non resta che fare una cosa: bandire gli strizzacervelli in tv. E magari anche...

agabondando tra i canali televisivi in un attimo di pausa lavorativa, mi sono imbattuto in uno dei tanti varietà di La7 spacciati per programmi di approfondimento, “Tagadà”. La formula è più o meno quella classica della tv di Urbano Cairo: parterre eterogeneo a tal punto, a volte, da ricordare il bar di “Guerre stellari”, gran mischione fra temi di attualità politica, cronaca, diete, film, tendenze moda, ricchi premi e cotillons e, soprattutto, politicamente corretto in grado di corrodere lo schermo e far schizzare la glicemia alle stelle. Il tema di dibattito in cui mi sono imbattuto durante il mio zapping era quello del terribile delitto di Alatri, il povero Emanuele massacrato di botte da un branco di bestie per una banale disputa in discoteca. A mettere il carico da novanta sulla discussione ci ha pensato la cronaca, perché mentre si sciorinavano analisi sociologiche degne di un salone di pedicure, ecco che le agenzie rilanciavano la seguente notizia.

Uno dei due fermati per l’omicidio, Mario Castagnacci, era stato bloccato a Roma giovedì 23 marzo, perché trovato in possesso di centinaia di dosi di droga ma fu rilasciato il mattino successivo, ovvero il 24 marzo. Proprio il giorno in cui avvenne il pestaggio di Emanuele. Durante una perquisizione, infatti, erano state trovate 300 dosi di cocaina, 150 di crack e 600 di hashish: immediate sono scattate le manette per Castagnacci e altri tre suoi conoscenti. Il 24 marzo, ovvero il giorno dopo, i 4 erano comparsi davanti al gip di Roma che aveva convalidato gli arresti ma rimettendoli in libertà senza richiedere l’osservanza di nessun tipo di obbligo. Motivo? Il gip ha riconosciuto la tesi della difesa, ovvero che non si ravvisava la finalità di spaccio ma solo il consumo di gruppo. Quella notte stessa , avvenne il massacro davanti alla discoteca Mirò, di cui oltretutto Castagnacci è considerato dagli investigatori anche l’autore del colpo mortale. Chissà se quel gip riesce a dormire.

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