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Balasso - Comunicato della SIAE


Tao
 Tao
Illustrious Member
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Anche se continuo a pensare che sia ingiusto applicare il pagamento della Siae nei matrimoni, che non mi risulta abbiano scopo di lucro (il più delle volte) e siccome basta scrivere vaffanculo che i mipiace fioccano, stavolta affanculo ci dovrei andare io. Si raccomanda sempre di informarsi bene prima di raccontare le cose, eppure è proprio da chi dovrebbe essere bene informato, i giornali nazionali, che ho letto la notizia riguardante il barbiere di Fiorano. Ovviamente, ciò non cambia il vaffanculo nei confronti dei discografici delle major.

Natalino Balasso
Fonte: www.facebook.com
28.02.2016

Comunicato della Siae:
Gli articoli di stampa, ampiamente ripresi dai social network, secondo i quali SIAE avrebbe multato un barbiere di Fiorano a causa di un telefonino che squillava riportano una notizia falsa e altamente lesiva dell’immagine della Società Italiana degli Autori ed editori. Società che - vale sempre la pena di ricordarlo – tutela il diritto del lavoro di circa 80mila iscritti.
Che cosa è successo davvero nella barberia del Sig. Laiso e della sua consorte, Sig.ra Dinota? E’ successo che un accertatore SIAE (ex sottoufficiale dei carabinieri) ha riscontrato la presenza di un impianto di amplificazione che diffondeva nel locale musica tutelata. C’era sì un telefonino, dunque, ma collegato con casse. Nessuno multerebbe una suoneria, tantomeno SIAE. La notizia – ma sarebbe più calzante definirla bufala – è talmente assurda che si commenta da sola. E spiace rilevare come tanta stampa seria l’abbia ripresa senza verificare come siano andati davvero i fatti.
SIAE negli ultimi anni ha intrapreso un percorso di cambiamento: questo cambiamento si concretizza anche nel fatto che oggi, quando sbagliamo, lo ammettiamo e chiediamo scusa.
E’ successo lo scorso mese, a Monza: a Capodanno un nostro accertatore aveva compiuto un controllo poco opportuno nel metodo, se non nel merito, nei riguardi di una festa organizzata da Tu con Noi, un’associazione che sostiene portatori di handicap. Dopo avere svolto una verifica interna, abbiamo preso provvedimenti disciplinari seri, incontrato il presidente dell’associazione e iniziato con lui e i suoi ragazzi un rapporto di partnership e collaborazione.
Ma stavolta, SIAE non è dalla parte del torto: lo rivendichiamo con orgoglio. Noi abbiamo il dovere di tutelare gli interessi dei nostri iscritti: quegli autori ed editori che con le opere del loro ingegno producono cultura e bellezza. E che vivono grazie al diritto d’autore.
Nessuno si sognerebbe mai di entrare nella barberia dei Signori Laiso e Dinota, farsi tagliare i capelli e uscire senza pagare. E allora ci chiediamo sulla base di quale diritto gli stessi signori Laiso e Dinota pretendano di non pagare per la musica diffusa nel loro locale: musica che altri hanno composto e prodotto e che dà valore aggiunto alla qualità del servizio che questa barberia offre ai propri clienti. Concludiamo offrendo una rapida suggestione in cifre. Per mettersi in regola col diritto d’autore, la barberia di Fiorano avrebbe dovuto pagare un abbonamento annuale di 71 euro (IVA compresa). Vale a dire 20 centesimi al giorno.


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Affus
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E' come se un cuoco volesse essere pagato ogni volta che uno fa la sua ricetta al ristorante. Fanno parte del regime parassitario ed estorsivo pure questi .


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[Utente Cancellato]
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E' come se un cuoco volesse essere pagato ogni volta che uno fa la sua ricetta al ristorante. Fanno parte del regime parassitario ed estorsivo pure questi .

Mi sommo.


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kenobi
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Post: 11
 

Nessuno si sognerebbe mai di entrare nella barberia dei Signori Laiso e Dinota, farsi tagliare i capelli e uscire senza pagare. E allora ci chiediamo sulla base di quale diritto gli stessi signori Laiso e Dinota pretendano di non pagare per la musica diffusa nel loro locale: musica che altri hanno composto e prodotto e che dà valore aggiunto alla qualità del servizio che questa barberia offre ai propri clienti.

Sarebbe come se i Signori Laiso e Dinota pretendessero, oltre al prezzo del "taglio", pure una percentuale sul reddito dei loro clienti perché prodotto dal valore aggiunto derivante dalla loro acconciatura. E per l'esattezza non sarebbero i Signori Laiso e Dinota a pretendere la percentuale sul reddito piuttosto un sindacato cazzone nazionale che per legge ha mandato di esclusiva nel riscuotere percentuali sul reddito di chiunque si faccia acconciare i capelli da un barbiere epperò senza preoccuparsi di chiedere da quale barbiere, redistribuendo i soldi secondo riunioni dei soci rappresentanti di associazioni musicali del cazzo. I Signori Laiso e Dinota avevano già pagato la SIAE con l'acquisto dell'impianto hi-fi, dell'hard-disk del computer (se ne tengono uno in negozio), ovviamente degli eventuali CD. Non solo, i Signori Laiso e Dinota non potrebbero rifiutarsi dal pagare lo stesso sindacato cazzone pena l'impossibilità di svolgere il lavoro di parrucchieri. Mi pare, no?


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sotis
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Post: 715
 

La Siae rappresenta un sistema parassita tanto è vero che in europa non c'è niente di simile. Pensa che prenderesti una multa anche se durante una festa nel giardino di casa tua con amici tu mettessi della musica. balasso hai toppato.


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lanzo
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Post: 744
 

@ kenobi
Non ci piove...


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Jor-el
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Divertente. I paladini moderni del diritto di copyright sono proprio quelli che da sempre hanno vissuto fregando gli autori...


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Primadellesabbie
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Registrato: 2 anni fa
Post: 5039
 

A prescindere dalla Siae che é quello che é, il diritto d'autore é uno dei cardini del nostro modo di vivere.

Senza diritto d'autore avremmo ugualmente la musica di Mozart, la Divina Commedia e pressoché tutta l'arte e la letteratura che gli autori avrebbero prodotto in ogni modo e ad ogni costo, come é avvenuto nei casi limite che si conoscono.

Non si avrebbero le suonerie dei telefonini e tanta letteratura che ingombra le librerie dopo essere stata stampata e prima di andare al macero, forse non si avrebbero i videogiochi e alcune mode ci avrebbero risparmiati.


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Black_Jack
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Registrato: 2 anni fa
Post: 1577
 

In arte il diritto d'autore è abbastanza deleterio.
Discorso lungo, ma se in Africa e in Sudamerica anche i ragazzini sono capaci a seguire dei ritmi complessi mentre da noi, come gli insegnanti sanno bene, su certe cose i bianchi italiani sono più lenti dei loro coetanei extraeuropei il motivo principale è la commercializzazione industriale dell'arte uno dei cui cardini è appunto il diritto d'autore.


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GioCo
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Post: 2209
 

Il copyright, dice di sussistere per il bene degli autori che protegge ... con una tassa?!
Sarebbe come dire che il Re pensa al bene delle rondini e per questo ha pensato di aggiungere i merli sporgenti nel suo castello, dove le stesse fanno poi il nido. La correlazione non fa una grinza. Naturalmente le malelingue ribattono che i merli in verità sono contrafforti militari e il Re delle rondini se ne fotte grandemente, anche perché non può mettersele nel piatto come del resto fa con le bestie di cui si cura quando va a caccia.
Ma la propaganda dei consiglieri regali, la voce ufficiale della verità rivelata, ribatte che il Re pensa con il cuore al suo regno e che la sua è sincera preoccupazione per le rondini, tant'è che ha fatto leggi per proteggerle, come quella che vieta la caccia in quanto "l'animale è nobile e porta fortuna al regno, per ciò a tutti i cittadini". Scordandosi di dire che tale suddetta fortuna, comprenderebbe guerre regolari (contro i suoi stessi cittadini) che portano il regno allo sfacelo.
Si, in effetti i Re ragiona con il cuore, ma putroppo è un cuore marcio.


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[Utente Cancellato]
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Post: 1816
 

Quando ho spiegato qui in Cina ai miei amici cinesi, che cosa è la Siae, si sono sbellicati dalle risate


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Affus
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3261
 

A prescindere dalla Siae che é quello che é, il diritto d'autore é uno dei cardini del nostro modo di vivere.

Senza diritto d'autore avremmo ugualmente la musica di Mozart, la Divina Commedia e pressoché tutta l'arte e la letteratura che gli autori avrebbero prodotto in ogni modo e ad ogni costo, come é avvenuto nei casi limite che si conoscono.

Non si avrebbero le suonerie dei telefonini e tanta letteratura che ingombra le librerie dopo essere stata stampata e prima di andare al macero, forse non si avrebbero i videogiochi e alcune mode ci avrebbero risparmiati.

Se io inserisco un brano coperto da copyrihgt in un locale pubblico , il possessore del locale ha il diritto di pretendere soldi dalla SIAE perché gli ha fatto pubblicità . Questi pagano fior di quattrini di pubblicità per far conoscere i loro brani e la loro arte . Perché non pagano chi trasmette gratis la loro arte ? Oppure la loro arte è solo business e di arte non c'è traccia ?


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Primadellesabbie
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Registrato: 2 anni fa
Post: 5039
 

Oppure la loro arte è solo business e di arte non c'è traccia ?

Un bel quesito. Chiedi a Black_Jack che ha sviluppato una competenza notevole, come puoi constatare anche andando nelle pagine "Musica".

Per quanto mi riguarda, sono convinto che l'abolizione dei diritti d'autore ci metterebbe al riparo dalla pletora di falsi artisti e dalle aziende che ci campano, con notevoli benefici, tangibili anche se non di carattere economico.

Un artista, come uno scienziato, ha sempre fatto e farà la sua parte nel mondo, mosso da una forza irresistibile, solo che non gli sia fisicamente impedito.

Detto questo ci sono grandi problemi per il modo in cui si vive oggi, e capisco chi sia in disaccordo con quanto affermo qui.

Chi immette qualità nel mondo ha più diritto di qualsiasi altro di vedere riconosciuta ed apprezzata la su opera ed é, naturalmente, della massima importanza, e nell'interesse di tutti, permettere uno spazio adeguato ad ogni forma d'arte.

Ma nessuno spazio é al riparo dall'ambiguità nella nostra epoca.


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