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Phys: la teoria delle stringhe e' fottuta?


vic
 vic
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Se le stanno suonando di santa ragione fra fisici teorici.

La controversia verte sulla scientificita' o meno della cosiddetta teoria delle stringhe. Congettura, chiamata pomposamente teoria, che nacque ca. una trentina di anni fa, con la presunzione di diventare una teoria del tutto, nientepopodimeno. Secondo queste teorie (col passar del tempo vennero sviluppate diverse teorie delle stringhe, alla fine ridotte ad una cosiddetta M-teoria), le particelle elementari sarebbero stringhe vibranti, poi diventate brane vibranti e poi ancora multibrane vibranti. Se vi vibra il cervello, tranquilli e' normale.

Quelli che svilupparono codeste teorie passarono come geni insuperabili.
Nessuno ci capiva un acca. Parlavano e discutevano solo fra loro, praticamente. Fatto e' che in 30 anni non c'e' stato un esperimento che sia uno che abbia convalidato tali teorie. Non una previsione azzeccata dunque. Per contro problemi complicatissimi affrontati e risolti, sulla carta ovviamente, ma ahinoi con infinite soluzioni. Che e' come dire, che me ne faccio!

Dopo 30 anni di cervelli fumanti dal troppo elucubrare, siamo finalmente alla resa dei conti. Lo spunto l'ha offerto un recente articolo apparso sul New Scientist.

Qui sta un ampio commento alla situazione, interessante anche la posizione di Carlo Rovelli, famoso per una innovativa teoria della gravitazione detta loop-gravitation:
http://www.math.columbia.edu/~woit/wordpress/?p=8323


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helios
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Pare che anche i denari pubblici messi a disposizione di queste ricerche siano fottuti.

E verosimile che la fisica sia diventata una torre di babele.


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Jor-el
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Lo sapevo già da un anno, grazie alle peripezie del Prof. Sheldon Cooper dell'Università di Pasadena!! Infatti il giovane studioso, colto da dubbi riguardo la consistenza della teoria delle stringhe e non potendo cambiare il suo indirizzo d ricerca per questioni burocratiche, è sprofondato in una cupa depressione e si è preso un anno sabbatico per riflettere.
Ora ha abbandonato le stringhe per darsi alla materia oscura. 🙂


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PietroGE
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La controversia sulla teoria delle stringhe è già vecchia di almeno 10 anni. La ha portata avanti un fisico-matematico, Peter Woit, il quale ha dedicato a questo problema anche un blog intitolato : Not Even Wrong (neanche sbagliata):
http://www.math.columbia.edu/~woit/wordpress/
La frase è da attribuire a Wolfgang Pauli, se non sbaglio, e
vuol significare che la teoria delle stringhe è talmente astrusa che non si può neanche dire che sia sbagliata, perché per dire questo dovrebbe essere falsificabile, cosa che non è.

Dal punto di vista teorico ha dei vantaggi perché è l'unica che incorpora anche la gravitazione in modo sistematico. Le altre teorie e il Modello Standard delle particelle elementari non lo fanno.
Gli svantaggi di questa teoria, che in sostanza sostituisce le particelle puntiformi con delle stringhe le cui vibrazioni forniscono lo spettro energetico, sono però enormi.

La teoria esiste solo in 11 dimensioni per cui, per trasportarla alle quattro che vediamo noi ci si deve inventare dei meccanismi matematici per nascondere (compactify si dice) le rimanenti. Bene, cosa succede quando si estrapola alle basse energie e si cerca di riprodurre lo stato di vuoto (= energia minima) che corrisponde al nostro universo? Risulta che di stati di vuoto che ne sono una infinità : più di 10^500, qualcuno dice più di 10^1000.

Ora, quando uno vede che le soluzioni di un problema in generale sono di questo tipo la prima cosa che pensa è che ci sono stati errori piuttosto gravi. Non così i "credenti" alla teoria delle stringhe i quali hanno pensato bene di associare a tutte le soluzioni un universo reale. È nato così il multiverso, una collezione infinita di universi ognuno con valori differenti delle costanti fondamentali della natura.

La furbata è quindi di considerare i valori delle costanti universali che osserviamo come risultato statistico e quindi di evitare il grande problema del Fine Tuning. Il nodo però è che gli altri universi non sono accessibili alla sperimentazione e allora uno ci crede o non ci crede. È ovvio che così abbandoniamo il dominio della Scienza e entriamo nella metafisica, o peggio nella speculazione selvaggia senza aggancio alcuno con la realtà.

C'è anche un altro problema più concreto per la teoria delle stringhe : assume l'esistenza della supersimmetria. Al CERN però , almeno sino ad ora gli esperimenti del LHC non hanno evidenziato nessuna particella supersimmetrica. Questo potrebbe essere il colpo di grazia per la teoria.


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neroscuro2014
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Post: 49
 

Da profano della materia ho letto qualche tempo fa un libro di divulgazione che era contro la teoria delle stringhe e si lamentava che per ragioni di "moda", chi ci lavorava, prendeva i finanziamenti sottraendoli ad altri filoni di ricerca che potevano essere altrettanto se non più promettenti. Se è così, ben vengano queste nuove scoperte che ripristineranno un regime di finanziamenti più equo con la possibilità che si arrivi a qualche risultato interessante nel prossimo futuro. Per quanto riguarda il fatto in generale che dire? Capita e capiterà sempre che il mondo della ricerca scientifica sia comunque affetto dagli stessi difetti e storture delle mode che si trovano in altri contesti. Sempre di moda si parla quando ad ogni ricerca in ambito biologico-chimico-farmacologico appiccicano sempre il termine antitumorale. I motivi sono gli stessi: altrimenti non si becca un soldo. Fin quando la "libera ricerca" sarà condotta con lo specifico fine di ottenere dei brevetti, si cadrà spesso in questa tipologia di inganni e autoinganni.


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cedric
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Gratta gratta alla fine quel che emerge sono i quattrini.

Manco fossero dei democristiani qualunque illustri accademici spargono discredito e calunnie su altri illustri colleghi pur di accaparrasi i quattrini delle "inutili ricerche" dell'altro, soldi che ovviamente sarebbero "assai meglio impiegati" per le proprie "fondamentali" ricerche.

E' un triste spettacolo come già lo era quello delle finanziarie democristiane giustamente definite "assalto alla diligenza".

Sbaglia chi definisce "soldi buttati" quelli spesi in una ricerca che non ha dato risultati come sembra essere la teoria delle stringhe. Una ricerca che non ha dato risultati ha invece prodotto un risultato fondamentale: ha dimostrato che una certa via era sbagliata e che quindi la si può abbandonare senza pericolo di rinunciare a qualcosa, magari fra duecento anni.

Ma questo non può certo capirlo nè chi vuole sottrarre fondi alla ricerca per destinarli a finanziare la costruzione di statue ai morti (capita anche questo) nè tantomeno chi vuole spostare quattrini dal budget del collega al proprio budget...


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vic
 vic
Illustrious Member
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Cedric tocca un tasto dolente.

Comunque non credo che gli stipendi di tutti i teorici del mondo, sommati, siano chissa' quale cifra esorbitante.

Semmai l'influsso dei terici sui costi e' indiretto.
Se per esempio sostengono che per forza devono esistere le superparticelle simmetriche, tranquillo che quelli del CERN cavalcano al volo l'ipotesi per giustificare acceleratori ancora piu' grandi e potenti. Solo in elettricita' il CERN consuma quanto tutta la citta' di Ginevra. E per fortuna che usano magneti superconduttori. Questi si' che sono costi. Va ammesso che ci sono tante ricadute positive, ma costano assai!

L'altro tasto e' la fama.
La quale va intesa anche come fama presso il governo che ti paga.
Tradotto: la fama e' fame di pubblicazioni. Soprattutto negli USA, chi non pubblica abbastanza non mangia. Se nessuno capisce niente di stringhe e multibrane in N dimensioni, sara' piu' facile infilarci un articolo astruso che indaga un problema astruso ai piu'. Importante e' che si usi la teoria che va di moda. Un pari si guardera' bene dal dire che la teoria non vale niente, in quanto pure lui s'abbevera a quella fonte. Anzi ci daranno dentro facendo finta di litigare concettualmente. In realta' l'uno sostiene l'altro. E da fuori sembra che quella specializzazione sia molto vitale. I non pari, cioe' quelli che fanno altro non s'impiccino degli affari nostri.

E' questa la specializzazione scientifica. Necessaria e deleteria contemporaneamente. Per non dire assassina (character assassination). Pons e Fleischmann vennero attaccati soprattutto perche' erano dei chimici che dicevano la loro in un campo di competenza esclusiva di certi fisici legati al complesso militar-industriale. Atto di lesa maesta' fecero. E li assassinarono, in senso figurato, ma efficace.

La fama va pure di pari passo col linguaggio.
Piu' il linguaggio e' da specialisti meglio e'. Ci si da' un tono, oltre ad ottenere il risultato ovvio che un non specialista al leggere certe frasi, smette subito dopo qualche riga, scrollando il capo in segno di resa. Cosi' si formano le congregazioni specialistiche, anche attraverso il linguaggio.

Che non e' solo l'arte di esprimersi in inglese, ma pure l'arte di maneggiare linguisticamente certi arnesi teorici.

Sono rari quelli che si danno la pena di esprimere i concetti di fondo in modo chiaro, senza troppi arzigogoli. Tendenzialmente sono pure i piu' geniali.

Osservazione che si lascia tranquillamente trasferire alla politica: le costituzioni migliori tendono ad essere piuttosto corte. Quelle che contemplano migliaia di paginate in linguaggio incomprensibile ai piu', dicono da se stesse quanto non valgano nulla. Ogni riferimento all'UE e' puramente casuale.

Anche il non citare i costi dell'UE e' casuale.


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orckrist
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
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Cedric tocca un tasto dolente.

Comunque non credo che gli stipendi di tutti i teorici del mondo, sommati, siano chissa' quale cifra esorbitante.

Semmai l'influsso dei terici sui costi e' indiretto.
Se per esempio sostengono che per forza devono esistere le superparticelle simmetriche, tranquillo che quelli del CERN cavalcano al volo l'ipotesi per giustificare acceleratori ancora piu' grandi e potenti. Solo in elettricita' il CERN consuma quanto tutta la citta' di Ginevra. E per fortuna che usano magneti superconduttori. Questi si' che sono costi. Va ammesso che ci sono tante ricadute positive, ma costano assai!

L'altro tasto e' la fama.
La quale va intesa anche come fama presso il governo che ti paga.
Tradotto: la fama e' fame di pubblicazioni. Soprattutto negli USA, chi non pubblica abbastanza non mangia. Se nessuno capisce niente di stringhe e multibrane in N dimensioni, sara' piu' facile infilarci un articolo astruso che indaga un problema astruso ai piu'. Importante e' che si usi la teoria che va di moda. Un pari si guardera' bene dal dire che la teoria non vale niente, in quanto pure lui s'abbevera a quella fonte. Anzi ci daranno dentro facendo finta di litigare concettualmente. In realta' l'uno sostiene l'altro. E da fuori sembra che quella specializzazione sia molto vitale. I non pari, cioe' quelli che fanno altro non s'impiccino degli affari nostri.

E' questa la specializzazione scientifica. Necessaria e deleteria contemporaneamente. Per non dire assassina (character assassination). Pons e Fleischmann vennero attaccati soprattutto perche' erano dei chimici che dicevano la loro in un campo di competenza esclusiva di certi fisici legati al complesso militar-industriale. Atto di lesa maesta' fecero. E li assassinarono, in senso figurato, ma efficace.

La fama va pure di pari passo col linguaggio.
Piu' il linguaggio e' da specialisti meglio e'. Ci si da' un tono, oltre ad ottenere il risultato ovvio che un non specialista al leggere certe frasi, smette subito dopo qualche riga, scrollando il capo in segno di resa. Cosi' si formano le congregazioni specialistiche, anche attraverso il linguaggio.

Che non e' solo l'arte di esprimersi in inglese, ma pure l'arte di maneggiare linguisticamente certi arnesi teorici.

Sono rari quelli che si danno la pena di esprimere i concetti di fondo in modo chiaro, senza troppi arzigogoli. Tendenzialmente sono pure i piu' geniali.

Osservazione che si lascia tranquillamente trasferire alla politica: le costituzioni migliori tendono ad essere piuttosto corte. Quelle che contemplano migliaia di paginate in linguaggio incomprensibile ai piu', dicono da se stesse quanto non valgano nulla. Ogni riferimento all'UE e' puramente casuale.

Anche il non citare i costi dell'UE e' casuale.

Concordo in pieno.


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