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Battisti e il rito dell’indignazione nazionale


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
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Il principale pensiero che mi ha ispirato l’unanime reazione italiana di condanna alla decisione di Lula di concedere l’asilo politico a Cesare Battisti è che gli italiani hanno una precisa immagine di sé, ma non hanno alcuna idea di come siano visti da un paese come il Brasile.

Il governo brasiliano (decisamente un orgoglioso protagonista positivo della scena globale degli ultimi anni) è fatto da un buon numero di persone che negli anni della dittatura militare – appoggiata dagli USA – marcirono in carcere. Tra essi il più noto prigioniero politico è Lula stesso, che pagò per le sue attività di dirigente sindacale non piegato ai desideri delle aristocrazie economiche che appoggiavano la dittatura. Il secondo più noto prigioniero politico è Dilma Roussef, il capo dello stato che domani subentrerà a Lula, e che finì in galera per aver fatto parte di una banda armata.

L’Italia, dal canto suo, è il paese che ha mostrato “geometrica potenza” nell’individuare e nello smantellare le reti terroristiche di matrice rossa (comminando secoli di carcere ai suoi membri, anche per le responsabilità più lievi), mentre è stato infingardo, inetto e connivente nel colpire le responsabilità della “strategia della tensione”, arrivando a metabolizzare la presenza pressoché strutturale di servizi segreti deviati, e addirittura una vergogna della storia nazionale come la struttura clandestina della Nato “Gladio”, tenuta segreta persino a presidenti del consiglio come Amintore Fanfani.

In questo contesto, il governo Lula si è trovato a esaminare una relazione dell’Avvocatura dello Stato (organo politico-giudiziario di un paese che ci è amico e non ha alcun interesse a veder peggiorare le sue relazioni con noi) che solleva grosse perplessità sul caso Battisti. E la nostra reazione – perfettamente plausibile per le rimozioni del nostro passato – è che i brasiliani ci abbiano voluto fare un affronto gratuito. Senza ammettere la possibilità che potessero avere qualche argomento valido, come del resto i francesi prima di loro.

A proposito dei francesi… perché non abbiamo mai fatto la voce grossa con loro a causa della dottrina Mitterrand come stiamo facendo adesso con il Brasile? Non sarà perché nel nostro provincialismo continuiamo a pensare al Brasile come un paese che possiamo guardare dall’alto in basso, mentre la Francia ci fa un po’ soggezione? Sarebbe veramente da ridere se la nostra classe dirigente non abbia ancora capito il rimodellamento delle gerarchie internazionali in atto, che vedono il Brasile come un attore di prima grandezza della scena internazionale e l’Italia come una realtà di secondaria importanza sempre più declinante.

Se le tendenze del Pil di Italia e Brasile continuano a essere quelle che sono state negli ultimi anni, alla fine dovremo aprire gli occhi per forza. Prevedo che allora, in materia di assassini mostreremo verso Cesare Battisti la stessa “saggezza” che abbiamo dimostrato per Mario Lozano.

PS. Vale la pena di ricordare — dato che le tv non lo fanno — che Battisti non fu autore dell’omicidio di Pierluigi Torreggiani, ma compare tra i mandanti per un voto dato in un’affollata assemblea di cui non c’è verbale. Il figlio paraplegico di Torreggiani, Alberto, fu colpito da una pallottola sparata da suo padre. Cò non toglie responsabilità agli autori dell’agguato — effettivamente rivolto a uccidere Torreggiani — ma l’uso cinico dell’immagine della sedia a rotelle che fa la tv, omettendo i dettagli e in costante associazione al caso Battisti, è tipica della nostra narrativa degli Anni di Piombo.

PPS. I parenti delle vittime del terrorismo rosso godono in Italia di uno statuto sacrale. Viceversa i parenti delle vittime del DC9 di Ustica possono essere impunementre insultati dall’osceno Giovanardi che cerca di rimettere in circolazione la teoria della bomba.

Gianluca Bifolchi
Fonte: http://subecumene.wordpress.com/
Link: http://subecumene.wordpress.com/2010/12/31/battisti-e-il-rito-dellindignazione-nazionale/
31.12.2010

PPPS. Dopo l’aver versato sangue di innocenti, la responsabilità più grave del terrorismo di sinistra è di aver fornito il pretesto per questi rituali autoassolutori di una classe politica e giornalistica corrotta e servile, che ora pensa di poter fare la morale al Brasile.


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Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 30947
 

articolo da incidere sulla pietra e da incorniciare...ste giaculatorie su un dubbio criminale servono per lo più a distrarre l'attenzione dagli insuccessi di governo per come la vedo io...propaganda di disinformazione o mistificazione di massa insomma...


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Pellegrino
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2635
 

Battisti è depositario di molti dei "misteri di francia"( e d'europa), quelli relativi alla "dottrina" del massone mitterand e di tutto ciò che girava intorno all'istituto Hyperion, segreti che anche Sarkozy ha tutto l'interesse a tenere nascosti, anche in relazione ai legami di tali ambienti con la famiglia Bruni (vedi i recenti accordi francia/brasile). Anche per questo il silenzio di Battisti vale oro...


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