Beppe Grillo: pro e...
 
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Beppe Grillo: pro e contro


Tao
 Tao
Illustrious Member
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Beppe Grillo cresce nei sondaggi, molti prevedono un suo exploit alle prossime amministrative e tutti lo crivellano. Dal centrodestra al centrosinistra, dalla Lega (a cui Grillo saboterà parte dei voti) ai dalemini caricaturali. Passando per Vendola, che – per quanto colto e munito di perenne supercazzola retorica – non è andato oltre l’accusa stantia di “populismo”. Ovvero una variazione sul tema della solita melassa piddina: demagogio, qualunquista, disfattista, bla bla bla. Prenderà davvero il 7 percento alle prossime amministrative? Più? Meno? Vediamo i pro e i contro, suoi e del Movimento 5 Stelle.

Contro
- Il programma qua e là leggero. O quantomeno un po’ troppo utopico e sognante. Il M5S sembra molto forte nel criticare, non si sa quanto nel costruire. Non è vero che non abbia una parte propositiva (menzogna atta a screditarlo in partenza), ma al momento sembra più credibile come sentinella del (contro)potere che come progetto di governo.
- Alcune uscite sbagliatissime, come lo Ius Soli. Grillo è abile nell’alzare i toni, ma se li alzi sempre finisce che perdi la voce. E ti esce qualche sciocchezza greve.
- La generalizzazione. Grillo deve smetterla di dire “tutti i politici”, “tutti i giornalisti”. Non sono “tutti”: ce ne sono di bravi e onesti e di pavidi e disonesti. Sarebbe come dire che Grillo è uguale a Panariello, o Martufello; o che è uguale a Casini, o Bersani.
- Una tendenza alla dittatura interna. Grillo mal sopporta il dissenso, ama essere detestato dal potere ma pretende un po’ troppo l’adulazione dagli adepti (era così anche il vecchio Pci, per la cronaca).
- I toni. Non puoi usare sempre la forma eccessiva del linguaggio satirico per commentare la realtà. Più prende in giro (i nomignoli ad esempio), più presta il fianco alla critica facile di essere “volgare” (e dunque non meritevole di attenzioni). Grillo si disinnesca spesso da solo.
- Casaleggio. E’ lui – l’ineffabile spin doctor – a dettare la linea, quasi imponendosi e plagiando Grillo, o semplicemente la pensano allo stesso modo?
- Inesperienza. I militanti sono tutti alle prime esperienze politiche. Non è detto che sia un male.
- Manicheismo. Lui (e loro) sono il bene, gli altri il male. Magari fosse così facile.
- La latente rozzezza della prima (ma anche seconda) Lega.
- Lo scazzo con De Magistris. Grillo può fare l’offeso quanto vuole, ma se cominciano a litigare tra loro anche i pochi in grado di catalizare la “società civile”, non c’è speranza.
- Il rischio di una progressiva berlusconizzazione (l’uomo che si è fatto da sé, etc), per quanto le differenze tra i due siano contenutisticamente abissali.

Pro
- Una attività di controcultura, e controinformazione, che nessuno – o quasi – ha fatto in Italia. E non da ieri: da più di 20 anni, abbandonando tv e territori facili. Occorre coraggio: tanto.
- La capacità preveggente di individuare temi cardine (ambiente, informazione, economia) e contesti (la Rete), anticipando evoluzioni (e involuzioni) politiche e mediatiche.
- La competenza in ogni ambito, sua e dei collaboratori (Grillo citava Chomsky e Rifkin quando Vendola era ancora ai presocratici: e c’è rimasto).
- Il coraggio (a volte ostentato) di essere politicamente scorretti.
- L’attenzione a battaglie spesso sottaciute (o peggio) dai media. Per esempio l’omicidio di Federico Aldrovandi e la spaventosa realtà carceraria.
- La credibilità (figlia di una carriera inattaccabile o quasi).
- L’avere raggiunto gli obiettivi attuali, pur avendo quasi tutti contro.
- L’entusiasmo, la novità, la capacità di incarnare il nuovo (che poi lo sia davvero, è aperto il dibattito).
- Il saper essere pienamente politico e non antipolitico (a meno che l’antipolitica sia banalmente il non accontentarsi dell’attuale “abc” al governo).
- Quando sei in grado di fare arrabbiare così tanto, in un colpo solo, Belpietrini e Velardi Muppets, vuol dire che hai innegabili meriti.

Si potrebbe andare avanti, ma l’estrema sintesi può essere questa: Grillo fa battaglie giuste e sbagliate, alterna intuizioni lodevolissime a inciampi rovinosi, ma di sicuro non è il “Male” né “il distruttore” della democrazia. Più semplicemente, al momento sembra essere la figura più brava a catalizzare quel malcontento (a volte confuso) che non voterà mai Berlusconi ma al tempo stesso non ha più voglia di farsi bastare i brodini lessi del Partito Democratico (e derivati).

E’ un reato votare Movimento 5 Stelle? Chi lo fa è antipolitico, qualunquista, populista, demagogo? Sciocchezze. E alibi facili, a cui si aggrappano politici inadeguati e tromboni stonati.

Andrea Scanzi
Fonte: www.ilfattoquotidiano.it
18.04.2012


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tres19
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Aggiungo un contro: "tolto di mezzo" lui di tutta la cricca resta solo fuffa.


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shoona
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Post: 201
 

Aggiungo un contro: "tolto di mezzo" lui di tutta la cricca resta solo fuffa.

compresi i giornalisti in odore di carriera grazie alla nutrita sacca di pseudo-alternativi al sistema.


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Gattonerosso
Honorable Member Redazione
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Post: 718
 

Lo voglio dire chiaro è tondo:

il movimento politico fondato da Grillo è un partito senza ideologia,

la Teoria Monetaria Moderna (MMT - Modern Money Theory) è una ideologia senza partito.

Se riusciamo a farli abbracciare vicendevolmente, BINGO!!! Allora è fatta.


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mariosoldati
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Post: 278
 

........ chi crede che la democrazia sia espressa nel fondare movimenti che si presentano alle elezioni per diventare partito ed assolvere al suo mandato è il solito ingenuo ......... chiedetevi ....... se i giornali non sono in grado di esistere solo con la vendita dei quotidiani ........... come pensate che possa esistere un partito solo con l'espressione di un voto? Quindi capiamo da soli che c'è dell'altro ............... bravi avete capito .............le democrazie occidentali sono progettate per imbrigliare i cambiamenti ..... i partiti sono le gabbie delle ideologie ............... quando un movimento diventa partito ............ diventa come gli altri ........... il movimento ha terminato al sua spinta ideologica .......... pertanto sono i movimenti popolari che possono costringere i regimi ai cambiamenti perché mantengono la loro spinta ideologica ........ evidentemente possiamo fare a meno dei partiti e dei costi inutili per mantenerli ............... non ci sarebbe neanche il bisogno di andere a votare .......... con spreco di soldi per mantenere inutili personaggi ........


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Zret
 Zret
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Post: 2925
 

Paccottiglia per il volgo.


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dana74
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Post: 14373
 

Aggiungo un contro: "tolto di mezzo" lui di tutta la cricca resta solo fuffa.

compresi i giornalisti in odore di carriera grazie alla nutrita sacca di pseudo-alternativi al sistema.

e tutti vissero felici e contenti sotto il golpe tecnico


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nuvolenelcielo
Honorable Member
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Post: 637
 

si può sapere se nel programma dei 5 stelle c'è l'uscita dall'euro?

perché fino a sei mesi fa quando c'era Berlusconi, Grillo sembrava più o meno Monti sull'argomento euro e UE..., il modello per gli italiani sembrava dover essere quello dell'europa "bene"...

Non credo che gli sia mai sembrato un tema rilevante quello della sovranità nazionale.


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Gattonerosso
Honorable Member Redazione
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si può sapere se nel programma dei 5 stelle c'è l'uscita dall'euro?

perché fino a sei mesi fa quando c'era Berlusconi, Grillo sembrava più o meno Monti sull'argomento euro e UE..., il modello per gli italiani sembrava dover essere quello dell'europa "bene"...

Non credo che gli sia mai sembrato un tema rilevante quello della sovranità nazionale.

Qui un breve frammento di un minuto della trasmissione di ieri su La7 con Grillo che parla di uscire dall'euro:

http://www.youtube.com/watch?v=6E2ulJO50xQ

Breve frammento della stessa trasmissione con due grillini che parlano, il secondo affronta il tema dell'uscita dell'euro direttamente:

http://www.youtube.com/watch?v=dTv6uXB2M8k

Qui invece la registrazione completa della trasmissione:

http://www.youtube.com/watch?v=XTaAxpvjie4


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nuvolenelcielo
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 637
 

si può sapere se nel programma dei 5 stelle c'è l'uscita dall'euro?

perché fino a sei mesi fa quando c'era Berlusconi, Grillo sembrava più o meno Monti sull'argomento euro e UE..., il modello per gli italiani sembrava dover essere quello dell'europa "bene"...

Non credo che gli sia mai sembrato un tema rilevante quello della sovranità nazionale.

Qui un breve frammento di un minuto della trasmissione di ieri su La7 con Grillo che parla di uscire dall'euro:

http://www.youtube.com/watch?v=6E2ulJO50xQ

Breve frammento della stessa trasmissione con due grillini che parlano, il secondo affronta il tema dell'uscita dell'euro direttamente:

http://www.youtube.com/watch?v=dTv6uXB2M8k

Qui invece la registrazione completa della trasmissione:

http://www.youtube.com/watch?v=XTaAxpvjie4

grazie

comunque nel secondo video il tipo non parla dell'uscita dell'euro, si riferisce alla banca centrale che dovrebbe immettere euro nel sistema per aiutare l'economia

ma grillo ne parla.

spero che l'uscita dall'euro diventi un cavallo di battaglia dei 5 stelle, rischierebbe di diventare il primo partito o quasi per il 2013 (- visto come andranno le cose per il resto del 2012...)


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