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Berardi "Bifo" - In cauda venum [a Roma a Roma]

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martiusmarcus
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Fatevi il vostro esorcismo rituale, la vostra brava manifestazione. Ma contro chi manifestate? se è vero come è vero che siamo tutti collusi con questo sistema di produzione delle merci, con le nostre alleanze strategiche da commensali degli americani (ma con moderato appetito rispetto al padrone di casa). Soldi per la scuola? Per avere ancora altri tecnocrati nullafacenti che si autoperpetuano e autoriproducono? Il nostro capo è la pefetta, metaforica, amplificazione vivente della stronzaggine pervasiva di tutto l'Occidente: occorrerebbe fargli una immensa statua che illutri ai posteri quanto si è stati tutti quanti stronzi in questo fine-inizio millennio. Ovviamente il Capro, una volta sacrificato, dovrebbe far espiare a tutti i propri peccati. Il guaio di questa società è l'effettiva collusione generale. Per cui mi sentirei di fornire un giusto viatico ai manifestanti, citando il mio amico ottavino - : "Ma andate a zappare..."


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dana74
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si vuole mantenere il giochino e cambiare solo chi sta alla testa a dirigere, facendo leva sul malcontento.
Davvero meschino, davvero usuale ANCHE da parte della "cosiddetta sinistra in cerca di leader e poltrone", alla faccia della discontinuità con il centro destra.

La lega fa leva sull'odio? e chi sta facendo altrettanto, non capendo minimamente le ragioni della gente che per una ragione o l'altra vota lega piuttosto che Pd o non vota affatto?

Per fortuna che si deve cercare un minimo comun denominatore, ma se la bandiera deve essere imposta dall'alto e soprattutto dello stesso colore rosso vergogna non interessa, come qualcuno sopra ha ricordato abbiamo visto come se la son giocata la loro chance in quella fogna di roma.

Niente richiesta di abrogazione della Biagi, uscire dalla Ue, perché se si sta nella Ue inutile banfare a vanvera sulle brutte leggi che fa la ue, ed è Berlusconi che applica male tali normative per questo non vanno bene?!

Ancora sto spettro di pogrom contro gli extracomunitari e stranieri in genere?
E' una crisi del capitalismo e si agita lo spettro che si farebbe chissà che allo straniero?
Incredibile, si è proprio capito tutto, ovvero semplicemente funzionale al sistema.


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Anonymous
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Buon ultimo, ma con il cingolato, è arrivato Roberto Maroni. Colui che non ha tempo per testimoniare davanti alla Procura di Roma che indaga sulla società Mythos (la presunta «centrale di evasione fiscale» che lo avrebbe retribuito con 60.000 euro per una consulenza mai fatta), ha trovato qualche oretta da dedicare alla poltrona di Porta a porta. Da cui ha emesso il suo fosco oracolo: quella di domani a Roma è una manifestazione «a rischio elevato», «lo hanno già detto i servizi», con «gruppetti stranieri pronti ad infiltrarsi». A riprova della sua imparzialità, ha già dato le cifre dei manifestanti: «20, 40mila», così non ci montiamo la testa. A riprova della sua (deficitaria) memoria, già in mattinata, a Padova, si era detto «preoccupato per l'invito fatto ai centri sociali; è la prima volta che accade».

Da qui a prevedere «incidenti» il passo è men che breve. Il problema è che Maroni non è un opinionista qualsiasi, ma - ahinoi - il ministro dell'interno. L'uomo che, come ricorda Maurizio Landini, segretario generale della Fiom, ha il compito di «garantire la sicurezza e l'ordine pubblico nel Paese». E se «il ministro e i servizi parlano di possibili infiltrazioni di gruppi stranieri che, com'è noto, non sono metalmeccanici né tantomeno sono stati invitati al corteo», questo è ancor più vero. Se è così ben informato sulla provenienza degli «infiltrandi», ha tutti gli strumenti per fermarli prima. Magari un po' meglio di come ha brillantemente fatto con i fascisti serbi martedì sera.

Che città era? Ah, sì, Genova. Ecco, questo ci preoccupa molto. Noi non dimentichiamo che questo governo è lo stesso che occupava palazzo Chigi anche nel 2001. Allora qualche provocatore prezzolato era stato attivato per spedire pacchi esplosivi; qualche poliziotto s'era improvvisato «black block». Oggi c'è la crisi, e devono aver tagliato anche in quelle voci di spesa. Dal lato dell'opposizione sociale, tra frizzi e lazzi, non si è andati oltre qualche uovo. Roba da far ridere anche la questura di S. Marino. Ma la nostra classe dirigente - tutta - si è arrangiata anche con così poco per vaneggiare di «clima che non si vedeva dagli anni '50».

Conosciamo bene il gioco del «lancio dell'allarme» per coprire le ragioni di una protesta popolare. È un gioco che riesce sempre meno anche dalle parti della Lega, se è vero - com'è vero - che proprio Maroni è stato contestato alla «Berghem Fest», dalla curva atalantina allevata dall'amico Calderoli. Questo governo sa di doversene andare, e presto. Un gesto violento, a questo punto, può arrivare solo dalla sua disperazione. E infatti sembra proprio che lo minacci.

Tommaso De Berlanga
Fonte: www.ilmanifesto.it
Link: http://www.ilmanifesto.it/archivi/fuoripagina/anno/2010/mese/10/articolo/3511/
15.10.2010

bell' articolo...


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ElwoodBlue
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La FIOM chiama a raccolta tutti coloro che non si limitano ad attendere la fine della tirannia, ma si propongono di dare avvio a una massiccia redistribuzione di reddito verso i lavoratori, verso la scuola, verso i precari. Può essere l’inizio di un processo di costruzione delle condizioni sociali per una svolta radicale, che si colleghi alle lotte che in Francia come in Spagna – e presto altrove – resistono alla dittatura finanziaria europea, e preparano una fuoriuscita dal trentennio della devastazione.

E finalmente la FIOM getta la maschera: com'era evidente da tempo, ha smesso di essere un sindacato ed è diventata un partito.
Non c'è una sola rivendicazione per il settore che rappresenta: sono tutte rivendicazioni generali.

Mi chiedo cosa ne pensino i suoi iscritti metalmeccanici, e se quantomeno se ne sono accorti.


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Ale
 Ale
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E finalmente la FIOM getta la maschera: com'era evidente da tempo, ha smesso di essere un sindacato ed è diventata un partito.
Non c'è una sola rivendicazione per il settore che rappresenta: sono tutte rivendicazioni generali.

Mi chiedo cosa ne pensino i suoi iscritti metalmeccanici, e se quantomeno se ne sono accorti.

Domanda:
Un sindacato si deve limitare nel criticare il settore che rappresenta o può muovere critiche a un sistema che in generale non funziona e quindi si riflette nella vita quotidiana e nel "settore di competenza" ?
Nell'articolo non vedo un'eccessiva partigianeria, c'è un resoconto di quello che è la politica italiana e solo chi non vuole vedere non si rende conto di quello che sono i nostri, anzi i vostri partiti: Forza Italia, PD, Lega, ecc.
Almeno qualcuno prova a muoversi in questo schifo stagnante.


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Anonymous
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Domanda:
Un sindacato si deve limitare nel criticare il settore che rappresenta o può muovere critiche a un sistema che in generale non funziona e quindi si riflette nella vita quotidiana e nel "settore di competenza" ?
Nell'articolo non vedo un'eccessiva partigianeria, c'è un resoconto di quello che è la politica italiana e solo chi non vuole vedere non si rende conto di quello che sono i nostri, anzi i vostri partiti: Forza Italia,PD, Lega, ecc.
Almeno qualcuno prova a muoversi in questo schifo stagnante.

ottima domanda...non avrei saputo formularla meglio...


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ElwoodBlue
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Domanda:
Un sindacato si deve limitare nel criticare il settore che rappresenta o può muovere critiche a un sistema che in generale non funziona e quindi si riflette nella vita quotidiana e nel "settore di competenza" ?
Nell'articolo non vedo un'eccessiva partigianeria, c'è un resoconto di quello che è la politica italiana e solo chi non vuole vedere non si rende conto di quello che sono i nostri, anzi i vostri partiti: Forza Italia, PD, Lega, ecc.
Almeno qualcuno prova a muoversi in questo schifo stagnante.

Un sindacato DEVE criticare quello che c'è da criticare, sempre e a voce alta. Però per un sindacato questo è secondario: il suo compito è la difesa di un pezzo ben preciso della società.

Se è per questo anche un partito DEVE preoccuparsi anche delle tutele del lavoro dipendente e della ripartizione della ricchezza.
Però per un partito non ha senso limitarsi a questo: deve affrontare anche tutti gli altri temi.

Detto con estrema tranquillità, e leggendo i temi della minifestazione (e soprattutto leggendo a chi sono rivolti gli inviti alla partecipazione), la FIOM in questo momento ha saltato il fosso.

Non a caso sta prendendo la rincorsa da tempo: ogni volta che Berluscono si avvicina a Palazzo Chigi la FIOM smette immediatamente di firmare i contratti nazionali. Quando B. va all'opposizione firma volentieri anche contratti PEGGIORI di quelli che non aveva firmato in precedenza.

Per me non c'è problema, figuriamoci.
La cosa deve andar bene ai suoi iscritti, che però secondo me se solo si accorgono che la FIOM gli ha fatto fare oltre 70 ore di sciopero non per portargli i soldi, ma per dare l'avvio a un progetto politico, c'è il caso che s'adombrino un po'.
Se le cose continuano a muoversi su questa strada bisognerà anche vedere cosa ne pensano i suoi iscritti di essere tutelati da un sindacato a mezzo servizio.

Tanto per spiegarsi.
Negli ultimi 10 anni la FIOM ha firmato 2 contratti su 5.
Gli altri tre sono stati firmati solo da FIM e UILM; e Federmeccanica, bontà sua, ha deciso di applicarli lo stesso.
Se i padroni avessero preteso la firma unitaria, cosa che potevano legittimamente pretendere, i lavoratori metalmeccanici restavano 6 anni senza contratto.
Non è una cosa per niente trascurabile: a oggi solo per questi 3 contratti si parla di un montante di circa 20.000 euro.

Eppure questa cosa la FIOM ha deliberatamente e scientemente deciso di trascurarla.

Il problema è proprio questo: se sei un sindacato ti occupi dei lavoratori e stop.
Per esempio - e indipendentemente dall'argomento - non ha il minimo senso che un sindacato protesti contro la TAV. Per assurdo ha più senso che protesti per avere la TAV, visto che i cantieri portano posti di lavoro.

Se sei sei un sindacato/partito invece DEVI occuparti anche di tutto il resto.
E infatti se ricordo bene la FIOM ha organizzato degli scioperi contro la TAV, tanto per restare in argomento.
E dunque, chi privilegi poi: i lavoratori o gli Obiettivi Finali?

A oggi la FIOM ha dimostrato di dare maggiore rilevanza agli obiettivi finali, e non ha esitato a utilizzare gli scioperi dei lavoratori per raggiungerli.

Un domani, vedremo.

Io comunque da lavoratore metalmeccanico sono davvero molto preoccupato.


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marcopa
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In questa Italia è chiaro solo l' enorme disagio sociale, la cui dimensione è per altro molto sottovalutata. Così come non è evidente a quasi tutti che è finita l' illusione della crescita illimitata e che il futuro sarà molto diverso dai decenni precedenti. Secondo me questi sono i dati fondamentali, le risposte o i tentativi di risposta dovrebbero essere riferiti a questo. Che sia Berlusconi a gestire questa fase difficilissima ormai non piace più neanche alla Confindustria, ma Berlusca ha sempre bisogno di essere leader politico e farà di tutto per rimanerlo. Ma oltre Berlusconi c'è un cambiamento epocale che dobbiamo capire il prima possibile.
Insomma da Berlusconi c'è da aspettarsi ancora di tutto ma se, per magia, sparisse rimarrebbero ancora mille problemi.
Oggi a Roma saranno presenti molte persone che affrontano tematiche parziali, non credo che il tema di oggi sarà solo il lavoro. Il problema è unire in qualche modo questi piccoli insiemi isolati.
Nei prossimi giorni vedremo se la giornata di oggi lascerà qualche segno o meno.


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Tao
 Tao
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Topic starter  

Sbaglierò, ma sono legato a una concezione sobria e austera della funzione del ministero dell’Interno. Chi sta al Viminale dovrebbe garantire la sicurezza dei cittadini. Non partecipare a manifestazioni di partito di stampo secessionista, né creare allarme sui giornali e in tv.

In quest’ultima specialità sembra concentrato il ministro Maroni. Mi riferisco ad esempio alla criminalizzazione degli immigrati irregolari contro l’evidenza dei dati ufficiali sulla criminalità diffusa, da diversi anni tutti in ribasso.

Più recentemente, inadeguati al ruolo sono apparsi i suoi commenti a caldo dopo il (presunto) tentato agguato al direttore del quotidiano Libero. “Prevedo altri attentati”, dichiarò il ministro, convinto dal primo momento della matrice politica del vile gesto e premurandosi a render noto il rischio di una nuova stagione di terrorismo. A proposito, si sa nulla delle indagini?

In questi giorni, anziché lavorare sodo sulla prevenzione, l’ex extraparlamentare di sinistra, da poco coinvolto in un’indagine su una ben retribuita “consulenza” fornita a un’azienda (ma perché, dico io, non ci si accontenta del più che dignitoso stipendio di parlamentare?), ci ha messo in allarme sulla manifestazione della Fiom. “Prevedo disordine per l’infiltrazione di gruppi stranieri”, ha dichiarato.

Non è il suo ruolo: alla vigilia di una grande manifestazione (proprio come alla vigilia di una importante partita di calcio che si annuncia problematica) il ministro dell’Interno deve stare in sala macchine, riunito con i tutori dell’ordine pubblico e i capi dell’intelligence, al fine di prevenire qualsiasi disordine e sorvegliare al meglio la piazza. Possibile che un uomo intelligente in tanti anni di politica non l’abbia ancora capito? Oppure lo fa di proposito, perché ritiene che criminalizzare preventivamente il dissenso sia un gioco che torna sempre utile?

Sono le dieci di sabato mattina mentre scrivo. Mi auguro davvero che la manifestazione della Fiom oggi a Roma si svolga in modo pacifico e sereno.

Piero Ricca
Fonte: www.ilfattoquotidiano.it/
Link: http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/10/16/il-ministero-della-paura/72014/
16.10.2010


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Eurasia
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Be' io ho sempre pensato che alla fine il vero nemico non è Berlusconi... ma i vari D'Alema & C... basta vedere la fine, squallida che ha fatto Cofferati (io ne ero uno sua sostenitrice)... sono convinta anche che allo squallido tramonto di Cofferati abbia contribuito la sua "nuova" compagna... Noi donne, se ci mettiamo di impegno, siamo peggio delle armi di distruzione di massa. 😥


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vic
 vic
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Intanto in Francia si protesta sul serio. Sono i giovani che protestano, e' la generazione emergente dal futuro molto incerto, che di destra e sinistra tradizionale se ne fa' un grande baffo.

In Svizzera invece si fa sul serio con la questione di spostare una buona fetta del traffico merci di lunga percorrenza via dalla strada.
Il ministro italiano dei trasporti oltre a non essere presente alla bella festa sotto le viscere del San Gottardo, non era nemmeno presente in sala riunione UE, dove si discuteva di trasporti, quando sono stati interrotti brevemente i lavori per la diretta televisiva della caduta dell'ultimo diaframma di roccia. Non e' tutto, i ministri UE hanno in seguito deliberato per l'adozione di una tariffa sul traffico pesante, destinata alle grandi infrastrutture ferroviarie per il trasporto delle merci. Tutti d'accordo, salvo il ministro italiano!

Intervistato sui progetti futuri, l'assessore alle ferrovie Moretti, nel solito linguaggio sibillino, ha fatto capire, per chi vuol capire, che in progetto non c'e' nulla. Solo del software per ottimizzare le distanze fra i treni.

Brava Italia, continua cosi'. A ciance.

Non parliamo della stampa italiana poi. Il Sole 24 Ore dedica alla questione dei trafori alpini uno spazio che piu' striminzito non si puo'. E queste sarebbero le menti economiche che devono pensare sul futuro dell'Italia!.

Per ricordare un po' a tutti cosa e' una vera democrazia: la decisione di fare la doppia galleria di base ferroviaria sotto le Alpi e' stata approvata in votazione dal popolo svizzero, non da una remota commissione di Bruxelles. Malgrado la lentezza notoria delle procedure decisionali svizzere, i lavori sono ben avanzati, il Loetschberg e' in funzione da qualche anno ed il Gottardo lo sara' fra meno di un decennio. Questo e' l'esempio lampante che l'UE e' piu' un intralcio che altro. Venti anni fa' cianciava di trafori alpini, oggi e' al punto di partenza, non e' stato piantato ancora mezzo chiodo ne' sotto al Brennero ne' sotto al Frejus.

Forse non c'entra nulla con la dimostrazione di Roma, o forse c'entra per rendersi conto che un paese puo' funzionare mille volte meglio se non e' troppo inguaiato in "sovrastrutture" lontanissime dal sentire popolare, che di democratico non hanno un bel nulla, a parte una pellicina buona per gli allocchi.

Le temute "secessioni" non portano da nessuna parte se si resta inguaiati nell'UE, nella NATO, nella BCE, e aggiungete voi il resto dei vari club. Alla fine ognuno ha il governo che si merita, se tace troppo a lungo.

In Francia non mi pare che tacciano. E nemmeno in Islanda.


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