L’analisi delle vicende politiche è analisi della rete e dell’interazione dei rapporti tra forze e interessi internazionali e intranazionali, non di gusti morali dei soggetti decisori. La politica è l’arte del possibile e l’elaborazione delle scelte politiche si basa sulla stima del fattibile alla luce di informazioni incomplete e con molte variabili. Al popolo però si dirà: I have a dream, Yes we can, I care, Change! L’Italia è un paese militarmente occupato dal 1945 ad opera degli Usa con 134 basi; il Pentagono ha vasti mezzi (“slush fund”) per tenere a libro paga i vertici militari dei paesi sottomessi onde assicurarsi la loro “compliance” (i militari di professione combattono per chi li paga). Inoltre l’Italia non controlla la propria moneta legale e riceve gran parte della sua legislazione e delle regole per il bilancio da organismi esterni europei, esponenziali di interessi franco-tedeschi. E’ una sorta di protettorato, di fatto e di diritto. Credere che possa fare una politica interna sovrana è come credere che i bambini siano portati dalla cicogna.
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Marco Della Luna la sa lunga, o meglio ha scoperto l'acqua calda che da tre quarti di secolo scorre ininterrottamente sul Bel Paese: le colonie strategiche non si mollano mai, e per questo devono sembrare amiche.
L'operazione anti-mani-pulite, a distanza di un quarto di secolo da quell'altra senza l'anti, è chiaramente eterodiretta da oltreoceano, come sempre, e guai a chi lo dice (salvo i presenti che non contano una cippa).
Eppure una speranza è ancora fondata, proprio sul perbenismo anglosassone che cento ne fa ma nessuna l'ammette. E sta nelle parole della Le Pen: "che faranno, c'invadono?" A maggior ragione vale per l'Italia, visto che ci hanno già invaso da 3/4 di secolo, ma senza ammetterlo (ovviamente i nostri collaborazionisti devono stare al gioco, e chi è in odore di eresia va eliminato in un qualsiasi modo, compreso quello fisico in ultima istanza).
Non potendo ammazzare tutti i 5* della base, che se solo cominciano li fanno solo incazzare di più, le studiano tutte per disinnescarli. C'è da dire che il pesce puzza dalla testa, e questa è nata marcia, ma evidentemente questo non basta più. Insomma, la loro necessità di salvare le apparenze alla fin fine può diventare la nostra arma vincente.
Giorgetti amico personale di Draghi ,poi di in importante banchiere parente di Prodi,di Mattarella,eletto saggio all epoca da Napolitano....è lui che ha deciso 2 mesi fa di staccare perché Salvini troppo estremo...però Salvini non ha voluto ed ha ritardato infilandosi in un vicolo cieco...Giorgetti è incazzato.....ora la Lega si può salvare solo se accetta Draghi presidente con asse Giorgetti-Mattarella...
Il pd di Renzi,Draghi non lo vuole,troppo ingombrante così come non lo vogliono i 5s perché la base non lo vuole