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Cassibile e l’ Italexit


oriundo2006
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https://www.mittdolcino.com/2023/04/29/cosa-succederebbe-se-litalia-cassasse-unilateralmente-il-trattato-di-cassibile-che-non-fu-armistio-ma-resa-incondizionata/

E’ un articolo interessante, scritto da un filoamericano inossidabile ( MD ) che non saprei individuare, ma che fa capire come a certi livelli si cominci a capire che il mondo post-45 va stretto rispetto alle nuove aggregazioni di stati, le modifiche all’ ordine internazionale sin qui vigente, ed infine alle richieste per ora solo inespresse di parte dell’ opinione pubblica.

Infatti, perché i trattati devono essere ‘eterni’ ? Perchè non consentire una ratifica od un diniego ex-post attraverso referendum ? Per farlo occorrerebbe cambiare la Costituzione…ma sai che problema. 

Il vero ed unico ostacolo in Italia per modifiche serie e reali del suo status ancillare in politica internazionale reale, veramente anacronistico ed obsoleto, è l’attuale inquilino del Quirinale, anch’egli espressione di una stagione politica oramai dimenticata nella coscienza collettiva. Paiono secoli quegli anni trascorsi dalla fine dei connubi di circostanza fra DC e PSI, con sottobanco le intese con un PCI erede di Togliatti e dunque assai poco propenso a rovesciare il tavolo...

La scomparsa di Berlusconi accellererà il ripensamento sul nostro passato recente, sui vincoli che ci furono imposti ed anche su quelli successivi, tutti compresi, dal Trattato del Quirinale con la Francia, alla gabbia eurista, alle troppe servitù militari per una guerra che oggi non si combatte più con le idee ed i mezzi del ‘900.

L’autore dell’articolo preme per confermare l’ unione con gli USA e rigettare l’abbraccio con la Germania e la Francia: ma quali USA, verrebbe da dire ? Oggi non pare affatto un Paese monolitico, anzi. E parte dei problemi nostri derivano proprio dalla collocazione succube dell’ Uncle Shmuel, pedina di altri ‘Masters’ incognito solo a degli sprovveduti.

Se dovessi esprimere un desiderio, vorrei l’ Italia neutrale, resecata ogni servitù estera, in primis quell’abbraccio mortifero con vaticano, vero dominus di tante politiche italiane. Un sogno, lo so: i primi a voler il contrario sono proprio gli italiani, che nella loro storia hanno fatto da sempre della servitù sia in temporalibus sia in spiritualibus la bandiera per continuare i loro meschini interessi: hanno sempre scrificato tutto alla ‘roba’.


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Arian Van Heisen
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Oriundo ..ma tu stai ad ascoltare quel racconta palle di Mitt Dolcino un' altro che fa pralare i morti dissimulando i fatti storici ..!


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PietroGE
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"Vorrei però farvi meditare su cosa succederebbe, oggi, se a Roma e Milano decidessero di deliberatamente venire meno ad un trattato di resa valido ed in vigore. Ovvero andando contro dettami di fatto bellici..."

Occorre immaginarsi bene quelle che sarebbero le conseguenze in termini militari, economici e geopolitici. La nostra posizione nel Mediterraneo non consente di fare la politica della Svizzera (e anche la Svizzera è armatissima), dovremmo prima di tutto denunciare il Trattato di non proliferazione nucleare e dotarci di armi atomiche, mantenere un 5% del PIL (se va bene) come spese per la difesa in modo permanente, questo a sua volta presuppone una economia più che florida, cosa che non abbiamo, e una tecnologia che dovremmo sviluppare da soli. Dovremmo fare la politica di Israele senza avere la lobby ebraica negli USA, cosa assolutamente impossibile. Se vogliamo essere realisti, dobbiamo tener presente che un qualsiasi referendum per uscire dall'euro sarebbe perso con grande margine, figuriamoci una uscita dalla NATO. Quelle di Dolcino sono fantasie a ruota libera, senza nessuna connessione con la realtà.


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BrunoWald
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A parte il livore antitedesco e le bufale storiche, come quella per cui la resa di Cassibile sarebbe stata firmata a seguito della distruzione dell'Abbazia di Montecassino, quando invece questa fu perpetrata parecchi mesi dopo, l'articolo di Dolcino è sostanzialmente quanto ci si aspetterebbe da un impiegato dell'occupante: una minaccia rivolta agli italiani sulle conseguenze di un'eventuale defezione dal campo yankee e una ribellione al relativo servaggio. Evidentemente, i Liberators si sentono tremare il terreno sotto i piedi e cominciano a diventare nervosi, al punto da commissionare ai loro servi incarichi di questo tipo.

Tra le perle dell'articolo in questione, spicca senz'altro la razionalizzazione dell'atto di resa, che non sarebbe stato un'infamia perpetrata per salvaguardare gli interessi delle rancide elite italiote, ma bensì una decisione responsabile, presa per evitare al paese ulteriori distruzioni (che invece avvennero comunque, e senza riguardi).

Per metterci in riga, lo scribacchino lo definisce "un trattato di resa valido ed in vigore", con un gioco di parole spiegabile solo con l'ignoranza o l'estrema malafede del soggetto: "trattato" e "resa" sono termini che si escludono a vicenda. Può esserci un trattato di pace, ma la resa è meramente la decisione di sottomettersi al nemico, con o senza condizioni: nel nostro caso, senza.

Pertanto, italiani - ci esorta il Dolcino - guardatevi bene dal denunciare la resa incondizionata "valida e in vigore" e voltare le spalle al padrone americano, sotto il quale siete pur sempre diventati una potenza industriale (omette di aggiungere che poi ci hanno preso tutto per pochi spiccioli...) primo perché non siete in grado di sopportarne le conseguenze, e poi perché finireste nelle grinfie dei vostri nemici storici, tedeschi e francesi.

Verrebbe spontaneo mandarlo a farsi fottere, se non fosse che si tratta di una mentalità assai diffusa: si preferisce essere servi di un padrone alieno, piuttosto che imparare a farsi rispettare dai propri vicini, e dunque a convivere con essi. Ma anche queste sono considerazioni obsolete, visto che tutte le nazioni ormai sono tali soltanto di nome, ovunque è la feccia apatrida globalista ad avere l'ultima parola.

Questo post è stato modificato 10 mesi fa da BrunoWald

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mystes
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"L’autore dell’articolo preme per confermare l’ unione con gli USA e rigettare l’abbraccio con la Germania e la Francia: ma quali USA, verrebbe da dire ? Oggi non pare affatto un Paese monolitico, anzi".

Non ho ancora letto l'articolo, mi riprometto di farlo con calma, mi limito a riprodurre la frase di sopra per ribadire 1) la Francia e la Germania sono solo paesi nominali, come lo è anche l'Italia. 2) Di fatto TUTTA l'Europa è TUTTORA sotto occupazione americana. Che questa sia una anomalia è presto detto, e gli USA si sollazzano nel continuare l'occupazione perchè l'Europa e noi in primo luogo abbiamo perso la coscienza politica, hanno lavato la nostra mente con le mastodontiche bugie che dal 1945 in poi sono diluviate sulla nostra povera patria. Come si potrà uscire da questa situazione? Eh Eh Eh!!! non sarebbe il caso di aprire un dibattito serio, senza cadere nel solito tranello fascismo/antifascismo? o essere tacciati di sinistrismo se si parla male degli USA e dei suoi partner commerciali? Forza Don Chisciotte mostra la tua lancia, si faccia un salto di qualità, l'Italia ha bisogno di conoscere la verità storica e di iniziare una nuova stagione politica!

Questo post è stato modificato 10 mesi fa 2 volte da mystes

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ndr60
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Difficile fare politica in modo autonomo quando si è occupati militarmente da più di 70 anni e chi è nominalmente al potere è legato a filo doppio, in un modo o nell'altro, agli occupanti di cui sopra. Di sicuro, siccome la storia non si può ignorare (e infatti Lorsignori fanno di tutto perché ciò avvenga), è da 2000 anni che l'Italia è legata al Mediterraneo, e pare logico che, in un ipotetico e lontanissimo futuro, quando i nipotini dello zio Sam si saranno tolti dalle scatole poiché lo zio è morto oppure è fallito, recuperare un minimo di politica economica negli scambi commerciali, nelle scelte energetiche, ecc. Se polacchi e lituani vogliono guerreggiare con la Russia sono liberissimi di farlo, ma penso sia meglio che gli italiani si limitino a fare affari con Egitto, Grecia et al.


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