CH - corsa al Consi...
 
Notifiche
Cancella tutti

CH - corsa al Consiglio Federale (governo)


vic
 vic
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 6373
Topic starter  

da:
http://www.ticinonews.ch/ticino/393950/e-se-i-romandi-non-trovassero-l-anti-cassis

E se i romandi non trovassero l'anti-Cassis?
Il Blick parla di "ricatto alla Svizzera", ma per Le Temps "la strategia ticinese potrebbe rivelarsi molto intelligente"

Redazione - 12 luglio 2017

Non sta raccogliendo molta comprensione Oltralpe la decisione del PLR ticinese di puntare su un candidato unico, il 56enne Ignazio Cassis, per la successione di Didier Burkhalter in Consiglio federale.

In molti sottolineano i rischi della strategia ticinese, come ad esempio il presidente di Helvetia Latina, il consigliere nazionale Jacques-André Maire (PS), secondo cui il nostro Cantone "con un ticket composto da un uomo e una donna avrebbe sicuramente aumentato le proprie chance." (*)

Il Blick parla addirittura di "ricatto del Ticino alla Svizzera", ma c'è anche chi invece ritiene che alla fine la strategia del PLR cantonale potrebbe rivelarsi molto intelligente.

Si tratta del quotidiano Le Temps, da molti considerato il più autorevole in Romandia, che si chiede chi potrà fermare il consigliere nazionale ticinese.

"Il PLR ticinese con la sua candidatura unica mette la Svizzera romanda in un ruolo che non gli è consono: essere maggioritaria e dover dimostrare di prendersi cura delle minoranze" scrive Le Temps. "I liberali radicali romandi si sentono certamente legittimati a presentare un loro candidato nella corsa al Consiglio federale, anche alla luce dei loro buoni risultati elettorali. Ma chi vorrà essere il "becchino" delle aspirazioni ticinesi?"

Il quotidiano romando sottolinea che il canton Vaud può contare su due possibili candidate, la consigliera nazionale Isabelle Moret e la consigliera di Stato Jacqueline De Quattro. "Ma per entrambe, i calcoli sono delicati. Nessuna di loro vorrà lanciarsi in una sfiancante campagna per poi raccogliere solo qualche voto sparso il giorno dell'elezione. E il Parlamento potrebbe mostrarsi riluttante all'idea di piazzare due vodesi in un Governo nel quale siedono già due bernesi."

Dal lato maschile, i nomi forti sono quelli del consigliere di Stato ginevrino Pierre Maudet e del consigliere nazionale, anche lui ginevrino, Christian Lüscher. Ma anche loro sembrerebbero voler scendere in campo solo in caso di vittoria sicura.

La scelta di Cassis è quindi "pratica" per il PLR ticinese, secondo Le Temps. Anche perché il Comitato cantonale, che dovrà ratificarla il prossimo 1° agosto, potrà ancora correggere la strategia in base ai dibattiti romandi. "E in quel caso uno dei due candidati scartati dalla direzione del PLR ticinese, Christian Vitta e Laura Sadis, avrà la sua chanche pur avendo passato l'estate al fresco."

--
(*) eh gia', una donna significa la mediocre Laura Sadis, detta gnegnè. Il PS la plebisciterebbe in quanto molto vicina al PS su varie questioni e soprattutto fervente sostenitrice dell'adesione all'UE. Semmai l'alternativa a Cassis, il lobbista delle casse malati sarebbe Christian Vitta, attuale membro del governo cantonale, direttore del Dipartimento Finanze ed Economia.

vic


Citazione
vic
 vic
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 6373
Topic starter  

Echi dalla vicina Italia

da:
http://www.ticinonews.ch/ticino/394005/ldquofare-il-tifo-e-troppo-ma-un-pensierinordquo

Commenti
“Fare il tifo è troppo, ma un pensierino...”
Secondo La Prealpina, Ignazio Cassis sarebbe "un buon interlocutore per Varesotto e Comasco"

Redazione - 12 luglio 2017

Mentre le reazioni della stampa d’Oltralpe alla decisione del PLR ticinese di puntare su Ignazio Cassis come candidato unico per la successione di Didier Burkhalter in Consiglio federale sono perlopiù critiche, nella vicina Italia c’è chi si spinge quasi a ‘fare il tifo’ per il 56enne di Montagnola.

Secondo la Prealpina, la notizia della candidatura di Cassis a seguito delle dimissioni di Didier Burkhalter, ministro degli esteri della Confederazione “ed ottimo presidente dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (…) dovrebbe interessare da vicino tutta l’area insubrica” (*).

"Non solo perché Cassis è nato a Sessa, a due chilometri da Ponte Cremenaga, e conosce quindi bene la frontiera, ma anche perché spesso ci sono istanze italiche di confine che per essere ascoltate dall’Italia, da Roma, devono essere sollecitate prima da Berna”.

Il consigliere nazionale ticinese sarebbe “un buon interlocutore anche per Varesotto e Comasco, senza contare che la stessa Regione Lombardia potrebbe avere un riferimento nel cuore della Svizzera senza bisogno di “interpreti” – non linguistici, precisa il quotidiano - quando affronta problemi ed opportunità condivise”.

Insomma, Ignazio Cassis in Consiglio federale agevolerebbe i dialoghi tra Svizzera e Italia che spesso si ‘inceppano’. “La tanto sbandierata incapacità di coinvolgere le distanti Berna e Roma in vicende transfrontaliere potrebbe finire”, conclude il quotidiano varesino. “Fare il tifo è troppo, ma un pensiero, forse, vale la pena farlo”.

--
(*) l'Insubria e' il nome del gremio transfrontaliero che comprende il Canton Ticino e le Regioni contigue col confine, essenzialmente parte del Piemonte e della Lombardia.

-- NB --
Il commento della Provincia sottintende che Cassis vada agli Affari Esteri, l'attuale dipartimento diretto da Burkhalter. In caso di elezione d'un Consigliere Federale subentrante, la norma e' che sono gli altri, a partire dal più anziano per età di servizio, a decidere se mantenere il proprio dipartimento, oppure se optare per un altro dipartimento. Quindi non è detto che per esempio il PS Berset voglia andare agli Esteri, lasciando la patata bollente degli Interni (sanita' e quant'altro) a Cassis.

vic


RispondiCitazione
vic
 vic
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 6373
Topic starter  

lapsus:
il giornale del Comasco si chiama La Prealpina e non La Provincia


RispondiCitazione
Condividi: