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CH: iniziativa contro il canone radioTv obbligatorio


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La Billag ora trema: arrivano a Berna 141mila firme per l'abolizione del canone radiotv

11 dicembre 2015

Le firme necessarie per la riuscita dell'Iniziativa popolare federale "SI all'abolizione del canone radiotelevisivo" verranno consegnate venerdi' 11 dicembre alle 15.00 presso la Cancelleria federale a Berna. Il Comitato d'iniziativa ha raccolto ben 141'000 firme, delle quali piu' di 104'000 sono state vidimate finora dalle Cancellerie comunali (fino a venerdi' il numero esatto potrebbe variare). Questa discrepanza e' in gran parte dovuta a molti non aventi diritto di voto in Svizzera che hanno comunque sottoscritto la nostra proposta di modifica costituzionale dimostrando quanto il tema sia sentito e attuale nella Popolazione.

"Lo sprint finale nella raccolta firme e' stato, per certi versi, drammatico e ricco di colpi di scena" commenta Christian Riesen, responsabile per la vidimazione delle firme dell'Iniziativa "No Billag". Anche senza il sostegno diretto dei partiti maggiori, tutti coloro che hanno collaborato nella raccolta firme, con un incredibile sforzo finale, sono riusciti a raccogliere tutte le firme necessarie alla riuscita dell'iniziativa popolare. Le firme verranno consegnate venerdi' 11 dicembre alle 15.00, ma prima, alle 14.30 si terra' una piccola manifestazione dietro lo stabile della Cancelleria federale. Dopo la consegna delle firme, tre membri del Comitato d'iniziativa s'intratterranno con la Cancelliera federale.

Abolire il canone obbligatorio in favore dell'autodeterminazione!

"Non tutti sono disposti a spendere 400 Franchi annui di canone radiotelevisivo" e' il parere di Olivier Kessler, Co-Presidente del Comitato d'iniziativa. Agli iniziativisti non va giu' la costante e dilagante messa sotto tutela del Popolo svizzero da parte dello Stato. Ogni cittadino sa come vorrebbe spendere al meglio il proprio denaro. Il principio-cardine dell'iniziativa "No Billag" e' proprio l'abolizione del canone, cosicche' i cittadini possano tornare a disporre liberamente die propri mezzi e esaudire i propri desideri secondo una propria lista di priorita'.

L'iniziativa non e' contraria alla SRG SSR

"L'iniziativa non e' indirizzata esplicitamente contro la SRG SSR, ma solo contro il canone obbligatorio", mette in chiaro Florian Maier, Co-Presidente del Comitato d'iniziativa. La SRG SSR deve continuare a esistere e diffondere i propri programmi ma, in futuro dovra' farlo finanziandosi da sola e soprattutto in piena liberta', come ogni altra impresa privata.

-- NB --
La Billag e' la societa' d'incasso (privata) che la SRG SSR (Societa' Svizzera di Radiotelevisione, parastatale) ha incaricato di riscuotere il canone, obbligatorio per tutti i cittadini e le imprese. Il bello e' che per questo "compito" la Billag trattiene per se' ben il 10% degli incassi. Se non e' pizzo di stato questo... Non parliamo poi del linguaggio al limite del mafioso che la Billag adotta nei richiami a chi si dimentica di pagare.

Questa iniziativa rilancera' il discorso sul mandato della televisione pubblica. Pagare obbligatoriamente un canone/tassa salatissimo per vedere giochini, infinite serie televisive statunitensi o per far indigestione di sport e' piuttosto fuori di testa. Tanto piu' che, soprattutto la tele di stato, e' infarcita zeppa di pubblicita'. Facesse perlomeno come la radio, un uso moderato di pubblicita'.


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