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CH: no espulsione automatica dei criminali stranieri


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Da:
http://www.liberatv.ch/articolo/32050/rusconi-frustate-alludc-questa-iniziativa-era-una-sciocchezza-stratosferica-mal

Rusconi, frustate all'UDC: "Questa iniziativa era una sciocchezza stratosferica. Mal impostata, pretenziosa e arrogante"
L'ex Consigliere Nazionale apre il dibattito autocritico dopo la chiara bocciatura dell'iniziativa bis sui criminali stranieri: "Facciamo il partito responsabile e piantiamola con queste sciocchezze che fanno perdere solo tempo prezioso"

28 febbraio 2016

LUGANO - L'iniziativa bis sull'espulsione dei criminali stranieri e' stata bocciata dal popolo svizzero. E in casa UDC e' tempo di autocritica per la sconfitta. Soltanto Ticino, Uri, Svitto, Obvaldo, Untervaldo e Appenzello interno hanno detto di si'. Un risultato netto, su un tema ultrasensibile, che non puo' non far riflettere il mondo democentrista.

Pierre Rusconi non usa giri di parole: "Questa iniziativa era una sciocchezza stratosferica. Mal impostata, pretenziosa e arrogante. E questo e' il risultato".
La prima iniziativa sull'espulsione dei criminali stranieri, afferma l'ex Consigliere Nazionale UDC (*), "e' passata perche' era giusta, direi quasi doverosa. Stavolta invece hanno voluto tirare troppo la corda e la corda si e' rotta".

Perche' dunque e' stata fatta?
"Perche', per arroganza - risponde Rusconi - si e' pensato che sull'onda del successo ormai passasse di tutto su questi temi. Pur essendo il primo partito in Svizzera pero' rappresentiamo il 30% degli elettori. Una parte dell'altro 70% dell'elettorato ci segue, come e' stato dimostrato, sulle proposte ragionevoli. Ma avanzare la pretesa che la politica prevarichi i giudici, era un eccesso che andava a minare uno dei fondamenti della nostra democrazia: la separazione dei poteri. Era impossibile che passasse. Senza contare che avremmo buttato benzina sul fuoco sui gia' incandescenti rapporti che abbiamo con l'UE e con il resto del Mondo. Avremmo fatto Svizzera contro il resto del Mondo. Non ne abbiamo alcun interesse in un momento in cui dobbiamo negoziare il 9 febbraio (**), quella si' un'iniziativa importante i cui scopi sono da realizzare".

In tutto questo c'e' il voto del Ticino che con quasi il 60% ha accettato l'iniziativa: "Ma da noi la sensibilita' e' diversa: e' la solita reazione di pancia ticinese. Il Ticino si sente la pecora nera della Svizzera e ogni occasione e' buona per mandare un segnale a Berna. Segnale che restera' anche questa volta inascoltato. Si fa di tutta un'erba un fascio per far presente i nostri problemi, che pero' non c'entrano nulla con questa iniziativa. Alla fine questo comportamento ci isola. Votiamo come la Svizzera rurale, ma gli altri 3 son perdonati perche' la Svizzera l'hanno fatta...".

Infine Rusconi lancia un richiamo piu' generale al suo partito: "Adesso sono passati otto anni da quando Blocher e' stato defenestrato dal Consiglio Federale (***). In questi otto anni abbiamo combattuto a suon di iniziative e referendum. Ora il secondo seggio in Governo lo abbiamo ottenuto ed e' ora che l'UDC prenda in mano le redini del Paese e insieme agli altri partiti ci tiri fuori dalla grave situazione economica che stiamo attraversando. Facciamo il partito responsabile e piantiamola con queste sciocchezze che fanno perdere solo tempo prezioso. I principi sono importanti, per carita', ma stare a cavillare sull'applicazione delle iniziative non serve a creare nuovi posti di lavoro per la gente".

--
(*) parlamentare
(**) iniziativa UDC sul controllo della libera circolazione, approvata da popolo e cantoni, dovra' venir applicata entro un anno ca., con o senza l'approvazione dell'UE, e' la gran gatta da pelare per il governo, timoroso che saltino gli accordi bilaterali con l'UE.
(***) governo

==
Da:
http://www.gdp.ch/svizzera/il-popolo-ha-scelto-3-no-e-un-si-id112176.html

Svizzera - Votazioni federali
Il popolo ha scelto 3 "no" e un "si' "

ats - 28 febbraio 2016

Ecco i risultati finali su scala nazionale di tutti e quattro gli argomenti in voto a livello federale.

Si' al raddoppio del San Gottardo, no invece alle iniziative popolari sull'espulsione di stranieri, sulla speculazione alimentare e - di strettissima misura - sull'eliminazione degli svantaggi fiscali per gli sposati: questo l'esito delle votazioni federali odierne.

MATRIMONIO E FAMIGLIA - L'oggetto piu' combattuto si e' rivelato l'iniziativa PPD per il matrimonio e la famiglia. La proposta ha ottenuto la maggioranza dei cantoni (Ticino compreso, 54,7%), ma il popolo l'ha bocciata con il 50,8% dei no. Per avere la certezza e' stato necessario attendere i dati dell'ultimo cantone, Vaud, ma gia' a meta' pomeriggio l'istituto Gfs.bern del politologo Claude Longchamp aveva correttamente preannunciato l'esito del voto.
Per il presidente della Conferenza dei direttori cantonali delle finanze, il giurassiano Charles Juillard (PPD), il risultato e' stato "migliore del previsto", considerando la coalizione dei contrari. Non e' difficile quindi prevedere che il tema rimarra' sul tappeto: per uno svizzero su due non e' giusto che diverse migliaia di coppie sposate paghino piu' imposte e ricevano una pensione inferiore a quella dei concubini.

RADDOPPIO SAN GOTTARDO - Fin da subito chiaro e' stato per contro il risultato relativo al risanamento del San Gottardo, che ha raccolto il 57,0% dei consensi. Solo Ginevra e Vaud si sono detti contrari. Il popolo e' stato solidale con il Ticino (57,8 di si'), ha osservato il consigliere agli Stati (*) Filippo Lombardi, e l'alta affluenza alle urne rafforza la credibilita' della decisione. Non hanno quindi fatto presa le argomentazioni dei contrari, secondo le quali l'apertura di un secondo tunnel avrebbe provocato un massiccio aumento del traffico pesante.
Gli sconfitti promettono pero' di non mollare la presa e di rimanere alle calcagna dei vincitori. "Devono rispettare gli impegni e confermare che si tratta di un 'tunnel di risanamento' senza aumento delle capacita' di transito", ha affermato dal canto suo Jon Pult, presidente dell'Iniziativa delle Alpi.

ESPULSIONE STRANIERI - Il fine settimana si e' rivelato amaro per i democentristi. Ancora una volta sola contro tutti, l'UDC non ce l'ha fatta: l'iniziativa per l'attuazione dell'espulsione di stranieri criminali e' stata chiaramente respinta dal popolo, con il 58,9% di no.
La proposta di inserire nella Costituzione un dettagliato articolo che concretizzasse l'iniziativa accolta dal popolo nel 2010, aggirando nel contempo una normativa di applicazione decisa dal parlamento, ha trovato sostegno solo in sei cantoni: "campione" del si' e' risultato il Ticino, con il 59,4% delle schede.
L'UDC chiede ora che le promesse fatte dai contrari durante la campagna di votazione siano rispettate. "In tal caso avremo un buon compromesso", ha affermato il capogruppo UDC Adrian Amstutz. Albert Roesti, probabile futuro presidente dell'UDC, ha detto di prendere in parola l'impegno del PLR, che ha parlato di un'applicazione "rigorosissima" ("pfefferscharf", nell'originale) della legge approvata un anno fa dalle Camere federali. Disposizioni che non sono state combattute con un referendum e che entreranno in vigore secondo la decisione che sara' presa a breve dal Consiglio federale (**).

DERRATE ALIMENTARI - Come era prevedibile non c'e' stata storia nell'ultimo match, quello relativo all'iniziativa popolare promossa da Gioventu' socialista (Giso) "contro la speculazione sulle derrate alimentari". Il testo e' stato respinto con il 59,9% dei voti e da tutti i cantoni, ad
eccezione - per un soffio - di Giura e Basilea Citta'. In Ticino i contrari si sono attestati al 58,2%.
Delusione ovviamente tra i promotori: il presidente di Giso, Fabian Molina si attende ora che gli oppositori mantengano gli impegni sottoscritti durante la campagna e che il Consiglio federale non riduca l'aiuto allo sviluppo. Dal canto loro, i partiti borghesi si sono dichiarati molto soddisfatti: l'obiettivo dell'iniziativa era lodevole, ma l'approvazione del testo avrebbe avuto conseguenze negative per la Svizzera a livello di impieghi e gettito fiscale.

La partecipazione si e' rivelata molto elevata, superando chiaramente il 60% per tutti gli oggetti in votazione.

--
(*) senatore
(**) governo


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venezia63jr
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Non ho capito, questi stranieri saranno espulsi o li tenete in svizzera?


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vic
 vic
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@venezia63jr

Saranno espulsi, secondo la nuova legge d'applicazione dell'iniziativa UDC originale.
Qui quelli dell'UDC hanno combinato una frittata, proponendo un'iniziativa per far applicare l'altra iniziativa.
In pratica la legge di applicazione, gia' elaborata dal governo non poteva venir messa in pratica prima di questo voto un po' surreale.

Summa summarum: l'iniziativa UDC sull'espulsione dei criminali stranieri a suo tempo venne accolta dal popolo. Il governo ed il parlamento hanno appena elaborato una legge di applicazione relativa rigorosissima (pfefferscharf).

Sara' questa legge ad entrare in azione. Essendo una legge penale, verra' applicata dal sistema giudiziario, per cui stara' al giudice valutare caso per caso se val la pena espellere il criminale straniero o no. Secondo la nuova legge ovviamente.

Se passava la votazione di domenica scorsa, l'applicazione sarebbe stata automatica, indipendentemente dalla gravita' del caso, dalle attenuanti, ecc. Insomma il giudice non avrebbe piu' avuto alcun ruolo. Quando si applicano simili principi, si sa dove si comincia ma non si sa dove si va a finire.

Come quasi sempre, il popolo ha manifestato una certa saggezza a non toccare l'indipendenza del sistema giudiziario.

Percio' i criminali stranieri sara' il giudice competente a decidere se espellerli o meno. Gira qualche stima sui numeri. Finora venivano espulsi ca. 500 criminali stranieri all'anno. Con la nuova legge che entrera' in vigore, si stima che diventeranno ca 4mila all'anno le espulsioni. Sempre che venga messo in atto il principio "pfefferscharf".


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