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CH_BL: mano negata, naturalizzazione sospesa


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Da:
http://www.gdp.ch/svizzera/ce-lo-zampino-di-erdogan-id118588.html

Svizzera - Campagna di radicalizzazione
C'e' lo zampino di Erdogan?
La "SonntagsZeitung" denuncia la proliferazione di un islam radicale. Incoraggiati dal Governo di Ankara, in Svizzera opererebbero imam salafiti formati in Turchia. Ma in Ticino?

Red - 19 aprile 2016

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan condurrebbe la sua campagna di radicalizzazione dell'islam anche negli spazi di preghiera che si trovano in Svizzera. E' questa la denuncia contenuta in un ampio servizio apparso sul domenicale SonntagsZeitung. L'influenza per un islam piu' radicale verrebbe sostanzialmente esercitata, secondo il giornale, sovvenzionando una cinquantina di associazioni ad impronta radicale presenti sul territorio federale e incoraggiando la presenza di "personale" formato all'interno della Confederazione. A fungere da intermediario tra Ankara e Berna sarebbe la Fondazione turco-islamica per la Svizzera, con sede a Zurigo. Si tratterebbe di 35 imam turchi mandati a svolgere la loro funzione in Svizzera: dopo aver seguito una preparazione in patria, le guide spirituali verrebbero inviate in Svizzera per esercitare cinque anni prima di essere richiamate sulla Penisola anatolica.

Il domenicale, che tuttavia non fornisce fonti, sostiene che sia il potente Ministero turco della Religione ha tenere le fila dei finanziamenti e dei predicatori che opererebbero su tutto il territorio: "da Ginevra a San Gallo, passando per Basilea e il Ticino", si legge nell'articolo. Interpellato in seguito alla pubblicazione dell'articolo, il direttore della Fondazione turco-islamica Zafer Terkesli ha pero' negato l'esistenza di alcun legame finanziario con Ankara. Anche la direttrice del Forum per un islam progressista, Saida Keller-Messahli si e' espressa in merito, sostenendo che, nel caso in cui le affermazione contenuta dal domenicale fossero vere, si tratterebbe di un atto da condannare e, in casi come questo, Berna dovrebbe vietare finanziamenti dall'estero che incoraggiano la creazione di societa' islamiche parallele al contesto svizzero.

Un'interpellanza al CdS

Se da una parte, la stampa nazionale non ha prestato particolare attenzione alla questione, in Ticino qualcosa si sta gia' muovendo. Il deputato leghista Boris Bignasca ha infatti mandato ieri un'interrogazione su questo tema all'indirizzo del Consiglio di Stato (*) (vedi articoli correlati). Nel testo, il granconsigliere chiede al Governo lumi sull'esistenza in Ticino di moschee, centri o associazioni sovvenzionati dal Governo turco o altri Governo esteri. Inoltre, l'interpellanza chiede anche informazione sulla presenza di imam (e loro collaboratori) che sono allo stesso tempo dipendenti pubblici turchi e i cui stipendi vengono pagati dal Ministero della Religione.

Il caso basilese

Restando in tema di islam radicale e di attualita', e' di ieri la notizia per cui le autorita' di Basilea Campagna hanno sospeso la domanda di naturalizzazione della famiglia musulmana dei due fratelli di 14 e 16 anni che si erano rifiutati per motivi religiosi di stringere la mano ad una maestra di Therwil (vedi articoli correlati). Dopo il clamore che ha suscitato il caso, l'Ufficio della migrazione intende ora convocare tutta la famiglia. Non si tratta di un procedimento inusuale per ottenere dei chiarimenti, ha dichiarato il portavoce del Dipartimento cantonale della sicurezza, precisando che la decisione e' stata presa la scorsa settimana. Le autorita' interrogheranno singolarmente i membri della famiglia residente a Ettingen per verificarne l'integrazione. Secondo l'addetto stampa, l'esito della domanda e' aperto e non e' detto che la vicenda l'abbia ostacolato. Stando alla stampa il gruppo famigliare e' composto di otto persone.

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(*) governo cantonale

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Da:
http://www.gdp.ch/svizzera/mano-negata-naturalizzazione-sospesa-id118531.html

Svizzera - Basilea Campagna
Mano negata, naturalizzazione sospesa
La domanda della famiglia musulmana dei due fratelli che si erano rifiutati di stringere la mano alla maestra per motivi religiosi e' stata bloccata in attesa di un incontro con l'ufficio della migrazione.

Ats - 18 aprile 2016

Le autorita' di Basilea Campagna hanno sospeso la domanda di naturalizzazione della famiglia musulmana dei due fratelli di 14 e 16 anni che si erano rifiutati per motivi religiosi di stringere la mano ad una maestra di Therwil. Dopo il clamore che ha suscitato il caso l'ufficio della migrazione intende convocare tutta la famiglia.

Non si tratta di un procedimento inusuale per ottenere dei chiarimenti, ha dichiarato oggi all'ats il portavoce del Dipartimento cantonale della sicurezza, precisando che la decisione e' stata presa "la scorsa settimana". Le autorita' interrogheranno singolarmente i membri della famiglia, che risiedono a Ettingen (BL).

Secondo l'addetto stampa l'esito della domanda e' completamente aperto. L'autorita' non fornisce maggiori dettagli riguardanti la famiglia, per motivi legati alla protezione della sfera privata. Stando alla stampa il gruppo famigliare e' composto di otto persone.

Motivi religiosi

La vicenda era emersa a inizio aprile sui quotidiani dopo che la direzione della scuola secondaria di Therwil aveva raggiunto un accordo con tutti gli allievi musulmani. Visto che secondo un'interpretazione degli insegnamenti islamici un uomo puo' toccare soltanto la moglie, non sarebbero piu' stati tenuti a stringere la mano ai docenti nelle occasioni - frequenti in questa scuola - in cui si usa farlo.

Una settimana piu' tardi i due adolescenti, siriani ma cresciuti in Svizzera, avevano affermato che all'origine della decisione vi era un video di proselitismo islamico radicale. "Ho scoperto questa regola (un uomo musulmano puo' toccare soltanto la moglie, ndr.) guardando una predica in internet. Mio padre me l'ha poi confermata", sosteneva il 16enne in interviste. Il papa' e' da anni imam in una moschea di Basilea che, secondo quanto riportato dalla stampa, e' nota per le sue posizioni radicali.

Perizia giuridica

Sul tema il Dipartimento cantonale dell'educazione ha chiesto una perizia giuridica. Diversi interventi parlamentari sono stati depositati in Gran consiglio (*) per vietare eccezioni nell'ambito formativo fondate sulla religione.

Sul caso si era espressa anche la consigliera federale (**) Simonetta Sommaruga (vedi correlati). Durante una trasmissione televisiva aveva affermato che un comportamento come quello osservato nella scuola secondaria di Therwil "e' assolutamente inaccettabile" aggiungendo "non e' cosi' che mi immagino l'integrazione".

Dal canto suo la Federazione delle Organizzazioni Islamiche Svizzere (FOIS) aveva fatto sapere che lo stringere la mano tra uomo e donna per un semplice saluto e' "permesso dal punto di vista teologico". Nella tradizione islamica la cortesia nei confronti di chiunque e' importante e sono contemplate diverse usanze per i saluti.

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(*) Parlamento cantonale, di un semicantone nel caso di BL
(**) membro del governo nazionale, responsabile del Dipartimento di Giustizia e Polizia


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venezia63jr
Noble Member
Registrato: 3 anni fa
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Vic, ti tocca ingoiare anche questo rospo.


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