Che ne sarà di noi?...
 
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Che ne sarà di noi? racconti d'identità g


SOD
 SOD
Eminent Member
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da http://voxpopuli.xyz/2016/02/27/505/

Oggi più che mai, il confine fra immaginazione e realtà è alquanto labile.

Ecco piccole storie plausibili e futuribili della nostra identità globale, ovviamente accuratamente plasmata a tavolino.

Come suonano i Calibro 35, “ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale”.

Buona lettura.

Maria è nata e vive a Roma da sempre, precaria da quasi sempre.

Il quartiere è anonimo, potrebbe essere ovunque. Camminando incontra chiunque, ogni angolo è un mondo a sè fra razze, lingue, culture. L’unica identità comune è il centro commerciale. E’ li che inconsapevolmente si ritrovano tutti, ma in orari diversi, quindi non si incontrano mai.

Fa volontariato in una associazione di mutuo soccorso, ma vorrebbe anche adoperarsi per cambiare le cose: “non solo aiutare individualmente chi ha bisogno, non solo rattoppare gli effetti di un qualcosa che arriva dall’alto”. Così dice, ma è delusa, disillusa e confusa: ha votato per un Sindaco che non c’è più, di un Comune che non esiste. A “Roma Capitale” decide tutto un commissario governativo di stanza in una regione che sta per essere eliminata, di cui Maria ha potuto scegliere solo il presidente, così come per il governo dello Stato. Anche se non può esprimersi da anni e pure l’ultimo è stato messo lì, nominato da altri per interessi di altri. Ormai le decisioni che contano sono comunitarie, ma fra Bruxelles, Francoforte e Washington.

Christian è solo un bambino e vive a Gaiole, ma si ritroverà a breve nel nuovo “Comune del Chianti Storico”. Formalmente è in provincia di Siena, che “non serve più”. E’ toscano, ma ancora per poco, perchè nascerà la “Regione Appenninica” (fusione di Toscana, Lazio e provincia di Viterbo). Sarà la nuova Italia!

Italia? Che ce ne facciamo già oggi dell’Italia? Presto avremo “gli Stati Uniti d’Europa”. Che però non ci sono ancora.

Ricapitolando, dove vive oggi Christian? In un Comune che ancora non esiste, di una provincia che di fatto non c’è più, in una regione che non c’è ancora, in un Paese che non conta più come tale, di uno Stato Europeo che ancora non c’è.

Christian è figlio della scienza, ha due papà. “Due babbi”, come dicono da quelle parti e come dice anche lui. Suo padre si è unito civilmente a Mario, ma sua mamma vive in California, di cui ancora forse non sa. Eppure babbo Saverio chiama Mario “mia moglie”, di cui si sente marito.
Alla scuola elementare ha tanti amichetti: Abdou, Elmahi, Radi, Alkina, Elona, Dimitru.
Tommaso è l’unico del posto, ma presto si trasferirà a Dusseldorf, dove il padre ha trovato finalmente lavoro. Quando arriverà il momento, magari anche Christian sarà costretto ad andare all’estero per cercare fortuna.

Abdou conosce il Marocco solo dai genitori, parla toscano.
Il fratello più grande è in simbiosi con la Play Station, si distrae solo per preparare la zucca di Halloween. Dolcetto o scherzetto?

I nonni sono rimasti in Africa, ma il loro villaggio è omai semivuoto: i giovani, le forze migliori, tutti verso nord. E i tanti che partiranno ancora, per bisogno. Verso nuove mete e nuovi miraggi. Senza mai più tornare. Compresi quei nipoti che non hanno mai visto.

Da sola, Maria riuscirà mai a cambiare le cose?

Da dove viene, dove andrà, ma soprattutto: chi è Christian? E Abdou?

“Cancellare l’appartenenza a un determinato territorio, e all’identità di gruppo che questo comporta, significa cancellare il Senso. Operazione di una violenza inaudita che nessuno scopo può giustificare” Ida Magli


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lanzo
Honorable Member
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Post: 744
 

Vi posso assicurare - e chi mi conosce mi definirebbe un razzista pro italiani bianchi, eppure vi assicuro che casi del genere i ragazzi o ragazze, vengono assolutamente conglobate per osmosi nella realta' romana.
Il Pakistano/indiano/marocchino, adulto che si spaccia e poi "spaccia" per rifugiato, e' un altro discorso.


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PietroGE
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 4108
 

La citazione di Ida Magli purtroppo descrive più che bene il disastro di questa Europa trasformata in un albergo dove l'identità è un pezzo di carta, cultura e religione autoctona devono sparire affinché non disturbino religioni e culture importate e la realtà si è trasformata in realtà virtuale creata ad arte dai manipolatori di popoli i quali fanno propaganda per qualcosa che a casa loro non tollererebbero mai e poi mai.

Certamente, come dice la Magli questo è un crimine, un crimine contro l'umanità. I poteri forti però se ne fregano, ciò che è crimine lo definiscono loro. E se la gente si permette di votare contro i loro desideri sono capacissimi di abolire la democrazia.. per il bene del popolo.


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[Utente Cancellato]
Famed Member
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Post: 3719
 

Sembrerebbe un'allegoria ma invece è la realtà.


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